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Old 13-11-2006, 09:46   #161
nomeutente
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Originariamente inviato da D_thomas
Silvio con tutta la sua manica di balordi
Puoi esprimere le tue opinioni senza dare del balordo a metà della classe politica italiana.
Ammonito

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Originariamente inviato da NeSs1dorma
della sua incompetenza o dei suoi ministri....
Puoi esprimere le tue opinioni senza dare dell'incompetente a metà della classe politica italiana.
Segnati che "incompetente", se non argomentato, è un insulto, perché la prossima volta c'è l'ammonizione anche per te.
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Old 13-11-2006, 09:59   #162
funky80
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Credo che ritenere tutti gli italiani "impazziti" solo perchè si prendono la libertà di esprimere il proprio dissenso sia una uscita folle. Per usare un eufemismo potrei dire che questo governo risente di ampie "difficoltà comunicative" nel far capire alla gente l'utilità di un provvedimento di questa portata. Oppure sanno comunicare bene, ma la manovra è uno schifo ( io propendo per un mix delle duem cose sbilanciato sulla seconda ) Il problema non è la portata di questa manovra, i cui effetti si vedranno solo nel prossimo periodo e su cui il giudizion on può ancora essere formulato, ma nelle modalità di reperimento delle risorse. in campagna elettorale il csx ha reagito alla campagna elettorale comportandosi esattamente come il proprio avversario: facendo promesse insostenibili e demagogiche ( il famoso "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani") e ora che invece si accingono a prelevare abbondantemente non sanno come giustificare le promesse mancate. Quello che inoltre sconvolge la gente è che il prelievo forzoso non sia accompagnato da una batteria di tagli appropriati, è un pò come dire: voi sacrificatevi per tutti per rimettere sui binari il paese, che noi non siamo pronti a farlo!Anceh le tanto sbandierate liberalizzazioni sono partite dai farmacisti ( sacorosanto ) dai notai e dai tassisti, invece che da banche, assicurazioni e lobby realmente importanti. Se a ciò si aggiunge la strutturazione oscena degli aumenti alle aliquote la frittata è completa. Hanno sostenuto che non ci sarà alcuna umento delle imposte, ma solo una ridistribuzione, il problema è che essa non è stata strutturata prelevando maggiormente in funzione di chi guadagna maggiomente, ma applicando una "gaussiana", cioè hanno aumentato le aliquote alle fasce intermedie, lasciando inalterati i conti per chi ha redditi moltio alti. Io, e quì parlo in prima persona, credo che questa manovra sia eccessiva e mal strutturata, perchè priva di tagli strutturali che avrebbero reso più sensato il prelievo complessivo. Secondo mè è inutile riempire il secchio se il fondo è completamente bucherellato. un ultima considerazione, ritornando al post di apertura del topic, riguarda la popolazione. Se così tanta gente, ben più del 50% che non l'ha votato, supportata da pareri di numerosi economisti mondiali, ritiene sbagliata la strutturazione del prelievo di questa manovra saranno tutti "impazziti", o forse ci sarà qualcosa che non và nel testo del provvedimento? magari dovrebbe sovvenire il dubbio che se 9 voci su 10 sono contrarie si stia andando nella direzione sbaglaita?
funky80 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-11-2006, 10:58   #163
HenryTheFirst
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Originariamente inviato da misterx
chissà quell'omino quando capirà che si trova li solo per servire una nazione e non per fare il cavolo che gli pare
Certi appellattivi vanno evitati, non mi sembra difficile da capire. Ammonito.
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John Donuts
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Old 13-11-2006, 11:00   #164
:.Blizzard.:
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Originariamente inviato da funky80
