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02-10-2015, 08:18 | #1081 | |
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io la mate la faccio girare su una macchina con 1GB e 2GHz singlecore e va bene.
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02-10-2015, 08:22 | #1082 |
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pero' per certi versi la 'funzione' principale di chi si organizza un sistema (a livello casalingo o lavorativo il concetto di fondo cambia poco volendo) e' contrastare, anzi 'mitigare', la celeberrima legge di murphy. e non e' una battuta.
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02-10-2015, 08:29 | #1083 | |
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a me pare remota. e poi scusa ma tu che fai x i backup? copie in 50 HD diversi, poi conservati in località diverse x evitare alluvioni e terremoti?
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02-10-2015, 08:45 | #1084 | |
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io, nel tempo, non e' stata una pianificazione 'a tavolino', diciamo che ho adattato via via, sono arrivato a 2 nas 'online', uno in raid10 e uno in raid1 (dati vitali mirrorati tra i due, e uno dei due fa backup incrementali varie volte al giorno su un hd usb che ha collegato, dei soli dati vitali). in piu' hd tenuto spento in un cassetto della scrivania, con backup anche del resto (dati non vitali ma che mi roderebbe molto perdere). il pc ha un solo ssd da 128 giga, con alcune cartelle (non di sistema) 'remotizzate'. non ho dubbi che per molti la cosa sia giudicata esagerata. pazienza tra l'altro la spesa alla fine non e' neanche fuori dal mondo (es il secondo nas e' un pc 'di rigiro' adattato con nas4free) ps: il pc lo uso per lavoro, ripeto. che fa la differenza Ultima modifica di s-y : 02-10-2015 alle 08:54. |
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02-10-2015, 09:00 | #1085 |
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02-10-2015, 09:03 | #1086 | |
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02-10-2015, 09:29 | #1087 |
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02-10-2015, 09:55 | #1088 | |
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Riguardo la questione del partizionare un disco e/o usarlo con più sistemi operativi: conta molto l'esperienza personale (e relative disavventure). Personalmente ho alternato fasi in cui era sacrosanto un disco per ogni OS a fasi in cui convivevano Linux, Windows, dati vari. Il discorso è da legare a stretto giro con la strategia di backup. Con i dischi meccanici "moderni", tanto capienti quanto delicati rispetto a quelli di qualche generazione fa', è sempre bene stare attenti. Con gli SSD attuali praticamente li uso senza troppi patemi, tanto sicuramente si cambiano per raggiunti limiti di capacità più che per fine vita...
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Quando i dati che maneggiamo sono importanti per il lavoro che facciamo, le precauzioni non sono mai abbastanza. La dislocazione dei backup può sembrare esagerata ma confermo che a volte fa la differenza tra finire o non finire un lavoro (con prevedibili conseguenze). Pensare di essere "immuni" dalla perdita di dati è semplicemente follia. Anzi, dopo aver visto andare in lacrime persone tutte d'un pezzo per dati persi "all'improvviso", posso affermare che la ridondanza, comunque sia attuata, è l'unico stratagemma concettuale-applicativo per poter dormire tranquilli.
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02-10-2015, 10:35 | #1089 | |
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Riassumendo il parole povere , il signore in questione è fermamente contrario al dualboot con Windows perchè ritiene che qualora si decide di passare a Linux lo si debba fare in toto abbandonando di fatto Windows , altrimenti si continua a usare il primo con la mentalità procedurale del secondo e viene fuori quello che comunemente si dice ne carne ne pesce. Ora , alle mie rimostranze sul fatto che non posso fare su Linux tutto quello che faccio con Windows , vedi simulatori di volo, periferiche dedicate e lavoro con il gestionale, mi ha detto che allora è meglio rimandare perchè usare Linux così ha poco senso e viola , per così dire , la filosofia e il modo di pensare proprio dell' open source. Al che gli ho detto a chiare parole mi dispiace ma per quanto mi riguarda non sono affatto daccordo e se per usare Linux devo sottostare a delle imposizioni che vogliono dire rinunciare a quanto sopra per me se lo possono anche tenere e ritorno a usare solo Windows , visto che per me usare anche Linux è una occasione di crescita personale a livello di conoscenza e certamente non un obbligo... Si è pure urtato dicendo allora fai a meno di usarlo se pensi questo , e poi ci si stupisce se non si diffonde , ed è il presidente di un club Linux che istituzionalmente a mio avviso dovrebbe operare in senso opposto e queste prese di posizione , francamente , continuo a non capirle.... Ultima modifica di Flying Tiger : 02-10-2015 alle 10:50. |
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02-10-2015, 10:52 | #1090 | |
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02-10-2015, 12:01 | #1091 | |
Senior Member
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http://www.x-plane.com/ Periferiche dedicate per simulatori pure si trovano cercando e ci sono anche software gestionali (anche se li si deve vedere se fanno al caso tuo) Bisogna solo informarsi Comunque non mi trovo d'accordo neanche io sulla migrazione netta (e non ci appizza niente con la filosofia dell'open source) Ultima modifica di andrew04 : 02-10-2015 alle 12:51. |
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02-10-2015, 13:20 | #1092 |
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io credo che come possa leggittimamente dare fastidio sentir definire in un certo modo chi usa win, possa leggittimamente dare fastidio sentir definire in un altro modo chi usa linux. eccetera eccetera.
