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Junior Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Barletta
Messaggi: 17
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"Il Divo"
... ovvero, la storia di Giulio Andreotti e dei suoi collaboratori nella sua ultima legislatura, con un occhio al passato e ai delitti del periodo più buio dell'Italia, da Aldo Moro, a Pecorelli, a Dalla Chiesa, passando per la P2 e per i rapporti con la mafia.
Un film coraggioso ed esplicito da cui emerge l'immagine di un uomo solo e cinico. Per comprendere appieno lo svolgimento e le motivazioni dei fatti narrati è necessario disporre di un bagaglio culturale che comprenda la conoscenza della storia dell'Italia della prima repubblica. Ottima fotografia, ottima colonna sonora. Da vedere assolutamente.
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Colui che ama è cosa più divina di chi si lascia amare, perchè un dio lo possiede. |
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#2 | |
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Member
Iscritto dal: Mar 2005
Città: Franciacorta DOC (BS)
Messaggi: 284
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quoto quello che dice Francesco Rigatelli sul Sole24ore:
Ma nel complesso non racconta niente più di ciò che già sappiamo del potere reale. Il suo è un film che fa indignare, ma sul vuoto. Mesta in un pentolone di sentito dire e di fatti senza prove. Rischia la via dell’inchiesta senza prenderla poi sul serio. Qui la recensione completa. ps: Quote:
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Noi otteniamo risultanti brillanti da persone normali che operano in processi brillanti. Ma possiamo notare che la maggior parte delle aziende ottiene risultati mediocri o pessimi da persone brillanti che operano in processi pessimi. (Toyota Executive, 2003 Lean in Motion Event, JP Womack) |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6713
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l'hai visto? no perchè non credo che i francesi siano completamente idioti e da quel poco che ho visto da santoro sembra fatto bene
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#4 |
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Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Barletta (BT)
Messaggi: 66
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Il film è bellissimo, da non perdere assolutamente. E' bella la fotografia, il montaggio, la colonna sonora e soprattutto il contenuto stesso. A differenza di quanto di quanto ci si può aspettare le ragioni di Andreotti vengono messe in evidenza, così come i fatti realmente accertati dalla magistratura.
Andate a guardarlo senza nessun pregiudizio: vi divertirete tantissimo perchè il film è fatto bene e la vita, l'ironia e il carattere del protagonista diventano il tessuto connettivo dei fatti di cronaca narrati.
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"La media degli italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... É a loro che devo parlare" ( Silvio B. - 10 dicembre 2004) |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Superiore a Gomorra, che è già un ottimo film.
Ottima sceneggiatura, dialoghi spaziali, uso della telecamera innovativo...chi se lo perde è un pirla, insomma. |
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#6 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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#7 | |
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Iscritto dal: Dec 2000
Messaggi: 260
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Quote:
Ma chi, come me, ha visto gli altri film di Sorrentino, "L'uomo in più", "Le conseguenze dell'amore" e "L'amico di famiglia", "Il divo" non se lo perde di sicuro. Per non parlare poi di Toni Servillo, attore di una bravura stratosferica (vedi appunto "L'uomo in più" e "Le conseguenze dell'amore") , rarissimo tra i rari visto l'attorume italiano in circolazione... |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Sto film è da vedere anche per quelli a cui di Andreotti non frega nulla.
E' girato da Dio. Ma questo regista da dove è spuntato? |
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#9 |
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Iscritto dal: Dec 2000
Messaggi: 260
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#10 | |
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Iscritto dal: Mar 2005
Città: Franciacorta DOC (BS)
Messaggi: 284
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Quote:
Comunque il mio parere sul film è positivo, eccellente pure dal punto di vista tecnico (pur non essendo io un esperto del settore)
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Noi otteniamo risultanti brillanti da persone normali che operano in processi brillanti. Ma possiamo notare che la maggior parte delle aziende ottiene risultati mediocri o pessimi da persone brillanti che operano in processi pessimi. (Toyota Executive, 2003 Lean in Motion Event, JP Womack) |
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#11 |
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Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: Bellano (LC)
Messaggi: 118
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Gran bel film, ma resta il fatto che se uno non ha nozioni di storia, ci capisce ben poco...
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-- LucaLore -- |
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Quote:
![]() Cmq dell'enturage di Andreotti conoscevo solo Pomicino e CoSSiga...gli altri non li ho mai sentiti nominare, pur avendo sostenuto un esame di storia contemporanea e pur avendo letto il Ginsborg (storia d'Italia). Totò Rina è divino, con quell'aria da finto contadino mongoloide ( ), come in effetti si presentò dal giudice, tra l'altro.
