Google annuncia i nuovi Pixel 6 e 6 Pro con processore Tensor, fatto in casa! Arriveranno in Italia?

A sorpresa Google decide di svelare quasi completamente i suoi nuovi smartphone di punta in arrivo in Autunno. Si chiamano Pixel 6 e 6 Pro e vedranno per la prima volta un processore (Tensor) fatto in casa proprio come Apple con il suo Bionic. Ecco come sono fatti.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 03 Agosto 2021, alle 09:12 nel canale TelefoniaGooglePixel
Un annuncio a sorpresa che toglie i veli ai nuovi Google Pixel 6 e 6 Pro. Sì, l'azienda di Mountain View ha deciso di svelare completamente cosa gli utenti potranno avere a ridosso di questo autunno con due smartphone dalle caratteristiche simili, dimensioni diverse ma soprattutto con un processore ''fatto in casa'' proprio come quello di Apple per i suoi iPhone. Una sfida lanciata alla casa di Cupertino per cercare di tornare in alto sul mercato degli smartphone questa volta con una mossa diversa ossia quella di non dipendere da altri nella componente più importante del device.
E Google decide di parlare del suo nuovo processore Tensor SoC, di mettere in chiaro quello che sarà in grado di fare. Soprattutto decide di svelare completamente le immagini dei suoi smartphone anche se le loro specifiche tecniche non vengono completamente svelate lasciando un po' di misteri almeno su questo. Saranno di fatto smartphone top di gamma e decisamente premium senza compromessi con dunque non solo specifiche di prima classe ma anche un prezzo che di certo non potrà risultare inferiore ai 1.000€ (almeno secondo le prime stime). Arriveranno in autunno e di certo saranno probabilmente la migliore alternativa agli iPhone di Apple o almeno questo è quello che ha in mente proprio Google.
Google Pixel 6 e 6 Pro: ecco come sono fatti
I nuovi Google Pixel 6 e 6 Pro sono proprio gli smartphone che avevamo visto qualche tempo fa da immagini rubate in Rete. Google decide di proporre ancora una volta un design unico nel suo genere rifacendosi forse a quel Google Nexus 6P che effettivamente aveva colpito molti utenti in passato. Qui abbiamo una scocca in alluminio rivestita da vetro lucido con un pannello anteriore praticamente flat ossia senza strane curvature. Curvature che sono invece presenti al posteriore con una struttura fotografica molto particolare: una vera e propria fascia rialzata di qualche millimetro che permette il posizionamento di tutti i sensori degli smartphone che si differenzieranno tra versione normale e versione Pro.
Le fotocamere saranno un punto nevralgico di questi smartphone. Un punto di forza che già conosciamo in Google e nei suoi Pixel che hanno sempre permesso agli utenti di portare a casa scatti fotografici importanti e di qualità, pur non avendo sensori da centinaia di megapixel o triple o quadruple fotocamere. I nuovi Pixel 6 e 6 Pro invece cambieranno un po' questa filosofia e vedranno per la versione Pro un obiettivo a periscopio con zoom 4x stabilizzato che dovrebbe risultare un 105 mm. Non sappiamo purtroppo i dati precisi delle fotocamere dei due nuovi device ma sappiamo che il nuovo sensore grandangolare principale (che dovrebbe essere presente in entrambi i Pixel 6 e 6 Pro) catturerà il 150% in più di luce rispetto a quello finora utilizzato. E sappiate che la versione base di Pixel 6 avrà un sensore ultra wide, oltre a quello principale, mentre la versione di Pixel 6 Pro aggiungerà anche un sensore periscopico, come detto in precedenza.
Il resto delle specifiche tecniche sostanzialmente riguardano le dimensioni dei pannelli anteriori. Sì, perché al momento sappiamo che le differenze tra Pixel 6 e 6 Pro saranno dettate dalle dimensioni degli schermi e dalle fotocamere posteriore. E vedremo se anche le memorie (RAM e ROM) differenzieranno i due device. Nel contempo sappiamo che i display saranno di tipo OLED con un sensore delle impronte digitali al di sotto dello schermo che sarà di due dimensioni: da 6.4 pollici Full HD+ a refresh rate a 90Hz per il Pixel 6 mentre un 6.7 pollici Quad HD+ con refresh rate a 120Hz per la versione Pixel 6 Pro.
