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#1 |
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Member
Iscritto dal: Mar 2010
Messaggi: 31
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software per chiedere conferma dell'operazione da eseguire
Salve a tutti
Ho installato un fileserver con AD e dominio su windows server 2012. Ho creato una cartella di rete dove gli utenti possono collegarsi. Tutti gli utenti che si collegano hanno praticamente il permesso di fare tutto sui file di rete, il problema è che spesso inavvertitamente spostano cartelle da una parte ad un altra senza rendersene conto. C'è qualche software o qualche funzionalità di windows che permette di far uscire un messaggio tipo "sicuro di voler proseguire con l'operazione SI/NO". O qualche altra soluzione per evitare spostamenti o cancellazioni non volute? Grazie |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 3583
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Puoi usare le shadow copy..
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#3 |
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Member
Iscritto dal: Mar 2010
Messaggi: 31
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ma le shadow copy servono per ripristinare un file cancellato o a recuperare una versione precedente dello stesso file se non mi sbaglio, no ad evitare di spostare un file, per essere chiaro la situazione che più spesso accade è quando uno spulcia le carte e inavvertitamente la freccia del mouse si trascina con se una carte o un file, cosi lo sposti e non ti rendi conto di dove lo sposti soprattutto se ti trovi a condivide una enorme mole di file e cartelle.
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 3583
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Certo puoi recuperare la cartella ma non sapere dove sia finita (a meno che non fai un cerca su file system).
In ogni caso non penso che esista un tool simile, anche perchè sarebbe abbastanza una "rottura" dover ogni volta dare conferma di quello che si vuol fare.. Stranamente (e fortunatamente |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Kendermore
Messaggi: 6671
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Le share di rete sono una piaga d'Egitto anche per questo, oltre ad essere un fantastico veicolo per ogni tipo di schifezza.
Il mio consiglio è quello di evitarle come la peste, potranno sembrarti comode ma in realtà creano più danni dei vantaggi che offrono. Al posto di usare le share di rete usa strumenti dedicati per lo scopo che ti vuoi prefiggere, ad esempio se sulle share di rete vengono salvati file documentali spingi per utilizzare un sistema di gestione documentale (es Alfresco), se ci girano file di lavorazione sui vari progetti utilizza un sistema di versioning (es svn o git che ti forniscono un'infinità di garanzie in più per altro). Insomma per ogni esigenza c'è uno strumento adatto, la share di rete imho è uno strumento utile soltanto per creare filesystem di rete veri e propri da montare su server e pc per scopi ben precisi e circoscritti (il tutto con le dovute restrizioni e misure di sicurezza), o al limite per un'area di scambio dati veloce e assolutamente temporanea.
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https://tasslehoff.burrfoot.it | Cloud? Enough is enough! | SPID… grazie ma no grazie "Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say." Ultima modifica di Tasslehoff : 29-04-2013 alle 01:35. |
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#6 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Gorizia/Trieste/Slovenia
Messaggi: 4338
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cioè non ti è mai capitata la scena: luser: "Mi manca la cartella X" BOFH (pensando già ai backup): "Quand'è stata l'ultima volta che lavoravi sulla mitica cartella X?" luser: "Ah, non so. Almeno un paio di anni fa" BOFH: ....per poi scoprire che due giorni prima ha lavorato nella cartella "madre" e ha spostato la cartella dispersa da qualche altra parte.Quote:
Figurati se non danno il consenso a qualsiasi cosa appare. Di base le soluzioni sono tre: - predisponi un sistema di archiviazione sul quale avranno permessi di scrittura/spostamento dati a 2-3 persone. Il contro è che finisci con lo split dei documenti che può causare spaesamento tra gli utenti: archivio e "work in progress". Però hai ottime garanzie di evitare perdite di files e hai una generale facilitazione nei backup. - usi un sistema documentale che non è un filesystem di rete (qualcosa che obbliga l'utente a pensare a cosa sta facendo), ma rischia di essere troppo macchinoso; - raggruppi gli utenti per ruolo/attività/quello_che_vuoi e in base a quello dai i permessi alle cartelle, nel modo più rigido possibile. Personalmente, in generale, farei la terza: una volta che fai i gruppi - cosa solitamente non immediata perchè richiede previsione - puoi utilizzarli per altre policy.
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Dio ha fatto il cavo, il diavolo il wireless. "CCIE-level challenges should stay in CCIE labs." (cit I.Pepelnjak) |
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#7 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: May 2012
Messaggi: 4915
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Questo per dire che i problemi di windows non li risolvi in windows ma li risolvi come si sono sempre risolti nell'informatica vera che esiste dagli anni '70: i permessi. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 3276
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Regola 0: limitare i permessi degli utenti.
Regola 1: backup differenziale e/o incrementale Però qua il problema sta a monte: tu vuoi che l'informatica risolva un problema dell'essere umano. E' come porre la domanda: ho degli utenti con la patente che girano in automobile, c'è uno strumento che se stanno per schiantarsi/investire qualcuno/farsi male gli avvisi? Qui stai guardando il problema dal lato "errato". |
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#9 |
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Member
Iscritto dal: Mar 2010
Messaggi: 31
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Grazie a tutti per l'immediatezza della risposta.
Ho letto Attentamente tutte le risposte e sto valutando quale soluzione adottare. Sicuramente nell'immediato cercero di rivedere i permessi per quanto mi è possibile. Quella di usare Debian come sistema operativo è senza ombra di dubbio la soluzione a molti problemi e come utente debian ne sarei stato sicuramente agevolato ma mi tocca questo e cerco di adeguarmi. Penso che abbiate capito dalla domanda che ho fatto che non sono un esperto del campo. Vi ringrazio ancora per i vostri consigli. |
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....per poi scoprire che due giorni prima ha lavorato nella cartella "madre" e ha spostato la cartella dispersa da qualche altra parte.