Credo che ritenere tutti gli italiani "impazziti" solo perchè si prendono la libertà di esprimere il proprio dissenso sia una uscita folle. Per usare un eufemismo potrei dire che questo governo risente di ampie "difficoltà comunicative" nel far capire alla gente l'utilità di un provvedimento di questa portata. Oppure sanno comunicare bene, ma la manovra è uno schifo ( io propendo per un mix delle duem cose sbilanciato sulla seconda ) Il problema non è la portata di questa manovra, i cui effetti si vedranno solo nel prossimo periodo e su cui il giudizion on può ancora essere formulato, ma nelle modalità di reperimento delle risorse. in campagna elettorale il csx ha reagito alla campagna elettorale comportandosi esattamente come il proprio avversario: facendo promesse insostenibili e demagogiche ( il famoso "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani") e ora che invece si accingono a prelevare abbondantemente non sanno come giustificare le promesse mancate. Quello che inoltre sconvolge la gente è che il prelievo forzoso non sia accompagnato da una batteria di tagli appropriati, è un pò come dire: voi sacrificatevi per tutti per rimettere sui binari il paese, che noi non siamo pronti a farlo!Anceh le tanto sbandierate liberalizzazioni sono partite dai farmacisti ( sacorosanto ) dai notai e dai tassisti, invece che da banche, assicurazioni e lobby realmente importanti. Se a ciò si aggiunge la strutturazione oscena degli aumenti alle aliquote la frittata è completa. Hanno sostenuto che non ci sarà alcuna umento delle imposte, ma solo una ridistribuzione, il problema è che essa non è stata strutturata prelevando maggiormente in funzione di chi guadagna maggiomente, ma applicando una "gaussiana", cioè hanno aumentato le aliquote alle fasce intermedie, lasciando inalterati i conti per chi ha redditi moltio alti. Io, e quì parlo in prima persona, credo che questa manovra sia eccessiva e mal strutturata, perchè priva di tagli strutturali che avrebbero reso più sensato il prelievo complessivo. Secondo mè è inutile riempire il secchio se il fondo è completamente bucherellato. un ultima considerazione, ritornando al post di apertura del topic, riguarda la popolazione. Se così tanta gente, ben più del 50% che non l'ha votato, supportata da pareri di numerosi economisti mondiali, ritiene sbagliata la strutturazione del prelievo di questa manovra saranno tutti "impazziti", o forse ci sarà qualcosa che non và nel testo del provvedimento? magari dovrebbe sovvenire il dubbio che se 9 voci su 10 sono contrarie si stia andando nella direzione sbaglaita?
Purtroppo mi trovo d'accordo con te. Certe uscite in campagna pre elettorale erano da evitare totalmente ed era inevitabile che si sarebbero trasformate in un boomerang. Ma onestamente parlando, tra una persona che aumenta le tasse sapendo di andare contro il consenso popolare - che 9 italiani su 10 vogliano la botte piena e la moglie ubriaca è sotto gli occhi di tutti - e una che promette un paese senza tasse e che pensa ai propri interessi do' fiducia senz'altro alla prima. Poi diciamocelo, i telegiornali si sono dati molto da fare per creare il solito catastrofismo e allarmismo, sputando giudizi ancor prima che la finanziaria potesse sorbire effetti, quando magari ieri leggendo l'Espresso riportavano notizie tutt'altro che negative - che non mancano, intendiamoci. Io dico di stare a vedere e di tirare le somme tra qualche anno a conti fatti.
:.Blizzard.: è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-11-2006, 12:08   #165
funky80
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Originariamente inviato da :.Blizzard.:
Purtroppo mi trovo d'accordo con te. Certe uscite in campagna pre elettorale erano da evitare totalmente ed era inevitabile che si sarebbero trasformate in un boomerang. Ma onestamente parlando, tra una persona che aumenta le tasse sapendo di andare contro il consenso popolare - che 9 italiani su 10 vogliano la botte piena e la moglie ubriaca è sotto gli occhi di tutti - e una che promette un paese senza tasse e che pensa ai propri interessi do' fiducia senz'altro alla prima. Poi diciamocelo, i telegiornali si sono dati molto da fare per creare il solito catastrofismo e allarmismo, sputando giudizi ancor prima che la finanziaria potesse sorbire effetti, quando magari ieri leggendo l'Espresso riportavano notizie tutt'altro che negative - che non mancano, intendiamoci. Io dico di stare a vedere e di tirare le somme tra qualche anno a conti fatti.