TENSOR: il primo processore ''made by Google''
E poi c'è il nuovo Google TENSOR ossia il processore ''made by Google'' che sfida il Bionic di Apple. Abbandonato dunque il nome Whitechapel, probabilmente poco commerciale, ecco che Google ha deciso di correre ai ripari nei confronti di Apple e di crearsi in casa il suo processore per non dover dipendere più dagli altri. Tensor è una CPU che in qualche modo rimanda ai processori che Google usa da tempo nei suoi Data Center e proprio attorno ad essi che ha deciso di creare questo suo primo processore per smartphone con tanta intelligenza artificiale e machine learning.
Chiaramente non ci sono dettagli tecnici specifici sul nuovo Tensor di Google. È un processore che sappiamo integra una CPU, una GPU ma anche i vari controller e i moduli per la connettività anche se questi ultimi sono presi in licenza da altri brand. Le componenti ''fatte in casa" da Google sono la TPU Mobile per i calcoli del machine learning e il processore ''Titan'' che riguarda la sicurezza e la crittografia. Sul resto purtroppo non sappiamo altro anche se dalle indiscrezioni si parla di una mano data da Samsung nella costruzione del processore con elementi visti negli Exynos.
We made a chip!#Pixel6 is powered by our first ever smartphone SoC: meet Google Tensor
— Made By Google (@madebygoogle) August 2, 2021
(5/13) pic.twitter.com/0Kts53Tfqm
Ed è chiaro che la mossa di Google è quella di avere il pieno controllo del machine learning che poi è effettivamente il cuore pulsante di uno smartphone di ultima generazione. Sarà proprio questa componente ad avere il massimo controllo sul sistema operativo e sulle applicazioni. Sappiamo bene come Google in questo sappia fare bene il suo lavoro e abbia già messo in campo ogni tipo di utilizzo dell'Intelligenza Artificiale. L'azienda potrà implementare ancora di più questi aspetti magari alzando il livello della fotografia dei nuovi Pixel 6 e 6 Pro con le varie modalità ''smart''.
Google sembra voler cambiare marcia per il futuro dei suoi Pixel. L'obiettivo è senza dubbio quello di proporre ai suoi utenti uno smartphone non solo premium con potenzialità importanti per quanto concerne l'usabilità di tutti i giorni grazie appunto all'Intelligenza Artificiale. Uno smartphone capace di spingere Google dove non è ancora mai arrivata in questi anni se non con il suo sistema operativo divenuto ormai sicuro e anche maturo. L'introduzione di un processore fatto in casa di certo è il primo passo fondamentale per catturare l'attenzione del pubblico che potrà ora fidarsi di Google anche da questo punto di vista con uno smartphone potente, intelligente ma soprattutto sicuro grazie al chip Titan M2 e alla parte di security di Tensor.
In Google sono pronti a lanciare la sfida agli altri e sono pronti anche a mettere sul campo una massiccia campagna pubblicitaria perché per Google è forse questo il vero Google Phone. In Italia speriamo di vederlo, perché sul Google Store è presente solo la dicitura ''Coming Fall '21" tra i vari menu ma purtroppo, a differenza degli altri mercati anche europei, non vi è un rimando ad una pagina specifica che parla dei nuovi Pixel. E speriamo di vederli anche da noi perché questa volta siamo sicuro che Google potrebbe colpire al cuore anche gli italiani.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel senso che potrebbe essere che abbiano puntato su un approccio bilanciato (per avere un sistema potente, specialmente a livello di coprocessori, ma che non consumi troppo) oppure potrebbero aver deciso di spingere sulle prestazioni in modo più deciso per poter riutilizzare il SoC anche su Chromebook ed eventuali nuovi prodotti.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".