Kodak mette in vendita anche la divisione stampanti ink-jet

Kodak ha deciso di mettere in vendita anche la divisione stampanti ink-jet consumer per continuare nel suo difficile cammino di uscita dalla bancarotta
di Roberto Colombo pubblicata il 01 Ottobre 2012, alle 15:21 nel canale MercatoKodak
Kodak continua nel suo cammino per uscire dalla situazione di bancarotta e amministrazione controllata del Chapter 11 della legge fallimentare statunitense. Qualche tempo tempo fa, come aveva riportato anche Fotografi Digitali, l'azienda di Rochester aveva deciso di mettere in vendita importanti asset, tra cui la divisione Kiosk che vede una base di installato di più di 105.000 chioschi di stampa in giro per il mondo.
L'operazione mira a portare in Kodak la liquidità necessaria per appianare il bilancio e uscire dalla situazione di amministrazione controllata. Kodak ha rivisto i suoi calcoli e ha deciso di mettere sul piatto anche una delle divisioni che nello scorso comunicato aveva indicato come ancora facenti parte del suo core business, la divisione che si occupa della commercializzazione delle stampanti ink-jet per il mercato consumer.
Kodak si concentrerà a partire dal 2013 solo sulla fornitura dei consumabili, che, come riportato sempre da Fotografi Digitali, è un aspetto chiave dei prodotti consumer ink-jet a marchio Kodak. Antonio M.Perez, Presidente e CEO di Kodak ha dichiarato che le recenti decisioni della storica azienda di Rochester rappresentano passi importanti per uscire dall'emergenza della bancarotta e sono un importante cambio di rotta per Kodak, che ha deciso di spostare la sua attenzione sui servizi alle aziende e sul settore commerciale, del packaging e delle soluzioni di stampa professionali.
Uno dei passi che Kodak ha deciso di compiere è anche quello della vendita di parte del suo portafoglio brevetti nel campo dell'imaging: si tratta di un pacchetto di oltre mille brevetti che fa molta gola ai colossi della fotografia, ma non solo, anche aziende com Microsoft, Apple e Google sono in prima fila per aggiudicarsi i brevetti Kodak, che coprono processi chiave della moderna fotografia digitale: in merito a questa vendita se ne saprà di più il 17 ottobre, quando verrano svelati i dettali dell'asta.
11 Commenti
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bei tempi..
L'iscrizione al chapter 11, legge fallimentare USA, significa che una azienda non ha più margini per ripianare con le sue forze il debito contratto ed è in bancarotta. Quindi è assodato che il buco non è stato coperto e si è proceduto alla vendita degli asset produttivi ( sensori digitali, tecnologie di stampa da digitale, processi di sviluppo, etc. )... Tutto il resto è stato già dismesso ( fotocamere digitali, pellicole fotografiche, pellicole cinematografiche, reagenti, carta fotografica, etc. ) ed è entrato nelle passività; ciò che rimarrà alla fine di tutto ciò sarà il portafoglio brevetti che potrà essere mantenuto in toto dalla company per ripianare le passività residue con le royalties, oppure ceduto ad altre società. Di fatto Eastman Kodak Company non è più operativa sul mercato.
Quindi al momento è previsto che Eastman Kodak resti in vita. Certo si tratterà di un'azienda che avrà rivisto il proprio perimetro abbandonando alcuni mercati e una serie di asset da definire.
Quando ciò non sarà più ritenuto possibile si passerà al Chapter 7 che è un vero e proprio fallimento con la messa in liquidazione della società.
E' quello che mi chiedo anche io...
Comunque piu' ci penso e piu' mi sembra assurdo che una marca cosi' potente e conosciuta come la Kodak (che regnava tranquilla) sia finita cosi'. Ma d'altronde anche un'azienda famosa e sempre svettante come la Nokia ha rischiato di brutto...
Comunque piu' ci penso e piu' mi sembra assurdo che una marca cosi' potente e conosciuta come la Kodak (che regnava tranquilla) sia finita cosi'. Ma d'altronde anche un'azienda famosa e sempre svettante come la Nokia ha rischiato di brutto...
D'altronde è quello che succede a non stare dietro alle innovazioni e al cambiamento della domanda.
Ad esempio anche nikon ha rischiato ai tempi dell'introduzione dell'autofocus, introducendo soluzioni non all'altezza della concorrenza, infatti mlti professionisti ai tempi sono passati a canon.
Esempio più estremo: yashica ai tempi era famosissima per i suoi corpi (relativamente economici ma ottimi) sui quali si potevano montare le ottime lenti contax.
Non ha creduto al passaggio all'autofocus, proponendo un corredo AF estremamente ridotto, sia coem corpi che come lenti. Il risultato? Beh... hai sentito parlare di yashica in ambito reflex ultimamente?
ce ne sono talmente tanti di marchi morti col passaggio meccanico-->elettronico-->autofocus-->digitale che non si contano più
ed è una cosa imho molto negativa, perché quelli che ci sono andati a perdere siamo noi consumatori, meno concorrenza, meno scelta, meno innovazione, ecc ..
e oggi nikon si può permettere di introdurre una schifezza come la serie 1 e non avere problemi di vendite ..
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