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Old 18-09-2023, 18:48   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
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Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/energ...re_120188.html

Una ricerca tedesca del Fraunhofer ISE ha sviluppato una cella solare tandem in perovskite-perovskite-silicio con una tensione a circuito aperto di oltre 2,8 volt e un'efficienza di conversione superiore al 31%

Click sul link per visualizzare la notizia.
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Old 18-09-2023, 20:56   #2
F1r3st0rm
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Messaggi: 529
se il risultato risultasse proporzionale al rapporto tra le tensione potrebero esserci pannelli che adesso sono da 400/500 W da oltre 1,2/1,5 kwsarebbe un passo avanti storico...speriamo bene e vediamo cosa succederà
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Old 18-09-2023, 21:48   #3
ilariovs
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Aspetto fra qualche anno, quando grazie a tutto questo lavoro, tireranno fuori soluzioni innovative che magari metteranno 4,5KWp di FV dove oggi ne stanno 3 a stento i commenti del "loro ormai hanno investito anni fa, noi dovremmo partire da zero".
Alias quello che diciamo oggi dei cinesi parlando di batterie.
"Un viaggio di mille miglia, inizia con un passo" e chi sta alla panchina aspettando Godot aspetterà in vano e verrà superato dagli altri.
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Old 19-09-2023, 06:47   #4
Cappej
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Città: Firenze (P.zza Libertà)
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sono enormi passi avanti ma il fotovoltaico è ancora stagnante.
Se veramente vogliamo raggiungere un'indipendenza energetica, occorre incentivarlo su edifici esistenti e renderlo, quasi, obbligatorio sui tetti degli stabilimenti industriali di nuova costruzione.
Finalmente siamo arrivati in un momento storico in cui la supremazia della produzione dei pannelli del mercato cinese è attaccata dall'India...
Carpe diem

IMHO
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Old 19-09-2023, 07:08   #5
alexfri
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Messaggi: 1168
ora mi raccomando andiamo a produrli in cina cosi per avere un uovo oggi buttiamo al vento un allevamento di galline domani. Certi manager del passato andrebbero cercati e perseguiti ovunque siano come i vari eichmann
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Old 19-09-2023, 07:28   #6
Darkon
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sono enormi passi avanti ma il fotovoltaico è ancora stagnante.
Se veramente vogliamo raggiungere un'indipendenza energetica, occorre incentivarlo su edifici esistenti e renderlo, quasi, obbligatorio sui tetti degli stabilimenti industriali di nuova costruzione.
Finalmente siamo arrivati in un momento storico in cui la supremazia della produzione dei pannelli del mercato cinese è attaccata dall'India...
Carpe diem

IMHO
Eh non è mica così banale eh... già oggi bilanciare il carico del FV mette in crisi la rete.

La vera rivoluzione sarebbe se si riuscisse a trovare delle batterie estremamente efficienti e durature in modo da creare sempre più dinamiche "ad isola" con la rete come backup.
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Old 19-09-2023, 07:47   #7
agonauta78
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Messaggi: 2992
Se volete che costino poco devono produrli in Cina ,volete il massimo guadagno alla minima spesa .mica fessi
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Old 19-09-2023, 11:17   #8
Max_it
Member
 
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Messaggi: 122
Occorre anche fare centrali per produrre idrogeno in modo da gestire i picchi del fotovoltaico. Poi però come si bilanci non so. Se si ha l'accumulo in loco è certamente più facile per tutti, rete compresa.
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Old 19-09-2023, 15:50   #9
Saved_ita
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Eh non è mica così banale eh... già oggi bilanciare il carico del FV mette in crisi la rete.

La vera rivoluzione sarebbe se si riuscisse a trovare delle batterie estremamente efficienti e durature in modo da creare sempre più dinamiche "ad isola" con la rete come backup.
Dipende da cosa si intende per "bilanciare".
Tecnicamente il fotovoltaico è estremamente facile da bilanciare perchè se sulla rete c'è già abbastanza energia prodotta, semplicemente si staccano gli impianti.
L'energia non immessa in rete "si butta" anche perchè non ci sono costi legati al "combustibile" e il costo €/MWh è estremamente basso.

Al momento è il metodo più "rapido" per ridurre la potenza elettrica sulla rete visto che si passa da 100 a zero in pochi millisecondi in caso di sovraproduzione.

