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23-06-2010, 12:27 | #41 | |
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Città: Enna : urbs inexpugnabilis
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Con questi qui io non dialogo. |
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23-06-2010, 12:34 | #42 |
Registered User
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Interessante e naturale il fatto che una notizia importante come questa non sia circolata nei telegiornali.
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23-06-2010, 12:40 | #43 |
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è la democrazia bellezza!
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23-06-2010, 12:46 | #44 |
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speriamo che sia davvero sufficente a bloccare il nucleare in italia..
io vorrei che si potenziasse eolico, solare e qualsiasi altra forma di energia pulita... e se non basta iniziamo allora a ridurre i consumi.
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23-06-2010, 12:47 | #45 |
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Ma allo sbando e in completo declino ce sarai te, io noto che i consensi di b. calano a favore dell'IDV e spero che il trend continui.
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23-06-2010, 12:49 | #46 | |
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Senza contare che se non c'è sole cosa fai, spegni una regione random? Assurdo che nel 2010 ci sia gente convinta di poter soddisfare la richiesta energetica di un'intera nazione solo col solare |
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23-06-2010, 12:52 | #47 | |
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Meglio per tutti che continuio a calare , se chiedi in giro nessuno lo vota si vergognano a dirlo , ma poi lo rimandano al governo a combinare distastri a sistemare donnine e a risolvere i suoi problemi con la giustizia. |
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23-06-2010, 12:53 | #48 | |
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I costi e i tempi sono troppo elevati , l uranio costerà sempre di più le centrali di nuova generazione quando arriveranno noi avremmo appena finito di costruire le nostre che quindi già saranno vecchie. |
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23-06-2010, 12:54 | #49 | ||
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Quote:
Almeno questo è quello che dicono, se poi si vergognano di votarlo e dicono fandonnie (cit.) non è colpa mia Quote:
Io ho sempre detto che ci vuole un mix, da cui possibilmente escludere i combustibili fossili. Il nucleare è un'opzione che permette di farlo. Inoltre dire che una centrale EPR tra 10 anni sarà obsoleta non ha alcun senso. E se l'uranio costerà di più si potranno riprocessare le vecchie scorie o passare dal ciclo Uranio-Plutonio al ciclo Torio-Uranio, tecnologia nella quale sta investendo tantissimo l'India. Una volta che la centrale è costruita cambiare l'alimentazione non è una cosa esageratamente onerosa... Ultima modifica di demonbl@ck : 23-06-2010 alle 12:57. |
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23-06-2010, 13:07 | #50 |
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Io sono convinto che dobbiamo risparmiare energia , ridurre gli sprechi , rinnovabili e basta. il nucleare troppo rischioso , per questa italia.
Dove non c è trasparenza su nulla , cricche imprenditoriali , una propensione nel fare i furbetti... Ancora paghiamo le scorei degli anni 80 nelle bollette dell enel.. Su report hanno fatto vedere che ci sono in giro scorie stoccate in cantine... il nucleare richiede qualità di cui siamo sprvvisti al momento. e non parlo di ingegneri di quelli ne abbiamo , e di grandissimo valore e tutto il resto che non va bene. |
23-06-2010, 17:09 | #51 |
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Nucleare. Idv a Prestigiacomo: Ok confronto se aperto a ogni esito
Roma, 23 giu. (Apcom) - Italia dei Valori si dichiara disponibile ad aprire con il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo un confronto in vista del ritorno in Italia del nucleare "purchè sia serio,vero e aperto ad ogni esito" mentre l "pappe scodellate le lasciamo ai potentati industrial-militari" "Se sarà così - afferma Paolo Brutti, responsabile Ambiente dei dipietristi- Idv è pronta a portare il suo punto di vista. http://www3.lastampa.it/ambiente/sez...o/lstp/252872/ Siamo sicuri che la corte costituzionale abbia bocciato il ritorno al nucleare? Su cosa si vogliono confrontare allora Idv e Prestigiacomo?
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"A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca" (G.A. ....e non è Giorgio Armani!) |
23-06-2010, 17:11 | #52 | |
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Sino a poco tempo fa ho sentito di pietro assolutamente contrario al nucleare. |
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23-06-2010, 17:20 | #53 |
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Magari qualcuno gli ha spiegato l'utilità del nucleare e finalmente ha capito pure lui.
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23-06-2010, 17:23 | #54 | |
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L importante che non le facciate in sicilia. Noi qui abbiamo un ponte da costruire , fanno circa 6 miliardi d euro... la sicilia è off limits... Fatele a pontida. |
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23-06-2010, 17:24 | #55 |
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Scusate ma il titolo della discussione è sbagliato, la corte ha bocciato i ricorsi delle Regioni, non ha bocciato il Decreto del Governo.
