Il telescopio spaziale James Webb ha scoperto una nuova luna di Urano
Grazie al telescopio spaziale James Webb gli scienziati hanno scoperto all'inizio di quest'anno una nuova luna di Urano (chiamata provvisoriamente S/2025 U1) che porta il totale del gigante gassoso a 29 satelliti naturali.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Agosto 2025, alle 20:13 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Recentemente abbiamo scritto di come, grazie al telescopio spaziale James Webb, sia stato possibile trovare un nuovo (possibile) esopianeta in orbita intorno ad Alpha Centauri. Il nuovo strumento scientifico ha le potenzialità per fare moltissime scoperte negli anni a venire per indagare i misteri dell'Universo, anche quello più lontano nel tempo e nello Spazio come nel caso della nuova immagine dell'Hubble Ultra Deep Field. L'ultima novità del JWST è però molto più vicina, all'interno del nostro Sistema Solare e riguarda Urano e le sue lune.
Secondo quanto riportato gli scienziati del Southwest Research Institute (SwRI) hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb per identificare una luna di Urano precedentemente sconosciuta e attualmente chiamata S/2025 U1. Questo porta il conteggio dei satelliti che orbitano il gigante gassoso a quota 29, ben lontano dai numeri di altri giganti gassosi del nostro Sistema Solare, come Saturno che arriva fino a 274 satelliti.
Il telescopio spaziale James Webb ha scoperto una nuova luna di Urano
Le rilevazioni sono state effettuate il 2 febbraio grazie allo strumento NIRCam (che osserva nel vicino infrarosso) sfruttando il filtro F150W2 che copre lunghezze d'onda comprese tra i 1 µm e 2,4 µm. Come raccontato da Maryame El Moutamid (scienziata del SwRI) "questo oggetto è stato avvistato in una serie di 10 immagini con esposizione lunghe 40 minuti catturate dalla Near-Infrared Camera (NIRCam). È una piccola luna, ma una scoperta significativa, che è qualcosa che anche la sonda Voyager 2 della NASA non ha visto durante il suo sorvolo quasi 40 anni fa".

Certo, come riportato, non si tratta di una luna di grandi dimensioni ed è uno dei motivi per i quali non era stata avvistata in precedenza. Secondo le stime S/2025 U1 ha un diametro di appena 10 km (anche se le dimensioni sono ancora provvisorie) ma è un elemento interessante perché nessun altro pianeta ha tante lune interne così piccole come Urano.

Orbitando relativamente vicine al pianeta, le lune interagiscono anche con gli anelli di Urano e questo apre nuove possibilità sul fatto che esistano altri satelliti naturali che orbitano il pianeta che non sono stati ancora scoperti. Questa luna, come altre tredici, orbitano con traiettorie più interne rispetto a satelliti più grandi come Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon.
Secondo le stime, questa luna si trova a circa 56 mila chilometri dal nucleo di Urano e orbita su un piano equatoriale tra Ophelia e Bianca. La forma dell'orbita di S/2025 U1 è di tipo circolare, suggerendo che si sia formata in quella posizione moltissimo tempo fa. Un nome ufficiale definitivo verrà assegnato prossimamente dall'Unione Astronomica Internazionale che, probabilmente, utilizzerà ancora una volta un riferimento a personaggi shakespeariani.










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7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoprima che qualche umano ci metta piede o ci si avvicini a meno di 1 km, per vedere cosa c'è passeranno quattro fine del mondo terrestre
*piuttosto...: non è escluso che fosse precedente il sistema solare, residuo lontano catturato poi all'interno della nube?
prima che portino un minimo di materia (gas) dal predetto, per controllare gli isotopi, quanti anni passeranno?
Musk non ha a breve in programma nulla per Uranus?
A tutti quelli che fanno ricerca, a chi ha contribuito al telescopio e a chi beneficerà delle tecnologie sviluppate - e rivendute con tanto di guadagno - per questa scoperta.
Grazie a Hubble, per esempio, si sono fatti passi avanti nelle mammografie e nel rilevare il prima possibile microcalcificazioni. Chissà il James Webb a cosa ci porterà
questo genere di post mi diverte molto
Grazie a Hubble, per esempio, si sono fatti passi avanti nelle mammografie e nel rilevare il prima possibile microcalcificazioni. Chissà il James Webb a cosa ci porterà
hai capito male, stai rispondendo ad altri:
a quelli che contestano l'utilità del JWST, per me è utilissimo, in attesa dell' ELT da 39metri sul Cerro Tololo
quanto alle tecnologie derivate dal JWST non contestavo
distinguere poi le ricadute pratiche di uno strumento simile, in altre applicazioni, dalle scoperte fatte, alcune sensazionali e non previste,
ma
io parlavo del 29° satellite, diametro 10 km, se se ne scoprono altri 29 uguali o anche di diametro inferiore, è solo un numero che si aggiunge agli altri,
per ora, anche se non vogliamo, possiamo stare ben lontani dal sapere cosa sia il 29° satellite di Urano. una scoperta consistente solo nel numero, non di più, o no?
che cerchino nuove lune, ok,
ma direi che è meglio trovare le microcalcificazioni nel corpo umano
se poi la nuova luna è fatta di elementi strani anche isotopicamente meglio,
invece di noiosi e ripetuti sassi rocciosi di condriti aggregate,
non mi pare che ci sia molto di diverso da un numero aggiunto al 28
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