Comparativa LCD: LG 882LE vs Philips 170B2Y

La tecnologia LCD porta senz'altro con sé molti vantaggi: un minor peso ed ingombro sul piano di lavoro, maggiore nitidezza delle immagini ma i punti forti di questa tecnologia sono soprattutto l'assenza di deformazioni geometriche tipiche del tubo catodico, e un maggior comfort di utilizzo grazie ad una superiore stabilità dell'immagine, che rende questi monitor molto meno stressanti per l'occhio umano durante tutte le fasi del normale utilizzo lavorativo e ludico.

Esistono tuttavia anche diversi "contro": il primo punto a sfavore dei display LCD è la ridotta ampiezza dell'angolo visivo, che rende l'immagine illeggibile da posizioni diverse da quella perfettamente frontale di utilizzo standard. Questa non è l'unica delle pecche riguardanti la qualità visiva della tecnologia LCD: si può incorrere anche in una antiestetica scalettatura dei caratteri alle basse risoluzioni, ad una mancanza di contrasto dell'immagine, ed ad un possibile effetto scia sugli oggetti in movimento veloce sullo schermo (quest'ultimo particolarmente sgradevole nei giochi e nella visione di DVD).
E' essenzialmente su questi punti che si stanno rivolgendo i maggiori sforzi degli sviluppatori: per risolvere il problema dell'ampiezza dell'angolo visivo i produttori hanno già lavorato alacremente, mettendo a punto diversi sistemi di disposizione dei cristalli liquidi: il TN+ Film, l'MVA e l'IPS. La tecnologia più interessante è certamente l'MVA (Multi-domain Vertical Alignment) di Fujitsu, che, oltre ad ampliare sufficientemente l'angolo di visione, abbassa notevolmente il tempo di reazione del cristallo liquido, in modo tale da evitare il fastidioso "effetto scia".

LG 882LE

Philips 170B2Y