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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Ovunque
Messaggi: 1900
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Privatizzazione e globalizzazione
http://www.youtube.com/watch?v=lD_qRPGf0ug
buon video..... forse le privatizzazioni sono (in linea di massima) una grande SOLA... campi come l'energia, l'acqua ed altri importanti vanno lasciati in ambito prevalentemente pubblico... ------------------------------ ieri sono stato in una grande catena commerciale... "vagabondando" nel settore audio/video come mia abitudine ... l'audio video è, da tempo, in mano ai cinesi/giapponesi/coreani.... spostandomi ho visitato il settore elettrodomestici.... con mia grande sorpresa ho notato che frigo, forni, lavatrici, lavastoviglie, etc. sono presenti ( al 75%) con marche LG, Samsung, Daewwo etc (tra cui nomi improbabili che possono essere solo cinesi o giù di li).... e le marche italiane/europee ??? Rex, Ignis, Siemens, Whirpool, Indesit, Ariston, De Longhi .... presenti in minoranza... evitando le PALLOSE questioni di politica destra/sinistra.... ma tutte le persone che lavoravano nei vari settori (in fase di ridimensionamento per non dire dismissione) e che producevano PIL e facevano girare soldi... cosà fanno/faranno??? tutti promoter finanziari o badanti..... ammesso chiude la FIAT... 50/60.000 persone come le riconvertiamo???? IMHO... credo che la crisi attuale sia DEFINITIVA ... nel senso che la FAMOSA ripresa NON CI SARA' nella realtà (forse sarà solo mediatica) e che dove "arriverà" (crisi) là ci fermeremo.... in quanto quel poco di ripresa avvantaggia ALTRI paesi, ALTRE economie.... non credo che il SISTEMA ITALIA reggerà a lungo.. (ricordatevi che siamo TUTTI sullo stesso "TITANIC") |
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#2 |
Junior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 0
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In italia c'è anche la PMI, che può dare lavoro ed essere competitiva in settori di nicchia a livello mondiale.
Il problema semmai è la classe manageriale (nata tra i 70 e i primi 80) che latita pesantemente |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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e che garantisce un indegno trattamento ai dipendenti
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IN ANUBIS WE TRUST
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#4 |
Member
Iscritto dal: Mar 2010
Città: Everywhere
Messaggi: 77
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Credo che la privatizzazione di massa non sia altro che (che venga da destra o da sinistra non frega piu' niente) la dimostrazione da parte del sistema ad ammettere che le persone che dovrebbero averle, non hanno le capacita' di far funzionare le cose, e allora ci si rifugia nella svendita parziale ai privati cosi' da guadagnare con qualche partecipazione se qualcuno sara' piu' capace a risanarla o lasciar perdere se non ci sara' l'interesse.
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Ovunque
Messaggi: 1900
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Quote:
1. sono poche e "riproducibili" altrove 2. danno lavoro/fanno lavorare una quantità relativamente bassa di persone |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Ovunque
Messaggi: 1900
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Quote:
il PRIVATO funziona... voglio correggerlo in: il PRIVATO funziona massimizzando il guadagno conseguenze: gli investimenti??? se mi aiuta lo stato (nel senso che per il 90% se li accolla lui) li faccio .. altrimenti sfrutto al massimo ciò che ho adesso... investire sul fattore umano? si, se lavora sottopagato e senza pretese di carriera o formazione (a meno che.... se la faccia a sue spese) altrimenti meglio COCOPRO/iterinali così risparmio .... costa meno costruire in Cina??? meglio ... così chiudo qui, risparmio stipendi, grane burocratiche/ambientali/lavorative e GUADAGNO di più scaricando/fregandome dei rischi connessi all'attività industriale sede legale/decisionale??? la sposto a Lussemburgo/altro paradiso fiscale così pago meno tasse attimi discorsi in ambito ECONOMICO.... ma il sociale??, il lavoro come realizzazione personale/sociale (prima che sostentamento)??? finò a quando "girerà" così???? Ultima modifica di nesema : 17-03-2010 alle 11:35. |
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#7 | ||
Junior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 0
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Non generalizzerei, anche se devo dire, lavorando a contatto con molte aziende in alcuni casi hai perfettamente ragione.
