Huawei sospettata di ''spionaggio'' al MWC 2023? Nel badge nascosto un misterioso tracker

Huawei sospettata di ''spionaggio'' al MWC 2023? Nel badge nascosto un misterioso tracker

Il MWC 2023 si è appena concluso ma sembra che la kermesse spagnola possa riservare ancora qualche sorpresa che non fa parte però di prodotti o presentazioni. C'è infatti il sospetto che Huawei avesse posto all'interno dei propri badge alcuni tracker spiando i movimenti dei suoi ospiti.

di pubblicata il , alle 14:28 nel canale Telefonia
Huawei
 

Il Mobile World Congress 2023 di Barcellona si è concluso la settimana scorsa ma a quanto pare la kermesse spagnola sembra pronta a riservare ancora qualche sorpresa che non riguarda però prodotti presentati o altre presentazioni bensì il sospetto che un'azienda partecipante abbia realizzato badge per i propri ospiti con al loro interno dei piccoli tracker.

Huawei: si sospetta lo spionaggio al MWC?

L'azienda in questione è Huawei e il caso è stato portato alla luce da alcune persone presenti al MWC 2023 di Barcellona tra cui anche il nuovo capo delle attività europee di Nokia, Rolf Werner, il quale ha rilasciato un'intervista alla testata giornalistica Light Reading in cui racconta l'evolversi della situazione al quanto strana e unica nel suo genere e che riguardarebbe un sospetto di spionaggio da parte dell'azienda cinese.

Tutto parte dal badge che Huawei avrebbe fornito ai visitatori del proprio stand al Mobile World Congress di Barcellona. Badge che soprattutto è stato fornito a chi ha realizzato conferenze o incontri nella zona del b2b dello stand. Questo famigerato badge realizzato da Huawei avrebbe avuto al suo interno un chip di tracciamento con tecnologia ''beacon'' ossia capace di verificare la presenza o meno dell'ospite allo stand, senza però che quest'ultimo fosse minimamente stato avvertito della cosa. La prova è una foto apparsa appunto sul web in cui si vede chiaramente il badge realizzato dall'azienda cinese e al suo interno proprio il chip contestato.

Sappiate però che l'azienda cinese non ha completamente nascosto la cosa anche se l'ha solo parzialmente dichiarata con la presenza di un messaggio sul retro del badge in cui si delineava solo l'uso della tecnologia RFID e Bluetooth, ma non i motivi precisi come il passaggio del badge all'ingresso dello stand, la presenza in tempo reale dell'ospite e anche la durata della visita. Dati che serviranno a Huawei per tracciare l'interesse o meno dei suoi ospiti alla fiera spagnola ma che comunque non erano stati delineati così specificatamente. Oltretutto sulla questione la stessa azienda ha dichiarato che i suoi badge non localizzavano l'ospite al di fuori del proprio stand visto che venivano ritirati appena prima di uscire. Peccato che molti sono i giornalisti e gli ospiti che si sono ritrovati questi badge anche al di fuori dello stand Huawei, incluso quello ripreso dalle foto e ritrovato allo stand Nokia.

La vicenda a questo punto potrebbe risultare più spinosa che mai per Huawei e non tanto per il fatto di non voler ''spiare'' i movimenti all'interno della fiera dei propri ospiti ma soprattutto per il fatto di non aver esplicitamente detto che in ogni badge era presente un chip di tracciamento. E proprio questo potrebbe rappresentare per Huawei una violazione del GDPR. Sulla questione è già in corso un'indagine della GSMA ossia l'organizzazione del Mobile World Congress di Barcellona che dovrà chiarire se effettivamente Huawei aveva avvisato gli ospiti del tracciamento, se effettivamente il badge avrebbe tracciato i movimenti anche al di fuori dello stand dell'azienda o se il tutto è mosso da un interesse aziendale da parte di altre aziende nel mettere nuovamente il bastone tra le ruote a Huawei.

4 Commenti
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giovanni6906 Marzo 2023, 14:38 #1
Eh già solo big data, big data big data... eh!

E dunque sulla base dei percorsi, tempi presso gli stand poi arrivano i pacchi dono a Natale dal corriere?...
benderchetioffender06 Marzo 2023, 16:26 #2
ah beh se quello è spionaggio vorrei sapere come bisogna etichettare i cookie traccianti.. crimine contro l'umanità?


percarità, poco rispettosi i cinesi della privacy altrui (ma vengono da un contesto dove non esiste il concetto in pratica), ma non mi pare che gli atri siano stinchi di santi, ecco tutto
amd-novello06 Marzo 2023, 17:13 #3
Originariamente inviato da: Pisell
Ma perché in ogni articolo dove vengono messe in evidenza le azioni "grigie" di questa azienda cinese saltano fuori un sacco di persone piene di "eh ma", "però anche", "l'America", "l'Europa", "anche qui" ecc.. ecc...?


la mamma dei benaltristi è sempre incinta
Takuya06 Marzo 2023, 20:12 #4
Ma se una volta usciti dallo stand bisognava riconsegnare il badge non vedo cosa possa spiare, semmai il problema è di chi si è appropriato del dispositivo non riconsegnandolo all'uscita ma casualmente lo porta allo stand di un'azienda concorrente, che a sua volta non solo non lo riconsegna al legittimo proprietario ma sfrutta l'occasione per montare una polemica sul nulla e screditare un competitor. Evidentemente al reparto marketing di Nokia sono a corto di idee, se devono ricorrere ad un illecito penale (furto) per denunciare una presunta violazione amministrativa.

Aggiungo pure che sistemi simili si usano in tantissime realtà commerciali e industriali, mi ricordo una macchina per l'orzo da bar con SIM e modulo GSM nascosti all'interno per permettere al fornitore del caffè di monitorare in tempo reale il numero di erogazioni, nessuno si è mai sognato di avvertire l'esercente della cosa che pure potrebbe trovare invasiva. Questo già oltre 15 anni fa.

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