Sul tirare le somme sono perfettamente d'accordo, è innegabile però che io, a fronte di una richiesta di sacrificio così marcata, mi aspetti anche molto in termini di obbiettivi realizzati, cioè non credo mi basterà che la situazione rimanga stabile per giudicare positivamente questo provvedimento. Rimane aperto il merito delle fonti da cui attingere. Certe uscite mi sono sembrate proprio fuori luogo. uno dei provvedimenti che più apprezzai del cdx fù quello sul tetto del 2% all'incremento di spesa per ministeri e amministrazioni locali. Questo ora è stato tolto a favore di un taglio del 10% ( insostenibile ) e della liberalizzazioni su addizzionali irpef e ici, che, imho, è come dire: spremete voi i cittadini così la patata bollente dello scontento non la prendiamo solo noi. é la stessa identica criticatissima operazione dell'aumento delle imposte indirette attribuita al cdx: non si può criticare ferocemente e con livore per 5 anni sostenendo di essere "aria nuova" per poi fare esattamente le stesse cose condannate 5 mesi prima. Questa iposcrisia di fondo è ben percepita dall'elettore di csx medio, che adesso come adesso è molto deluso, perchè si è reso conto di aver seguito fedelmente l'esca più attraente solo per finire nel paniere di un pescastore differente, ma non per questo più clemente, del precedente. gli elettori del cdx, come mè, al contrario vedono con rabbia quanto stà accadendo, perchè, vuoi le tempistiche di intervento o le loro modalità, si ha l'impressione che i provvedimenti siano particolarmente duri contro le classi tipicamente bacino di voti per l'opposizione. il tempo dirà se padoa ha lavorato bene, io, per qanto non suo ammiratore, intanto mi godo il riscatto di tremonti e l'assenza del famigerato "buco" tanto promulgato, che è sì presente, ma quasi interamente coperto dai maggiori introiti fiscali ( anche a ballarò hanno dovuto ammettere, sebbene cercando di glissare sulle cifre dell'opinionista collegato, questa verità ). Spero vivamente che il sentimento comune sia errato e che tutto vada per il meglio, ma credo anche che si sarebbe dovuto fare di meglio sui tagli.
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Old 13-11-2006, 19:12   #166
bjt2
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Sul tirare le somme sono perfettamente d'accordo, è innegabile però che io, a fronte di una richiesta di sacrificio così marcata, mi aspetti anche molto in termini di obbiettivi realizzati, cioè non credo mi basterà che la situazione rimanga stabile per giudicare positivamente questo provvedimento. Rimane aperto il merito delle fonti da cui attingere. Certe uscite mi sono sembrate proprio fuori luogo. uno dei provvedimenti che più apprezzai del cdx fù quello sul tetto del 2% all'incremento di spesa per ministeri e amministrazioni locali. Questo ora è stato tolto a favore di un taglio del 10% ( insostenibile ) e della liberalizzazioni su addizzionali irpef e ici, che, imho, è come dire: spremete voi i cittadini così la patata bollente dello scontento non la prendiamo solo noi. é la stessa identica criticatissima operazione dell'aumento delle imposte indirette attribuita al cdx: non si può criticare ferocemente e con livore per 5 anni sostenendo di essere "aria nuova" per poi fare esattamente le stesse cose condannate 5 mesi prima. Questa iposcrisia di fondo è ben percepita dall'elettore di csx medio, che adesso come adesso è molto deluso, perchè si è reso conto di aver seguito fedelmente l'esca più attraente solo per finire nel paniere di un pescastore differente, ma non per questo più clemente, del precedente. gli elettori del cdx, come mè, al contrario vedono con rabbia quanto stà accadendo, perchè, vuoi le tempistiche di intervento o le loro modalità, si ha l'impressione che i provvedimenti siano particolarmente duri contro le classi tipicamente bacino di voti per l'opposizione. il tempo dirà se padoa ha lavorato bene, io, per qanto non suo ammiratore, intanto mi godo il riscatto di tremonti e l'assenza del famigerato "buco" tanto promulgato, che è sì presente, ma quasi interamente coperto dai maggiori introiti fiscali ( anche a ballarò hanno dovuto ammettere, sebbene cercando di glissare sulle cifre dell'opinionista collegato, questa verità ). Spero vivamente che il sentimento comune sia errato e che tutto vada per il meglio, ma credo anche che si sarebbe dovuto fare di meglio sui tagli.
Ma che dici... I maggiori introiti IRPEF del 2005 sono merito di Prodi... Lo sapevano tutti che Berlusconi avrebbe perso e che con "la serietà al governo" non si poteva più evadere...
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Old 13-11-2006, 20:27   #167
siluro85
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ma state scherzando spero?cioè prodi da dei pazzi a tutti gli italiani e tutti lo difendono?cioè...stiamo rasentando il ridicolo...la coerenza non è mai stata il forte degli italiani...anzi...sull'altare del pensiero politico si sacrifica tutto...siccome prodi è di sinistra allora dice vangelo...
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Old 13-11-2006, 20:54   #168
maxsona
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Mancino: il Paese non è impazzito, ma demotivato

