La NASA svilupperà un fuso orario per la Luna chiamato Coordinated Lunar Time
La Casa Bianca ha incaricato la NASA di sviluppare entro il 2026 un fuso orario dedicato all'esplorazione dello Spazio profondo e in particolare per le missioni verso la Luna chiamato Coordinated Lunar Time o LTC basato sull'UTC.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Aprile 2024, alle 17:59 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Come scritto in passato, sulla Luna si avvicenderanno nel corso dei prossimi anni molte missioni robotiche e con equipaggio umano grazie al programma Artemis (voluto dalla NASA e con collaborazione internazionale) ma anche grazie alle operazioni di altre agenzie spaziali come quella cinese.
La Casa Bianca ha chiesto formalmente alla NASA di sviluppare un "fuso orario lunare" chiamato Coordinated Lunar Time o LTC che servirà a gestire in maniera più efficace le operazioni sul satellite naturale. Questo si baserà sull'UTC (Coordinated Universal Time) utilizzato ampiamente nelle operazioni spaziali in quanto non tiene conto di variazioni dovuti ai fusi nazionali di singole nazioni o fusi orari e non ha cambiamenti legati per esempio al passaggio da solare a legale e viceversa.
In particolare si tratterebbe della precisione più bassa dell'UTC rispetto al Coordinated Lunar Time che potrebbe essere impiegato in ambito delle missioni sulla Luna ma anche su Marte e oltre. Nelle operazioni di precisione che potrebbero avvenire in quegli ambienti, gli effetti relativistici (per quanto piccoli) avrebbero un impatto potenzialmente grande.
Luna: la NASA penserà al Coordinated Lunar Time
Nel documento ufficiale della Casa Bianca si può leggere come un osservatore sulla Luna "vedrebbe" un orologio perdere circa 58,7 microsecondi ogni giorno terrestre (con variazioni periodiche) pari a circa un secondo ogni 50 anni. Un valore quasi irrilevante per operazioni comuni, ma che potrebbero avere un ruolo importante quando la precisione è essenziale.
Il Coordinated Lunar Time (LTC) potrebbe essere adottato dalla NASA e da tutti i partner nazionali e internazionali così da avere il medesimo sistema di misurazione dello scorrere del tempo. Per permettere di avere la corretta precisione ci potrebbe essere una rete di orologi atomici sul satellite naturale, un po' come avviene attualmente sulla Terra.
Sviluppare sistemi di questo tipo permetterà anche di creare un sistema di posizionamento globale simile al GPS terrestre che aiuterà gli astronauti (e rover) ad avere una corretta localizzazione sulla superficie della Luna. Il nostro satellite naturale sarà una nuova frontiera per l'esplorazione umana dopo le missioni Apollo. Con l'arrivo delle società private e le missioni di diverse agenzie spaziali ci sarà bisogno di nuovi strumenti per avere operazioni sicure per lunghi periodi di tempo.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' irrilevante. Decide chi ci arriva prima. Se gli altri avessero avuto questa necessità (e non ce l'hanno perchè sono ridicoli nello spazio) ci avrebbero pensato loro a svilupparla.
A parte che ci sono arrivati prima negli anni 70 nel recente passato credo che abbiano più fallito missioni o comunque abbiano lo stesso numero di missioni arrivate come gli altri.
Inoltre speravo che visto che la Luna non dovrebbe essere terra di conquista ma di ricerca le iniziative si facessero nello spirito della collaborazione non della conquista. Evidentemente la mia specie non si è ancora sufficientemente evoluta
Inoltre speravo che visto che la Luna non dovrebbe essere terra di conquista ma di ricerca le iniziative si facessero nello spirito della collaborazione non della conquista. Evidentemente la mia specie non si è ancora sufficientemente evoluta
Premesso che hanno più missioni con successo degli altri, anche per complessità e studi scientifici a posteriori (mentre gli altri ci vanno e tengono per se le cose che osservano), io mi riferivo ad oggi. Ad oggi l'unica nazione che può, e metterà, di nuovo piede sulla luna sono gli USA, con Artemis. Nessun altro si sta muovendo in questo senso, anche perchè gli investimenti privati esistono quasi solo negli USA grazie a visionari che buttano soldi ovunque (Musk, Branson, Bezos e Dynetics).
Non è una questione di conquista, nessuno ha parlato di conquistare nulla, non fare l'AF.
E non si può dividere la scoperta dall'interesse economico visto i soldi che servono per farla. Non fate i comunisti col c**o degli altri.
Semplicemente se X sarà il primo ad arrivarci ovviamente tutte le apparecchiature che funzioneranno per farcelo arrivare saranno calibrate da X.
Chi arriva dopo può scegliere se usare le stesse unità di misura o meno.
Ma da sempre chi prima arriva definisce uno standard, sta a chi viene dopo soppiantarlo con qualcosa di migliore. Succede così anche nei PC.
Inoltre speravo che visto che la Luna non dovrebbe essere terra di conquista ma di ricerca le iniziative si facessero nello spirito della collaborazione non della conquista. Evidentemente la mia specie non si è ancora sufficientemente evoluta
Ah, è chi sono questi altri che hanno missioni arrivate sulle Luna?
Tranquillo che la NASA prima si è consultata con la BSA (Benin Space Agency), la LSA (Lesotho Space Agency) e la KSA (Kiribati Space Agency) e hanno detto di essere d'accordo
Se quelli che arrivano dopo saranno francesi o inglesi sono sicuro al 100% che avremmo almeno due standard
Entra in gioco la relatività e lo scorrere del tempo, poco rilevante per la maggior parte delle azioni umane ma fondamentale per strumenti e cose del genere.
Il primo esempio che mi viene in mente è un eventuale GPS lunare, senza un preciso sistema di misurazione del tempo in quella realtà di tempo non potrebbe funzionare.
Entra in gioco la relatività e lo scorrere del tempo, poco rilevante per la maggior parte delle azioni umane ma fondamentale per strumenti e cose del genere.
Il primo esempio che mi viene in mente è un eventuale GPS lunare, senza un preciso sistema di misurazione del tempo in quella realtà di tempo non potrebbe funzionare.
Per me è abbastanza chiaro che è un problema serio ma è un problema che si pone chi ha i mezzi per avercelo, cioè chi ha effettivamente l'esplorazione lunare a portata di mano. La NASA ha tutti i mezzi e le conoscenze sia per esplorare la Luna sia per prendere certe decisioni sulla base di studi seri. Non ci vedo nulla di strano che si facciano carico loro di certe decisioni.
C'è poca chiarezza nella visione del mondo dell'esplorazione spaziale secondo me.
È vero che ci sono motivazioni politiche, che ci sono motivazioni di prestigio e orgoglio nazionale ma sono superficiali.
Di base il mondo dell'esplorazione spaziale è uno dei più cosmopoliti e senza frontiere che esistano.
Basti pensare che settimana scorsa un'astronauta statunitense è partita alla volta della ISS a bordo della Soyuz dal cosmodromo russo di Baykonur.
In questo magico mondo a se stante dove astronauti e scienziati di tutto il mondo collaborano nonstante le tensioni internazionali, la NASA è sicuramente una delle più importanti e influenti agenzie spaziali.
Sicuramente gestisce più cose di altre agenzie, ma non credo farà tutto senza consultare le altre, almeno le più influenti.
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