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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Modena
Messaggi: 2190
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Ubuntu software center e gli app a pagamento
che ne pensate? ho controllato ma non ho trovato nulla in merito, almeno non da queste parti.....
IMHO è una grande possibilità per 2 motivi: - Da una parte la posibilità di avere applicativi commerciali/enterprise. Lotus Symphony, CAD e altri strumenti gratuiti o a pagamento ma cmq che supportano ufficialmente la distro installata. - Dall'altra la possibilità di creare applicativi "del cazzo" (passatemi il termine). giochini, software che calcolano il ciclo delle nostre donne, demo e versioni commerciali di giochi come "Amnesia - The Dark Descent" (Bel titolo ma IMHO riuscito per metà, un titolo del genere doveva avere meccaniche di gioco più semplici). Io ad esempio valuterei seriamente la possibilità di impacchettare un software che uso quotidianamente per il mio lavoro su ubuntu e sfruttando USC renderei disponibili i moduli commerciali che io ed altri abbiamo sviluppato per questo software (moduli open ma a pagamento). |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11754
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credo che quando di mezzo ci vanno i soldi
prima o poi la pulizia di intenti si perde. posso arrivare a compromessi, ma non vedermi gli ideali. credo che la maggior parte degli utenti linux lo sarebbero pure se fosse un sitema di medda, purchè libero; questo è quello ceh lo ha tenuto in piedi fino ad ora. introdurre il vitello d'oro credo sarebbe l'inizio della fine.
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Modena
Messaggi: 2190
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Mi soffermo solo su questa frase...
Nulla di più sbagliato visto che il 70% dei CONTRIBUTORI non lavorano aggratis (sono stipendiati CON DENARO per contribuire) e visto che RH, Intel, Google sono i principali contributori di linux e lo fanno perchè investire in linux porta soldi.... Senza i soldi di queste aziende non ci sarebbero Gnome, KDE, X e robbbbbe del genere. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11754
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non pagherei un cent per installare linux,
a quel punto passerei a OSX. amen. che poi le industri etrovino il modo di contribuire allo sviluppo di linux anche in maniera determinante MEGLIO, solo finchè resta aperto, libero, gratuito imho. poi onestamente non ce le vedo grosse aziende di software ceh fanno la versione per ubuntu, per suse, per mandriva etc etc e ce a ogni relase di sistema (almeno annuale, spesso semestrale) ci corron dietro ancora.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: TTT
Messaggi: 6560
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Io non pagherei l'installazione di Linux, ma se ci fosse AutoCad a pagamento in USC lo comprerei...e comunque vedo che c'è ancora gente che confonde opensource con free...liberissimi di andarsene perchè sono la rovina dell'ambiente...
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HP 630 core i3 linux inside ![]() ![]() |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2004
Messaggi: 12316
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Quoto Dcromato! Neanche io pagherei per installare linux però il software si! Trovo ottima l'idea di un software center (ma chiamiamolo pure appstore
![]() Mi auguro però nn ci sarà un proliferare di software scritto in mono! dite quello che volete ma io preferisco evitare ![]() Speriamo che questa mossa di ubuntu venga premiata però dovevano muoversi prima, ora sempre più che altro una risposta ai vari apple store e windows market!!!
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"Non capisco quelli che dicono che per avere successo devono soffrire. Ma che so', scemi?" Intel Core 2 Quad Q9450 @ 2.66 Ghz, Asus P5K-VM, Ram 4 GB A-Data + 2 GB Kingmax 800 Mhz, Gigabyte GeForce GT 710 2 GB GDDR5 passiva (GV-N710D5SL-2GL), SSD Crucial BX500 CT120BX500SSD1 120 GB, Monitor LCD Samsung S22C300 21.5'', router D-Link DVA-5592 |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2003
Città: Civis Romanus Sum
Messaggi: 7452
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sai che me ne frega se posso sbirciare nel codice di un software se poi non lo posso utilizzare!
