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Old 13-10-2004, 15:00   #61
gpc
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Se il buon giorno si vede da Kabul (C.De Carlo) (RdC)

Ci vorranno settimane prima di sapere chi abbia vinto in Afghanistan.
Le schede elettorali viaggiano a dorso di mulo verso i centri di scrutinio. E, prima ancora di conoscerne l’esito, il vincitore viene pronosticato in Hamid Karzai, il presidente provvisorio scelto dagli americani.
Il che basta alla sinistra italiana per definire una burletta quelle elezioni e per seppellirle sotto la sarcastica presunzione della loro irrilevanza.
E invece quelle elezioni sono state sostanzialmente regolari, come ha accertato una commissione dell’Onu. E sono state rilevanti, anzi storiche.
L’Afghanistan che ha votato sabato scorso non era un qualsiasi Paese islamico.
Dell’islamismo più intransigente era stato la culla, la patria dei talebani, che l’avevano riportato al Medioevo e il cui fanatismo religioso aveva finito per combinarsi con il terrorismo religioso di Osama Bin Laden. Non aveva alcuna esperienza elettorale, come il Pakistan, il confinante gigante islamico.
La sua struttura in duemila anni non era cambiata di molto: l’etnia, la tribù, i signori della guerra, il clero oscurantista, la schiavitù femminile. Insomma, non proprio il terreno adatto per un trapianto di democrazia.
Siamo stati smentiti – ammette il ‘’New York Times’’ – l’impossibile è diventato possibile».
E se è diventato possibile in Afganistan, dove arretratezze, discriminazioni, violenze sono ancora all’ordine del giorno, perché domani non in Iraq la cui popolazione è certamente più secolarizzata e evoluta? Questo è il punto – a mio parere – che infastidisce e irrita i giornali di sinistra. I turbanti, i veli, i burqa in fila paziente davanti ai seggi elettorali, i commissari che infilavano milioni di schede nelle urne dimostrano tre cose.
La prima: non è vero che i concetti di democrazia, diritti civili, dignità personale siano biologicamente estranei a quelle popolazioni. Liberate da arcaiche costrizioni, anch’esse avvertono la voglia di contarsi di organizzarsi, di respirare.
La seconda: non è vero che il progetto di Bush di esportare la democrazia sia troppo ambizioso e dunque irrealistico. La democrazia prosciuga l’acqua in cui nuotano fanatismo religioso e terrorismo.
La terza: non è vero che l’appuntamento elettorale in Iraq, il prossimo anno, sarà necessariamente un fallimento.
Se finisse come in Afganistan, per gli Stati Uniti sarebbe un altro successo. E questo davvero i nostri arcobaleni non lo manderebbero giù
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Old 13-10-2004, 15:11   #62
cerbert
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Scusa, ma chi l'ha scritto questo articolo?
Ha un minimo di conoscenza della storia dell'Afghanistan? Se sì come fa a denigrare così questo popolo sfortunato asserendo:

Quote:
Originariamente inviato da gpc
Dell’islamismo più intransigente era stato la culla, la patria dei talebani, che l’avevano riportato al Medioevo e il cui fanatismo religioso aveva finito per combinarsi con il terrorismo religioso di Osama Bin Laden.
Falso: i Talebani NON sono nati in Afghanistan, come più volte appurati, ma sono stati selezionati, istruiti e addestrati in Pakistan e Arabia Saudita. Paesi, soprattutto il secondo, che in quanto a "islamismo intransigente" avrebbero la loro da dire...

Quote:
Non aveva alcuna esperienza elettorale, come il Pakistan, il confinante gigante islamico.
Falso, anzi FALSISSIMO! Se fosse un articoletto per un ciclostilato da scuola media andrebbe bene, ma questa gaffe è da licenziamento: nel 1964 si hanno le prime elezioni in Afghanistan.

Quote:
La sua struttura in duemila anni non era cambiata di molto: l’etnia, la tribù, i signori della guerra, il clero oscurantista, la schiavitù femminile. Insomma, non proprio il terreno adatto per un trapianto di democrazia.
Qua, forse, si comincia a capire che sta parlando di un'altro paese... forse il "Ndokazzestan" dove sarebbe nascosto Bin Laden.