Sempre il fotovoltaico è abbastanza facile da "bilanciare" tramite centrali a turbogas che sono attualmente il nostro sistema di "accumulo" e sono anche sufficientemente efficienti come "sistemi a rincorsa" (quelle a ciclo combinato ci mettono circa 20-30 minuti a raggiungere il pieno carico da zero e sono tempi abbastanza conciliabili coi ritmi solari).

A molti farà schifo ma l'accoppiata turbogas/rinnovabili funziona abbastanza bene e in Italia saremmo messi ancora meglio perchè di accumulo già ne abbiamo (ci sarebbero quasi 8GW di pompaggio idroelettrico e circa 1,5Gw di accumulo elettrochimico che coprono più o meno il 50% del carico di base che si aggira attorno ai 20-25GW).

Parlare di installazione del FV sui tetti purtroppo è illusorio (lo dico prima che qualche fanatico dell'atomo si metta a sbraitare).

In caso di completa elettrificazione del sistema energetico lo spazio necessario, considerando anche la quantità di corrente che dovrà essere prodotta per lo stoccaggio a medio termine (pompaggio idroelettrico) e lungo termine (idrogeno liquido) dovrebbe corrispondere ad una superficie grande quanto l'Abruzzo.
Considerato che in Italia sembrano esserci circa 3,5milioni di ettari di terreno inattivo (ovvero terreni agricoli abbandonati) il problema della spazio in realtà non è mai esistito (ma la soluzione non è semplicemente quella dei tetti).
__________________
Saved_ita è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-09-2023, 14:11   #10
giulio.cerino
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sono enormi passi avanti ma il fotovoltaico è ancora stagnante.
Se veramente vogliamo raggiungere un'indipendenza energetica, occorre incentivarlo su edifici esistenti e renderlo, quasi, obbligatorio sui tetti degli stabilimenti industriali di nuova costruzione.
Finalmente siamo arrivati in un momento storico in cui la supremazia della produzione dei pannelli del mercato cinese è attaccata dall'India...
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Attualmente non è stagnante, è in costante crescita a livello nazionale, europeo e mondiale.
Su edifici ha accesso a detrazione al 50% ed è abilitante per altre forme di incentivo, su imprese è spesso oggetto di incentivi ed accede sistemi quali ammortamenti e Sabatini "Green", mondo agricolo è attivo giusto ora il bando per installarlo su edifici ed è ormai da anni diventato obbligatorio su tutti i nuovi edifici o ristrutturazioni rilevanti, di recente è inoltre cambiata la normativa che fissa una potenza obbligatoria praticamente doppia rispetto a pochi anni fa.
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Old 20-09-2023, 17:19   #11
Darkon
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Dipende da cosa si intende per "bilanciare".
Tecnicamente il fotovoltaico è estremamente facile da bilanciare perchè se sulla rete c'è già abbastanza energia prodotta, semplicemente si staccano gli impianti.
L'energia non immessa in rete "si butta" anche perchè non ci sono costi legati al "combustibile" e il costo €/MWh è estremamente basso.

Al momento è il metodo più "rapido" per ridurre la potenza elettrica sulla rete visto che si passa da 100 a zero in pochi millisecondi in caso di sovraproduzione.

Sempre il fotovoltaico è abbastanza facile da "bilanciare" tramite centrali a turbogas che sono attualmente il nostro sistema di "accumulo" e sono anche sufficientemente efficienti come "sistemi a rincorsa" (quelle a ciclo combinato ci mettono circa 20-30 minuti a raggiungere il pieno carico da zero e sono tempi abbastanza conciliabili coi ritmi solari).

A molti farà schifo ma l'accoppiata turbogas/rinnovabili funziona abbastanza bene e in Italia saremmo messi ancora meglio perchè di accumulo già ne abbiamo (ci sarebbero quasi 8GW di pompaggio idroelettrico e circa 1,5Gw di accumulo elettrochimico che coprono più o meno il 50% del carico di base che si aggira attorno ai 20-25GW).

Parlare di installazione del FV sui tetti purtroppo è illusorio (lo dico prima che qualche fanatico dell'atomo si metta a sbraitare).

In caso di completa elettrificazione del sistema energetico lo spazio necessario, considerando anche la quantità di corrente che dovrà essere prodotta per lo stoccaggio a medio termine (pompaggio idroelettrico) e lungo termine (idrogeno liquido) dovrebbe corrispondere ad una superficie grande quanto l'Abruzzo.
Considerato che in Italia sembrano esserci circa 3,5milioni di ettari di terreno inattivo (ovvero terreni agricoli abbandonati) il problema della spazio in realtà non è mai esistito (ma la soluzione non è semplicemente quella dei tetti).
Ci sono diverse criticità di cui non tieni conto però:

1) Uno degli obiettivi energetici dei prossimi anni dovrebbe essere proprio svincolarsi il più possibile da risorse critiche come il gas vedasi anche tutta la vicenda Russia quindi per quanto sia efficiente c'è sempre un problema politico.

