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Old 13-05-2008, 10:31   #1
zichichi
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Fiducia alla camera

Quote:
Berlusconi chiede la fiducia alla Camera
I temi: crescita, sicurezza, dialogo col Pd
Il discorso in preparazione da giorni. In parte scritto, in parte a braccio. Poi il testo andrà al Senato. Domani sera il voto alla Camera. Giovedì al Senato. Il Pd: "Bene ma aspettiamo i fatti"


11:26 Fassino: "Cambio di tono"

C'è sicuramente un cambio di tono rispetto al passato, vediamo se c'è una sostanza nuova" dice Piero Fassino, ministro ombra degli esteri del Pd a proposito del discorso di Berlusconi.
11:19 Fini: "Vivo apprezzamento"

Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime "vivo apprezzamento" per il discorso di Berlusconi soprattutto "rispetto alla necessità di riforme condivise e alla centralità del Parlamento".

11:18 Bossi: "Discorso abbastanza buono"

'Il discorso di Berlusconi? E' quello che ci si aspettava. Abbastanza buono" dice Umberto Bossi.
11:17 Pacchetto sicurezza il 21 in cdm

Una settimana di lavoro intenso e poi il ministro dell'Interno Roberto Maroni si dice pronto a far varare dal Consiglio dei ministri che si terrà mercoledì 21 a Napoli il pacchetto sicurezza, che dovrebbe essere composto di alcuni decreti e alcuni disegni di legge. Per preparare il pacchetto di provvedimenti oggi alle 16 si terrà a palazzo Chigi un incontro tra i ministri interessati
11:16 Franceschini: "Aspettiamo i fatti"

Il Pd riconosce a Silvio Berlusconi un cambio di stile e di toni, ascoltando il suo discorso alla Camera. Tuttavia, per giudicare nel concreto serviranno i fatti. E questo il commento del numero due del Pd, Dario Franceschini che spiega: "Ha deciso di cambiare, usa toni più civili e aperti al dialogo". Segno, anche, "di una stagione diversa grazie al Pd che ora sta producendo i frutti.
Ovviamente- sottolinea Franceschini - non bastano i toni, servono i fatti".

11:15 Quattro volte applausi bipartisan

Dai banchi del Pd e dell'udc gli appalusi al discorso di berlusconi si sono almeno in quattro occasioni: quando ha reso omaggio "ai magistrati e alle forze dell'ordine che compiono il loro dovere in silenzio"; ai soldati italiani impegnati in missioni all'estero e quando ha parlato della necessità di riportare la pace in Medio Oriente attraverso la salvaguardia dell'identità storica di Israele e la costruzione di uno Stato per i Palestinesi; infine quando il premier ha detto basta alle morti bianche nei luoghi di lavoro.
11:07 Piano per la vita

L'Italia deve crescere. E crescere significa"rimuovere le cause naturali" che costringono le donne al ricorso dell'aborto. E' uno dei passaggi del discorso di Berlusconi.
11:04 Piano per il sud: estirpare la mafia

Di fronte al "federalismo fiscale solidale", uno dei punti del programma voluti dalla Lega, il premier parla che di un piano pe ril sud: "Estirpare la criminalità organizzata".
11:01 "L'Italia saprà farsi ammirare"

''Auguro a tutti gli italiani di riprovare e condividere l'ammirazione per una Italia in robusta ripresa e in corsa per i suoi primati. Una ammirazione che l'Italia sapra', ne sono sicuro, suscitare in futuro intorno a se. Vi ringrazio. Viva il Parlamento, viva l'Italia''. Con queste parole Berlusconi ha concluso il suo intervento alla Camera.
10:58 Ventisette minuti, tagli in nottata

Il discorso del premier con le linee programmatiche per avere la fiducia dura 27 minuti. Meno del previsto. Una versione di ieri sera, nuovamente limata e tagliata in nottata, era lunga circa 40 pagine.
10:53 Berlusconi chiede "l'aiuto di Dio"

"Le sfide sono sempre scommesse e per queste invoco l'aiuto di Dio" ha detto il premier concludendo il discorso. Che, per non sembrare bigotto, invoca anche la fortuna: "Anche la fortuna gioca un ruolo importante ma serve che venga aiutata, se non sedotta dal coraggio"
10:49 Israele e Palestina: i diritti di entrambi