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Asrock Q1900M , SSD 1TB, Pico Psu 90W, No Fans , No HD, zero meccanica, zero rumore! |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2004
Messaggi: 12316
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Quote:
La trovata di chiamare un certo tipo di software open source è stata sicuramente geniale ![]() ![]()
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"Non capisco quelli che dicono che per avere successo devono soffrire. Ma che so', scemi?" Intel Core 2 Quad Q9450 @ 2.66 Ghz, Asus P5K-VM, Ram 4 GB A-Data + 2 GB Kingmax 800 Mhz, Gigabyte GeForce GT 710 2 GB GDDR5 passiva (GV-N710D5SL-2GL), SSD Crucial BX500 CT120BX500SSD1 120 GB, Monitor LCD Samsung S22C300 21.5'', router D-Link DVA-5592 |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 1624
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Quote:
Detto questo, è una gran cosa, sono anni che stiamo aspettando ansiosamente steam, altri "repository" contenenti software (non solo giochi) a pagamento sono graditi alla stessa maniera Ultima modifica di killercode : 18-09-2010 alle 19:00. |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Modena
Messaggi: 2190
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@killercode
Beh non direi che non è una "distro idealista". Piuttosto in Canonical preferiscono avere una cosa closed piuttosto che non avere nulla.... Non esisteranno mai applicativi come CAD e C. open e di qualità paragonabile ai prodotti autodesk. Anche open - commerciali.... Il rischio è che qualcuno prenda i sorgenti li forki e ci campi su (backportando patch sviluppate per il progetto commerciale). Se questo è "accettabile" quando il mercato è così ampio da assorbire entrambi ci può stare (e addirittura arrivano vantaggi anche per il prodotto commerciale) ma in mercati così piccoli sarebbe il fallimento! A parte questo vedo cmq che la possibiltià di PAGARE per avere un software (naturalmente una cifra proporzionata alla qualità dello stesso) non spaventa poi più di tanto... Ho avuto tra le mani un Ipad nei giorni scorsi e presto me ne arriveranno altri (stiamo sviluppando un progetto dove faremo uso degli irobi come interfaccia "mobile" di un CRM). L'irobo mi ha gasato per i primi 10 minuti (bello, bello, bello) poi però è andato scemando (troppi limiti, vincoli ecc). L'app store però è una carta SPETTACOLARE... nonostante sapessi che l'irobo se ne sarebbe andato in fretta (dopo 2gg) ho comprato 2 applicativi: totale della spesa 4€, mi sono divertito a "giochicchiarci" per due giorni e fine li. Un app-store simile che dia la possibilità di "incassare" 1, 2, 5€ per la propria creatura penso che invoglierebbe gli svliuppatori linux a "spremere le meningi" ![]() |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7038
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Io credo che la faccenda è un po' complessa.
Finché non ci saranno forzature in una certa direzione, mantenendo la libertà di configurazione e d'uso del sistema, bene, in caso contrario potrebbe finire male. I problemi che vedo all'orizzonte sono i seguenti: 1) per il momento mancanza (almeno in molti casi) di software nativi per linux da parte dei software a pagamento più diffusi (fare il porting richiede anni, dato la complessità di questi prodotti ed ingenti risorse, il tutto per un segmento di mercato minoritario) 2) mancanza di driver completi per certe periferiche, per dire è abbastanza inutile potere usare certe soluzioni se poi non è possibile usare appieno certe periferiche che permettono una gestione dei progetti più veloce. Es. tavolette grafiche per software di fotoritocco, ecc (premesso che non ho idea del loro grado di supporto esistente attualmente in linux presumo che al massimo siano supportate per le funzioni di base e non a pieno) Riguardo ai progetti nati e cresciuti in ambito linux penso potrebbero avere un loro residuale spazio a lungo termine semplicemente perché per creare software davvero interessanti e completi occorre moltissimo tempo oltre che inventare soluzioni per cui la gente è disposta a pagare, non basta investarsi un programmino privo di senso per incassare soldi. Senza considerare l'aspetto che trattandosi di nuovi prodotti devono farsi conoscere (probabilmente la pubblicità sarebbe confinata in ambito web per costare meno). Inoltre è vero il discorso che open non significa necessariamente gratis, ma alla fine simili progetti non possono ricevere contributi da parte di altri sviluppatori esterni perché risulta impossibile stabilire la quota di eventuali ricavi da dare in funzione al loro contributo.