Ri-lascio il mio piccolo link di riferimento storico... sarebbe da inoltrare all'autore di questo articolo, se non ha abbastanza soldi per comprarsi un libro di storia decente...

http://www.narcomafie.it/crono_afghanistan_2.htm
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 13-10-2004, 15:28   #63
Bet
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http://www.agi.it/news.pl?doc=200410...nline.dalmondo

AFGHANISTAN: DOSTUM ANNUNCIA FINE BOICOTTAGGIO VOTO
(AGI) - Kabul, 13 ott. - Il generale Abdul Rashid Dostum, uno dei rivali di Hamid Karzai nelle storiche elezioni presidenziali svoltesi sabato in Afghanistan, ha annunciato la fine del boicottaggio del voto, iniziato dopo la denuncia di presunte irregolarita'. Lo ha annunciato un suo portavoce: "Dostum e' ottimistico sul futuro del governo e sul fatto che egli ne fara' parte", ha detto Faizullah Zaki, dopo un incontro tra Dostum e i negoziatori, tra i quali l'ambasciatore Usa Zalmay Khalilzad.
La decisione di Dostum, potente 'signore della guerra' di etnia uzbeka, significa che e' effettivamente terminata la protesta dei 15 tra i 18 candidati che avevano deciso di invalidare il voto; con la sua decisione infatti, tutti e tre i rivali di Karzai con maggiori chance hanno ormai deciso riconosciuto la validita' del voto con il quale, per la prima volta nella loro storia, gli afghani hanno scelto un presidente.






Bene
o forse è più importante la caccia trita e ritrita alle responsabilità americane?
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Old 13-10-2004, 15:32   #64
gpc
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Quote:
Originariamente inviato da cerbert
Scusa, ma chi l'ha scritto questo articolo?
Ha un minimo di conoscenza della storia dell'Afghanistan? Se sì come fa a denigrare così questo popolo sfortunato asserendo:
C'è scritto a fianco del titolo chi l'ha scritto
Puoi anche rispondere sul forum del RdC se vuoi

Quote:
Falso: i Talebani NON sono nati in Afghanistan, come più volte appurati, ma sono stati selezionati, istruiti e addestrati in Pakistan e Arabia Saudita. Paesi, soprattutto il secondo, che in quanto a "islamismo intransigente" avrebbero la loro da dire...
Beh, però fatto sta che il governo dei talebani -che sotto parecchi aspetti direi che battevano anche i sauditi... oh non che lì si stia meglio eh...- era in Afghanista...

Quote:
Falso, anzi FALSISSIMO! Se fosse un articoletto per un ciclostilato da scuola media andrebbe bene, ma questa gaffe è da licenziamento: nel 1964 si hanno le prime elezioni in Afghanistan.
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Old 13-10-2004, 15:36   #65
cerbert
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Originariamente inviato da gpc
C'è scritto a fianco del titolo chi l'ha scritto
Puoi anche rispondere sul forum del RdC se vuoi



Beh, però fatto sta che il governo dei talebani -che sotto parecchi aspetti direi che battevano anche i sauditi... oh non che lì si stia meglio eh...- era in Afghanista...



Giampaolo, mi pare che la differenza tra "culla" e "sede" (o, meglio, "territorio conquistato"*) noi due la conosciamo.
Perchè UN GIORNALISTA di professione, no?



*mi pare abbastanza ovvio che gli alti papaveri sauditi e pakistani non addestravano dei fanatici mastini da guerra per poi tenerseli in casa...
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Old 13-10-2004, 15:39   #66
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Gli vuoi togliere tutta la soddisfazione?
Alla fine finisce come con la Chiesa, non si sa più a cosa appigliarsi allora si torna indietro fino alle crociate...
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Old 13-10-2004, 15:50   #67
cerbert
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Old 13-10-2004, 15:50   #68
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Originariamente inviato da cerbert
Normalmente, quando si è fatta una gaffe clamorosa, ripetendola più volte, si "glissa" e si cerca di evitare altri danni.