C'è spazio per la politica estera nel discorso programmatico del premier. "E' nostro vitale interesse ridurre i focolai di tensione in Medio Oriente e contribuire alla più strenua difesa dell'esistenza e dell'identità storica di Israele, il cui diritto alla pace rispecchia al diritto indiscutibile dei Palestinesi alla costruzione di uno Stato indipendente e di una democrazia capace di sradicare ogni forma di intolleranza integralista e di violenza".
10:44 Dialogo con l'opposizione "ma lasciatemi l'ironia"

E' necessario, dice Berlusconi, "dialogare con tutti". Il messaggio al Pd e all'Udc è chiarissimo: "Il dialogo può e deve cominciare da subito". Del resto "non sono mai stato un uomo solo al comando". Detto questo, il premier chiede anche di preservare "lo spirito e l'ironia" tra parti opposte.
10:40 Immigrazione: integrare ma "restare padroni a casa nostra"

Affrontare la questione "dell'immigrazione interna ed esterna", senza "lasciarci penetrare dai rischi di una immigrazione selvaggia, ma restando padroni in casa nostra" e senza "lo spirito di integrazione del nostro popolo".

10:37 La tasse? "Quello che dobbiamo per ricevere servizi"

Le tasse, dice il premier, "non sono belle di per sè, un tributo da pagare alla cieca al potere dello Stato. Le tasse sono quello che dobbiamo per ricevere in cambio un servizio "
10:35 "Ridurre debito pubblico"

Tra le voci della crescita c'è anche "la necessità di tenere i conti in ordine e di ridurre il debito pubblico".
10:32 "Il federalismo fiscale fa parte della crescita"

Crescere significa tante cose: "Infrastrutture", "scoperta dei talenti nazionali", "rivalutare il lavoro", "lotta all'aborto" e soprattutto "applicazione del federalismo fiscale".
10:29 "Questo paese deve ricominciare a crescere"

Il premier taglia corto sull'elenco delle piccole grandi cose. E punta su quella che deve essere "la svolta necessaria per guardare con ottimismo al futuro: questo paese deve ricominciare a crescere"
10:26 "Faremo piccole ma grandi cose"

Il premier elenca le cose da fare. "Non abbiamo promesso miracoli ma faremo piccole e grandi cose". Dai rifiuti, all'Ici alla detassazione degli straordinari alla sicurezza.
10:23 Berlusconi: "Governo ombra può essere d'aiuto"

Il governo ombra voluto dal Pd "può essere d'aiuto per i lgooverno del paese". Lo dice il premier dopo aver esaminatyo la rivoluzione del voto del 14 aprile. "Gli italiani ci hanno detto che vogliono essere governati con stabilità senza chicchiericcio, teatrino e inganno".
10:21 Berlusconi: "Questo paese ha bisogno di ottimismo"

Berlusconi comincia a parlare alle 10.18 minuti. "Questo paese ha bisogno di ottimismo e stabilità. E' questo che ci hanno voluto dire gli elettori con il voto di aprile".
10:18 Mara Carfagna al telefono

Mentre Fini legge l'elenco dei ministri, il ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna parla allegramente al telefonino
10:17 Aula piena, banchi del governo al completo

L'aula di Montecitorio è strapiena, come nelle grandi occasioni. Affollati i banchi del governo. Dopo tante legislature con overbooking di ministri, finalmente i commessi non hanno dovuto aggiungere poltroncine alle due fila dei banchi del governo. I ventuno ministri possono sedere con agio nei posti assegnati. E non si vedono seggioline aggiunte
10:14 Il discorso punta su sicurezza, temi economici, immigrazione

Sicurezza, lotta all'immigrazione, ordine pubblico, temi economici e dialogo con l'opposizione saranno i temi cardine dell'intervento
10:10 Un discorso di circa quaranta cartelle

Da alcune indisccrezioni è possibile sapere che il discorso di Berlusconi sulle linee programmatiche del suo governo sarebbe lungo circa quaranta cartelle. E che potrebbe parlare per circa un'ora.
09:59 Domani il voto alla Camera. Giovedì al Senato