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Distro:Ubuntu LTS, Debian,SL,OpenBSD I love Linux, Bsd and the free software! Fantasia: fotografica ![]() [Icewm]: Thread Ufficiale - light window manager ![]() ![]() |
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Modena
Messaggi: 2190
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Però esistono siti che vendono applicativi e giochi per linux e spesso di questi è disponibile una versione demo/trial.
Il problema di questi siti (http://lin-app.com/ ad esempio) è che sono troppo "windows style" e i successo di applicativi come Steam (dove si trovano gli stessi giochi acquistabili in 1000 altri siti e negozi fisici) dipende dal fatto che è uno strumento unico e semplice per gestire l'acquisto, il download e gli aggiornamenti.... Su lin-app.com ci sono ora 184 prodotti commerciali, non so i livelli di fatturato ma se questi fossero integrati in ubuntu software center sono certo che venderebbero di più. Tra di essi ci sono Bible5 (un mostro sacro per il formato raw), Houdini (software discretamente professionale) e molti altri. Per quanto riguarda i contributori negli applicativi open commerciali si può tranquillamente seguire la strada già aperta da altri: vuoi che io faccia per te questa modifica? te la preventivo X, tu l'acquisti e dopo ne fai quello che voi. Vale tanto per un cliente del software X quando per il produttore che vuole integrare patch sviluppate da altri! |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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Sono in gran parte d'accordo con quanto scritto da AleLinuxBSD.
I software commerciali a pagamento se ci sono gia' su linux non hanno certo bisogno di un software center. Sara' l'utente casalingo a spendere migliaia di € per comprare una licenza di Mathematica o Matlab ? Entrambi questi software girano nativamente su linux. Sara' l'utenza casalinga a spendere centinaia di € per comprare il compilatore della Intel ? E ci sono molti ma molti software professionali sotto linux. Non abbiate una visione ristretta del software professionali limitato a Adobe e Autodesk. Anche per i giochi, ma che bisogno ce di un software center ? La gente che non comprava giochi fatti bene, come i porting della Loki anni fa continuera' a non comprare neanche oggi. Infine cosa rimane ? I progetti amatoriali ? Qui ce' la possibilita' di vedere una regressione tremenda. Gente che si fa l'idea del software center come di un app store. Non e' la stessa cosa. Non puoi vendere apps (quanto odio questo termine), diciamo non ha senso vendere applicazioni ultracastrate per il desktop a 2-3-4 € quando ci sono gia' alternative libere e gratuite. Cosa ti metti a vendere, un front end grafico per qualche applicazione GPL a riga di comando ? ![]() Ti metti a vendere uno sfondo a 1 € o delle icone a 5 € ? ![]() I progetti open source che contano, Inkscape, Scribus, Openoffice, Blender etc... sono tutti di livello professionale e vengono in parte finanziati collettivamente. Rendendo il costo per l'utente finale uguale a 0. Che modello vorreste si sostituise a questo, il modello proprietario dove e' ciascun utente a farsi carico del costo ? E se cosi', allora come la mettiamo con la licenza open source ? Avremo licenze che dicono guarda il codice ma non toccare ? Avremo software infarcito di DRM ? Secondo me l'idea di base e' sbagliata. Non si puo' portare un store per applicazioni ultra castrate in un ambiente dove ce' una scelta sterminata di software di qualita' (e solo i ciechi non se ne rendono conto). Perche' alla fine ti ritrovi a cercar di vendere roba inutile e paradossalmente dal costo esortbitante per quello che farebbe. Concludo dicendo che il software center di Ubuntu non e' come molti credono una soluzione al problema del porting delle solite quattro-cinque applicazioni professionale della Adobe o Autocad. Ubuntu sta cercando di risolvere un problema che non ce'. Adobe o Autocad farebbero i porting indipendentemente dalla presenza o meno del software center.