Il Paese è impazzito, come ha detto il premier Prodi in una intervista? «Non credo». «Credo che il Paese è demotivato». Lo ha detto il vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura, Nicola Mancino, a SkyTg24 Pomeriggio, commentando una affermazione del presidente del Consiglio.

Per il vice presidente del Csm «le denunce sullo stato del paese andavano fatte un pò prima». «Era necessario - ha aggiunto Mancino - parlare subito alla nazione».

«Le condizioni in cui il Paese è stato lasciato e in cui la nuova maggioranza lo ha preso, dovevano essere spiegate attentamente, anche dal punto di vista della tempistica. Abbiamo avuto una finanza creativa - ha aggiunto Mancino - e solo nell'ultimo anno di governo del centro-destra è stata più rigorosa; ma un solo anno non ha potuto rimediare a quello che era stato fatto negli anni precedenti». Alla domanda se a suo parere sarebbe stato necessario che una volta insediato a Palazzo Chigi il premier Prodi a rete unificate parlasse al Paese, Mancino ha risposto: «Era necessario, ma non sono io a dover consigliare il presidente del Consiglio, che ha diritto a parlare a reti unificate tutte le volte che lo ritiene opportuno».
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Old 13-11-2006, 22:03   #169
zerothehero
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Originariamente inviato da aLLaNoN81
No, non sto parlando di scuole primarie, sto parlando di università. Io ne ho viste un po' e conosco molta gente che ne frequenta in diverse parti d'Italia e mi sono fatto un'idea di quelle che funzionano e di quelle che non funzionano, o meglio, funzionano solo per mangiar soldi. Oltre alle università sprecone altre non sono altro che parcheggi per studenti che non hanno voglia di andare a lavorare, ma pare che tu non lo capisca...
Si, ma il taglio dei fondi è generalizzato, mica si taglia solo nei confronti delle università inefficienti..tagliare in modo generalizzato (non solo per l'università, ma anche per la ricerca) non è certamente un modo per favorire la crescita economica di un paese e del suo capitale umano.
Non si taglia solo nei confronti delle università che magari producono numerose pubblicazioni e/o ricerca, ma nei confronti di TUTTE le università...Politecnico, Statale, Università di Vattelapesca etc, etc..
E' un taglio dei fondi fatto per ragioni di cassa e di bilancio, non certo per migliorare l'efficienza (?) del sistema universitario.
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Old 13-11-2006, 22:09   #170
zerothehero
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Dal "corriere" Il cnr l'anno prossimo riceverà 470milioni di stanziamento e avrà a bilancio 510milioni soltanto per pagare gli stipendi...

Ora, con tutta la buona volontà, perchè un ricercatore non dovrebbe andarsene negli Usa, visto che in Italia tra poco neanche gli pagano lo stipendio?



Inoltre:

Rettori, l'allarme di Trombetti:
"Si rischia il blocco degli atenei"
"Non investire nella ricerca vuol dire negare il futuro al Paese"
E Mussi ammette: "I tagli di Bersani un errore madornale"
di CLOTILDE VELTRI

<B>Rettori, l'allarme di Trombetti:<br>"Si rischia il blocco degli atenei"</B>
ROMA - "Si è varcata la linea d'ombra. Ma dopo non c'è il mare calmo di Conrad, c'è il baratro". Hanno deciso di di rompere definitivamente gli indugi i rettori delle università italiane, che per bocca del loro presidente - Guido Trombetti - bocciano le scelte in materia finanziaria del governo e l'anciano l'allarme: così le università finiranno per chiudere. Ed il primo ad essere d'accordo con loro è proprio il ministro Fabio Mussi che definisce "errore madornale" il taglio del 20% dei consumi intermedi per Università e Ricerca.

