AMD entra a far parte del progetto MeeGo

La nota società nord-americana annuncia la sua partecipazione al progetto MeeGo, soluzione in cui crede fortemente per la diffusione delle proprie soluzioni hardware
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 17 Novembre 2010, alle 10:24 nel canale Sistemi OperativiAMD
Nel corso della conferenza MeeGo 2010, AMD ha annunciato la sua partecipazione al progetto MeeGo, e fornirà supporto grazie alla sua esperienza sviluppata nel corso degli anni: la possibilità di avere accesso ai dettagli di progettazione delle future piattaforme mobile ed embedded, consentirà di poter rendere MeeGo ancora più efficiente.
"MeeGo rappresenta un interessante sistema operativo open-source che crediamo prenderà piede all'interno delle soluzioni mobile e di quelle embedded nel corso del tempo", ha affermato Ben Bar-Haim, corporate vice president per AMD. "Siamo lieti di poter fornire la nostra esperienza e metterla a servizio del progetto MeeGo, questo sistema operativo ci aiuterà ad espandere il nostro mercato e rappresenta una importante opportunità per le nostre future soluzioni APU, Accelerated processing units".
MeeGo è un progetto a cui partecipa in modo attivo, lo riportiamo per completezza di informazione, anche Intel: il sistema operativo open-source rappresenta per entrambi i produttori una interessante soluzione che potrebbe risultare fondamentale per lo sviluppo delle future soluzioni embedded e, come ha sottolineato il portavoce di AMD, delle proposte caratterizzate dalla presenza all'interno dello stesso chip di GPU e CPU.
La tendenza che questa decisione lascia intravedere apre interessanti spazi: Windows rappresenta a oggi il sistema operativo più diffuso sul mercato PC. Manca però, al momento, una proposta di casa Microsoft che sia capace di sfruttare al meglio le soluzioni tablet e, e in generale quei sistemi dotati di caratteristiche hardware non di primo piano: il che lascia importanti spazi di manovra in cui sia AMD sia Intel hanno deciso di investire molte risorse.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinoltre se ci fossero altre aziende che investono nel laboratorio meego, forse potremo un giorno avere la vera "unica" distro di base, a cui si appoggeranno un vero application store univoco e driver sempre funzionanti
sogno...ma si può fare
certo che si può fare
anche se già prima le grosse aziende suppurtavano linux nelle sue varie distro.......Nulla per Intel?
inoltre se ci fossero altre aziende che investono nel laboratorio meego, forse potremo un giorno avere la vera "unica" distro di base, a cui si appoggeranno un vero application store univoco e driver sempre funzionanti
sogno...ma si può fare
Francamente non mi interessa metter da parte Windows.. ma se MeeGo entrasse di prepotenza nel mercato smartphone (ovviamente non solo con i prodotti nokia) oggi come oggi potrebbe influenzare anche il mercato dei PC desktop.
Ma queste son solo ipotesi, aspettiamo e vediamo.
CIAWA
Non capisco la faccina... Trovi che "inciampare" in Linux sia un male?
Tra l'altro inciampare ha un'accezione errata quando si parla delle società della news come Intel che contribuisce in gran misura allo sviluppo Linux o Nokia, che da sola manda avanti le QT.
Queste aziende ci passeggiano tenendosi per mano con Linux, altro che inciampare...
Il fatto che sempre più aziende si rendano conto dell'opportunità che offre Linux è importante soprattutto per noi consumatori, io avrei messo
Non franintendermi, ti parlo da Ubuntu user della domenica ma che in passato ha seguito un sacco di distro Linux (e altri "os alternativi" che m'interessano di più
Beh, Google più che trainare l'OHA, l'ha creata, la controlla e la paga... Niente di diverso rispetto ad una società controllata e Android è estremamente differente da ciò che uno si aspetta sia una distro Linux (tant'è che la diatriba sul kernel fork è ancora tutt'altro che risolta), ma illustra molto bene quali siano le potenzialità di chi vuole/può investire in Linux.
Maemo e Moblin non sono stati successi commerciali perchè nessuno è mai stato interessato a farli diventare tali: Moblin, se Intel avesse voluto, poteva spingerla come distro di riferimento nel settore NetBook, ma invece è stata utilizzata più che altro come banco prova.
Stesso discorso per Nokia, come è stato detto più e più volte ha sempre sostenuto che Maemo non fosse adatta al grande pubblico (perlomeno nelle versioni uscite finora) anche se non lo definirei esattamente un insuccesso neanche dal punto di vista commerciale.
Cosa dimostra questo? Che finora i prodotti Linux-based hanno fallito quando non c'è stata la volontà di spingerli, volontà che ora sembra proprio ci sia, considerando il numero (ed il peso) dei partner in gioco.
Da una parte (ARM) abbiamo Nokia, che ha voluto a sorpresa abbandonare il codice Maemo scommettendo sul numero maggiore di utenti che potrebbe/dovrebbe avere Meego, dall'altra (X86) abbiamo Intel e AMD, la prima che interviene perchè ha intuito che il futuro è sempre più mobile, settore dove ARM ha una marcia in più e quindi vuole se non altro avere una base software valida che vincoli (si spera invogli) in parte gli utenti a x86, la seconda perchè non vuole rimanere fuori e perdere il treno; mentre in mezzo abbiamo tutta una cricca di produttori, sia hardware che software, che non si faranno sfuggire l'occasione di cavalcare il treno della novità, tanto più se il biglietto è gratis e se ne riceve pubblicità gratuita, vedi il consorsio GENIVI, vedi i vari produttori di processori ARM, vedi Alpine, vedi alcune aziende di SetTopBox.
Poi ovvio, tra il dire il fare...
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