ASRock e AMD indagano sui Ryzen 7 9800X3D bruciati: aumentano le segnalazioni

Più di una volta, sin dalla sua uscita alla fine dello scorso anno, abbiamo riportato alcuni casi di processori AMD Ryzen 7 9800X3D fusi. I primi sono stati imputati a una cattiva installazione da parte degli utenti ma, a quanto pare, non è solo il montaggio errato il problema poiché AMD e ASRock hanno iniziato a indagare.

Qualche settimana fa, infatti, vi abbiamo raccontato la storia di un utente che, dopo circa un mese di utilizzo, ha visto il suo chip abbandonarlo durante la visione di una serie TV. Al tempo sembrava un semplice caso sfortunato, ma le segnalazioni sono aumentate nell'ultimo periodo e quasi tutte coinvolgono una scheda madre di ASRock.

È stato proprio un responsabile di ASRock a creare un thread su Reddit in cui raccogliere tali segnalazioni che, per il momento, ammontano a 40. Sono anche emersi casi che interessano le schede madri di ASUS, MSI o Gigabyte, ma la quasi totalità degli utenti che ha visto la propria CPU morire aveva una motherboard di ASRock.

Tuttavia, le segnalazioni sono piuttosto incoerenti tra loro. In alcuni casi, la CPU si è fusa durante l'avvio del PC, in altri dopo diverse settimane dall'acquisto. Altri ancora riportano che la CPU è "magicamente" risorta dopo un rollback del BIOS, per cui in questi casi è chiaro che la fusione è da escludersi, ma vi è comunque un problema di funzionamento.

Sfortunatamente, proprio a causa di queste eterogeneità delle circostanze, i due produttori non sono ancora riusciti a individuare l'origine del problema che, a quanto pare, sarebbe anche difficile da replicare.

Non si può escludere che le cause siano legate alle impostazioni predefinite del BIOS. Al rilascio dei processori X3D della serie Ryzen 7000, infatti, si registrarono diversi casi di CPU fuse a causa dei BIOS che spingevano oltre i limiti di potenza il chip causando danni alla memoria cache aggiuntiva.

Al momento, come accennato, non vi sono soluzioni suggerite né da AMD né da ASRock. Chi stesse riscontrando problemi, senza rilevare evidenti segni di fusione ovviamente, può provare a riportare il BIOS a una versione precedente o, in alternativa, tentare la strada dell'aggiornamento con l'ultima release rilasciata alcune ore fa da ASRock.

Come riportato da ASRock Japan, il nuovo BIOS dovrebbe risolvere i casi in cui non si verifica l'avvio della macchina (POST), quindi è un'alternativa al rollback effettuato da alcuni utenti. Naturalmente, nel caso in cui la CPU abbia già subito danni fisici, c'è ben poco su cui intervenire.