Invece ecco che ti trovi ad aggredire un'altra tesi storicamente convalidata dalle parole di uno dei diretti interessati, Zbigniew Brzezinski il quale confermò nel 1998, orgoglioso di ciò, che fu "corresponsabilità" degli americani l'invasione sovietica dell'Afghanistan:

http://www.ilmanifesto.it/MondeDiplo...10lm07.01.html

Non ti si chiede di intervenire per forza, se non sei sicuro delle tue conoscenze storiche.
Come già osservato da Von Clausevitz, la pressione russa sull'Afghanistan durava da anni prima che fosse varcata ufficialmente la frontiera, ti stupisce allora che da anni l'altra superpotenza sostenesse chi si opponeva a quella pressione?

A me stupisce invece che tu accetti e prendi per buono quel che dice un ex direttore della CIA. Chiunque citasse un politico americano dell'ultimo secolo a dire ciò che non ti piace sentir dire, la bolleresti immediatamente come "opinione di parte", "chiedi al cuoco se il cibo è buono", "cosa vuoi che dica", nella fattispecie essendo funzionale alla tua tesi prendi per oro colato anche quello che dice un ex direttore della CIA.

Magari ora cerco altre sue opinioni sul mondo di allora, ho come il sospetto che non le accoglierai con la stessa disponibilità con cui assumi questa.

In ogni caso una razionalizzazione "sborona" a posteriori degli eventi compiuta 2 decenni dopo non mi sembra un gran sostegno alla strampalata tesi che fu colpa degli americani se i russi invasero l'Afghanistan.. in questi anni si è detto che l'assassinio Moro segnò la sconfitta politica delle BR, certo lo si dice ora a posteriori che la storia è finita in un certo modo e lo sappiamo, ma in quegli anni nessuno (nemmeno il direttore della CIA) poteva esser sicuro che la storia si sarebbe conclusa con la sconfitta dei russi, col declino, con la caduta del Muro, in quegli anni c'era un impero che esportava paradiso del proletariato in Europa ed Asia, e c'era chi anche in Italia faceva il tifo per l'esportazione.
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Old 13-10-2004, 15:52   #69
Bet
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Originariamente inviato da cerbert
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Old 13-10-2004, 15:57   #70
SaMu
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Originariamente inviato da Bet
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o forse è più importante la caccia trita e ritrita alle responsabilità americane?
La seconda che hai detto.


Ma se vogliamo superare l'argomento, e approcciarne uno ancora più stringente, c'è una cosa che non mi è chiara.

Ma siamo diventati tutti a favore della guerra in Afghanistan?

Leggo molti scrivere "la guerra in Iraq è sbagliata, quella in Afghanistan era giusta, il multilateralismo". Eppure prima che la guerra in Afghanistan iniziasse, ricordo altre parole.. "gli oleodotti, il petrolio, l'imperialismo, la destabilizzazione della regione, i mujhaeddin, faranno la fine dei russi".

Sono i miei ricordi ad essere confusi, o sul giudizio della guerra in Afghanistan alcuni (molti) hanno fatto una piroetta a 540 gradi (un giro completo e un altro mezzo)?

Karzai non è più "un fantoccio degli americani"? Le truppe NATO che garantiscono le elezioni non sono più "gli occupanti"? I talebani non sono più "la legittima resistenza afgana"?


Intendiamoci, io non son mai stato daccordo con queste strampalate e assurde tesi, ma ricordo con chiarezza che molti le propugnavano con sicurezza.. al più tardi solo 3 anni fa.

Allora mi fa piacere che queste idee siano cambiate, però mi piacerebbe sapere: come mai? Quando?


Speriamo tra 3 anni di esser qui a dire le stesse cose dell'Iraq.
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Old 13-10-2004, 15:59   #71
cerbert
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Originariamente inviato da SaMu
Come già osservato da Von Clausevitz, la pressione russa sull'Afghanistan durava da anni prima che fosse varcata ufficialmente la frontiera, ti stupisce allora che da anni l'altra superpotenza sostenesse chi si opponeva a quella pressione?

