Citizen developer: una figura sempre più diffusa
Il 25% delle applicazioni business saranno sviluppate, entro il 2014, da utenti esterni al reparto IT di un'azienda
di Andrea Bai pubblicata il 18 Luglio 2011, alle 10:23 nel canale SoftwareEntro il 2014 almeno il 25% delle nuove business application saranno sviluppate dai cosiddetti "citizen developer", ovvero quegli utenti finali che sono in grado di sviluppare applicazioni utilizzando ambienti di sviluppo e runtime omolgati dal dipartimento IT dell'azienda pur operando al di fuori di esso.
E' una ricerca di Gartner a tratteggiare la tendenza, come spiega Ian Finley research vice president per la società di analisi di mercato: "Lo sviluppo di applicazioni da parte dell'utente finale (EUAD - End User Application Development) non è niente di nuovo, ma i suoi rischi e le sue opportunità sono divenute molto più grandi nel corso degli anni recenti. In passato l'EUAD rappresentava per le aziende rischi limitati, poiché era di norma cirscoscritto ad un gruppo di lavoro o ad un singolo utente. Adesso gli utenti finali sono in grado di realizzare applicazioni dipartimentali, per l'impresa o addirittura pubbliche. Se questo cambiamento permette da un lato alle aziende di valorizzare l'utente finale e di alleggerire le risorse IT, dall'altro incrementa i rischi stessi insiti nella pratica dell'EUAD".
Nell'EUAD risiedono quindi importanti potenzialità per creare valore ma anche rischi considerevoli nel momento in cui queste attività non vengono gestite in maniera idonea. Secono Gartner entro il 2014 almeno un terzo delle imprese che non avranno ancora definito politiche di governance per i citizen developer, andranno incontro a vulnerabilità nelle informazioni, nell'integrità dei processi e, in generale, nella sicurezza.
Secondo Gartner è opportuna l'istituzione, da parte delle organizzazioni IT aziendali, di un programma di supporto per i citizen developer, con una governance sufficiente a contenere i rischi di sviluppo di applicazioni simili, che gestisca in maniera adeguata il ciclo di vita dell'applicazione, che stabilisca le best practices in termini di sicurezza e prestazioni e via discorrendo. A tal proposito commenta Finley: "Un programma di supporto per i citizen developer, che include piattaforme omologate, direttive, accesso ai servizi enterprise, monitoraggio e supervisione, può creare un ambiente sicuro per lo sviluppatore-utente. Coinvolgendo gli utenti finali, l'IT può accelerare lo sfruttamento di nuove tecnologie ed aiutarli a creare vantaggi competitivi, costruendo legami più saldi con i colleghi e gestendo contemporaneamente i rischi dell'EUAD".










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