Trombetti non usa mezzi termini: "La parte normativa che il governo sta costruendo per universtà e ricerca ci piace, e siamo pronti a fare la nostra parte e accettare la sfida. Quella che non ci piace è la parte finanziaria: quest'anno gli atenei rischiano di non poter pagare gli affitti, le aule, gli strumenti didattici, persino l'acqua. Manca il denaro per il quotidiano. Altro che stringere la cinghia fino al 2008 - continua Trombetti -. E' ovvio che a tutti viene chiesto di fare la propria parte nel risanamento fino al 2008. Ma non so se ci arriviamo, al 2008".

In sostanza le università accusano i provvedimenti previsti in Finanziaria di non riuscire nemmeno a coprire l'intero stanziamento già atteso e, soprattutto, la legge Bersani di essere "una taglia" che riporta al Tesoro i fondi degli atenei, impedendogli in alcuni casi di chiudere i bilanci.

Lo stato degli atenei. Uno scenario a tinte fosche Guido Trombetti articola nella relazione annuale sullo stato degli atenei. Trombetti torna prepotentemente a ricordare alla politica che così si rischia di affossare un sistema - quello della ricerca - già debole rispetto agli standard europei.

Il rettore snocciola cifre dolorose: l'Italia spende per ogni studente 7.241 euro contro i 9.135 della Francia e i 9.895 della Germania. Tradotto: impossibile assicurare agli studenti servizi di alta qualità in grado di competere con gli atenei degli altri paesi. Se questo è il punto di partenza, domani potrebbe andare peggio visto che il governo non offre segnali rincuoranti.

"Il Fondo di finanziamento ordinario - ricorda Trombetti - che dovrebbe assicurare all'Università la possibilità di svolgere nel quotidiano la funzione di istituzione pubblica (sottolineo pubblica) per l'alta formazione è quasi interamente assorbito dagli stipendi del personale".

In sostanza, se si volesse tornare ai livelli del 2001 bisognerebbe reperire un miliardo. E se è vero che la finanziaria 2007 aumenta gli stanziamenti per la ricerca scientifica, è anche vero che lo sforzo resta esiguo perché solo l'1,1% del Pil viene destinato a questo settore contro l'obiettivo del 3% indicato dall'Agenda di Lisbona.

La condanna dei tagli. Trombetti, è assolutamente consapevole, del momento difficile attraversato dall'Italia: "Nessuno può tirarsi fuori dai sacrifici". Però, quello che chiede il rettore, è un cambio di cultura e mentalità. E' una maggiore consapevolezza che, disinvestire in ambito universitario, vuol dire fare un danno all'intero sistema paese. Parole dure Trombetti rivolge alla politica economica del governo Prodi. Definisce "misure di assoluta cecità" il tagliaspese conseguente al decreto Bersani, l'ammontare del Ffo, la penuria di investimenti in edilizia. Per non parlare del taglio degli stipendi dei ricercatori "provvedimento ingiustificato e punitivo".

Luci e ombre della riforma. Il rettore fa poi il punto sugli effetti della riforma introdotta nel 2001-2002. Non tutto da buttare, dice Trombetti. Anche se spesso i risultati sono stati inferiori alle aspettative. Se, per esempio, è aumentato il numero delle matricole - segno questo assolutamente incoraggiante - è anche vero che il 95% di chi consegue una laurea triennale prosegue gli studi. Dato questo che va imputato, secondo Trombetti, al difficile accesso al mondo del lavoro. Colpa dei ritardi del legislatore nell'adeguare "le regole di ingresso in funzione dei nuovi titoli di studio".

Resta poi alto il tasso di abbandono degli studenti tra il primo e il secondo anno. E se è vero che il numero dei laureati è aumentato - passando da 161 mila nel 2000 a 301.300 mila nel 2005 -, è anche vero che è aumentata pure la offerta formativa. Troppo. Prima della riforma i corsi offerti dagli atenei erano 2.444. Dopo sono diventati 5.434 (122,3% in più). Una proliferazione spesso dannosa e inutile che ha, tra gli effetti negativi, la frammanetazione degli nsegnamenti e il conseguente ricorso - per la didattica - a esperti esterni che spesso sono svincolati dalla ricerca. Il rischio è che l'Università si "liceizzi".