A me stupisce invece che tu accetti e prendi per buono quel che dice un ex direttore della CIA. Chiunque citasse un politico americano dell'ultimo secolo a dire ciò che non ti piace sentir dire, la bolleresti immediatamente come "opinione di parte", "chiedi al cuoco se il cibo è buono", "cosa vuoi che dica", nella fattispecie essendo funzionale alla tua tesi prendi per oro colato anche quello che dice un ex direttore della CIA.

Magari ora cerco altre sue opinioni sul mondo di allora, ho come il sospetto che non le accoglierai con la stessa disponibilità con cui assumi questa.

In ogni caso una razionalizzazione "sborona" a posteriori degli eventi compiuta 2 decenni dopo non mi sembra un gran sostegno alla strampalata tesi che fu colpa degli americani se i russi invasero l'Afghanistan.. in questi anni si è detto che l'assassinio Moro segnò la sconfitta politica delle BR, certo lo si dice ora a posteriori che la storia è finita in un certo modo e lo sappiamo, ma in quegli anni nessuno (nemmeno il direttore della CIA) poteva esser sicuro che la storia si sarebbe conclusa con la sconfitta dei russi, col declino, con la caduta del Muro, in quegli anni c'era un impero che esportava paradiso del proletariato in Europa ed Asia, e c'era chi anche in Italia faceva il tifo per l'esportazione.
Io mi chiedo se tu NON SAPPIA o FINGA di non conoscere il concetto di "fonte".

Io non prendo "per oro colato" niente, assumo però che sia "improbabile" che Brezinski MENTA nell'affermare cose che possono così agevolmente essere utilizzate a favore di posizioni opposte alla sua. A meno di non ritenerlo un totale imbecille che si inventa una balla controproducente quando bastava un "non è andata esattamente così".

Dopo di che, come più volte fatto notare, mi sembra quantomeno ingiusto che ci si permetta di discutere la documentazione su cui poggio le mie tesi, SENZA NEANCHE FARE LA FATICA di trovare un minimo di documentazione opposta.

Ma capisco che sia ben più facile rifiutare le posizioni altrui assumendone una base "ideologica" o aggrappandosi a cavilli, piuttosto che documentarsi un minimo.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 13-10-2004, 16:12   #72
von Clausewitz
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Originariamente inviato da cerbert
Infatti, come ho detto la cosa risale almeno a 6 anni prima.
D'altra parte Daun non era *così* insofferente degli apporti esterni in quanto erano accompagnati da alcuni benefici commerciali e infrastrutturali non di poco conto. Suppongo che il suo sogno, infranto con il suo omicidio e il golpe militare, fosse quello di un Afghanistan "non allineato".
D'altro canto, l'ammissione di Brezinsky (ho sempre problemi con la scrittura) è anch'essa un dato di fatto.
a rileggerti mi sa che hai ragione, avevo letto di fretta o meglio non avevo letto e memore di vecchie discussioni sono partito un po' in quarta
sarà anche che dopo le tue considerazioni del tipo: lo sciagurato investimento investimento in telekom serbia è colpa degli americani che ci avevano incoraggiato ad investire in serbia (a proposito del quale ho dovuto contraddirti più volte sino a tirarti fuori le considerazioni dell'inviato per i balcani di Clinton, non mi ricordo chi, che affermavano l'esatto contrario ) sono un po' prevenuto
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Old 13-10-2004, 16:19   #73
fek
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Originariamente inviato da cerbert
Dopo di che, come più volte fatto notare, mi sembra quantomeno ingiusto che ci si permetta di discutere la documentazione su cui poggio le mie tesi, SENZA NEANCHE FARE LA FATICA di trovare un minimo di documentazione opposta.
Vorrei confermare la tua tesi con questo documento che ho trovato e che riporta vari documenti rilasciati dagli ex archivi sovietici:
http://wwics.si.edu/topics/pubs/e-dossier_4.pdf

