Psion torna all'attacco sul termine Netbook

Psion risponde a Dell e Intel: i Netbook Pro sono ancora in vendita. La società intende difendere il marchio Netbook
di Fabio Boneschi pubblicata il 03 Marzo 2009, alle 08:56 nel canale PortatiliIntelDell
Psion non ci sta a piegarsi: dopo le mosse di Dell e di Intel ribadisce la propria paternità del marchio e la fa dati alla mano. Nel 2006 la vendita dei Netbook Pro di Psion ha fruttato all'azienda proventi interessanti e le vendite di tali soluzioni continuano.
Si apprende da questa nota pubblicata sulle pagine di Crunchgear.com che al momento le soluzioni Netbook Pro di Psion sono richieste in applicazioni molto verticali anche se, e questo dettaglio viene confermato da Psion, tali dispositivi non sono più in produzione.
Psion ha anche motivato le motivazioni all'origine dello stop forzato in produzione: un controller di importanza strategia non è più in produzione. Questo particolare componente era in grado di garantire un'autonomia di 8 ore, un dato decisamente interessante.
Psion ribadisce: i Netbook Pro pur non regalando profitti da capogiro continuano a essere commercializzati. Questa motivazione per Psion avvalorerebbe tutta la propria campagna difensiva nei confronti del marchio netbook. La parola passa ora agli enti governativi che avranno il difficile compito di analizzare la situazione e offrire un giudizio.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon so chi ha messo in piedi questa strategia, ma penso che nel panico da crisi tra le migliaia di dipendenti licenziati abbiano mandato a casa quelli sbagliati
E' come se, dopo la scoperta del cacao, un'azienda avesse deciso di registrare il marchio "CIOCCOLATA" e tutti si sarebbero dovuti astenere da usare quel nome, se non dietro pagamento di royalties
Penso che Intel e Dell transeranno, perchè più aumentano le vendite, più dovranno pagare in futuro.
E' come se, dopo la scoperta del cacao, un'azienda avesse deciso di registrare il marchio "CIOCCOLATA" e tutti si sarebbero dovuti astenere da usare quel nome, se non dietro pagamento di royalties
Ancora con queste storie? Psion non ha registrato una parola di senso compiuto, ne un termine largamente utilizzato. Ha registrato una parola inventata per creare un marchio ed era suo diritto farlo. L'errore è stato della stampa specializzata che ha usato il nome di un prodotto per definire una intera categoria.
E' come se la Microsoft avesse chiesto alla apple di cancellare il marchio iPod o il marchio Playstation, perchè ormai sono diventati sinonimi dell'intera categoria di prodotti.
Si stà estendendo il nome di un prodotto ( in questo caso un TM) ad un intero concetto. Per quello che so, dal punto di vista legale non si può fare il contrario (cioè non potrei registrare come marchio registrato "PANE" pe un mio prodotto). Penso che non si possa, e non sia nemmeno giusto, fare il contrario.
Ritengo anche che, se è possibile registrare un marchio o un prodotto ( a fronte anche dei costi che le aziende sostengono per registrare un marchio), si debba poi avere anche la certezza che quel marchio appartenge sempre e soltanto a loro. Altrimenti tanto vale.
Qui è la stessa cosa, un'azienda ha registrato il marchio Netbook per un suo prodotto perchè dovrebbero annullare il copyright?
Questa è la mia idea per quanto discutibile.
E' come se, dopo la scoperta del cacao, un'azienda avesse deciso di registrare il marchio "CIOCCOLATA" e tutti si sarebbero dovuti astenere da usare quel nome, se non dietro pagamento di royalties
guarda, gli esempi già ci sono. il fazzolettino che tiri su dalla scatola si identifica con "kleenex", marchio registrato, pertanto i competitor non chiamano i propri prodotti "kleenex", anche se è la parola che meglio li individua. tanto per dirne uno eh. un altro esempio che mi viene in mente è "jeep": gli altri produttori di fuoristrada si sono ben guardati di chiamare i propri con questo conosciutissimo termine. e così via.
la differenza con psion è che non è il prodotto di quest'ultima ad aver dato popolarità al nome; tuttavia secondo me i principi devono essere tali: se registri un trademark (e quindi ti viene assegnato) associato a un tuo prodotto, è tuo, punto. non è che se arriva il colosso di turno, lo usa a sproposito e lo rende popolare allora ti può essere "estirpato" di ufficio.
come dire che compro casa ed è mia si, ma se arriva uno enormemente più ricco di me e gli interessa mi può cacciare fuori ed usarla come meglio crede.
se me lo chiede e andiamo d'accordo gliela posso concedere in uso o vendere, ma se non voglio venderla nessuno mi deve obbligare a farlo
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