Lenovo: dal 2025 oltre 4 su 5 dei suoi dispositivi saranno riparabili dall'utente già dal 2025

Lenovo ha annunciato che a partire dal 2025 l'80% dei suoi dispositivi sarà riparabile dall'utente e i componenti sostituiti saranno a loro volta riparati per ridurre l'impatto ambientale e aumentare la durabilità dei prodotti.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 06 Ottobre 2023, alle 17:03 nel canale SistemiLenovo
In una recente intervista durante il Canalys Forum EMEA, evento tenutosi dal 3 al 5 ottobre a Barcellona, il senior vice president di Lenovo ha dichiarato che oltre l'80% dei suoi dispositivi saranno riparabili dall'utente a partire dal 2025. Questo significa che l'azienda renderà disponibili pezzi di ricambio acquistabili direttamente dall'utente, seppur non ha specificato quali saranno i canali di vendita.
"Per quanto riguarda la riparabilità, abbiano un piano, il quale prevede che le parti sostituite saranno a loro volta riparate per oltre l'80% dei casi in modo che possano entrare nell'economia circolare e ridurre l'impatto sull'ambiente" ha spiegato Luca Rossi, senior vice president e presidente dell'Intelligent Device Group di Lenovo. "Oltre l'80% dei nostri dispositivi sarà riparabile presso l'utente, dall'utente o attraverso uno dei canali che stiamo attivando con un approccio basato sui servizi".
Il dirigente ha spiegato che, ad esempio, nel caso dei computer, laptop o AIO che siano, componenti come batterie, SSD, memorie RAM ecc non saranno saldati sulla scheda madre e non richiederanno lo smontaggio dell'intero dispositivo, ma sarà tutto facilmente accessibile. "Sarà tutto riparabile in loco dall'utente in modo da ridurre la produzione di rifiuti".
Va sottolineato che la spinta verso questa direzione è stata data dalla nuova normativa europea sui dispositivi elettronici che, dal 2027, dovranno avere tutti una batteria removibile, smartphone e console portatili incluse. Tuttavia, è giusto riconoscere che i prodotti Lenovo sono noti già adesso per l'alto grado di riparabilità.
Il laptop ThinkPad di Lenovo ha ottenuto un punteggio di 7/10 da iFixit, mentre il Framework 13 ha ottenuto il punteggio massimo. Tuttavia, semplificare il processo di riparazione, affidandola peraltro all'utente, ha fatto sorgere la domanda che si annida tanto nella mente dei consumatori che delle aziende: questa politica non rischia di danneggiare il profitto delle società produttrici?
"Non credo che si debba analizzare da questo punto di vista. Ci sono così tante opportunità che francamente non credo di essere preoccupato per le conseguenze sul nostro business se facciamo la cosa giusta per il pianeta. Decisamente no" ha risposto Rossi.
È chiaro che questa strategia andrà valutata sul campo. L'obsolescenza programmata non è una novità nel settore dell'hi-tech e la durabilità dei nuovi componenti, così come il costo per i ricambi, per i servizi di riparazione e, soprattutto, dei nuovi prodotti in origine saranno indispensabili per comprendere meglio quanto valore aggiunga questa politica per il cliente finale. In ogni caso si tratta di un passo in avanti importante sia per l'ambiente che per gli utenti.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquindi esattamente com'era un decennio fa..? Io sono esterrefatto, sia portatili che telefoni erano tutti smontabili, per lo meno nelle cose basilari tipo la batteria, poi qualcuno si è piccato di farli tutti ermetici e adesso finalmente ci stiamo rendendo conto dell'abominio di questa pratica.
Al mio portatile ho già cambiato 3 volte la pila in 4 anni, proprio perché l'ho scelto con batteria sostituibile (uno dei pochi). Diversamente avrei dovuto cambiare 3 pc, fate voi..
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