Ultima modifica di zerothehero : 06-06-2008 alle 23:04. |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Le bollicine, signor giudice
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: Provincia de Venessia
Messaggi: 24023
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Miglior film italiano degli ultimi 20 anni imho.
Geniale, assolutamente geniale sotto ogni punto di vista. Quelli del Sole sono veramente penosi, non hanno capito una mazza del film e di quello che voleva essere, veramente mediocri... Lo consiglio a tutti, a quelli che già conoscevano le vicende di Andreotti e a quelli che non le conoscono. E quello che viene detto nel film... è solo una piccola parte della verità complessiva: alla fine la figura di Andreotti non ne esce distrutta, alle azioni "cattive" che gli si imputano... viene data una spiegazione assolutamente credibile (e probabile) e forse anche condivisibile in parte. Alcune scene da antologia, come quella del gatto, dello skateboard, del concerto di Renato Zero in TV, dei balli sfrenati dopo la costituzione dell' ultimo governo Andreotti... Capolavoro.
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ALI: Seasonic VERTEX GX 850W * MOBO: Gigabyte B760 Aorus Master * CPU: Intel Core i7 13700KF * GPU: Gigabyte GeForce RTX 4080 Eagle OC * RAM: 32 GB DDR 4 G. Skill Aegis 3200 CL16 * HD: SSD M.2 Samsung 980 PRO 1 TB + Crucial MX500 4 TB * OS: Windows 11 Home 64 bit Ultima modifica di Xilema : 09-06-2008 alle 12:37. |
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#16 |
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Junior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 5
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Il Divo è davvero un gran film, peccato io l'abbia guardato con due stronzi a fianco che se lo sono commentato a voce alta per intero... E così mi serve al più presto una seconda visione; cmq a caldo butto lì alcune opinioni.
Certo, Dreyer o Bergman erano un'altra cosa, del resto un tempo il regista era anche un grande intellettuale, non solo un tecnico che si dilettava a far girare la macchina da presa, ancorché ad arte. C'è da dire che nel generale squallore sovrumano del cinema italiano degli ultimi decenni (io non salvo nemmeno "La ragazza del lago", un intimismo veramente patetico e vuoto...) finalmente è emerso un film (Gomorra devo ancora vederlo) che sorprende assai. Oddio, volendo essere un po' cinici si potrebbe dire che anche la mediocrità sottostà alle leggi dei grandi numeri, e quindi prima o poi qualcosa di decente doveva saltar fuori anche dall'Italia.... Riguardo ai contenuti, in effetti questi non sono facilmente fruibili se non si conosce bene la storia d'Italia e i suoi protagonisti dagli anni settanta/ottanta fino al 1992. (Ginsborg ha buone carte da gioco in mano ma non bastano, occorre uno studio approfondito dei fenomeni sociopolitici e delle intricatissime vicende di quel periodo che è offerto da chi non è uno storico generico, ma da chi, a più titoli, si è occupato nello specifico di terrorismo, stragi rosse e nere, storia della mafia fino all'80 e dall'80 in poi, con la presa del potere dei Riina e Provenzano eccetera). C'è poi un altro aspetto più estetico, più cinematografico; qui mi sento di quotare ciò che disse la Aspesi ad Annozero: se il film è stato premiato a Cannes - e i francesi probabilmente neanche sanno chi è Mino Pecorelli, per dire - significa che il suo valore va ben oltre i contenuti, che cmq non sono affatto di denuncia sociale. Quella di Sorrentino è la più maestosa rappresentazione cinematografica della struttura di Potere dopo il Salò di Pasolini; sottolineo "rappresentazione della struttura" che dunque, per definizione, è al di là dei suoi protagonisti e delle vicende che li hanno coinvolti (alla faccia dei critici di stato - o di partito? -, che scrivono due righe di routine su un quotidiano per un panino a fine mese, e che come al solito non hanno capito nulla di quanto hanno visto). Se non altro perché l'ha dichiarato più volte lo stesso Sorrentino che il film-documentario non gli interessa e che non bisogna guardarlo come il nuovo Rosi... Aggiungo che, per la messa in scena del potere, ogni cosa è azzeccatissima: il buio costante e ambiguo degli ambienti, i confessionali delle chiese, i notturni delle strade di Roma, l'impersonalità della voce, l'incertezza e la fragilità dei rapporti politici, che si sfaldano davanti al miglior offerente, l'entourage del Divo (notare la presenza del Cardinale nonché ciò che sta a simboleggiare), l'omertà non solo mafiosa, gli ànditi e le ombre scure del Palazzo, le laconiche battute da humor nero di un personaggio che non pare neppure umano. Se dovessi fare un paragone con un altro film su un affaire scottante che ha un taglio simile direi che questo è "Buongiorno, notte"; ben lungi dall'essere un film di denuncia sociale, è invece un riuscitissimo tentativo d'analisi psicologica dei protagonisti (Moro, Moretti, Braghetti) all'interno della "struttura ideologica della violenza politicamente motivata", che mette in luce l'ambiguità, l'indecisione, la follia e al tempo stesso la "necessità" delle azioni dei brigatisti. (Magari un finale in cui si diceva che la Braghetti aveva trucidato Bachelet due anni dopo, anziché farla passare come una poveretta rosa dal rimorso non sarebbe stato male, ma questo è un altro film e un'altra storia). Straordinario il dialogo immaginario tra Scalfari e Andreotti. Micidiale lo scambio di battute parroco-divo: Il prete: Montanelli disse che De Gasperi e Andreotti andavano in chiesa. Tutti pensavano facessero la stessa cosa, invece no: De Gasperi parlava con Dio, Andreotti con il prete. E la risposta di Andreotti: I preti votano, Dio no...