Alle undici, appena terminato l'intervento a Montecitorio, il testo sarà trasmesso a palazzo Madama. I tempi del dibattito sulla fiducia prevedono che domani sera possa esserci il voto della Camera e giovedi' quello del Senato.
09:55 Berlusconi chiede la fiducia

Il premier Silvio Berlusconi tra pochi minuti comincerà a Montecitorio il discorso con le dichiarazioni programmatiche con cui chiederà la fiducia. Il testo è stato a lungo limato e corretto. Il premier ci ha lavorato su tutto il fine settimana rinchiuso nella villa in Sardegna. Anche ieri sera il Cavaliere ha ritoccato le ultime cose
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direi che i presupposti per un dialogo con l'opposizione ci sono tutti....speriamo bene.
zichichi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-05-2008, 11:41   #2
alarico75
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Fiducia alla camera - nuova stagione di dialogo in parlamento

Fonte:Corriere della sera.

Quote:
Il governo «debutta» alla Camera
«L'Italia non ha tempo da perdere»
Berlusconi presenta il programma: priorità su rifiuti, detassazione e sicurezza. «Invochiamo l'aiuto di Dio»

ROMA - «Il lavoro che ci aspetta richiede ottimismo e spirito di missione». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento alla Camera per la presentazione delle linee programmatiche che l'esecutivo intende perseguire nel corso della legislatura, una procedura prevista dall'articolo 94 della Costituzione. «Gli italiani - ha spiegato Berlusconi - hanno messo a tacere il pessimismo di chi non ama l'Italia e non crede nel suo futuro. I cittadini ci hanno detto di dividerci e combatterci ma non in nome di vecchie ideologie e di dare stabilità e impegno nell'azione di governo. L'Italia non ha tempo da perdere».

«BENE IL GOVERNO OMBRA» - Il capo del Pdl, come era nelle previsioni, ha aperto all'opposizione, spiegando che anche «il gabinetto ombra della tradizione anglosassone»», uno «strumento di osservazione» dell'operato del governo, può essere di aiuto. «Vogliamo contrappore la bellezza della politica capace di cambiare le cose - ha poi sottolineato il Cavaliere - al chiacchiericcio e alla politica dell'inganno». Un qualcosa che, a suo parere, il nuovo clima con cui si è aperta questa legislatura renderà possibile.

LE PRIORITA' - Tra le priorità che l'esecutivo sarà chiamato ad affrontare, Berlusconi ha indicato la rimozione dei rifiuti in Campania, la detassazione prima casa, agevolazioni fiscali generalizzate, interventi per «la sovranità della legge sul territorio dello Stato» e per «liberare dalla paura i cittadini, soprattutto donne e anziani» perché «la sicurezza è sinonimo della libertà». Poi il premier ha insistito sull'urgenza di arrivare alla crescita del Paese, dal punto di vista economico e sociale, e ha fatto cenno alla necessità di arrivare ad un «federalismo fiscale e solidale» e ad un maggiore sviluppo del sud, anche attraverso una lotta decisa alla criminalità organizzata.

ABORTO E IMMIGRAZIONE - Berlusconi si è poi impegnato a lottare contro le «cause materiali dell'aborto» e a promuovere una «cultura della vita e della tutela dell'infanzia» lavorando anche per fare uscire l'Italia dalla attuale situazione di denatalità. Ha poi detto no a quella che definisce «immigrazione selvaggia», precisando che sarà fatta una politica di inclusione attenta e ragionata perché «dobbiamo essere padroni in casa nostra ma al tempo stesso fieri della nostra capacità di accoglienza».

CONTI PUBBLICI E TASSE - Il presidente del Consiglio ha spiegato che «è necessario tenere i conti pubblici in ordine» e procedere con una intensa lotta all'evasione fiscale, lavorando però per «ristabilire il concetto che le tasse non sono belle in se, ma sono il corrispettivo che viene dato allo stato in cambio di servizi che per questo devono essere efficienti». E in ogni caso, il recupero tributario «non sarà mai punitivo verso chi produce ricchezza nel Paese». Berlusconi ha ricordato che l'economia mondiale non gode di ottima salute, che l'Italia avrà bisogno di far sentire maggiormente la propria voce nei mercati internazionali e ha precisato che, senza cadere in protezionismi e chiusure, andranno tutelati «la produzione e gli interessi delle imprese italiane di fronte a forme sleali di concorrenza».

