WhatsApp attiva la crittografia end-to-end: cos'è e a cosa serve

WhatsApp attiva la crittografia end-to-end: cos'è e a cosa serve

Annuncio storico quello di Jan Koum, CEO di WhatsApp: la società ha introdotto la crittografia end-to-end di default sul servizio di messaggistica, una mossa che stabilisce "il futuro delle comunicazioni personali"

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Telefonia
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123 Commenti
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matteop321 Aprile 2016, 11:13 #101
Originariamente inviato da: Erotavlas_turbo
Ti ripeto che non sono in grado di fare un'analisi tecnica sulle caratteristiche dei protocolli. Per questo mi devo riferire a un'analisi fatta da qualcuno che ha l'autorevolezza per farla come la EFF. Basandomi su questa, il SignalMascherato prenderebbe 6/7, alla pari di Whatsapp, dato che sarebbe come Signal però senza codice aperto.

Così stai ammettendo anche tu (senza rendertene conto, è evidente) che la valutazione della scoreboard in fatto di sicurezza non è quantitativamente indicativa.

Signal e SignalMascherato sono la stessa identica app, quindi evidentemente con lo stesso identico livello di sicurezza dato che hanno lo stesso identico codice sorgente, eppure alla prima viene dato un punteggio di 7/7, alla seconda di 6/7.

Questo dimostra che, da un punto di vista di affidabilità del codice, della sicurezza dell'applicazione e della sua qualità in generale, l'essere open source non è un vantaggio intrinseco, ma solo potenziale.
matteop321 Aprile 2016, 11:44 #102
Anche Viber ha introdotto di default la crittografia end-to-end (pur con qualche perplessità sull'effettiva qualità del protocollo).
http://www.wired.com/2016/04/viber-encrytpion/

Segno che sta felicemente diventando uno standard.
ComputArte22 Aprile 2016, 00:35 #103

la molecola ed il macigno!

Originariamente inviato da: matteop3
Anche Viber ha introdotto di default la crittografia end-to-end (pur con qualche perplessità sull'effettiva qualità del protocollo).
http://www.wired.com/2016/04/viber-encrytpion/

Segno che sta felicemente diventando uno standard.


Ma a cosa serve tutto questo polverone per rassicurare quando è sufficiente una backdoor da parte di chi ha scitto il kernel del SO per vedere tutto in chiaro....e stiamo parlando di aziende che generano il loro profitto sulla raccolta dei dati allo scopo della profilazione!?

...o vogliamo credere che i servizi gratuiti si fnanziano con le donazioni?!
cdimauro22 Aprile 2016, 07:16 #104
Originariamente inviato da: matteop3
Così stai ammettendo anche tu (senza rendertene conto, è evidente) che la valutazione della scoreboard in fatto di sicurezza non è quantitativamente indicativa.

Signal e SignalMascherato sono la stessa identica app, quindi evidentemente con lo stesso identico livello di sicurezza dato che hanno lo stesso identico codice sorgente, eppure alla prima viene dato un punteggio di 7/7, alla seconda di 6/7.

Questo dimostra che, da un punto di vista di affidabilità del codice, della sicurezza dell'applicazione e della sua qualità in generale, l'essere open source non è un vantaggio intrinseco, ma solo potenziale.

Hai centrato perfettamente il nocciolo della questione. Ma tanto non credo che cambierà la situazione, perché o non capisce o non vuol capire.
Originariamente inviato da: matteop3
Anche Viber ha introdotto di default la crittografia end-to-end (pur con qualche perplessità sull'effettiva qualità del protocollo).
http://www.wired.com/2016/04/viber-encrytpion/

Segno che sta felicemente diventando uno standard.

Personalmente la leggerei in maniera diversa. Con la crittografia end-to-end il fornitore del servizio sostanzialmente se ne lava le mani in caso di richieste da parte delle autorità competenti, senza per questo scontentare l'utente che si vedrebbe violata la privacy.

