Il futuro dell'elettronica è simulare il cervello umano: si studia come replicare il funzionamento dei neuroni biologici

Il futuro dell'elettronica è simulare il cervello umano: si studia come replicare il funzionamento dei neuroni biologici

Alle soglie della quarta rivoluzione industriale, il futuro dell'elettronica risiede nello sviluppo di un'intelligenza artificiale in grado di analizzare la realtà e ragionare come un essere umano

di pubblicata il , alle 17:00 nel canale Scienza e tecnologia
 

Autoapprendimento, autoadattamento e autoorganizzazione: queste sono le caratteristiche chiave mancanti nelle attuali tecnologie informatiche ma presenti nel sistema neurale umano. Questa riflessione ha segnato il nuovo inizio da cui sono partite le tecniche di intelligenza artificiale, come i sistemi esperti, la logica fuzzy, le reti neurali artificiali (ANN) e gli algoritmi genetici, recentemente ampiamente applicate nell'elettronica di potenza e negli azionamenti motori, con l'obbiettivo di costruire un sistema di controllo, nelle macchine, dotato di un'intelligenza simile a quella umana. Mentre i sistemi esperti e la logica fuzzy sono perlopiù basati su regole e procedure standard, le ANN, nate negli anni '40, sono di natura più generica e tendono a emulare direttamente la rete neurale biologica, caratteristica che negli anni 2000 ha portato il settore dell'intelligenza artificiale a vederle con rinnovato interesse.

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L'ANN possono essere viste come una copia automatica di un neurone biologico, un sistema autonomo capace di svolgere contemporaneamente diverse funzioni, delegandole alle parti che lo compongono, e sono di due tipi: feedforward e feedback. La maggior parte delle applicazioni nell'elettronica di potenza ha adottato un ANN feedforward, ma per controllare e monitorare con precisione i motori che utilizzano azionamenti motore, viene utilizzata l'ANN di feedback. I campi di applicazione delle ANN, secondo quanto riferito da Powerelectronicnews, spaziano dal settore delle energie rinnovabili, come inverter collegati alla rete e inverter solari fotovoltaici, ai sistemi di ricarica intelligenti per veicoli elettrici. Nel primo caso le reti ANN vengono utilizzate per migliorare la progettazione, il funzionamento e la manutenzione delle celle fotovoltaiche. I controller FV tradizionali utilizzano controller PI o algoritmi PR, che a volte sono lenti nella loro risposta a disturbi improvvisi. Nelle operazioni grid-tied, queste interferenze sono abbastanza frequenti e i controller mostrano il loro punto debole non essendo in grado di gestire questi imprevisti e causando perdita di efficienza e precisione di funzionamento. Quando però gli algoritmi AI vengono aggiunti al centro di controllo, il tempo di risposta ai disturbi e la precisione del convertitore vengono notevolmente migliorati.

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Nelle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici le reti neurali artificiali ottimizzano la ricarica monitorando in modo efficiente il flusso di corrente, il tipo di batteria e altri parametri di ricarica per velocizzare i tempi dell'operazione; il monitoraggio continuo, inoltre, aiuterà anche a monitorare lo stato di degrado delle celle e a prevenire guasti.

4 Commenti
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piv3z23 Agosto 2022, 09:04 #1
da un certo punto mi fa ridere questo homocentrismo - della serie, siamo gli essere più intelligenti, bisogna emulare il cervello umano.
!fazz23 Agosto 2022, 10:08 #2
Originariamente inviato da: piv3z
da un certo punto mi fa ridere questo homocentrismo - della serie, siamo gli essere più intelligenti, bisogna emulare il cervello umano.


https://it.wikipedia.org/wiki/Biomimesi
Cappej23 Agosto 2022, 13:15 #3
purtroppo è ovvio... è matematicamente impossibile realizzare un modello da un qualcosa che non conosciamo. L'unico "cosa" a noi conosciuta che sa ragionare come noi, è il nostro cervello... e se vogliamo creare automi o macchine senzienti, dovremo per forza partire dall'emularlo.
Anche solo per "insegnare" ad una macchina certe cose è necessario che le due interfacce siano simili e compatibili.
il PURTROPPO è dato dal fatto di come e con quale scopo lo "copieremo"

IMHO
Darkon23 Agosto 2022, 15:11 #4
Originariamente inviato da: Cappej
purtroppo è ovvio... è matematicamente impossibile realizzare un modello da un qualcosa che non conosciamo. L'unico "cosa" a noi conosciuta che sa ragionare come noi, è il nostro cervello... e se vogliamo creare automi o macchine senzienti, dovremo per forza partire dall'emularlo.
Anche solo per "insegnare" ad una macchina certe cose è necessario che le due interfacce siano simili e compatibili.
il PURTROPPO è dato dal fatto di come e con quale scopo lo "copieremo"

IMHO


A quanto ne so (quindi fallibilissimo) il punto non è tanto riuscire a ricostruire un sistema che emuli i meccanismi biochimici del nostro cervello quanto piuttosto il "boot".

Credo che uno dei più grandi misteri della biologia della nostra mente sia capire se esiste una sorta di "firmware" che determina l'avvio della nostra mente su base genetica o in qualche modo legato all'architettura della nostra mente o se la complessità intrinseca del nostro cervello sia sufficiente a far emergere il pensiero cosciente di per se.

Sembra una differenza da poco ma nel primo caso riuscire a creare una mente artificiale anche se un giorno arrivassimo a potenze di calcolo ed emulazione pazzesche sarebbe fortemente improbabile, nel secondo caso invece potrebbe essere solo questione di tempo e risorse arrivare alle prime vere coscienze artificiali.

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