Gli italiani guardano all'IA con maggiore fiducia: cresce il suo ruolo nella finanza, nel lavoro e nella sicurezza online

Gli italiani guardano all'IA con maggiore fiducia: cresce il suo ruolo nella finanza, nel lavoro e nella sicurezza online

Uno studio Visa rivela che il 39% degli italiani ha maggiore fiducia nell'intelligenza artificiale rispetto all'anno scorso. I cittadini vedono l’IA come un alleato nella gestione della finanza personale, nella sicurezza delle transazioni e nella vita professionale

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale Web
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Una crescente fiducia degli italiani nell'intelligenza artificiale emerge dall'ultimo studio condotto da Visa, “The Future is Here”, che offre uno spaccato interessante del rapporto fra tecnologia e società. Quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato di avere maggiore fiducia nell'IA rispetto a un anno fa, con un 47% di loro che percepisce questa tecnologia come un'opportunità per migliorare diversi aspetti della vita quotidiana. Dall'ottimizzazione delle finanze personali alla protezione contro le frodi online, l'IA sta diventando un elemento sempre più rilevante nella vita degli italiani.

La sicurezza nelle operazioni finanziarie è uno degli ambiti in cui l'intelligenza artificiale si sta affermando con maggiore efficacia. Circa il 41% degli italiani ritiene che l’IA possa rendere più sicure le transazioni online, mentre il 39% la considera fondamentale per il rilevamento delle frodi. Questo è particolarmente vero per le persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni, che vedono la tecnologia come un baluardo contro le truffe digitali. La fiducia diminuisce leggermente tra i giovani, dove solo il 36% degli under 35 attribuisce la stessa importanza all'IA in termini di sicurezza.

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Non sorprende che l'interesse per l'intelligenza artificiale si estenda anche alla gestione delle finanze personali. Quasi la metà degli intervistati (44%) ritiene che l’IA possa avere un impatto positivo sulla propria vita economica. Questo sentimento è particolarmente diffuso tra gli over 45, che si dimostrano più inclini ad affidare a un sistema automatizzato la gestione delle proprie spese o investimenti. Il 36% degli italiani sarebbe disposto, ad esempio, a delegare all'IA il pagamento delle bollette mensili, mentre il 26% si sentirebbe a proprio agio nel lasciare che la tecnologia si occupi della gestione del proprio portafoglio di investimenti.

Lo studio Visa mette inoltre in evidenza che l’IA viene vista come un supporto concreto anche nel contesto del credito. Circa il 28% degli italiani si dichiara disposto a lasciare che l'intelligenza artificiale gestisca le pratiche di richiesta di un prestito, a condizione che il processo sia sicuro e privo di rischi. Questo atteggiamento è particolarmente presente tra gli adulti nella fascia 35-44 anni, che si dimostrano i più aperti verso la possibilità di delegare alla tecnologia operazioni complesse e potenzialmente stressanti.

Un dato interessante emerge dalla fascia di età 18-34 anni, che si dimostra particolarmente aperta all'idea di sfruttare l'intelligenza artificiale in ambito finanziario. Un terzo dei giovani intervistati sarebbe disposto a lasciare che un sistema di IA investa in azioni e titoli al posto loro, con una crescente fiducia nella capacità della tecnologia di prendere decisioni efficaci in questo campo.

Il mondo del lavoro è un'altra area in cui l'IA sta guadagnando terreno. Il 43% degli italiani vede l'IA come un'opportunità per migliorare la propria efficienza sul posto di lavoro, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei compiti ripetitivi. I giovani fra i 18 e i 34 anni sono i più propensi a vedere l'intelligenza artificiale come un alleato che permette di risparmiare tempo su operazioni quotidiane, e liberare così risorse per attività a maggior valore aggiunto. Questa visione riflette il cambiamento culturale che sta trasformando il modo in cui si percepisce l’automazione: non più una minaccia, ma una risorsa preziosa per incrementare produttività e creatività.

I dati del rapporto evidenziano un quadro in cui l'IA, da strumento tecnologico di nicchia, si sta trasformando in un elemento centrale della vita quotidiana degli italiani, capace di fornire supporto in settori cruciali come la sicurezza finanziaria, la gestione delle spese e il lavoro. Al tempo stesso, evidenziano come esista ancora una fetta non trascurabile della popolazione che non ha fiducia nelle moderne tecnologie: al netto di questi dati, questi individui sono più della metà.

2 Commenti
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zancle24 Ottobre 2024, 17:04 #1
Il dramma di Sewell, ragazzino con un disturbo della personalità che si era rifugiato nel “rapporto” con un’amica digitale.
E che si è tolto la vita

https://www.repubblica.it/esteri/20...LF-BG-P16-S1-T1
Saturn24 Ottobre 2024, 17:22 #2
Originariamente inviato da: zancle
Il dramma di Sewell, ragazzino con un disturbo della personalità che si era rifugiato nel “rapporto” con un’amica digitale.
E che si è tolto la vita

https://www.repubblica.it/esteri/20...LF-BG-P16-S1-T1


Ho letto. Genitori dal comportamento assolutamente discutibile, sia prima che dopo. Non voglio infierire. Il figlio andava seguito.

https://www.lastampa.it/esteri/2024/10/23/news/suicida_14_anni_mamma_denuncia_characterai-14744434/

Non aggiungo altro perchè c'è un ragazzino morto di mezzo, ma chi vuol capire, capisca. É inutile tirare in ballo l'intelligenza artificiale di character.ai.

E su. Adesso che negli USA sia già partita la causa legale da parte dei genitori ci si poteva mettere la mano sul fuoco.

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