TSMC: la forte crescita del 2024 convince l'azienda ad aumentare gli investimenti, 1,6 nm nel 2026

Grande crescita nel 2024 per TSMC che ha presentato un piano di investimento aggiornato per il 2025. Due nuove fabbriche sorgeranno in Arizona, mentre continuano i lavori per la prima fabbrica europea. Produzione in serie a 1,6 nm entro il 2026.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 17 Gennaio 2025, alle 14:15 nel canale ProcessoriTSMC
L'ultimo rapporto agli investitori in merito al quarto trimestre del 2024 di TSMC mostra una crescita dei ricavi notevole rispetto al drastico calo che ha caratterizzato il 2023. Questo ha generato ottimismo ai piani alti del produttore taiwanese che ha quindi presentato un aggiornamento del piano di investimenti per il 2025, il quale vede la spesa in conto capitale salire tra 38 e 42 miliardi di dollari – rispetto ai 29,8 miliardi del 2024.
Nel Q4 del 2024, TSMC ha registrato ricavi per 26,88 miliardi di dollari, in crescita del 37% su base annua. Mentre per il primo trimestre 2025, la società prevede ricavi per 25 e 25,8 miliardi di dollari, in leggera flessione rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno, ma in crescita del 34,7% rispetto allo stesso trimestre del 2024. D'altronde, si tratta di un calo fisiologico dovuto a una riduzione della domanda nella prima parte dell'anno.
Una crescita notevole, quindi, che l'azienda prevede continuerà per tutto l'anno. "Prevediamo che il 2025 sarà un altro anno di forte crescita per TSMC e che il fatturato annuo complessivo aumenterà di quasi il 20% in dollari USA" ha affermato CC Wei, VP e CEO di TSMC.
Secondo Wei, la crescita è stata dettata da un importante aumento della domanda per gli acceleratori AI tra cui GPU, ASIC e controller HBM per data center e prevede che la richiesta raddoppierà nel 2025.
"Prevediamo che gli acceleratori di intelligenza artificiale saranno il motore più forte della crescita della nostra piattaforma HPC e il maggiore contributo in termini di crescita incrementale complessiva dei nostri ricavi nei prossimi anni" ha spiegato Wei.
In merito agli stabilimenti, quello in Arizona ha avviato la produzione in serie sul nodo N4 a 4 nm con una resa che l'azienda ritiene paragonabile a quella delle fabbriche di Taiwan. Inoltre, è prevista la costruzione di altri due stabilimenti, sempre in Arizona, che sfrutteranno i nodi N3, N2 e A 16 rispettivamente a 3 nm, 2 nm e 1,6 nm, in base alle esigenze dei clienti.
L'azienda, infatti, afferma che il nodo a 2 nm è "sulla buona strada" per avviare la produzione in serie, la quale dovrebbe partire nella seconda metà del 2025 così come da previsioni, ha spiegato Wei. Questo processo produttivo dovrebbe migliorare le prestazioni dal 10% al 15% a parità di potenza o migliorare l'efficienza dal 20% al 30% a parità di performance, oltre a un aumento della densità del 15%, rispetto al nodo N3E.
Il 2026, invece, dovrebbe essere l'anno di A16, ovvero dei primi chip prodotti a 1,6 nm. Questi presenteranno un design Super Power Rail che sposta l'alimentazione sul retro dei transistor e dovrebbe fornire un miglioramento delle prestazioni tra l'8% e il 10% a parità di potenza, oltre a un ulteriore aumento della densità tra il 7% e il 10% rispetto a N2.
Wei ha anche menzionato i lavori in corso per la costruzione della prima fabbrica in Europa per la produzione di chip. A tal proposito continua il dialogo con la Germania che coinvolge l'amministrazione a più livelli. Il sito interessato rimane Dresda, nel quale dovrebbe sorgere una fabbrica dedicata alla produzione di chip per i settori industriale e automobilistico.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ inutile che l qualcuno mi venga a dire le "competenze" perché è un discorso che vale una cicca,le competenze si formano,entrambi i paesi hanno ottime università,solo che ad esempio,i paesi che ho citato,avrebbero bisogno di essere più paesi di serie A o B e non paesi di serie C, ma si predilige (ora sono in crisi pure loro) a ingrassare il maiale quello gia bello grasso e non quello che avrebbe bisogno di mangiare.
È inutile che l qualcuno mi venga a dire le "competenze" perché è un discorso che vale una cicca,le competenze si formano,entrambi i paesi hanno ottime università,solo che ad esempio,i paesi che ho citato,avrebbero bisogno di essere più paesi di serie A o B e non paesi di serie C, ma si predilige (ora sono in crisi pure loro) a ingrassare il maiale quello gia bello grasso e non quello che avrebbe bisogno di mangiare.
Vince il paese con il costo lavoro più basso.
Ed infatti la germania è quello più caro stracciando tutti
Grecia e Portogallo hanno un peso polito nullo in UE.
Dovevo mettere la facciano.
E no, la Germania non mi pare sia il più alto
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