RIFORME E CONFRONTO - Il Cavaliere ha ribadito la necessità di lavorare, insieme all'opposizione, per le riforme istituzionali e costituzionali che in buona parte sono già condivise e tra queste ha citato il rafforzamento dei poteri dell'esecutivo, la diminuzione del numero dei parlamentari, il nuovo assetto federalista, il nuovo sistema di elezione di Camera e Senato. E in questo contesto ha rilanciato l'opzione del dialogo tra tutte le forze politiche italiane perché «nessuno deve sentirsi escluso». Berlusconi ha detto di non essersi mai considerato «un uomo solo al comando» e ha auspicato che le reciproche aperture tra i Poli diventino «le nuove buone regole della politica italiana». Anche perché «lo scontro antropologico tra diverse classi di umanità», che ha caratterizzato la stagione delle ideologie, «deve restare per sempre alle nostre spalle». Berlusconi ha infine augurato buon lavoro a tutti i parlamentari: «Per aiutare tutti noi - ha detto nel passaggio finale - invochiamo l'aiuto di Dio e anche un po' di fortuna che, come si sa, va aiutata con coraggio e virtù».
Da notare le reazioni a caldo del PD improntate a un cauto ottimismo, ma aspettando i fatti di questa apertura.

Quote:
Dario Franceschini, vice segretario del Pd, apprezza i «toni» usati dal premier Berlusconi nel discorso per la fiducia alla Camera, e si riserva di dare un giudizio sui «fatti» e cioè le iniziative concrete del governo. «Ricordiamo tutti - ha affermato Franceschini a Montecitorio - il Berlusconi della legislatura 2001-2006 e il Berlusconi della campagna elettorale; evidentemente ha deciso di cambiare toni, di avere dei toni più civili e aperti al dialogo. L'avvio di una stagione diversa cominciata grazie alla nascita del Partito Democratico sta producendo qualche frutto». «Naturalmente - ha aggiunto Franceschini - non basta il tono e la cortesia parlamentare; servono i fatti. Noi - ha aggiunto il vice segretario del Pd - faremo un'opposizione disposta a dialogare nella scrittura delle regole, pronta a incalzare il governo sui contenuti ma anche pronta ad alzare la voce quando ce ne sarà bisogno». Non ha invece rilasciato commenti ai cronisti il numero uno del Pd, Walter Veltroni: «Parlerò domani in aula» si è limitato a dire il segretario del partito.
Sono soddisfatto che ci siano riconoscimenti repicroci da parte dei maggiori partiti proprio come succede in un paese moderno.
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Old 14-05-2008, 11:22   #3
alarico75
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Oggi ottimo discorso di replica in fase di fiducia:

Quote:
ROMA - «Se pò ffà!». Berlusconi tende la mano a Veltroni citando Crozza. Il premier, in conclusione della sua replica alla Camera prima del voto di fiducia al governo, ribadisce la sua apertura al dialogo con l'opposizione. «Non ci sarà mai da parte nostra - assicura il Cavaliere - il rifiuto pregiudiziale ai contributi costruttivi dell'opposizione». Apertura accolta dal leader del Pd, che assicura la disponibilità a discutere su alcuni temi: «La Rai e le riforme saranno il primo banco di prova» dice l'ex sindaco di Roma. Ma Veltroni non risparmia qualche stoccata: secondo il segretario del Partito democratico, manca nelle dichiarazioni programmatiche di Berlusconi «un disegno alto e forte» per il cambiamento del Paese. Non ci sta invece Antonio Di Pietro: nella sua dichiarazione di voto, il leader dell'Italia dei Valori - protagonista anche di un battibecco con il presidente della Camera, Fini - è il più duro con Berlusconi: «Noi non abbocchiamo - afferma l'ex pm -. Non intendiamo cadere nella tela del ragno. Abbiamo memoria e non intendiamo perderla. Conosciamo bene la sua storia personale e politica».