Quote:
Io lavoro nel settore creatività arti grafiche, le attrezzature sono quasi tutte italiane o tedesche o giapponesi. I cinesi stanno provando ad entrare, ma trovano abbastanza porte chiuse Quote:
Il sociale? Il lavoro come realizzazione personale? su 100 persone quante la vedono così? per la maggioranza è un modo di portare a casa soldi. |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Roma
Messaggi: 1654
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Premetto, parere personale
![]() che pensa solo al reddito nel breve/medio termine, stanno "sfaldando" le aziende italiane pezzo per pezzo ma nessuno pare rendersene conto ![]()
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Puffo Programmatore su Puffolandia Groups Il Software è come il Sesso, è meglio quando è Libero ![]() |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 9592
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Quote:
Per il resto è volontà (idiota) politica e imprenditoriale di spingere verso delocalizzazioni e simili visti come l'eldorado moderno. |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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Quote:
in fondo il commitment si paga, e da noi lo vorrebbero pagare con la gloria ma anche no, ma fottutamente anche no.
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IN ANUBIS WE TRUST
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#11 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Messaggi: 2659
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Quote:
ammesso che fiat negli stabilimenti italiani sia produttiva, a me pare che fa utili solo grazie agli incentivi pubblici altrimenti non si spiega la decisione di costruire insediamenti produttivi in certe zone d'italia. tanto le auto stanno diventando ormai un tarocco totale leggi qui: http://www.motori24.ilsole24ore.com/...03/ford-ka.php Quote:
chi crea problemi non paga, immaginate alla parmalat ! default finanziario, truffa... e chi ha perso ? se fossimo stati in usa sarebbe tutto all'asta ! ma in italia si mantiene... stessa cosa ad alitaglia, perdite spalmate a pantalone. così come le banche che hanno in casa titoli tossici e ce ne sono..... quando si permetterà di fallire anche alla grande impresa allora il mercato si risolverà finquando colui che fallisce è solo il piccolo imprenditore o artigiano.... Quote:
quelle che rimangono sono in gran parte mantenute dalla politica perchè sono fonte di elettori, favori ecc ecc ecc. la crisi finirà quando finirano i prestiti, finanziamenti ! finquando parte del reddito delle persone sarà vincolato allora non ci sarà ripresa, ma si manterranno solo le rendite di posizione. un giorno la scorsa settimana sono entrato in un centro commerciale, mezzo vuoto con i commessi che facevano capannello, mi serviva un prodotto, lo trovo sugli scaffali a 399€ ! il prezzo scritto in piccolo, la l'importo della rata mensile in grande ! per scrupolo faccio un giro su internet , trovo lo stesso oggetto venduto in UK, in francia, in germania a, tenetevi forte 100€ di meno ! detto fatto l'ho comprato in germania 14€ di spedizione 2€ di bonifico ![]() venerdì ero in posta a spedire alcune raccomandate, entrato invece che alla posta cioè dove si spedisce o riceve corrispondenza c'era di tutto, dalle macchinine, ai libri ai cd , persino l'impiegata che ha tentato di promuovere l'acquisto di una sim delle poste ! addirittura adesso le poste fanno i prestiti personali fino a 30000€ in 48 ore ! ecco così dalla crisi non se ne esce. la pulizia del mercato è il fallimento ! se non si fanno fallire imprese o aziende che sbagliano strategia non se ne viene fuori meglio una crisi pesante che dura poco tempo e dopo la ripresa che una crisi leggera che intacca solo le stesse persone e mantiene sul mercato realtà di scarsa produttività, come diceva un vecchio imprenditore, dovete pagarmi per smettere di lavorare così i miei pochi clienti verranno da Voi ! Ultima modifica di Scalor : 17-03-2010 alle 13:33. |
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 7038
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Le privatizzazioni vengono fatte nell'illusione che automaticamente, ma si potrebbe dire pure magicamente, si ottenga un miglioramento nei servizi e per ridurre gli ampi debiti pubblici, nazionali, regionali, ecc.
Debiti che sono stati creati a causa di corruzione, nepotismi, appalti gonfiati, inefficienza. Ma se il mercato non è regolamentato sostituendo a monopoli pubblici dei monopoli privati (od al massimo degli oligopoli privati) è evidente dalle tante dimostrazioni avute, che non funzionano. Ma in certi casi è la natura stessa del servizio che impedisce una reale competizione dei soggetti. Da non sottovalutare pure i semplici cambi di regolamento. Guardate ad es. cosa è successo con la liberalizzazione delle tariffe delle assicurazioni (loro da sempre private). E' bastato questo per portare al disastro in cui ci troviamo da anni, tanto che in alcune zone d'Italia, l'assicurazione costa così tanto che anche se risulta obbligatoria per legge, nella pratica non viene fatta. Quindi al danno si aggiunge la beffa, lo Stato non incassa, chi è vittima di un'incidente non può sperare neanche in un risarcimento.