La ricerca: eccellenza a rischio. Il capitolo della relazione dedicato alla ricerca tratteggia un comparto che, nonostante le scarse risorse, nonostante gli annosi problemi descritti da Trombetti, resta d'accellenza. Lo dicono le indagini che valutano in modo molto positivo l'istituzione italiana e il suo personale. "Negli ultimi anni, spiega Trombetti, il 47% delle aree scientifiche italiane ha raggiunto un impatto superiore alla media mondiale".

Inoltre, aggiunge, la valutazione del Civr (comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca, ndr) ha evidenziato che praticamente in ogni ateneo vi sono aree di accellenza. Tutto questo, però, rischia di essere vanificato se la politica non investe sui giovani. Si legge: "Troppo lento l'inserimento nel mondo della ricerca. Troppo basse - verrebbe da dire ridicole - le retribuzioni. I giovani non hanno incentivi a rimanere nel mondo della ricerca. E se i giovani si scoraggiano, il danno per il mondo scientifico è irreversibile. Direi premonitore del declino dell'intero Paese. Bene ha fatto, pertanto, il Governo a produrre uno sforzo di investimento lanciando un piano di reclutamento straordinario di ricercatori. Un simile progetto, andrebbe certamente sostenuto con risorse più cospicue di quelle oggi iscritte in Finanziaria. Il rischio reale è che la situazione finanziaria degli Atenei, sempre più rovinosa, costringa gli Atenei stessi a ridurre gli investimenti in posti di ricercatore. Trasformando così il lodevole sforzo del Governo da aggiuntivo in sostitutivo".

Internazionalizzazione e governance. Poi c'è la questione culturale, che va di pari passo con le risorse destinate agli atenei. L'Università ha bisogno di coltivare la propria vocazione internazionale, il proprio essere parte di un sistema globale. "Nel campo della ricerca, sul piano internazionale, scontiamo almeno un decennio di sottofinanziamento", avverte Trombetti.

Infine la governance: il rettore chiede un cambio di mentalità che deve essere accompagnato da nuove regole, da un nuovo patto tra atenei e Stato. Ai primi deve essere lasciato campo libero nelle decisioni gestionali e progettuali. Una volta destinate, le risorse devono essere amministrate con libertà. Al secondo va demandata invece la fase importantissima dei controlli sui risultati ottenuti. Controlli rigidi e puntuali. Oggi avviene il contrario, con conseguenti imbavagliamenti burocratici che non sono più accettabili, che rendono vecchio un settore che, al contrario, deve essere all'avanguardia.

(9 novembre 2006)
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Old 13-11-2006, 23:24   #171
maulattu
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oltretutto Giovanni Sartori (politologo italiano) ha detto che è Prodi quello impazzito, dato che mai in vita sua aveva sentito un capo di stato (nemmeno straniero) dire così delle persone e della gente che l'ha votato come rappresentante
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Old 13-11-2006, 23:28   #172
Jaguar64bit
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Certo che Prodi non è molto furbo , con le sparate che fa si attira ancor più critiche , di quelle che già subisce se sta zitto.
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Old 13-11-2006, 23:30   #173
zuper
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Originariamente inviato da maulattu
oltretutto Giovanni Sartori (politologo italiano) ha detto che è Prodi quello impazzito, dato che mai in vita sua aveva sentito un capo di stato (nemmeno straniero) dire così delle persone e della gente che l'ha votato come rappresentante

ahahaha almeno il berlusa insulta quelli che votano CONTRO

prodi insulta quelli che votano PRO lui
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"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi.
L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus]
zuper è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-11-2006, 23:37   #174
songoge
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Si,si. L'italia è impazzita come dice Prodi. Si.Si.
Prodi: 'Il paese è impazzito, hanno fatto me Premier. Non ho una maggioranza, ma la maggioranza ha me.'
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Old 14-11-2006, 09:59   #175
bjt2
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Originariamente inviato da zerothehero
Dal "corriere" Il cnr l'anno prossimo riceverà 470milioni di stanziamento e avrà a bilancio 510milioni soltanto per pagare gli stipendi...

