Facebook, messaggi privati in chiaro per utenti francesi. Ma forse no

Un "incubo" dilaga fra gli utenti francesi del più famoso dei social network: vedersi pubblicati in bacheca vecchi messaggi privati, come sembra essere successo ad alcuni iscritti. Ma è vero?
di Alessandro Bordin pubblicata il 25 Settembre 2012, alle 11:04 nel canale WebNe parla anche la BBC: in Francia alcuni utenti si dicono convinti di essersi trovati sulla propria bacheca Facebook alcuni scambi privati avvenuti con altri utenti fra il 2006 e il 2012, creando non poco panico e dosi massicce di apprensione.
Problemi di coscienza a parte, non stupisce che l'ipotetico bug abbia subito guadagnato l'onore delle cronache, sia per la delicatezza del tema privacy, sia perché tutto ciò che parla di Facebook, specie in connotazioni negative, fa indubbiamente notizia. Lo staff di Facebook ha prontamente smentito, dando spiegazioni anche articolate sull'accaduto.
Sembra infatti che ad essere portate in una determinata zona della Timeline siano vecchie conversazioni pubbliche, ripescate dall'oblio e riportate quindi fra le azioni recenti, pur essendo state scambiate anni prima. Facebook si è affrettata a spiegare che la privacy riveste un'importanza fondamentale per il social network, e che vi sono staff interi che giornalmente si assicurano che ciò che è privato resti tale.
Anche in seguito ad indagini approfondite non è emerso nessun bug relativo, ad esempio, a qualche combinazione particolare nella configurazione personalizzata della privacy. Fin dalla scrittura del primo codice Facebook tiene nettamente distinto ciò che è pubblico e ciò che è privato, creando un "solco digitale" davvero difficile da varcare fra i due scenari. A stupire l'azienda, nonché molti utenti, è il fatto che ciò possa essere successo solo in Francia, mettendo alcune basi solide al pensiero che alla base di tutto ci sia solo un malinteso di cosa sia privato e pubblico per alcuni utenti.
In caso contrario vi sarebbero segnalazioni simili in tutto il mondo, essendo Facebook diffuso praticamente ovunque con lo stesso codice, salvo che per la trasposizione linguistica propria di ogni nazione. Secondo l'azienda, quindi, vi sarebbe l'errore di pochi nell'intendere cosa siano i contenuti inseriti pubblici e privati, a cui però la stampa ha dato estrema risonanza.
Non stupisce in ogni caso una certa confusione dell'utenza: i cambiamenti in Facebook ricorrono con una frequenza veramente elevata, e non tutti possono stare dietro a ogni singola modifica, specie se si è frequentatori saltuari. Facile quindi cadere in confusione, specie per chi non ha molta dimestichezza col mezzo informatico.
Il dubbio, per alcuni, rimane. Se da una parte la spiegazione dello staff di Facebook appare convincente (specie nella parte in cui appare inverosimile che sia successo solo in Francia ad alcuni utenti), dall'altra tendiamo a non escludere la possibilità che qualcosa di strano ci sia. Restiamo quindi in ascolto di eventuali sviluppi, di cui vi metteremo al corrente non appena possibile.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoscherzi a parte, è sempre meglio dare una bella pulita alla propria posta, se per disgrazia perdi l'account sono c***i amari, visto che sicuramente si parlerà di cose personali.
Parliamone.
Se e' capitato anche a qualche utenza ammeregana, allora ti garantisco che sara' gia' esistente e galoppante una bella class action
La' tirano fuori gli avvocati dal taschino anche per prendere un caffe' con gli amici.....nsisa mai
Cavolate
La gente non sa utilizzare facebook e non si ricordano COME FUNZIONAVA.Non confondete la "posta" di Facebook (i messaggi privati) con i post "limitati".
Quello che è successo, se è vero (visto che si parla di borsa c'è molta dietrologia su queste "notizie"
Se questa gente non lo fa, non ha nulla da lametarsi.
Negli USA almeno dispongono di questo utile strumento (ciò non toglie comunque che quelli di FB hanno un ampio margine di operatività al di sopra della legge), qui visto che in materia di regolamentazione del trattamento dei dati personali siamo in alto mare, specie quando subentra il magggico mondo di internet, un reame fatato e dai contorni sfumati, è facile fare il bello ed il cattivo tempo. Di fatto Facebook, sfruttando il variopinto ed ambiguo vocabolario giuridico, dispone dei nostri dati come meglio gli aggrada, ed è proprio quando escono fuori questi bug che si capisce dove vanno a finire le nostre informazioni personali, persino le conversazioni ritenute private.
@bs82: io la mia privacy l'ho modificata a puntino, ma sembra facciano di tutto per far trapelare informazioni personali...
Basta un mandato della Polizia Postale, per un qualsivoglia motivo, e puff....tutto cio che credevi fosse privato non lo e' piu'.
Signori....sul web ci sono hackers di varia natura....e non solo....appunto, anche organi competenti e predisposti al controllo.
Volete mandare davvero un messaggio davvero privato a una persona?
L'unica e' Provenzano style
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".