Un Gundam per riparare le ferrovie, l'idea giapponese in supporto dei lavoratori

La società West Japan Rail Company (JR West) insieme a Nippon Signal e Human Machinery co. ha realizzato un robot controllato da remoto grazie a un visore per la realtà virtuale simile ai Gundam. Lo scopo? Riparare la rete elettrica delle ferrovie.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 28 Aprile 2022, alle 13:21 nel canale Scienza e tecnologiaLa West Japan Rail Company, conosciuta in breve come JR West, in collaborazione con Nippon Signal e Human Machinery co. ha realizzato un vero e proprio robot per le riparazioni della rete ferroviaria. Si tratta attualmente di un prototipo non ancora in commercio, ma dalle grandi potenzialità per intervenire nelle aree meno accessibili della linea elettrica.
Si tratta di un robot di servizio, ovvero una macchina umanoide deputata a supportare i lavoratori nelle mansioni più noiose, ripetitive o, come in questo caso, pericolose. Come sostenuto dalla stessa azienda, infatti, l'idea è quella di "migliorare la produttività e la sicurezza", consentendo ai lavoratori umani di svolgere le proprie mansioni senza esporli a rischio di shock o altri incidenti.
【News Release】
— JR西日本ニュース【公式】 (@news_jrwest) April 15, 2022
生産性・安全性向上に向けて、株式会社人機一体および日本信号株式会社と共同で、人型重機ロボットと鉄道工事用車両を融合させた多機能鉄道重機を開発しています。
詳しくはこちらをご覧ください。https://t.co/R8X32nmuJU pic.twitter.com/FBVjIe1xCC
Dal punto di vista estetico ricorda i tradizionali Gundam giapponesi, anche se la testa si ispira molto di più a Wall-E della Pixar. La società ha realizzato quello che è sostanzialmente un busto, il quale viene poi installato sul braccio idraulico di una gru capace di sollevarlo fino a circa 10 metri. La particolarità? È controllato completamente da remoto attraverso un visore VR.
La testa, infatti, ospita al suo interno le telecamere "stereo vision" che trasmettono le immagini in tempo reale. Naturalmente, i sensori del visore consentono di muovere la visuale liberamente semplificando la gestione del robot. Non manca infine il controller per le braccia che si muovono in simbiosi con i movimenti del pilota.
In quest'ultimo caso, uno degli aspetti più interessanti è che se una forza esterna agisce sui movimenti delle braccia robotiche, questa si riflette anche sul controller in modo da garantire un feedback immediato al pilota su ciò che accade. Pur essendo un prototipo, nel video è possibile osservare risultati piuttosto soddisfacenti per quello che è un supporto di lavoro che sarà applicato sul campo solo dal 2024.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosolleva 40 chili fino a un altezza di 10 metri. di sicuro è più sicuro che avere una persona umana a 10 metri con 40 chili in mano e ciò me lo fa piacere molto. sull'utilità a livello di effecienza lascio parlare chi è del settore.
Più pubblicità che altro.
a me sembra poco utile come forma, è come se nelle fabbriche per avvitare bulloni mettessero un robot a forma umanoide con una chiave inglese
nella mia ignoranza non so tutte le casistiche comprese nel "riparare le ferrovie". se c'è un altro aggeggio, per esempio carri elevatori come dice agonauta78, che copre tutte le casistiche in modo efficiente e sicuro sarò il primo a dire "è poco utile"
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