Ora, con tutta la buona volontà, perchè un ricercatore non dovrebbe andarsene negli Usa, visto che in Italia tra poco neanche gli pagano lo stipendio?



Inoltre:

Rettori, l'allarme di Trombetti:
... CUT...
(9 novembre 2006)
Io lavoro per un istituto del CNR e ti assicuro che già da tre anni gli stipendi ANCHE DEI DIPENDENTI (oltre a quelli degli assegnisti come me) devono essere caricati su dei fondi, in genere progetti per cui l'istituto viene pagato oppure fondi statali appositamente stanziati (quindi i soldi vengono o dallo stato o da fondi europei o da ditte private, nel mio caso case farmaceutiche, o ditte di apparati medicali: due commesse a caso in questo periodo sono di una casa farmaceutica e una ditta che produce apparati medici, non a caso).

Ho assistito a varie riunioni di bilancio, perchè fino a poco tempo fa condividevo la stanza con il mio capo (ora per fortuna sua, ne ha una tutta per lui, come gli spetta), che si occupa anche di aspetti burocratici...

EDIT: che poi Trombetti è il rettore della mia università, la Federico secondo di Napoli (se è Guido Trombetti , l'ho anche incontrato quando è venuto ad inaugurare la risonanza da 3 T della Siemens, qui al Policlinico) e si riferisce sopratutto alla ricerca universitaria (che non so di preciso come funziona), perchè, come ho spiegato, per il CNR funziona diversamente. Pensate che io personalmente mi occupo di ricerca sulla sclerosi multipla, ma non abbiamo mai visto un euro dalla associazione che raccoglie i fondi... Vanno solo ad istituti che fanno trial clinici e che probabilmente sono enti di ricerca universitaria. Le ricerche che ci hanno commissionato sullo studio dell'efficiacia di farmaci per la sclerosi multipla sono pagate da case farmaceutiche. Proprio ora sta partendo un trial clinico multicentrico, pagato da una nota casa farmaceutica per testare il suo nuovo farmaco (statine da aggiungere alla cura standard) e noi dovremo verificare cosa cambia dopo due anni di cura con il nuovo farmaco rispetto a pazienti che hanno preso il placebo (utilizziamo un doppio cieco, ma il farmaco e il placebo, sono AGGIUNTIVI alla cura standard)
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Old 14-11-2006, 18:59   #176
DonaldDuck
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Originariamente inviato da songoge
Si,si. L'italia è impazzita come dice Prodi. Si.Si.
Prodi: 'Il paese è impazzito, hanno fatto me Premier. Non ho una maggioranza, ma la maggioranza ha me.'
E si deve cuccare pure le sue curiose esternazioni
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Old 14-11-2006, 19:27   #177
Solido
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Old 14-11-2006, 23:08   #178
zerothehero
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Originariamente inviato da bjt2
Io lavoro per un istituto del CNR e ti assicuro che già da tre anni gli stipendi ANCHE DEI DIPENDENTI (oltre a quelli degli assegnisti come me) devono essere caricati su dei fondi, in genere progetti per cui l'istituto viene pagato oppure fondi statali appositamente stanziati (quindi i soldi vengono o dallo stato o da fondi europei o da ditte private, nel mio caso case farmaceutiche, o ditte di apparati medicali: due commesse a caso in questo periodo sono di una casa farmaceutica e una ditta che produce apparati medici, non a caso).

Ho assistito a varie riunioni di bilancio, perchè fino a poco tempo fa condividevo la stanza con il mio capo (ora per fortuna sua, ne ha una tutta per lui, come gli spetta), che si occupa anche di aspetti burocratici...