Una soluzione che salva capra (l'obbligo di fornire i dati) e cavoli (la privacy degli utenti, che rimarrebbe sostanzialmente inviolata).
matteop322 Aprile 2016, 10:45 #105
Originariamente inviato da: ComputArte
Ma a cosa serve tutto questo polverone per rassicurare quando è sufficiente una backdoor da parte di chi ha scitto il kernel del SO per vedere tutto in chiaro....e stiamo parlando di aziende che generano il loro profitto sulla raccolta dei dati allo scopo della profilazione!?

...o vogliamo credere che i servizi gratuiti si fnanziano con le donazioni?!

Non sono necessari i contenuti delle chat ai fini di profilazione, sono sufficienti i metadati.

Comunque questa storia che ogni prodotto sulla Terra sia necessariamente infestato da backdoor sta diventando noiosa. Comunque ripeto, se anche WhatsApp conservasse in qualche mirabolante maniera una copia in chiaro di tutte le conversazioni di tutti gli utenti non sarebbe minimanente diverso da Telegram, che al contrario lo fa sicuramente e senza bisogno di backdoor.

Originariamente inviato da: cdimauro
Personalmente la leggerei in maniera diversa. Con la crittografia end-to-end il fornitore del servizio sostanzialmente se ne lava le mani in caso di richieste da parte delle autorità competenti, senza per questo scontentare l'utente che si vedrebbe violata la privacy.

Una soluzione che salva capra (l'obbligo di fornire i dati) e cavoli (la privacy degli utenti, che rimarrebbe sostanzialmente inviolata).

L'importante è il risultato positivo ottenuto nei confronti della sicurezza e della privacy di noi utenti.
In ogni caso non penso che all'atto pratico sia così problematico per i provider fornire i dati di cui dispongono, contenuti o metadati che siano; al massimo lo fanno per fare la figura del servizio sicuro e inviolabile.
matteop322 Aprile 2016, 14:31 #106
Una buona domanda di Ptacek (un ricercatore di sicurezza informatica) sull'ormai ben nota scoreboard dell'EFF: https://twitter.com/tqbf/status/722833296757903361

Is there a single cryptography expert that publicly supports the EFF Secure Messaging Scorecard?

Quando l'ho letto non ho potuto non postarlo anche qui. :P
ComputArte22 Aprile 2016, 19:28 #107
Originariamente inviato da: matteop3
Non sono necessari i contenuti delle chat ai fini di profilazione, sono sufficienti i metadati.

Comunque questa storia che ogni prodotto sulla Terra sia necessariamente infestato da backdoor sta diventando noiosa. Comunque ripeto, se anche WhatsApp conservasse in qualche mirabolante maniera una copia in chiaro di tutte le conversazioni di tutti gli utenti non sarebbe minimanente diverso da Telegram, che al contrario lo fa sicuramente e senza bisogno di backdoor.


L'importante è il risultato positivo ottenuto nei confronti della sicurezza e della privacy di noi utenti.
In ogni caso non penso che all'atto pratico sia così problematico per i provider fornire i dati di cui dispongono, contenuti o metadati che siano; al massimo lo fanno per fare la figura del servizio sicuro e inviolabile.


Il FATTO che chi gestisce la piattaforma tramite la quale vengono scambiate le informazioni, sia in grado di raccogliere e conservare dati ( siano essi "solamente" metadati o le intere conversazioni ) è e rimane una intrusione della privacy.

Quindi rassicurare che il traffico non si intercettato da pinco pallo, non significa che i dati non verranno poi analizzati e rivenduti...come avviene nella realtà quotidiana e come dimostrano gli sforzi enormi che le società americane stanno facendo per riscostruire una verginità mai avuta ( Privacy Shield ).

....siamo solo all'inizio di uno scontro inevitabile e la Germania non la farà passare liscia...così come gli americani hanno tirato fuori l "asso" diesel gate ad oltre 5 anni dai primi rilevamenti... insomma, "scaramucce" fra nazioni :-)

comunque la morale resta una: tutta la tecnologia offerta attualmente sul mercato ha troppi buchi per poterla utilizzare pensando che la comunicazione non sia intercettata ed intercettabile....e questo fa ancora più paura alla luce dell IoT e la domotica....essere spiati dentro casa è inaccetabile!
cdimauro22 Aprile 2016, 19:32 #108
Originariamente inviato da: matteop3
Non sono necessari i contenuti delle chat ai fini di profilazione, sono sufficienti i metadati.