2) È vero che l'energia in eccesso puoi semplicemente scaricarla ma sarebbe uno spreco tremendo. Se parliamo di casistiche di emergenza è un conto, se parliamo dell'ordinaria amministrazione significherebbe sprecare una quantità enorme di energia.

3) Ribadisco che secondo me, con le giuste batterie, avere un sistema a isola sarebbe ideale. Prima di tutto perché così ognuno avrebbe la sua piccola indipendenza ma anche perché in caso di un blackout localizzato si potrebbe studiare un sistema solidale per mantenere un minimo di energia. Oppure le cosidette comunità energetiche in modo da condividere localmente i benefici.

4) Secondo me uno dei grossissimi problemi del mondo "energia" ad oggi è la totale mancanza di trasparenza. Che va dagli installatori che ti raccontano le balle più disparate ai fornitori che ormai fanno contratti talmente complessi e pieni di trappole che anche fare un paragone realistico tra un fornitore e l'altro è sostanzialmente fantascienza.

Nei prossimi anni penso che servirà un gran lavoro su tutto il comparto energia e quello che temo è che servirebbe un lavoro prima legislativo e poi anche tecnico mentre invece ho una gran paura si faranno decisione politiche.
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Old 20-09-2023, 17:47   #12
aqua84
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3) Ribadisco che secondo me, con le giuste batterie, avere un sistema a isola sarebbe ideale. Prima di tutto perché così ognuno avrebbe la sua piccola indipendenza ma anche perché in caso di un blackout localizzato si potrebbe studiare un sistema solidale per mantenere un minimo di energia. Oppure le cosidette comunità energetiche in modo da condividere localmente i benefici.
Ma è poi la stessa cosa che vale per le auto elettriche.
Il motore elettrico in se è già efficientissimo, la parte “dolente” sono ancora le batterie.

A casa poi dove la maggior parte delle ore si é fuori per lavoro, e si torna alla sera, avere delle batterie GIUSTE permetterebbe di accumulare tantissima energia da usare in seguito, magari anche in inverno dove le ore di sole sono pochissime.

Il giorno che trovano come fare batterie che si ricaricano in breve tempo e riescono ad accumulare tanto sará la vera svolta.
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Old 23-09-2023, 16:31   #13
billy517
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FV

Leggendo i commenti mi sorge un dubbio atroce,ma perchè invece di "buttare" l'energia in surplus non la si regala alle famiglie italiane come fanno in Norvegia???Non la si fa pagare per un giorno o due e saremmo felici...!
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Old 23-09-2023, 19:18   #14
aqua84
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Leggendo i commenti mi sorge un dubbio atroce,ma perchè invece di "buttare" l'energia in surplus non la si regala alle famiglie italiane come fanno in Norvegia???Non la si fa pagare per un giorno o due e saremmo felici...!
Perché siamo in Itaglia e non in Norvegia…
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Old 25-09-2023, 21:19   #15
Yrbaf
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se il risultato risultasse proporzionale al rapporto tra le tensione potrebero esserci pannelli che adesso sono da 400/500 W da oltre 1,2/1,5 kwsarebbe un passo avanti storico...speriamo bene e vediamo cosa succederà
No mi spiace, è proporzionale al rendimento.

I pannelli attuali sono con rendimento nella fascia 20-23% (anche se hanno annunciato pannelli di solo silicio, credo, con il 26%).
Questo parla di 30-31% con possibilità di spingersi a 33% o poco oltre facilmente.

Bene facciamo 34/22 = +54.5% di incremento e quindi da pannelli da 400/500W passeresti a pannelli da 618/778W circa la metà delle tue speranze (ed abbiamo usato un 34% di efficienza che non è detto si ottenga) ma comunque un grandissimo risultato.
E se invece fai 30/22 hai solo un +36% (sempre tanto)

PS
Per avere pannelli da 1500W dove oggi abbiamo 500W, credo ci vorranno pannelli con rendimento vicino al 70%
Forse teoricamente ancora possibile (mi pare di aver letto che a livello teorico fino al 87% si potrebbe arrivare) ma non ancora attuale.
I pannelli fotovoltaici da record (costosissimi e forse utilizzabili al più in satelliti e sonde spaziali, quando escono dal laboratorio) credo siano arrivati solo vicini, ma senza raggiungerlo salvo usare trucchi ottici, al 50% per ora.
Ce ne è ancora di strada da fare

