Da BitTorrent una nuova piattaforma di streaming live in peer-to-peer

BitTorrent è una nuova app che potrebbe rivoluzionare il mercato delle dirette video, soprattutto nel caso di grandi audience, grazie all'uso dei protocolli in peer-to-peer per il trasferimento dei contenuti
di Nino Grasso pubblicata il 18 Maggio 2016, alle 18:01 nel canale WebBitTorrent è al lavoro su una tecnologia di live-streaming da anni ormai, tuttavia solo oggi ha svelato la prima applicazione dedicata multi-piattaforma. BitTorrent Live è sostanzialmente una piattaforma di broadcasting che verrà lanciata su AppleTV entro la fine della settimana e arriverà su iOS e Android nel mese di giugno. All'interno dell'app ci saranno alcuni canali di piccola entità, ma la società ha promesso che arriveranno presto contenuti aggiuntivi, anche premium e a pagamento.
I primi canali disponibili sulla piattaforma non saranno di grande prestigio ma cercheranno di coprire diverse esigenze: ci sarà il canale di boxe e MMA (Fightbox), di cinema d'autore (Filmbox Arthouse), per amanti delle discoteche (Clubbing TV), e anche il canale "dedicato a portare gli spettatori in un viaggio che spiega come ottenere ricchezza, usarla e goderne" (AWE). Ma la parte importante di BitTorrent Live non è di certo relativa ai contenuti, quanto alla tecnologia utilizzata.
Le dirette video saranno infatti diffuse allo stesso modo in cui vengono gestiti i download attraverso il protocollo BitTorrent. La tecnologia alla base dell'app trasforma infatti ogni spettatore in "broadcaster", permettendogli non solo di fruire del contenuto ma di usare la propria connessione anche per scambiare parti del flusso audio-video ad altri utenti. La compagnia sostiene che questo approccio risolverà in toto i problemi di lag tipici delle dirette video, ma non solo.
Un approccio di questo tipo aggiunge moltissima efficienza nel processo di distribuzione dei contenuti: sarà possibile infatti inviare un video in diretta con una latenza inferiore ai 10 secondi ad un pubblico estremamente vasto, senza al tempo stesso sfruttare una costosa CDN (Content Delivery Network), ovvero reti di server specifiche per la distribuzione dei contenuti in diretta agli utenti.
"Nessuno riesce a gestire 10 milioni di stream simultanei, e nessuno ci si avvicina. Dovresti affittare o comprare qualsiasi CDN negli Stati Uniti", ha osservato Bob Bowman, dirigente di MLB.com, durante un'intervista con Walt Mossberg. E sono queste parole a cui fa riferimento il team alla base di BitTorrent Live per spiegare la propria tecnologia: "Abbiamo raggiunto massimo quota due milioni in termini di utenti simultanei", continua Bowman durante l'intervista.
Tecnologie come il 5G potrebbero aiutare a risolvere la problematica, tuttavia costruire l'infrastruttura per supportare la nuova connettività richiederà anni, laddove BitTorrent si offre già da oggi come possibile soluzione attraverso il suo protocollo estremamente collaudato. A differenza delle dirette basate sulle CDN, inoltre, gli organizzatori non dovranno preoccuparsi delle dimensioni del pubblico, visto che le reti BitTorrent potrebbero solo trarre beneficio da un eventuale grosso numero di spettatori.
"I metodi attuali per il live broadcasting online su internet scalano linearmente con la dimensione del pubblico - che significa che si deve pagare di più se allo stream si aggiungono più spettatori", aveva dichiarato lo scorso anno la compagnia. "Lo streaming online in peer-to-peer ritorna al vecchio modello delle TV tradizionali, dove non ci sono costi aggiuntivi nel caso di un aumento nelle dimensioni dell'audience".
La tecnologia è sulla carta molto promettente sul piano tecnologico, tuttavia non riesce ancora a trovare trazione sul mercato. Dubitiamo che la nuova app possa suscitare particolare interesse nei confronti del pubblico allo stato attuale e, a differenza dell'uso del protocollo per il download di file che è conosciuto soprattutto perché usato per diffondere materiali illegali, dubitiamo anche che possa attrarre le attenzioni delle emittenti televisive più importanti degli States.
Eppure, se la tecnologia di BitTorrent fosse davvero così economica e pratica come promesso avrebbe tutte le carte in regola per trovare un posto determinante alla base dei live-streaming del futuro.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuando il numero di utenti è basso invece lo streaming può essere direttamente gestito dalla fonte che non dovrebbe aver difficoltà ad inviare il flusso dati ad un numero basso di utenti.
Da vedere quanto questo sistema "carichi" l'utenza, soprattutto quando si tratta di utilizzare connessioni a consumo.
@mau.c
Non ti stai forse confondendo con utorrent?
Tutto molto bello, a patto che ci siano seed e peer stranieri altrimenti qui da noi non si andrebbe da nessuna parte.
Io sto ancora aspettando Project Butter, fermo da quando è stato annunciato anche se mi sa che non verrà mai rilasciato.
Appunto, non mi sembra niente di nuovo.
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