C'e' molto da leggere, ma sostanzialmente confermano l'intervento americano e la corresponsabilita' americana nell'invasione dell'Afghanistan.
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Old 13-10-2004, 16:22   #74
cerbert
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Originariamente inviato da von Clausewitz
a rileggerti mi sa che hai ragione, avevo letto di fretta o meglio non avevo letto e memore di vecchie discussioni sono partito un po' in quarta
sarà anche che dopo le tue considerazioni del tipo: lo sciagurato investimento investimento in telekom serbia è colpa degli americani che ci avevano incoraggiato ad investire in serbia (a proposito del quale ho dovuto contraddirti più volte sino a tirarti fuori le considerazioni dell'inviato per i balcani di Clinton, non mi ricordo chi, che affermavano l'esatto contrario ) sono un po' prevenuto
Ehm... ho perso un po' il filo.
Se mi si permette l'OT, anche per chiarire il discorso sulle fonti con questo esempio che mi ricordi, vorrei ritornare su quel fatto in cui ti risposi che se io ho un membro dell'amministrazione italiana che afferma che il coinvolgimento con Milosevich fu "concausato" da pressioni dell'amministrazione americana e un membro dell'amministrazione americana che dice che non è vero, mi trovo di fronte ad una situazione di "impossibilità di decidere sulle fonti". Entrambi sostanzialmente si dichiarano estranei ad una cosa compromettente.
Allora devo anche confrontarmi con altre fonti... tipo una copertina di "Time" con su il faccione di Slobo e la scritta "L'uomo della pace" per avere conferma che c'è stato un periodo in cui Slobo riusciva a passare per "il bravo bimbo" (o, almeno, il malvivente simpatico che si presta al gioco del "poliziotto buono e poliziotto cattivo").

D'altra parte, se un membro dell'amministrazione americana CONFERMA altre fonti (le inchieste sugli invii di armi e addestratori da prima del 1979) riguardo ad un fatto "compromettente", ho DUE fonti indipendenti e concordanti di cui una "probabilmente" non concepita per dare ragione alle mie posizioni.
Da un punto di vista giornalistico ho un minimo di base per non essere smentito solo a suon di cavilli.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...

Ultima modifica di cerbert : 13-10-2004 alle 16:24.
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Old 13-10-2004, 16:24   #75
von Clausewitz
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Originariamente inviato da cerbert
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di fondo però c'è sempre qualcosa del tuo ragionamento che non mi convince
sei pronto a mettere in discussione chesso, la dichiarazione dei diritti dell'uomo, perchè sospetta di occidentalismo (e in effetti lo è), ma che nella sua genericità di aria fritta non è preclusiva di alcunchè, non è prescrittiva di niente solo perchè appunto sospetta di occidentalismo e che in quanto tale non terrebbe in adeguato conto delle "altre culture" a cui neghi in sostanza un ragionevole auspicio di una ragionevole evoluzione sulla scia dei principi sopraindicati
quando invece si tratta della cultura afghana a cui si voleva fare un corso blando, ma tuttavia accellerato di sovietizzazione, con tutte le conseguenze del caso ma non fu accettato dalla stragrande maggioranza degli afghani, invece per te va bene?
l'occidentalismo no, mentre invece il sovietismo si?
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Old 13-10-2004, 16:30   #76
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Originariamente inviato da SaMu
Ma siamo diventati tutti a favore della guerra in Afghanistan?

Leggo molti scrivere "la guerra in Iraq è sbagliata, quella in Afghanistan era giusta, il multilateralismo". Eppure prima che la guerra in Afghanistan iniziasse, ricordo altre parole.. "gli oleodotti, il petrolio, l'imperialismo, la destabilizzazione della regione, i mujhaeddin, faranno la fine dei russi".