Comunque questa storia che ogni prodotto sulla Terra sia necessariamente infestato da backdoor sta diventando noiosa. Comunque ripeto, se anche WhatsApp conservasse in qualche mirabolante maniera una copia in chiaro di tutte le conversazioni di tutti gli utenti non sarebbe minimanente diverso da Telegram, che al contrario lo fa sicuramente e senza bisogno di backdoor.

La copia in chiaro dovrebbe comunque spedirla ai suoi server, e questo sarebbe facilmente tracciabile.

Poi se lo facesse renderebbe di fatto vano tutto il lavoro per implementare la crittografia end-to-end in modo da lavarsene le mani con le autorità. Non avrebbe alcun senso.
L'importante è il risultato positivo ottenuto nei confronti della sicurezza e della privacy di noi utenti.

Esattamente.
In ogni caso non penso che all'atto pratico sia così problematico per i provider fornire i dati di cui dispongono, contenuti o metadati che siano; al massimo lo fanno per fare la figura del servizio sicuro e inviolabile.

Beh, se i dati sono soltanto crittati, alla fine averne una copia lascia il tempo che trova.
Originariamente inviato da: matteop3
Una buona domanda di Ptacek (un ricercatore di sicurezza informatica) sull'ormai ben nota scoreboard dell'EFF: https://twitter.com/tqbf/status/722833296757903361

Is there a single cryptography expert that publicly supports the EFF Secure Messaging Scorecard?

Quando l'ho letto non ho potuto non postarlo anche qui. :P

matteop322 Aprile 2016, 19:47 #109
Originariamente inviato da: ComputArte
Il FATTO che chi gestisce la piattaforma tramite la quale vengono scambiate le informazioni, sia in grado di raccogliere e conservare dati ( siano essi "solamente" metadati o le intere conversazioni ) è e rimane una intrusione della privacy.

Quindi rassicurare che il traffico non si intercettato da pinco pallo, non significa che i dati non verranno poi analizzati e rivenduti...come avviene nella realtà quotidiana e come dimostrano gli sforzi enormi che le società americane stanno facendo per riscostruire una verginità mai avuta ( Privacy Shield ).

....siamo solo all'inizio di uno scontro inevitabile e la Germania non la farà passare liscia...così come gli americani hanno tirato fuori l "asso" diesel gate ad oltre 5 anni dai primi rilevamenti... insomma, "scaramucce" fra nazioni :-)

comunque la morale resta una: tutta la tecnologia offerta attualmente sul mercato ha troppi buchi per poterla utilizzare pensando che la comunicazione non sia intercettata ed intercettabile....e questo fa ancora più paura alla luce dell IoT e la domotica....essere spiati dentro casa è inaccetabile!

Riflessioni politiche a parte, su una cosa sono d'accordo: l'accesso ai dati degli utenti da parte del manifatturiero va visto come una vulnerabilità.

L'Internet delle cose rappresenta un ambito in cui c'è moltissimo da lavorare dal punto di vista di sicurezza e privacy.
matteop322 Aprile 2016, 20:08 #110
Originariamente inviato da: cdimauro
Poi se lo facesse renderebbe di fatto vano tutto il lavoro per implementare la crittografia end-to-end in modo da lavarsene le mani con le autorità. Non avrebbe alcun senso.

Sì, ma i fautori di questa teoria affermano che questo avvenga segretissimamente in qualche losco laboratorio di raccolta dati targato Fb, ignorando probabilmente il fatto che accorgersi dell'invio delle chiavi private effimere locali assieme ai ciphertext da parte di WhatsApp sarebbe ben fattibile.

Capisco che nella storia ci siano stati dei casi poco felici di backdoor nascoste e simili, ma non prendono minimanente in considerazione il fatto che effettivamente WhatsApp possa realmente comportarsi come la sua documentazione illustra.

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