Norma, MSE e DepuChat: l'Italia tra i primi paesi a introdurre l'IA in Parlamento

Norma, MSE e DepuChat: l'Italia tra i primi paesi a introdurre l'IA in Parlamento

La Camera dei deputati lancia tre nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale per supportare il lavoro parlamentare, migliorare la trasparenza istituzionale e favorire il dialogo con i cittadini. Norma, MSE e DepuChat saranno presto disponibili, dopo un anno di sperimentazione condotta in collaborazione con università e centri di ricerca italiani

di pubblicata il , alle 18:01 nel canale Web
Intelligenza Artificiale
 

La Camera dei deputati ha ufficialmente presentato tre modelli di intelligenza artificiale generativa, ancora in fase prototipale, sviluppati per supportare i lavori parlamentari, favorire la trasparenza istituzionale e rafforzare il dialogo con i cittadini.

Si tratta dei sistemi Norma, MSE (Macchina Scrittura Emendamenti) e DepuChat, i cui sviluppi derivano da collaborazioni accademiche nazionali di alto profilo. I tre strumenti entreranno in funzione nei prossimi giorni, al termine di un percorso sperimentale avviato a febbraio dello scorso anno.

L'iniziativa nasce dalla manifestazione d'interesse promossa dal Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione della Camera, presieduto dalla vicepresidente Anna Ascani. I progetti selezionati sono stati valutati sotto il profilo funzionale, architetturale e della sicurezza da un comitato tecnico-scientifico. L'obiettivo è integrare l'IA nei processi istituzionali, con un approccio human-centered, responsabile e sicuro.

"La democrazia si trova a confrontarsi con nuovi sviluppi tecnologici che sono anche nuovi meccanismi di potere, e non può farlo restando ferma" ha dichiarato Ascani. "Occorre farsi promotori di un cambiamento che sfrutti le potenzialità delle nuove tecnologie, le indirizzi verso un approccio umano-centrico, per favorire la trasparenza, la tracciabilità e la loro inclusione nei processi democratici". 

Tre strumenti, tre finalità

Norma è un assistente virtuale sviluppato da una proposta del Politecnico di Milano e dell'Istituto Einaudi. Consente di interagire in linguaggio naturale con l'Osservatorio legislativo della Camera, recuperando informazioni su testi normativi, iter delle leggi, emendamenti e dati ufficiali. Il sistema attinge direttamente agli archivi certificati e restituisce le informazioni anche tramite grafici e tabelle.

MSE (Macchina Scrittura Emendamenti), nato dalla collaborazione tra Università di Bologna, LUISS, CNR, Università di Torino e Verona sotto il coordinamento del Consorzio Alma Human AI, è uno strumento di scrittura assistita per gli emendamenti. Supporta deputati e deputate nell'elaborazione delle modifiche legislative attraverso l'accesso a fonti interne della Camera in maniera rapida, rendendo l'intero processo redazionale più veloce.

DepuChat, infine, è un chatbot progettato dalle Università di Roma Tre e Firenze per migliorare la comunicazione tra cittadini e Parlamento. Permetterà a chiunque di ottenere informazioni certificate e aggiornate sull'attività dei deputati, comprese proposte di legge, interrogazioni parlamentari e interventi. Il sistema, ancora in fase di implementazione, sarà reso pubblico dopo ulteriori test di sicurezza e aggiornamenti sui dati.

Durante la presentazione ufficiale, aperta da una lectio magistralis del professor Luciano Floridi (Università di Yale), è stato evidenziato come l'Italia si stia ponendo all'avanguardia nel contesto europeo nell'applicazione dell'IA ai processi democratici.

"La Camera ha intrapreso un percorso unico ed è oggi all’avanguardia non solo in Europa, ma nel mondo. Personalmente vedo in questo un momento di vantaggio che potrebbe essere sfruttato anche a livello europeo, con un'Italia che fa da caposquadra al team europeo per vincere sullo scacchiere mondiale. Il futuro dell'IA è oggi fatto di incertezze e di spazi di manovra, quindi di opportunità da cogliere".

Parallelamente, è emersa l'importanza di prevenire i cosiddetti fenomeni di "allucinazione" algoritmica, ovvero la generazione di informazioni non veritiere da parte dell'IA. In questo senso, l'intero percorso di sviluppo è stato improntato alla cautela e all'affidabilità.

6 Commenti
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io78bis11 Luglio 2025, 18:38 #1
Perfetto così tra 5 anni, o anche meno se D vuole, sostituiamo centinaia di incapaci con 5 AI
zbear11 Luglio 2025, 20:30 #2
Ahahahahahahahahahahahahaha ... ma che è, una comica?? Lo stato itaGliano che propone una AI .... MA PER FAVORE!!
gnpb12 Luglio 2025, 07:40 #3
Leggendo la notizia pare anche una cosa sensata, soprattutto mse: un motore di ricerca semplificato per poter essere usato da analfabeti informatici, che consenta di districarsi nel marasma delle leggi italiane. Tra l'altro deve fare ricerche in un ambito ben definito e verificato (le leggi italiane esistenti) quindi le risposte potrebbero anche avere senso non dovendo discriminare tra vero e falso.
Mi sorge solo il dubbio che a seconda della programmazione possa favorire o nascondere una serie di risposte che, in questo caso, determinano scelte politiche (come ha ben dimostrato grok). Quindi potrebbe essere manipolabile da soggetti interessati (dagli stessi creatori al politico di turno) con gravi conseguenze.
Opteranium12 Luglio 2025, 07:41 #4
spero che lo usino per sfoltire l'apparato burocratico
pachainti12 Luglio 2025, 07:52 #5
Quindi passeremo da una generazione di incapaci e corrotti, a una generazione di generatori di supercazzole? Siamo messi bene...
Qarboz13 Luglio 2025, 19:54 #6
Originariamente inviato da: gnpb
Leggendo la notizia pare anche una cosa sensata, soprattutto mse: un motore di ricerca semplificato per poter essere usato da analfabeti informatici, che consenta di districarsi nel marasma delle leggi italiane. Tra l'altro deve fare ricerche in un ambito ben definito e verificato (le leggi italiane esistenti) quindi le risposte potrebbero anche avere senso non dovendo discriminare tra vero e falso.
Mi sorge solo il dubbio che a seconda della programmazione possa favorire o nascondere una serie di risposte che, in questo caso, determinano scelte politiche (come ha ben dimostrato grok). Quindi potrebbe essere manipolabile da soggetti interessati (dagli stessi creatori al politico di turno) con gravi conseguenze.

Ho pensato la stessa cosa tranne alle manipolazioni intenzionali ma con il rischio, tutt'altro che remoto, delle allucinazioni che potrebbero trovare riferimenti inesistenti o non trovare quelli esistenti, e nel marasma delle leggi italiane non è improbabile

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