USB 3.0 in ritardo per motivi di certificazione e compatibilità

Ritardi e problemi di certificazione alla base della mancata diffusione in massa di USB 3.0
di Alessandro Bordin pubblicata il 07 Settembre 2010, alle 09:10 nel canale StorageDigitimes riporta un interessante aggiornamento sulla diffusione dell'interfaccia USB 3.0, non ancora adottata in massa dai produttori di schede madri. Si tratta di una empasse difficile da spiegare, complice anche la presenza sul mercato di chip compatibili già da molto tempo. Il motivo è da ricercarsi in diversi problemi di implementazione e certificazione che stanno riscontrando alcuni dei maggiori produttori di controller USB 3.0.
ASMedia Technology e VIA LAbs, consociate rispettivamente di Asustek Computer e VIA Technologies, Etron Technology e Fresco Logic avevano infatti inizialmente pianificato l'adozione in massa di controller USB 3.0 in massa per la fine del 2010, ma sussistono ad oggi problemi di implementazione, tanto da non aver ancora ottenuto la certificazione dell'USB Implementers Forum (USB-IF). La fonte sono ovviamente i produttori taiwanesi di schede madri.
Da cosa nascono queste difficoltà? Il nodo da sciogliere è Microsoft Windows 7, che nativamente non supporta USB 3.0 e per questo motivo ogni produttore deve sviluppare la propria soluzione con il proprio software. La difficoltà di trovare soluzioni perfettamente compatibili fra loro sta creando l'imbarazzante situazione di ritardare l'introduzione in massa di una tecnologia tutto sommato semplicissima.
Attualmente il maggiore distributore e produttore di chip USB 3.0 è NEC, che offre la propria soluzione a circa 3.0-3.5 Dollari USA ciascuna in lotti da 500,000. Gli altri produttori dichiarano prezzi differenti: Etron parla di 3.5-4.0 Dollari USA per una soluzione a 2 porte, VIA delle soluzioni a 2 e 4 porte con prezzi rispettivamente di 3.5 e 5.0 Dollari USA, mentre ASMedia si assesta su 1.7-1.8 Dollari USA, il più basso del lotto. Ricordiamo in ogni caso che, pur distribuendo i propri prodotti, questi ultimi non hanno ancora la certificazione USB-IF. Questi dunque i motivi per cui USB 3.0 non è ancora presente in maniera massiva sul mercato.
20 Commenti
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A me pare, dato che esiste la crisi, che molti produttori stiano tirando i remi in barca, procrastinando qualsiasi decisione il più al lungo possibile, provocando così ritardi a catena.
Speriamo che il tutto non ricada poi sull'utente finale, che faccia da beta tester pagante, per tutti i difetti dei prodotti che usciranno in fretta e furia quando i produttori si metteranno d'accordo con le specifiche.
direi comunque male, oltre alla classica schedina da installare, che si assesta circa sui 30 euro, ho preso in offerta un seagate 2,5" al momento della scelta abbagliato dalla scritta usb3 ready.
Scopro solo dopo che tanto ready non è dato che devi comprare un pezzo extra, in pratica il cavetto usb3 con il relativo aggancio al drive.Costo del pseudo cavetto? solo 30 euro.
GG seagate.
Non penso che arrivino a tanto (anche se il mercato in questo senso riserva sempre sorprese...), oltretutto con la maggior modularità di Vista e 7 rispetto a XP non dovrebbero avere difficoltà. Speriamo bene.
Adesso perché le aziende di mobo non riescono a scrivere un driver rispettando uno standard la colpa è di Microsoft che non fa il lavoro per loro ...
eggià ...
Linux e MacOS come sono messi in proposito ?
è dalla notte dei tempi che chi sviluppa un prodotto (memoria, controller, scheda di qualsiasi tipo) sviluppi anche dei drivers dedicati; che poi i vari sistemi operativi propongano dei drivers generici per far funzionare ugualmente il prodotto è un altro discorso, ma se una grande azienda del settore IT non è in grado di sviluppare il drivers (il firmware o qualsiasi altra software necessario) per far funzionare correttamente i proprio prodotto stiamo messi male.
questa è solo una scusa per nascondere motivazioni che non possono essere rese pubbliche.
Peccato perché il superamento dell’USB 2.0 andrebbe effettuato il prima possibile, dato che è un collo di bottiglia in moltissimi campi di utilizzo.
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