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23-06-2010, 17:26 | #56 | |
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Non ci vedrei molta logica a piazzarle in Sicilia e poi tirare su dei fili fin qua in Padania. |
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23-06-2010, 17:29 | #57 |
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Nucleare, la Consulta: "I ricorsi delle Regioni restano inammissibili"
La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare: "Infondati e inammissibili". Il primo passo sarà scegliere i siti che ospiteranno le centrali
Roma - Cade anche l’ultimo ostacolo di rilievo per il ripristino dell’atomo in Italia. La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi sollevati da dieci Regioni sulla legge delega del 2009 sul nucleare, dichiarandoli in parte infondati e in parte inammissibili. A impugnare la legge n. 99 del 2009 che ha conferito al governo la delega per la riapertura degli impianti nucleari in Italia sono state Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise. Anche il Piemonte aveva fatto ricorso alla Consulta che però la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare. Numerosi i profili di illegittimità della legge delega lamentati dalle Regioni. Al governo è stata contestata soprattutto l'assenza di intesa e raccordo con ciascuna delle Regioni interessate dalla scelta dei siti delle centrali; i criteri e le modalità di esercizio del potere sostituivo dell'esecutivo centrale in caso di mancato accordo; la possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e di protezione; la procedura che prevede una autorizzazione unica (e non a livello locale) sulle tipologie di impianti per la produzione di energia nucleare rilasciata previa intesa della Conferenza unificata e dopo delibera del Cipe. Questa non sarà comunque la parola definitiva della Consulta sul nucleare: oltre che sulla legge delega, i giudici costituzionali dovranno pronunciarsi anche sul decreto delegato del 15 febbario scorso, nel frattempo impugnato da alcune regioni (Emilia Romagna, Toscana e Puglia). Il ritorno all'atomo Ora, il primo passo necessario ad avviare la fase di ritorno dell’Italia al nucleare sarà quello di scegliere i siti che ospiteranno le centrali. Operazione per la quale, secondo il governo, ci vorranno circa tre anni. I criteri per la scelta sono stati dettagliati più volte: l’European Pressurized Reactor (EPR) di tecnologia francese - quello che sbarcherà in Italia - richiede zone poco sismiche, in prossimità di grandi bacini d’acqua senza però il pericolo di inondazioni e, preferibilmente, la lontananza da zone densamente popolate. Non a caso il decreto legislativo varato dal Consiglio dei ministri a dicembre, che mira a indicare le aree che potranno essere scelte dagli operatori per la costruzione delle prossime centrali nucleari, indica una serie di parametri ambientali, fra cui popolazione e fattori socio-economici, qualità dell’aria, risorse idriche, fattori climatici, valore paesaggistico e architettonico-storico. I possibili siti in Italia Secondo il decreto, i siti che decideranno di ospitare le centrali potranno ottenere bonus sostanziosi, intorno ai 10 milioni di euro l’anno, destinati sia agli enti locali che ai residenti nelle zone in questione. Fra i nomi che puntualmente ritornano, al di là delle dichiarazioni contrarie di alcuni presidenti di Regione, ci sono quelli già scelti per i precedenti impianti, poi chiusi in seguito al referendum del 1987: Caorso, nel Piacentino, e Trino Vercellese (Vercelli), entrambi collocati nella Pianura Padana e quindi con basso rischio sismico ed alta disponibilità di acqua di fiume. Fra i luoghi più papabili, anche Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che unisce alla scarsa sismicità la presenza dell’acqua di mare. Secondo altri, fra cui i Verdi e Legambiente, il quarto candidato ideale è Termoli, in provincia di Campobasso, mentre in altre circostanze si è fatto il nome di Porto Tolle, a Rovigo, dove c’è già una centrale a olio combustibile in processo di conversione a carbone pulito. Gli altri nomi che ricorrono più spesso sono Monfalcone (in provincia di Gorizia) Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento), Oristano e Chioggia (Venezia). Il Giornale |
23-06-2010, 17:30 | #58 | |
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Le scorie ve le stoccate voi. Palma agrigento troppo vicino. La volta buona che emigro. |
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23-06-2010, 17:37 | #59 | |
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P.S Se non sbaglio le scorie se le becca la Francia. |
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23-06-2010, 17:40 | #60 |
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Il mio idv è contro il nucleare. qualsiasi partito che lo appoggi , non ha il mio voto e della mia famiglia.
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