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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Quote:
Autocad non e' ne' libero ne' gratuito quindi perche' lo citi quando parli di open source e free ? ![]()
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#15 |
Senior Member
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Beh le 2 frasi non sono collegate tra di loro....
Prima dice che comprerebbe Autocad. Poi afferma che tanti confondono il significato di free con open! A parte questo: Se vedi il sito che ho linkato è pieno di robe da pochi $ e USC nasce più per questi applicativi che non per i mattoni da svariate miglaia di €, visto che chi li cerca già ne conosce l'esistenza. Il mio appunto al tuo discorso è proprio questo: chi cerca Matlab SA GIÀ cos'è e dove cercarlo, in ogni caso non è un acquisto che viene prima ponderato ben bene.... Io però potrei essere alla ricerca di un gioco per passarmi un pò il tempo, sbattermi a cercare su vari siti giochi commerciali per linux, capire se vale quello che chiedono, come acquistarlo, sperare che vada sulla mia distro ecc mi fa passare la voglia. Poter fare tutto da USC rende più "standard": un unico sistema per la ricerca degli applicativi, un unico sistema di pagamento (cosa da non sottovalutare, chi mi dice che il sito di quella microazienda russa che fa giochi è davvero sicuro? Canonical mi dà un pò più di garanzie), patch e aggiornamenti e la garanzia che il titolo in questione vada out of box sulla mia distro sono cose di non poco conto |
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#16 |
Senior Member
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ragazzi, state sottovalutando alla grande l'impulse buying
![]() tutta internet vive di acquisti impulsivi dettati dalla smania del momento e gli appstore sono un modo facile facile per mettere roba sotto il naso del potenziale acquirente goldorak, hai fatto l'esempio degli sfondi....cavolo c'è gente che si abbona per scaricare suonerie cretine per i cellulari ![]() il successo del software commerciale su linux non ci sarà finchè non faremo salire a bordo quella masnada di truzzi e perdigiorno che oggi sta su windows.....fai arrivare i bimbominchia e vedrai come sborseranno dindini con le loro postepay per comprare uno stupido effettino per compiz |
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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![]() Ubuntu e' uno schifo di distribuzione, sputa su tutto quello che e' linux. E allucinante, neanche OpenSuse o Mandriva (ora Mageia) hanno mai osato tanto e sono distribuzioni commerciali anche loro. Ubuntu come Apple, ma ![]()
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2008
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vabbè ma in ogni caso per noi altri non vedo quale sia il problema....io uso archlinux da una vita e ubuntu la conosco di nome e per averla usata per un paio di mesi 3 anni fa
però da linaro quello che mi interessa è attirare più utenti, cosa che renderebbe linux uno standard de facto, trascinerebbe alla luce del sole tutti gli altri programmi tipo openoffice e farebbe diventare i loro formati dati ( che sono open ) degli standard de facto.... pensa ad un mondo in cui non devi più sorbirti le angherie del winaro di turno che ti dice: "si però i documenti di word 2030 con milioni di macro in vb non li importa correttamente" il successo di linux è il successo di tutto l'ecosistema open....pensavo ad haiku giorni fa e al fatto che negli ultimi 2-3 anni ha fatto quello che nei precedenti 10 non era riuscito a fare ![]() riflettendoci bene ho notato che molto del merito va alla disponibilità di informazioni che prima erano inaccessibili....ricordo che qualche anno fa è stato un terremoto quello causato da AMD che ha reso pubbliche le specifiche delle radeon....qualcosa che era impensibile è accaduto ed è stato merito della diffusione di linux lo stesso dicasi per i vari ralink, atheros e recentemente broadcom che addirittura hanno reso