EDIT: che poi Trombetti è il rettore della mia università, la Federico secondo di Napoli (se è Guido Trombetti , l'ho anche incontrato quando è venuto ad inaugurare la risonanza da 3 T della Siemens, qui al Policlinico) e si riferisce sopratutto alla ricerca universitaria (che non so di preciso come funziona), perchè, come ho spiegato, per il CNR funziona diversamente. Pensate che io personalmente mi occupo di ricerca sulla sclerosi multipla, ma non abbiamo mai visto un euro dalla associazione che raccoglie i fondi... Vanno solo ad istituti che fanno trial clinici e che probabilmente sono enti di ricerca universitaria. Le ricerche che ci hanno commissionato sullo studio dell'efficiacia di farmaci per la sclerosi multipla sono pagate da case farmaceutiche. Proprio ora sta partendo un trial clinico multicentrico, pagato da una nota casa farmaceutica per testare il suo nuovo farmaco (statine da aggiungere alla cura standard) e noi dovremo verificare cosa cambia dopo due anni di cura con il nuovo farmaco rispetto a pazienti che hanno preso il placebo (utilizziamo un doppio cieco, ma il farmaco e il placebo, sono AGGIUNTIVI alla cura standard)
Quindi o venite pagati dalle aziende per delle ricerche su commissione o rimanete senza stipendio?
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Old 14-11-2006, 23:13   #179
zerothehero
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3 nov 16:19 Finanziaria: Ricerca, ridotte spese del 60%

ROMA - Si e' tenuta oggi una conferenza tra i vertici dei principali enti di ricerca, che hanno illustrato la situazione di crisi in cui versa la ricerca italiana e le gravi conseguenze che potrebbero derivare dalla Finanziaria. All'incontro erano presenti anche i premi Nobel italiani Carlo Rubbia e Rita Levi Montalcini. Tra i punti cruciali, si e' parlato del taglio del 12,7% dei trasferimenti agli enti - che si somma alla riduzione del 20% della spesa intermedia stabilita con il 'decreto Bersani' pochi mesi fa - e finisce per influire fino al 60% sulle spese per i laboratori, le altre infrastrutture di ricerca, i ricercatori non stabilizzati. Questa incidenza cosi' alta e' dovuta al fatto che sono incomprimibili le spese per gli stipendi del personale assunto e quelle derivanti da impegni internazionali. La ricerca italiana si trova quindi a rischio di trovarsi nell'impossibilita' di gestire le attivita' di ricerca in molti laboratori e quindi di dover paralizzare una buona parte delle sue infrastrutture. (Agr)
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Old 15-11-2006, 09:35   #180
bjt2
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Originariamente inviato da zerothehero
Quindi o venite pagati dalle aziende per delle ricerche su commissione o rimanete senza stipendio?
Per gli assegnisti credo sia così... Anche se ora il mio capo dice che ci sono fondi da spendere ed è ora che cambi il mio P4 2,8 HT Northwood con 2 GB di RAM (comprato TRE anni fa), con qualcosa di più moderno... (stavo pensando a una workstation della DELL con doppio Woodcrest 3 GHz e 4-8GB di FBDimm su 4 canali...). Non so da dove provengano, ma credo che ci siano ANCHE fondi statali (su cui eventualmente caricare spese varie). E ANCHE gli stipendi dei ricercatori vanno pagati con i vari fondi disponibili. Per farla breve: ci sono fondi statali, fondi europei e fondi privati che finanziano il CNR. Su questi vanno caricati stipendi dei ricercatori, consumabili, affitto, cancelleria, apparecchiature nuove, manutenzione, missioni (sono già stato a Copenhagen e Basilea a spese del CNR, per congressi) e assegnisti/borsisti. Con i fondi europei e privati in genere ci si compra apparecchiature o si paga assegnisti/borsisti, che poi sono virtualmente assegnati al progetto su cui è agganciato il fondo: per esempio il fondo che mi pagava il precedente assegno era un progetto FIRB su varie metodologie di elaborazione immagini. Ho dovuto fare una relazione finale su quello fatto. E' chiaro che l'argomento era generico e così ho finito per sviluppare vario software di elaborazione immagini, utilizzato per varie pubblicazioni. Il computer che sto usando è stato pagato con i fondi di un progetto di una casa farmaceutica (sempre sulla sperimentazione di un farmaco per la sclerosi multipla). Gli stipendi spesso sono pagati al tot % dai fondi dei progetti su cui i ricercatori hanno effettivamente lavorato (per esempio, l'anno passato tizio ha lavorato al 70% sul progetto X e al 30% al progetto Y e i soldi del suo stipendio sono presi di conseguenza dai fondi corrispondenti). Credo che con i soldi statali ci si riesca a pagare a malapena affitto, corrente, consumabili e manutenzione... Ma non sono un contabile e non lo so...
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