BERLUSCONI - Il primo a parlare nell'aula di Montecitorio, come da programma, è il presidente del Consiglio. Berlusconi ribadisce, dopo il dibattito di martedì, la sua disponibilità al dialogo. «A chi ci ha voluto incalzare e sfidare», a cominciare dalla necessità di fare le riforme - afferma il premier - «voglio dire che questo governo intende accogliere questa sfida con spirito costruttivo». «In aula ho ascoltato dicorsi sensati - afferma Berlusconi, riferendosi in particolar modo all'intervento di Piero Fassino - e anche in campagna elettorale ho apprezzato le parole di Veltroni» sulla pressione fiscale: «lo slogan pagare meno e pagare tutti è condivisibile e condiviso». «Ci saranno temi sui quali ci divideremo, come il Ponte sullo Stretto di Messina o la detassazione degli straordinari - chiarisce Berlusconi - ma su altri è possibile raggiungere una convergenza». E il «primo terreno di confronto» sarà quello delle riforme. «È vero che i due anni di governo di Prodi hanno generato una insofferenza diffusa e una inclinazione alla sfiducia verso chi dirigeva il Paese - prosegue il presidente del Consiglio - ma noi non siamo caduti nell'errore di promettere lo smantellamento sistematico, pregiudiziale delle leggi della passata maggioranza, a partire dalla costosa controriforma della nostra riforma delle pensioni che avete realizzato contro il nostro parere. Non lo abbiamo fatto e non lo faremo». Apertura anche sulla sicurezza: «Nel nostro pacchetto ci saranno alcune misure analoghe a quelle proposte dal ministro Amato e richieste espressamente da Veltroni». Poi la battuta finale: «Ho avuto sempre la passione dell'ottimismo, credo che se lo vorremo davvero e tutti insieme, come direbbe pacatamente e serenamente il principale esponente dello schieramento a me avverso, se pò ffa', ce la possiamo fare».
E ottima la risposta di Veltroni.
Quote:
VELTRONI - Poi tocca a Walter Veltroni. Il leader del Pd rivendica innanzitutto il ruolo del suo partito nella «non demonizzazione dell'avversario» e nel superamento della frammentazione politica. L'ex sindaco di Roma non manca di rivolgere la sua critica al Cavaliere, che ha «una parte importante rispetto a ciò che è avvenuto o non è avvenuto in questo Paese» negli ultimi quindici anni. Veltroni mette in guardia la maggioranza: «Più che i numeri, conta il disegno politico». E nel discorso del Cavaliere, «manca un disegno alto e forte per il cambiamento del Paese. Non pensate di avere il Paese in mano». Poi l'apertura: «L'Italia deve cambiare pagina e ciascuno deve dare il suo contributo: raccolgo il suo invito e vorrei che si partisse subito con le misure per rendere più efficiente la macchina dello Stato, la riduzione del numero dei parlamentari, la riduzione dei costi della politica, l'autonomia e la libertà di informazione, a partire dall'indipendenza della Rai. Qui vedremo subito se il dialogo è vero» «Conoscerà - assicura Veltroni - l'opposizione di una forza democratica alternativa, seria e responsabile, che avrà nel governo ombra l'opposizione democratica di un Paese unito, come invita a fare il presidente Napolitano. Voteremo contro il suo governo, ma convergeremo per gli interessi del Paese e per questo voteremo sui provvedimenti giusti che faranno il bene dell'Italia. Non mostreremo i muscoli, ma l'intelligenza e il senso di responsabilità di una forza alternativa e di apertura».
Speriamo in una collaborazione stretta fra governo e governo ombra, per portare avanti le convergenze in temi di sicurezza,lavoro e riforme.
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Old 14-05-2008, 11:26   #4
GianoM
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Buoni i toni, aspettiamo i fatti.
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Old 14-05-2008, 11:39   #5
Tefnut
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ottimi i toni, ora attendiamo i fatti
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Si chiude una porta.. si apre un portone
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Old 14-05-2008, 12:00   #6
alarico75
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Aggiungo per completezza le posizioni di Casini e di Di Pietro

