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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Agrate B.za (MB)
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A tutte le future mamme: Donazione di sangue dal cordone ombelicale
So bene (suppongo, più che altro
![]() Riporto un estratto dal sito dell'AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) Il sangue del cordone ombelicale, dalla vita per la vita Nel momento più bello della vita, la nascita di un figlio, la mamma può salvare un altro bambino che ha bisogno di un piccoloma fondamentale aiuto per sopravvivere: la donazione del sangue del cordone ombelicale. Grazie alla ricchezza di cellule staminali che danno origine a globuli rossi, bianchi e piastrine, il sangue placentare può essere oggi impiegato, similmente al midollo osseo, nella cura della leucemia e di altre malattie. Sono oltre 500.000 i bambini che nascono ogni anno in Italia secondo i dati Istat 2001. Con ognuno di loro nasce anche una nuova speranza di vita: quella di salvare un bambino malato di leucemia, il tumore del sangue che nel nostro Paese colpisce ogni anno circa 430 bambini sotto i 14 anni. (dati estrapolati dalla Forza operativa nazionale oncologia pediatrica – FONOP e dell'Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica - AIEOP). Tutto ciò può avvenire grazie al trapianto di sangue prelevato dal cordone ombelicale, il tessuto che lega il neonato alla madre e che dopo il parto viene normalmente gettato via. Il cordone, infatti, contiene del sangue (detto placentare) ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo, capaci di generare miliardi di globuli rossi, di globuli bianchi e di piastrine: gli elementi fondamentali del sangue. Donare il sangue del cordone ombelicale vuol dire, quindi, sfruttare le potenzialità di queste cellule. Questo sangue può essere impiegato al posto delle cellule staminali del midollo osseo per trapiantare bambini affetti da leucemia che non abbiano trovato un donatore di midollo compatibile. Un’operazione che dal 1988 al 2003 in tutta Europa ha reso possibili 1331 trapianti, di cui 1.107 da donatori senza legame familiare con i malati. Nel 64% dei casi il trapianto è stato eseguito su bambini. Più di 150 tra bambini e adulti sono stati curati in Italia e nel mondo da sangue placentare donato da mamme italiane. Una donna che decide di donare il sangue del cordone ombelicale compie quindi un’azione importante e offre a tante persone malate una speranza in più di guarire. Un gesto semplice Il prelievo del sangue placentare è semplice e del tutto indolore sia per la madre che per il neonato. Il percorso inizia con un colloquio informativo durante la gravidanza. Chi volesse donare il sangue del cordone ombelicale deve comunicarlo al proprio ginecologo. A questo colloquio segue un normale prelievo di sangue per l’analisi HIV ed Epatite B e C, esami che la gestante farebbe comunque. La donna che vuole donare, deve dare il suo consenso alla donazione e la sua disponibilità a sottoporsi alle analisi di controllo. La donazione avviene al momento del parto, poco dopo la nascita del bimbo, poco prima dell’espulsione della placenta, quando il cordone è stato già reciso. Il sangue del cordone viene infatti aspirato solo dopo che lo stesso è stato tagliato. In pochi secondi il sangue ricco di cellule staminali viene raccolto in una sacca sterile (mediamente dai 50 ai 100 millilitri). L’unità raccolta viene inviata alla “Banca del Sangue del Cordone” presso la quale, nelle 24 ore successive si procederà alle analisi cliniche, che devono essere eseguite secondo standard di qualità prestabiliti. In attesa del trapianto, il sangue viene conservato in speciali contenitori a 190 °C sotto zero (crioconservazione) e i dati relativi all’unità di sangue vengono registrati in una banca dati computerizzata. Dopo sei mesi la neo mamma viene sottoposta a un esame di controllo che non è altro che un prelievo di sangue necessario per garantire la sicurezza del cordone donato. La madre deve, inoltre, fornire un certificato del pediatra che attesti lo stato di salute del bambino. Altro estratto da ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE Dalla vita per la vita Il cordone ombelicale, che normalmente viene gettato, contiene sangue ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo. E una donna che decide di donare quel sangue offre a tante persone malate una speranza in più di guarire e tornare alla vita. Cosa c'è nel sangue del cordone ombelicale? Il sangue del cordone ombelicale contiene cellule staminali, identiche a quelle presenti nel midollo osseo, capaci di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine: gli elementi fondamentali del nostro sangue. Circa il 40 - 50 % dei pazienti affetti da leucemia e linfomi, per i quali é necessario il trapianto di midollo osseo, non dispone di un donatore compatibile nell'ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori volontari di midollo osseo. Il sangue del cordone ombelicale può sostituire il midollo per il trapianto. Come avviene il prelievo del sangue di cordone ombelicale? Si tratta di un'operazione semplice e rapida, che non procura alcun rischio e sofferenza al neonato, perché avviene