MediaTek potrebbe produrre chip in America nella Fab di TSMC in Arizona
MediaTek sta valutando la produzione di chip negli Stati Uniti tramite TSMC, con l'obiettivo di soddisfare la domanda di clienti americani e mettersi al riparo dalle politiche imprevedibili della Casa Bianca.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Settembre 2025, alle 15:01 nel canale ProcessoriMediaTek
MediaTek sta discutendo con TSMC la possibilità di produrre alcuni chip negli Stati Uniti, presso il nuovo impianto Fab 21 di Arizona. Si tratterebbe di un passo significativo per il produttore taiwanese, che diventerebbe la prima azienda non americana a richiedere la realizzazione dei propri semiconduttori nel sito a stelle e strisce della casa taiwanese.
Secondo quanto riportato dal Nikkei e confermato da JC Hsu, vicepresidente corporate di MediaTek, le trattative sono ancora in corso e non esiste al momento un accordo vincolante. Le aree di interesse sono principalmente due: componenti per il settore automotive e chip destinati ad applicazioni soggette a maggiore regolamentazione o di rilevanza strategica.

Produrre negli Stati Uniti rappresenta una scelta costosa rispetto alle fabbriche TSMC di Taiwan, ma consentirebbe a MediaTek di rispondere alle richieste dei clienti statunitensi, interessati a una filiera più locale, e di ridurre potenziali rischi legati a dazi o vincoli politici.
Non è stato tuttavia chiarito né quando potrebbe partire la produzione né con quale processo produttivo. TSMC Fab 21 al momento è focalizzata sulle tecnologie N5 e N4 per chip consumer, AI e HPC, mentre resta incerta la disponibilità di flussi produttivi certificati per l'automotive. Un punto cruciale è infatti la conformità allo standard di qualità IATF 16949, necessario per dispositivi di sicurezza critica come ADAS, powertrain o sistemi di gestione delle batterie.
TSMC offre già varianti di processo ottimizzate per il settore automobilistico (N5A, N4A, N3A), che integrano controlli più stringenti e criteri di affidabilità. Tuttavia, non è noto se queste opzioni siano o saranno disponibili nello stabilimento statunitense. Senza certificazioni adeguate, MediaTek potrebbe limitarsi a produrre chip destinati a sistemi meno critici, come infotainment o connettività, continuando invece a servirsi delle linee certificate in Taiwan per i componenti di fascia automotive più delicata.
L'interesse verso Fab 21 è comunque elevato: oltre una dozzina di aziende starebbe puntando a riservare capacità produttiva sul processo N2 che sarà in futuro disponibile negli Stati Uniti. Per MediaTek, garantirsi accesso a tali risorse potrebbe rivelarsi strategico in un'ottica di lungo termine.










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