opensource i loro driver è una rivoluzione open che usa come ariete linux e personalmente non ritengo che linux vada considerato il traguardo del mondo open ma solo il punto di partenza.....il futuro è oggettivamente di sistemi operativi un tantino più moderni, magari con un bel microkernel alla base e un bel pò di robustezza in più non che linux sia sbagliato a priori ma certamente xorg che fa freezare l'intero sistema non è un bel biglietto da visita ![]() però linux è servito ad aprire la strada...se aspettavamo Stallman e hurd a quest'ora staremmo ancora litigando su come implementare un boot loader ![]() |
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#19 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
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In una prossima versione adirittura parlano di eliminare synapse e lasciare solo il software center. E sai perche', perche' vogliano confondere le acque, tra le vere applicazioni open source e quelle invece che non lo sono. Quote:
L'importante in linux sono gli sviluppatori, sono loro la linfa vitale. In windows e' il contrario, siamo tutti consumatori passivi del software. Ecco perche' in windows e os x e' fondamentale che il numero di utenti sia alto. In linux non e' cosi'. Quindi attirare utenti secondo me non e' il fine ultimo ne' di linux ne' del movimento open source. Quote:
Se anche open office fosse 100% compatibile in tutto e per tutto con office, questi ti direbbero "eh ma non uso open office perche' le icone sono diverse da quelle di office". Credo di averlo gia' detto in passato, gente cosi' e' meglio lasciarla perdere. Quote:
E infatti hai citato il caso di Haiku che ha preso a piene mani dai software open source. Questa crescita collaborativa dipende dal numero di sviluppatori, non dal numero di utenti passivi. Un modello "economico" analogo a quello del software closed source e' contradittorio con le esigenze del software open source. Quote:
Ci vogliono anche gli sviluppatori. Senza sviluppatori anche se hai decine di milioni di utenti passivi non vai da nessuna parte. E uno dei motivi percui i lavori che riguardano X.Org e lo stack video di linux procede cosi' a rilento. Perche' sono pochi gli sviluppatori che ci lavorano. Quote:
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Modena
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@goldorak
Hai presente quanti sono gli sviluppatori che lavorano "aggratis" sul kernel? il 20/25% circa. Quanti sono i contributori di xorg che non hanno interessi economici nel fare quello che fanno? 0 (o quasi). Tu dai la possibilità alle aziende di FARE SOLDI con linux e ti troverai driver open, contributi su kernel e server grafico ecc. Se per lavoro sono pagato da AMD per sviluppare driver x windows non contribuirò mai al kernel linux, se invece faccio i driver closed linux magari possono trovare un bug in kernel o Xorg e segnalarlo o ancora meglio patcharlo direttamente. Il numero degli sviluppatori poi cresce (quasi) proporzionalmente al numero degli utenti "passivi". Seif Lotfy ad esempio si è avvicinato a linux grazie a ubuntu, è stato un semplice utente e 2 anni fa ha iniziato a studiare python per poter contribuire alla causa. Oggi è il leader di uno dei progetti più "pruriginosi" del mondo linux! Io stesso oggi uso linux grazie ad ubuntu e vendo applicativi che si basano su linux (debian stable, ubuntu lts o centos a seconda delle situazioni). Grazie a ubuntu mi sono avvicinato all'open e oggi i miei clienti mi pagano per fornir loro soluzioni basate su software open. In precedenza avevo provato più volte con Mandrake/mandriva, SUSE e le varie fedora. Nessuna era riuscita a farmi scattare quella molla che mi ha portato a "litigare" con il sistema operativo per risolvere quelle rogne che si presentavano ad ogni installazione. Oggi contribuisco (per quel che posso) ai progetti open che supporto e "vendo" ai miei clienti. Senza Ubuntu magari ero ancora a Windows SBE ( ![]() |
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