Boeing CST-100 Starliner: proseguono i test della capsula spaziale in vista del rientro del 26 giugno

La navicella spaziale Boeing CST-100 Starliner è attualmente attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. I test da parte degli ingegneri stanno proseguendo in vista del rientro della capsula previsto per il 26 giugno.
di Mattia Speroni pubblicata il 20 Giugno 2024, alle 20:39 nel canale Scienza e tecnologiaBoeingNASA
Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, la capsula spaziale Boeing CST-100 Starliner è impegnata nel suo primo test con equipaggio (attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale) dopo un lancio, rinviato più volte, avvenuto all'inizio di questo mese. Anni di sviluppo, due prove senza equipaggio (OFT-1 e OFT-2) oltre a ingenti somme spese dalla società statunitense hanno portato a realizzare una navicella spaziale che potrà affiancare Crew Dragon di SpaceX per le missioni in orbita bassa terrestre.
Anche durante il CFT-1 (Crew Flight Test) non tutto è andato come previsto. Le perdite di elio e propulsori non funzionanti hanno condizionato parzialmente il volo della navicella spaziale anche se l'equipaggio ha comunque raggiunto correttamente la ISS. Negli scorsi giorni si è tenuta una conferenza per aggiornare media e appassionati di Spazio e tecnologia su ciò che sarà previsto nei prossimi giorni.
Quello che sappiamo è che Boeing CST-100 Starliner effettuerà l'undocking dalla stazione spaziale non prima delle 4:10 del 26 giugno (ora italiana), mentre in precedenza era previsto per il 22 giugno. Le successive finestre sono previste ogni quattro giorni circa con la prima (dopo il 26 giugno) che sarà il 2 luglio.
La missione inizialmente avrebbe dovuto avere una durata inferiore ma i problemi riscontrati durante il lancio e prima dell'attracco hanno fatto propendere per misure più prudenziali sia per la sicurezza dell'equipaggio ma anche per avere ulteriori dati sulla capsula spaziale.
Se tutto andrà come previsto, l'equipaggio dovrebbe atterrare alle 10:51 del 26 giugno (ora italiana) nella zona desertica di White Sands del Nuovo Messico (a differenza di Crew Dragon che ammara). Gli ingegneri di NASA e Boeing stanno procedendo a diversi test per capire l'influenza delle perdite di elio e delle problematiche ai propulsori.
L'accensione dei cinque propulsori del Reaction Control System (RCS) ha dato risultati incoraggianti. Un propulsore non è stato attivato e resterà spento anche durante il rientro (in totale sono 48 i propulsori del sistema di manovra).
Timelapse video of aurora streaming behind Starliner taken from a Dragon window with Butch and Suni in the window of Starliner. Their flashlights light up the cabin.
— Matthew Dominick (@dominickmatthew) June 16, 2024
0.5 second interval, f 1.4, 6400 ISO, 1/4 second exposure, 24mm lens. pic.twitter.com/gZuxYZu0Af
Comparando la situazione di avvicinamento alla ISS del test CFT-1 a quella dell'OFT-2 del 2022, i propulsori sono stati accesi per più volte. Per quanto riguarda invece le perdite di elio, la quinta è risultata essere quella più piccola tra quelle rilevate e simile a quelle di OFT-2. Dopo l'accensione dei propulsori le perdite di elio si sono ridotte ma sono comunque presenti e la situazione è in fase di simulazione anche al Marshall Space Flight Center della NASA.
C'è stato poi un problema a un collettore del modulo di servizio di Boeing CST-100 Starliner che dovrebbe essere legato a una valvola dell'ossidante del sistema dei propulsori di manovra. Una delle problematiche è legata al fatto che il modulo di servizio verrà sganciato dalla capsula e fatto bruciare nell'atmosfera (operazione comune). Questo significherà non poter esaminare questo componente dopo il rientro. In generale CFT-1 ha raggiunto attualmente 77 obiettivi su 87, gli ultimi riguardano però l'undocking e l'atterraggio.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' costata una fortuna, ha subito enormi ritardi ed è ancora piena di difetti (che non riescono a risolvere)... e fare viaggiare un astronauta costerà più di 90milioni di dollari contro i 55milioni di un posto sulla più che affidabile dragon di spacex.
Questo secondo me è un chiaro quadro di come ragionano gli americani, di come le raccomandazioni non siano per niente un'esclusiva made in Italy e di come la loro politica supera ogni limite di buon senso
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