aggiungo inoltre che le chiacchiere stanno a zero, specie in informatica (o meglio magari lo fosse...) specifico che parlo in generale, diciamo che ho preso spunto |
02-10-2015, 13:58 | #1093 | |
Bannato
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02-10-2015, 14:08 | #1094 |
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Sicuramente da W 8 in poi mi sembra che MS stia creando confusione e problemi all'utenza, molto più che in passato.
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03-10-2015, 07:04 | #1095 | |
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Spesso le diatribe tra utenti dei due differenti SO sono pretestuose ma, a volte, nascondono qualcosa di più concreto. Personalmente non sono d'accordo con l'opinione di questo presidente, sia nella sostanza che, soprattutto, nella forma. Affrontiamo le cose con ordine e partiamo dalla questione dual-boot. Non vedo per quale arcano motivo una persona dovrebbe necessariamente abbandonare Windows se vuole conoscere ed usare Linux: l'Informatica non è una religione e usare Windows contemporaneamente a Linux non è roba da eretici da mandare al rogo ma è, anzi, uno sprono maggiore a conoscere e ad imparare ad usare nuove realtà. Purtroppo l'ambiente Open Source è una cosa (dove spesso molto utenti Linux bazzicano culturalmente parlando) ma l'ambiente GNU (Stallman) è un altro; in quest'ultimo ambiente l'etica, il pensiero, la filosofia che stanno a monte di un prodotto informatico (che sia una distro, un kernel, un driver, un DE, un daemon, etc.) ha una importanza maggiore dello stesso. Usare GNU/Linux (uso il termine per esteso), per lo Stallman pensiero, non vuol dire scegliere un altro SO bensì significa, in primis, concordare ed adottare la filosofia GNU, tutto il resto è una conseguenza... Quello di cui sto parlando è L'Aspetto fondamentale di GNU/Linux, la causa primaria dei dissidi che, più di una volta, sono emersi tra Stallman e Torvalds: il primo è guidato unicamente dai principi e dagli ideali, il secondo (comportandosi coerentemente da ingegnere) ha un approccio più pratico, concreto, pragmatico. Entrambi sono utili all'altro: grazie a Torvalds, la filosofia GNU si è diffusa anche in ambienti che, apparentemente, le erano ostili e grazie a Stalmann Torvalds ha sviluppato il kernel di Linux e tutto quello che ne è conseguito. Ciò nonostante Stallman e Torvalds applicano due pensieri differenti che, a mio parere, non collideranno mai: due rette parallele che non si ostacolano ma che non raggiungeranno mai un vero punto d'unione. Va da se che, nell'ambito delle community Linux, chi ha sposato maggiormente gli ideali di Stalmann si comporterà come il tuo presidente, altri che hanno adottato il pensiero di Torvalds si comporteranno in maniera differente. Personalmente ritengo i principi e gli ideali gli aspetti più importanti di un essere umano (qualunque essere animale è sprovvisto di queste caratteristiche) ma, proprio per questo motivo, non c'è nulla di più inutile quando un pensiero, un ideale, una filosofia rimane fine a se stessa e non ha risvolti ed utilità pratiche. Gli ideali servono perché generano idee ma le idee devono generare fatti e/o eventi altrimenti esse non sono di alcuna utilità. Per tale motivo Torvalds è più aperto all'Open Source di quanto non mostri di fare Stalmann (che di fatto accetta questo mondo a denti stretti). Alla fine però la mente (Stalmann) e il braccio (Torvalds) sono entrambi utili a tutti noi: il primo ci mette di fronte alla nostra coscienza, c'insegna a come osservare e valutare il mondo che ci circonda, il secondo ci permette di usare strumenti che sono stati ispirati da questa filosofia e l'unione di questi due aspetti (benché, a volte, conflittuale) ha generato tante realtà decisamente apprezzabili ed utili per il mondo intero. Tutto il resto si commenta da se. |
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03-10-2015, 09:16 | #1096 |