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"Sono ateo, grazie a Dio" - Luis Bunuel Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5,5) In quella che per tutti gli esseri è notte, l'uomo compiutamente signore di sé è sveglio (Bh.-g, II) |
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#17 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: ponte priula (TV)
Messaggi: 3170
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mi è piaciuto ma credevo fosse più ancorato alla realtà... il personaggio di andreotti, soprattutto in privato, è troppo caricaturato,imho
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#18 | |||||
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14070
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Quote:
Il gatto poi "clap", "clap"..e
Memorabile la presentazione della "cricca" al rallentatore..sembra mutuata dallo stile "western" . Lo ripeto: non vedere il film (pensando che sia un film noioso o intellettualistico) è un delitto... Ultima modifica di zerothehero : 10-06-2008 alle 00:53. |
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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[Film] Il Divo
![]() Regia: Paolo Sorrentino Sceneggiatura: Paolo Sorrentino Attori: Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Piera Degli Esposti, Paolo Graziosi, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso, Giorgio Colangeli, Alberto Cracco, Lorenzo Gioielli, Gianfelice Imparato, Massimo Popolizio, Aldo Ralli, Giovanni Vettorazzo, Michele Placido Ruoli ed Interpreti Fotografia: Luca Bigazzi Montaggio: Cristiano Travaglioli Musiche: Teho Teardo Produzione: Lucky Red, Indigo Film, Parco Film, Babe Film Distribuzione: Lucky Red Paese: Italia 2008 Uscita Cinema: 28/05/2008 Genere: Biografico Durata: 110 Min Formato: Colore A Roma, all’alba, quando tutti dormono, c’è un uomo che non dorme. Quell’uomo si chiama Giulio Andreotti. Non dorme perché deve lavorare, scrivere libri, fare vita mondana e, in ultima analisi, pregare. Pacato, sornione, imperscrutabile, Andreotti è il potere in Italia da quattro decenni.Agli inizi degli anni novanta, senza arroganza e senza umiltà, immobile e sussurrante, ambiguo e rassicurante, avanza inarrestabile verso il settimo mandato come Presidente del Consiglio. Alla soglia dei settant’anni, Andreotti è un gerontocrate che, equipaggiato come Dio, non teme nessuno e non sa cosa sia il timore reverenziale. Abituato com’è a vedere questo timore dipinto sul viso di tutti i suoi interlocutori. La sua contentezza è asciutta ed impalpabile. La sua contentezza è il potere. Col quale vive in simbiosi. Un potere come piace a lui, fermo ed immutabile da sempre. Dove tutto, battaglie elettorali, stragi terroristiche, accuse infamanti, gli scivola addosso negli anni senza lasciare traccia. Lui resta insensibile ed uguale a se stesso di fronte a tutto. Fino a quando il contropotere più forte di questo paese, la Mafia, decide di dichiarargli guerra. Allora le cose cambiano. Anche, forse, per l’inossidabile, enigmatico Andreotti. Ma, questa è la domanda, cambiano le cose oppure è un’apparenza? Una cosa è certa: è difficile scalfire Andreotti, l’uomo che, più di tutti noi altri, sa come si sta al mondo. __________________________ Possibile che non esiste un topic su questo film? In un panorama tristissimo, fatto di cinepanettoni e polpettoni romantici, ecco un film che risolleva il nome del nostro cinema. Una regia superlativa; colonna sonora perfetta; la fotografia e i costumi superbi...senza contare un cast strepitoso per una pellicola che tiene incollati allo schermo. Mi stupisco che non sia stato considerato per gli oscar [anche se non posso fare il confronto con Gomorra non avendolo visto]
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Guarda....una medusa!!! |
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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