quando il cordone é già stato reciso. Il prelievo consiste nell'aspirare il sangue dal cordone ombelicale per poi raccoglierlo in una sacca sterile. La sacca viene poi inviata alla Banca del cordone ombelicale per le analisi e la crioconservazione in speciali contenitori a 190° sotto zero. Perché serve il consenso della donna per la donazione? Il sangue del cordone ombelicale può essere usato per il trapianto solo se é privo di agenti infettivi ed é necessario quindi effettuare dei controlli oltre che sullo stesso sangue anche sulla donna che partorisce. Si tratta solo di due prelievi di sangue: uno al momento del parto e uno sei mesi dopo. La donna deve perciò dare il suo consenso alla donazione e la sua disponibilità a sottoporsi alle analisi di controllo. Perché ADISCO? L'Associazione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale é nata nell'ottobre 1995 come associazione di donne disposte a donare, dopo il parto, il sangue del cordone ombelicale che sarebbe altrimenti gettato via. Ed é aperta a chiunque voglia sostenere le sue iniziative. I suoi obiettivi sono: • Promuovere la donazione di sangue del cordone ombelicale e renderla possibile su tutto il territorio nazionale; • Raccogliere fondi per la ricerca al fine di sviluppare completamente le enormi potenzialità dell'impiego di sangue del cordone ombelicale nei trapianti; • Consentire la nascita e lo sviluppo della rete di Banche di sangue del cordone ombelicale sul territorio nazionale.
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
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Up?
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Polesine
Messaggi: 1236
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un up te lo regalo pure io perchè credo sia una cosa veramente bella. anzi, propongo che venga messo in rilievo!
![]() bravo zio. ![]() |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Siena (loc. Quercegrossa)
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Intanto, nel mio piccolo, lo aggiungo alla lista dei 3D utili
![]() ciapps ![]() Gyxx
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>> VENDO CANON EOS 20D PERFETTA + ACCESSORI <<
VAI FERRARI ! - 4 VOLTE CAMPIONI DEL MONDO !!! - Fletto i muscoli e sono nel vuoto ... |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2000
Città: Empoli-Firenze
Messaggi: 597
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colgo l'occasione per invitare chi ne ha voglia ad iscriversi al registro mondiale per la donazione di midollo osseo
http://www.ibmdr.galliera.it/ http://www.admo.it/ un altro modo un po' più impegnativo per salvare una persona faccio presente che il prelievo che fino a poco tempo fa era consentito solo attraverso puntura delle creste iliache in anestesia epidurale o generale (capisco che possa spaventare) adesso è possibile anche dal sangue periferico previa somministrazione di fattori di crescita midollare che fanno entrare nel circolo periferico le cellule staminali normalmente presenti nel midollo. non ci sono più scuse ![]() |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 821
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Mettiamoci anche (senza intenti polemici), che alle volte medici e paramedici potrebbero fare la loro parte rispetto a quest'opera di sensibilizzazione.
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2000
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sulla prima può essere vero ma non ho un quadro recente della situazione, per la seconda non credo che spetti a medici e paramedici. ciao |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Agrate B.za (MB)
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Per quanto riguarda il cordone ombelicale sarebbero i ginecologi a dover sensibilizzare, chi meglio di loro?
Per il midollo osseo (boutade) ritengo che dovrebbe essere obbligatoria e istituzionalizzata la prima tipizzazione: una volta che si è inseriti nel database e, in caso di necessità, si ha la possibilità di salvare una vita, chi si tirerebbe indietro?
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. Ultima modifica di Onisem : 11-03-2005 alle 15:35. |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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Io e mia moglie volevamo farlo (lei è anche donatrice di midollo), ma sia per il primo che il secondo figlio non abbiamo potuto. E questo perché la struttura ospedaliera in questione non era attrezzata per una cosa del genere. Infatti va detto anche questo: non tutti gli ospedali consentono di fare questa cosa (direte: perché non avete scelto un ospedale predisposto? per una serie motivi legati al parto e "logistici")
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2000
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Agrate B.za (MB)
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Quote:
Pensavo fosse una pratica molto più diffusa, purtroppo mi sono sbagliato anche questa volta... Alla domanda "perché non avete scelto un ospedale predisposto?" la risposta è tanto ovvia quanto giusta: perché fare del bene è importante, ma nadare a partorire a Bologna quando sono di Roma mi sembra troppo! ![]()
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