Ultima modifica di Yrbaf : 25-09-2023 alle 21:41.
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Old 26-09-2023, 15:40   #16
Saved_ita
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Ci sono diverse criticità di cui non tieni conto però:

1) Uno degli obiettivi energetici dei prossimi anni dovrebbe essere proprio svincolarsi il più possibile da risorse critiche come il gas vedasi anche tutta la vicenda Russia quindi per quanto sia efficiente c'è sempre un problema politico.
L'episodio russo ha invece dimostrato che, salvo manovre speculative, siamo in grado di adattarci molto velocemente a sconvolgimenti assolutamente devastanti nella filiera.
Dico questo perchè fare delle scelte economiche/ambientali guidate da motivi geopolitici si è dimostrato altamente inefficiente in passato e questo è soprattutto vero se si trasla il discorso sulle famose "terre rare" o "chi produce i pannelli", motivo per cui passare alle rinnovabili ci esporrebbe a ricatti da parte degli stati produttori: risposta breve, è già successo (vedi embargo Cina-Giappone materie rare del 2010 o, appunto, la guerra Russia-Ucraina di adesso) e non ha avuto praticamente alcun effetto.
Le scelte in materia energetica dovrebbero essere solo di natura economica e ambientale (personalmente trovo abbastanza logico procedere con abbinamento fotovoltaico + Gas naturale con sistemi CCS finchè non avremo abbastanza pompaggio idroelettrico e stoccaggi di Idrogeno liquido).

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2) È vero che l'energia in eccesso puoi semplicemente scaricarla ma sarebbe uno spreco tremendo. Se parliamo di casistiche di emergenza è un conto, se parliamo dell'ordinaria amministrazione significherebbe sprecare una quantità enorme di energia.
Mi preoccupa poco-nulla sprecare qualcosa a costo zero peraltro l'energia solare sprecata (ovvero non "raccolta") ogni ora basterebbe a soddisfare il fabbisogno elettrico dell'Italia per un anno e non ci stiamo a strappare le vesti.

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3) Ribadisco che secondo me, con le giuste batterie, avere un sistema a isola sarebbe ideale. Prima di tutto perché così ognuno avrebbe la sua piccola indipendenza ma anche perché in caso di un blackout localizzato si potrebbe studiare un sistema solidale per mantenere un minimo di energia. Oppure le cosidette comunità energetiche in modo da condividere localmente i benefici.
Le batterie (immagino ci si riferisca ad accumulo elettrochimico?) hanno costi "fuori mercato" se non ci fossero gli incentivi statali (ovvero un costo redistribuito sulla collettività dove chi non beneficia "regala" dei soldi ai pochi che ne beneficiano ovvero regali soldi a gente che soldi ne ha perchè se ti puoi permettere un impianto con accumulo hai soldi per l'investimento, hai una villetta con box per mettere pannelli, colonnina di ricarica e le batterie) che sono quanto di meno "eticamente corretto" si possa fare.
Le rinnovabili che servono per la vera transizione sono quelle utility scale ovvero decine di Kmq di factory dedicate a fotovoltaico (ed eolico per quel poco che si può fare in Italia) con accumulo a pompaggio idroelettrico (in futuro stoccaggio di Idrogeno liquido per l'accumulo stagionale).

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4) Secondo me uno dei grossissimi problemi del mondo "energia" ad oggi è la totale mancanza di trasparenza. Che va dagli installatori che ti raccontano le balle più disparate ai fornitori che ormai fanno contratti talmente complessi e pieni di trappole che anche fare un paragone realistico tra un fornitore e l'altro è sostanzialmente fantascienza.
Come tutto in Italia, si cerca di fare il massimo del profitto.
Di solito gli impianti proposti costano esattamente il doppio del dovuto e le detrazioni vengono viste come un "bonus" che si intasca l'installatore.

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Nei prossimi anni penso che servirà un gran lavoro su tutto il comparto energia e quello che temo è che servirebbe un lavoro prima legislativo e poi anche tecnico mentre invece ho una gran paura si faranno decisione politiche.
Che però anche tu sostieni, perchè il primo punto (ovvero la rinuncia ai fossili) è una scelta prettamente politica.
La CCS è una tecnica assolutamente applicabile anzi, dovrebbe essere obbligatorio farlo.
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Saved_ita è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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