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vedremo quando uscira' la 'stable' di hurd come si metteranno le cose tra i due
...ovviamente e' sarcastica... in effetti sotto sotto credo che si 'sfanculino' alla grande piu' di quanto appaia, tanto per parlare fino, ma che si rendano perfettamente conto che il sodalizio e' conveniente per entrambi, come ottimamente raccontato e con la gpl che fa letteralmente da collante (se vogliamo controversa pure quella, vantaggi e svantaggi che si sovrappongono) cmq io tendenzialmente ho perso la 'spes missionaria' che avevo un tempo (ad esempio nel 2008 sono stato 9 mesi in andra pradesh, india, con la scusa, perche' tale era, non era l'esigenza principale e quindi facevo soprattutto altro, di diffondere l'informatica sotto forma di pinguino in quello che pensavo un ambiente ancora 'vergine'. e mi sbagliavo). tuttavia 'se mi fermo a pensare', riesco in realta' ancora a stupirmi del piccolo miracolo che e' successo, o e' stato fatto succedere... |
03-10-2015, 10:57 | #1097 |
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Già s-y, è proprio quello che amo di Linux: i passi di gigante che sono stati compiuti in un tempo relativamente breve.
Lo sanno tutti che tra Stalmann e Torvalds non c'è una perfetta identità di vedute ma, alla fine, si sopportano e si rispettano reciprocamente anche se fanno di tutto per non farlo notare. |
05-10-2015, 07:43 | #1098 |
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Ritornando a parlare del discorso della sicurezza dei dischi attuali, vi racconto un evento che mi è capitato personalmente all'inizio del 2014.
Già da qualche tempo avevo 2 hdd (un vecchio Maxtor da 128 Gb e un WD da 500 Gb) che usavo, a casa, come backup di dati: nel primo ci stanno le cose più importanti, nel secondo c'erano molti più dati (più del doppio) ma intrinsecamente meno fondamentali. Li ho sempre usati tramite una dock-station, liberi, senza case esterno e tutto è andato bene per almeno 2 anni (forse qualcosa in più). Considerate che accendevo la dock circa 1 volta al mese ergo i dischi entravano in funzione 12-15 volte all'anno, solo per il tempo stretto di copiare i dati; per i restanti 350 giorni dell'anno erano sempre spenti: usura pari a zero. Bene, un giorno dovevo copiare alcune cose e accendendo la dock mi rendo conto che c'è qualcosa che non va: uno dei due dischi tarda a farsi riconoscere dal sistema. Faccio tutte le prove di questo mondo ma uno dei due dischi (il Western Digital) non ne vuole sapere di partire; elettricamente non ci sono problemi ma meccanicamente le cose stanno in modo differente: non riesco a capire come sono combinate le testine (da una analisi sonora sembrerebbero a posto) ma i piattelli vanno per i fatti loro (lo si nota palesemente dato che il baricentro si sposta continuamente quando essi sono in movimento). In conclusione: un moderno WD che per 350 giorni rimane spento si è rotto in modo irreparabile (inutile dire che ho perso tutto...e meno male che non erano dati vitali), un vecchio Maxtor, usato e riusato, formattato N volte, continua sempre a funzionare. Fate vobis... |
05-10-2015, 09:05 | #1099 | |
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cmq un guasto meccanico in un disco che sta fermo (ma fermo sul serio, non sbatacchiato di qua e di là...) mi sembra poco plausibile. :-) non è che qualcuno ha fatto "pulizie" e il disco ha subito "traumi"?
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05-10-2015, 10:02 | #1100 | |
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Iio sono d'accordo: non uso MAI il dual boot Perchè ho scelto linux anche per la sicurezza e l'affidabilità, e non voglio rovinare un sistema linux che funziona da dio, se per una disgraziata volta devo far partire un Windows. Per quelle poche volte ho macchine virtuali, oppure macchine dedicate (portatili) o HD solo con Win. PS: A dire il vero, gli HD con Win sono anni che non li faccio partire, potrei anche riformattarli |
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