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Distro:Ubuntu LTS, Debian,SL,OpenBSD I love Linux, Bsd and the free software! Fantasia: fotografica ![]() [Icewm]: Thread Ufficiale - light window manager ![]() ![]() |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Verdevalle
Messaggi: 402
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2010
Città: Milano
Messaggi: 606
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come in tutte le cose non si può dire "questo è totalmente giusto" o "questo è totalmente sbagliato"...
imho di per se la privatizzazione non è una brutta cosa...permette la concorrenza che va a favore dei consumatori (in teoria...)... il tutto sta nella persona a cui si vende....che quasi sempre specialmente in italia è un soggetto a cui interessa poco fare l'interesse della gente ma solo il proprio... |
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#16 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Messaggi: 23
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Quote:
![]() Imho la privatizzazione non è attuabile quando si tratta di servizi che dovrebbero essere forniti indistintamente a tutti i cittadini o che prevedono delle infrastrutture e investimenti a lungo termine. Teoricamente una privatizzazione vera presupporrebbe reti private indipendenti di distribuzione (e dunque moltiplicare acquedotti, linee elettriche, linee telefoniche, metanodotti...?) e direi che avrebbe poco senso, a meno che non si goda nel triturare il territorio per posare tubi e tubetti ![]() La soluzione sarebbe mantenere statali reti varie e spingere sulla concorrenza nella fornitura del servizio. Mi pare l'abbiano fatto bene per elettricità ed energia in genere, treni (sperando la NTV dia una smossa a Trenitalia). Vedremo come va per il servizio postale (la vedo dura). C'è solo la questione Telecom (che è di fatto integralmente privata, non ci sono partecipazioni statali di nessun tipo mi pare) e relativa rete. O gliela tolgono a forza oppure non so, dovrebbero rivalutare i termini minimi del Servizio Universale o anche solo farglielo rispettare ![]()
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2007
Messaggi: 1791
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Quote:
Prima su 100 si lavorava in 100. Quando la prima azienda ha chiuso per andare nell'est 10 hanno perso il posto di lavoro ma gli altri 90 erano contenti perchè potevano avere più oggetti a meno prezzo. Quando altre aziende hanno chiuso altri 10 sono rimasti a casa ma gli altri 80 potevano comprare ancora più oggetti a prezzi ancora più bassi. Quando però quelli ad esser senza lavoro sono diventati tanti... beh, la fine del titanic la sappiamo tutti. L'unica cosa che non capisco è il nesso tra la privatizzazione e l'aver fatto scappare all'estero le attività produttive
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 9592
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la philips sta progressivamente dismettendo (è uscita anche dalla joint venture con Lg per la prod. di pannlli lcd) per limitarsi a rimarchiare roba prodotta in asia/cina ecc
in teoria si pensa manterrà la produzione di apparecchiature medicali |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Verdevalle
Messaggi: 402
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imo
Non c'è nesso. La produzione và dove trova posti migliori per realizzarsi. Dove costa meno, dove trova ingegneri preparati a un costo ragionevole (esempio), dove non ci sono regole capestro, dove è più libera insomma e meglio servita. Ovvio che non sto tessendo le lodi dello sfruttamento, ma in un mondo senza più barriere economiche non puoi pensare di chiudere in gabbia questo o quel produttore. Potrà non piacere ma è così.
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2005
Città: Ovunque
Messaggi: 1900
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Quote:
l'azienda a partecipazione statale (non tutto ma almeno il 51%) 1. DIFFICILMENTE delocalizza al di fuori dei confini (parlo di ciò che è possibile fare/costruire in Italia) 2. pur cercando l'utile, mantiene un profilo basso per quando riguarda la vendità/cessione di beni/servizi (in parole povere cerca di non STRAguadagnare come SOLITAMENTE fanno i restanti....,) 3. essendo territoriale (nazione) cerca di investire sul futuro/produrre nel territorio 4. investe in formazione/persone del "SUO" territorio ...... un esempio: http://it.wikipedia.org/wiki/Finmeccanica guardate che il pubblico può funzionare meglio del privato (se la politica non mette naso/lottizzazione) con questa specifica: A seguito del di privatizzazione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è diventato il principale azionista con una quota pari al 32,45% della società. Questa partecipazione è soggetta alla disciplina dettata dal D.P.C.M del 28 settembre 1999, secondo la quale tale quota non può scendere al di sotto della soglia minima del 30% del capitale sociale. Nessun altro azionista può detenere una quota del capitale di Finmeccanica superiore al 3 per cento senza l’approvazione del Ministero. di fatto comanda il ministero Ultima modifica di nesema : 18-03-2010 alle 20:55. |
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