Toshiba, più capienza nei dischi con la tecnologia DTR

Una nuova tecnologia, affiancata alla Perpendicular Recording, permetterà di aumentare del 50% le capienze dei rischi attualmente disponibili
di Alessandro Bordin pubblicata il 11 Settembre 2007, alle 13:53 nel canale StorageToshiba
Toshiba annuncia, attraverso un comunicato stampa, di aver messo a punto una nuova tecnologia, da utilizzarsi in abbinamento alla Perpendicular Magnetic Recording, per poter raggiungere densità di dati ancora più elevate sui piatti dei dischi rigidi. Tale tecnologia prende il nome di DTR, Discrete Track Recording, che permetterà di realizzare per esempio unità da 1,8 pollici da ben 240 GB, contro i 160 GB attuali raggiunti attraverso la sola PMR.
Le applicazioni pratiche della nuova tecnologia troveranno la via della commercializzazione a partire dal 2009, motivo per il quale riteniamo che i prototipi in funzione siano già giunti ad una certa maturità. La densità raggiunta grazie alla tecnologia DTR sarà di ben 333 gigabits per pollice quadro, che permetterà di stipare fino a 120 GB su un singolo piatto di quelli utilizzati nei dischi da 1,8 pollici.
Cosa troviamo alla base della DTR? La tecnologia di memorizzazione rimane in ogni caso la Perpendicular Magnetic Recording, che però, esattamente come la "vecchia" tecnologia Longitudinal Recording, deve fare i conti con l'effetto superparamagnetico. La riduzione degli spazi fisici sui quali archiviare informazioni non possono ridursi a piacimento, in quanto si corre il rischio di perdere dati a causa dell'orientamento magnetico non più ordinato delle singole unità di archiviazione.
La DTR interviene creando una sorta di argine intorno alla tracce logiche dei piatti, rimandando l'insorgere dell'effetto superparamagnetico e permettendo di archiviare più dati nell'unità di superficie. Una sorta di "recinto" nel quale è possibile miniaturizzare ulteriormente le singole tracce, a beneficio della capienza totale del disco. Non è chiaro, per ora, se ciò sia possibile intervenendo a livello hardware direttamente sui piatti o se vi sia qualcosa di logico alla base della tecnologia. Quello che è certo è che funziona, e che probabilmente troveremo unità di questo tipo in commercio già fra un paio d'anni.
Toshiba promette benefici anche a livello prestazionale, anche se probabilmente solo in termini di transfer rate, logica conseguenza dell'aumento dei dati che passano al di sotto della testina a parità di dimensioni dei piatti e di regime di rotazione. Anche i modelli da 2,5 pollici saranno prodotti da Toshiba con tecnologia DTR, mente non ne è prevista l'integrazione su unità desktop da 3,5 pollici, evidentemente ritenute già più che soddisfacenti in termini di capienza complessiva.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLOL. Corretto, grazie
Beh minacciano è un parolone, poiché cmq fino ad ora gli SSD si sono visti da max 64gb e a prezzi decisamente proibitivi, calcola che sul sito dell ci sono alcuni modelli con SSD da 32gb opzionale che però aumentano il prezzo di circa 500€.
Buono che siano entrati sul mercato, ma i prezzi devono decisamente calare ancora per poter minacciare (e quindi soppiantare) gli hd convenzionali.
Calma, calma.. prima che gli SSD arrivino alla densità ed al costo per megabyte dei cari vecchi piatti ne deve passare di tempo!
Comunque la mia preoccupazione è quella di sempre: aumenta la densità, il tranfer rate ecc.. ma la stabilità dei dati scritti?? Quanto resiste un HDD così denso? Quanti cicli di scrittura?? Quanto a lungo nel tempo una traccia resta leggibile????
Al contrario ci hai preso in pieno! Tutte queste tecnologie vengono fuori proprio perchè gli SSD minacciano il mercato degli HD tradizionali. Se non fosse stato così, le avremmo viste tra quanto? 50 anni? Probabile.
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