Apple Arcade, ancora frustrazione e disappunto tra gli sviluppatori indipendenti

Il rapporto tra la Mela e gli sviluppatori di giochi è complesso: le opinioni raccolte dal sito mobilegamer.biz tratteggiano una situazione fonte di frustrazione
di Andrea Bai pubblicata il 02 Agosto 2024, alle 07:51 nel canale AppleApple
A febbraio avevamo riportato gli esiti di un'inchiesta condotta dal sito mobilegamer.biz sul servizio Apple Arcade: il sito web aveva raccolto diverse lamentele degli sviluppatori terzi riguardanti in particolare il modo in cui l'azienda si interfacciava con loro, segnalando addirittura una situazione di incertezza definita da qualcuno come "odore di morte".
La situazione, a quanto pare, non sembra essere cambiata. Mobilegamer.biz ha condotto una nuova indagine ascoltando nuovamente gli sviluppatori che offrono le loro creazioni su Apple Arcade e, di recente, anche per la piattaforma Vision Pro. Le testimonianze raccolte, tutte anonime, tratteggiano una situazione di particolare complessità nel rapporto tra la Mela e gli sviluppatori.
Un problema che sembra essere tra i più comuni è il ritardo nei pagamenti, spesso senza alcuna motivazione o risposte soddisfacenti da parte di Apple, anche a seguito di solleciti. Vengono poi rivolte aspre critiche verso il supporto tecnico e la comunicazione con il team della Mela, con incontri insoddisfacenti a causa della mancanza di risposte che non possono essere date o per "mancanza di consapevolezza su ciò che accade" o per "impossibilità di condividere informazioni riservate interne".
Un ulteriore aspetto fonte di diffusa frustrazione è la visibilità dei giochi su Apple Arcade, specialmente quando sulla piattaforma vengono resi disponibili titoli simili. I titoli più recenti sono promossi con maggior intensità, facendo rapidamente perdere posizioni in classifica a giochi già lanciati in precedenza e talvolta addirittura non mostrandoli nei risultati di ricerca. Vengono criticati anche i requisiti per il controllo qualità e il processo di localizzazione, che impognono un numero elevatissimo di screenshoot (si parla di 1000) riferite a tutte le versioni e le lingue supportate dal gioco.
Un altro sviluppatore ha invece lamentato la mancanza di supporto da parte degli ingegneri Apple in particolare sul visore Vision Pro, che non hanno fornito indicazioni e spiegazioni sul funzionamento del dispositivo e che gli sforzi di sviluppo sono particolarmente gravosi poiché risulta difficile riuscire a far funzionare qualsiasi gioco "complesso" sul visore dato che "non è un dispositivo costruito per giocare". E sempre in relazione a Vision Pro è emerso, dai racconti degli sviluppatori, un approccio abbastanza "sconcertante" da parte di Apple: a differenza di Meta, che finanzia attivamente lo sviluppo VR, la Mela non sembra offrire alcun incentivo finanziario agli sviluppatori indipendenti per creare giochi per Vision Pro. Alcune fonti hanno riferito di essere state contattate dalla società di Cupertino per realizzare un gioco Vision Pro, ma senza alcuna offerta di compenso o garanzia di promozione.

Una percezione diffusa, almeno da quanto emerge dalle dichiarazioni raccolte da Mobilegamer.biz, è quella di scarsa comprensione del mondo gaming da parte di Apple. Secondo molti sviluppatori la Mela "non capisce al 100% i giocatori" e non ha un obiettivo chiaro sulla direzione verso la quale orientare il servizio.
Mobilegamer.biz ha poi raccolto un parere piuttosto severo di uno sviluppatore, che accusa la Mela di trattare gli sviluppatori come un "male necessario" e arrivando addirittura a paragonare il rapporto come una "relazione abusiva che la vittima continua a portare avanti sperando che il partner cambi e diventi la persona che sai che potrebbe essere".
Molti sviluppatori hanno riportato anche esperienze positive, riconoscendo in particolare che Apple ha "pagato bene" soprattutto nei primi anni dall'avvio del servizio nel 2019. Alcune realtà ammettono che ora non esisterebbero se non fosse stato per il supporto finanziario che la Mela ha loro fornito nello sviluppo dei primi titoli, corrispondendo anticipi "fuori scala" rispetto a quanto comunemente d'abitudine per il settore.
Mobilegamer.biz ha chiesto ad Apple un commento, ma la Mela al momento non ha ancora rilasciato una posizione ufficiale. Qualche mese fa il senior director di Apple Arcade, Alex Rofman, aveva dichiarato che il servizio è stato realizzato "per essere divertente e coinvolgente" e non attorno ad un modello di business. "Non volevamo necessariamente replicare i generi più gettonati sui dispositivi mobili, non volevamo proporre un gioco migliore di Candy Crush; ci siamo concentrati su giochi che non avrebbero avuto questa opportunità se non fosse stato per Arcade" aveva allora dichiarato al Guardian.
Ricordiamo che Apple Arcade è un servizio ad abbonamento, che al costo di 6,99 Euro al mese offre l'accesso ad un catalogo di oltre 200 giochi mobile, senza alcuna pubblicità o ulteriori acquisti in-game, e con la possibilità di giocare anche offline. Apple Arcade è inoltre inserito nel bundle Apple One che comprende, per 19,95 Euro al mese, anche i servizi Apple TV+, Apple Music e iCloud+ da 50GB.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".