Quote:
Casini conferma il voto contrario del suo partito alla fiducia chiesta dal governo, anche se «è difficile dissentire dalle dichiarazioni programmatiche». «Siamo pronti a fare un'opposizione repubblicana - assicura l'ex presidente della Camera - saremo leali verso la Repubblica e valuteremo il governo sui contenuti». Per il leader dell'Udc, Berlusconi ora non ha alibi: «Gli italiani le hanno dato più potere di chiunque dei suoi predecessori, anche più di De Gasperi. Ne faccia buon uso. Per parte nostra cercheremo di aiutarvi a non deludere gli italiani».
Quote:
Il leader dell'Idv non usa mezzi termini: «Noi non abbocchiamo - afferma l'ex pm, rivolto a Berlusconi -. Non intendiamo cadere nella tela del ragno. Abbiamo memoria e non intendiamo perderla. Conosciamo bene la sua storia personale e politica». Interruzioni dai banchi della maggioranza, ma Di Pietro va avanti: «Berlusconi vuole un'opposizione morbida, quasi di governo», ma «noi dell'Italia dei valori non la faremo, né crediamo che la faranno gli amici del Pd. Sappia che da oggi esiste ed esisterà un'opposizione forte, senza compromessi». L'ex magistrato tocca i temi del conflitto di interessi («Il suo silenzio ci fa capire che non vuole risolverlo»), della giustizia («vuole una giustizia debole con i forti e forte con i deboli, lei odia i giudici che fanno il proprio dovere») e dei conti lasciati al precedente governo, quando «il povero Prodi si è dovuto far carico di farli quadrare e ne ha pagato le conseguenze». Quello di Berlusconi è stato «un discorso furbo per cercare di imbavagliare l'opposizione», perché il Cavaliere dice di volere il dialogo «ma a una voce sola, la sua». «Non credo che il Pd cadrà nel trabocchetto, né ci cadremo noi. Da oggi - avverte Di Pietro - esiste ed esisterá un'opposizione forte, senza compromessi».
Da notare questo particolare sul discorso di Di Pietro che e' indice di diversi rancori sorti fra PD e Idv.
Quote:
10:28 Di Pietro: "Noi non abbocchiamo" "Noi dell'Idv non abbocchiamo, non cadremo nella sua tela del ragno, nelle sue pacche sulle spalle. Noi abbiamo memoria e conosciamo la sua storia personale e politica" dice Di Pietro rivolto a Berlusconi. E dai banchi della maggioranza si alzano proteste.

10:32 Di Pietro a Berlusconi: "Vuole un dialogo ad una sola voce, la sua"
Di Pietro continua il suo attacco a Berlusconi: "Lei vuole una giustizia forte con i deboli e debole con i forti". Il premier sorride. "Lei descrive un paese dei balocchi per cercare di imbavagliare l'opposizione. Lei vuole un dialogo ad una voce sola, la sua".

10:36 Dal Pd nessun applauso a Di Pietro
"Da oggi ci sarà un'opposizone forte e senza compromessi. Noi crediamo che lei si sia messo a fare politica per i suoi interessi personali" conclude Di Pietro. Dai banchi del Pd nessun applauso.
Credo che il PD si meriti un apertura che rafforzi la loro componente moderata e aiuti a farla crescere, per aprire il campo alla fine delle ideologie e l'arrivo alle lotte sui contenuti,in puro stile Blairiano o Clintoniano.

Vedremo.
UDC assolutamente sotto tono,vedremo se riuscira' a recuperare un luogo di opposizione dove avra' una sua rilevanza.

Idv e' l'unica opposizione dura e pura. Il suo atteggiamento intransigente paghera' dal punto di vista elettorale assorbendo voti dall'area di sinistra radicale, un po' meno dal punto di vista parlamentare se veramente questo dialogo prende quota.
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Old 14-05-2008, 13:41   #7
Cfranco
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A parole sono bravi tutti .
Peccato che Silvio lo conosciamo bene e solo un illuso potrebbe pensare che abbia intenzione di cambiare le solite tattiche .
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Old 14-05-2008, 13:44   #8
GianoM
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Quote:
Originariamente inviato da Cfranco Guarda i messaggi
A parole sono bravi tutti .
Peccato che Silvio lo conosciamo bene e solo un illuso potrebbe pensare che abbia intenzione di cambiare le solite tattiche .
Quello che ha detto Di Pietro, in pratica.
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