Sono i miei ricordi ad essere confusi, o sul giudizio della guerra in Afghanistan alcuni (molti) hanno fatto una piroetta a 540 gradi (un giro completo e un altro mezzo)?
tanto per chiarire la mia idea, rimasta tale e quale da 3 anni a questa parte,
io ero contrario alla guerra in afghanistan quanto lo sono ora per l'iraq.
ma sarei felice di cambiare idea se a questi due interventi ne seguissero altri al fine di debellare ogni dittatura la mondo, potrei riconsocere gli usa come una nuova onu spinta da vera sete di giustizia.
ma siccome immagino che così non sarà, mi rimangono seri dubbi sulle vere ragioni di queste 2 guerre. ecco il motivo della mia contrarietà.

riconosco tuttavia che queste elezioni 'sembrano' un buon punto di partenza per il futuro democratico afghano. (così bet sarà contento)

a proposito di ricordi confusi mi sembra di non aver mai letto una prola dei fautori della guerra in'iraq per le armi micidiali, terrorismo etc etc etc.
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Old 13-10-2004, 16:32   #77
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Originariamente inviato da von Clausewitz
di fondo però c'è sempre qualcosa del tuo ragionamento che non mi convince
sei pronto a mettere in discussione chesso, la dichiarazione dei diritti dell'uomo, perchè sospetta di occidentalismo (e in effetti lo è), ma che nella sua genericità di aria fritta non è preclusiva di alcunchè, non è prescrittiva di niente solo perchè appunto sospetta di occidentalismo e che in quanto tale non terrebbe in adeguato conto delle "altre culture" a cui neghi in sostanza un ragionevole auspicio di una ragionevole evoluzione sulla scia dei principi sopraindicati
quando invece si tratta della cultura afghana a cui si voleva fare un corso blando, ma tuttavia accellerato di sovietizzazione, con tutte le conseguenze del caso ma non fu accettato dalla stragrande maggioranza degli afghani, invece per te va bene?
l'occidentalismo no, mentre invece il sovietismo si?
Mah, forse ho scritto male qualcosa, ma non mi pare di aver detto niente del genere.
A me pare di aver parlato di un conflitto civile tra due parti, a nessuna delle quali si può dare ragione imprudentemente, che è stato fatto precipitare in un massacro senza senso dall'azione combinata di DUE potenze mondiali. Tra l'altro entrambe figlie della stessa "visione del mondo".

Ti riporto alcuni miei brani, per chiarezza (e anche perchè sono innamorato di quello che scrivo... ):

Quote:
Difficile dire cosa sarebbe successo ma, alla data del 1979, c'era un conflitto interno avviatosi 6 anni prima in cui gruppi tribali conservatori (fondamentalisti e/o filomonarchici) si opponevano ad un governo prima civile e poi militare filocomunista e laico.

Come in tutti i casi di guerra civile, meglio andare prudenti a definire chi avesse ragione, certo è che QUALSIASI COSA sarebbe stata meglio all'olocausto che ne seguì...
Quote:
D'altra parte Daun non era *così* insofferente degli apporti esterni in quanto erano accompagnati da alcuni benefici commerciali e infrastrutturali non di poco conto. Suppongo che il suo sogno, infranto con il suo omicidio e il golpe militare, fosse quello di un Afghanistan "non allineato".
Inoltre, nel link postato, tra i più completi da me trovati, si spende parecchio tempo a tracciare il percorso di laicizzazione iniziato ben prima dell'espulsione della monarchia e con altalenante ma crescente sostegno. Difficile fare ipotesi ma posso almeno avere la presunzione che, se noi industrializzati ci fossimo fatti una barcata di azzacci nostri, forse l'Afghanistan avrebbe trovato una sua strada... invece di vedersela dettata a suon di bombe PRIMA E POI.
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
cerbert è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-10-2004, 16:35   #79
von Clausewitz
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Quote:
Originariamente inviato da cerbert
Ehm... ho perso un po' il filo.
Se mi si permette l'OT, anche per chiarire il discorso sulle fonti con questo esempio che mi ricordi, vorrei ritornare su quel fatto in cui ti risposi che se io ho un membro dell'amministrazione italiana che afferma che il coinvolgimento con Milosevich fu "concausato" da pressioni dell'amministrazione americana e un membro dell'amministrazione americana che dice che non è vero, mi trovo di fronte ad una situazione di "impossibilità di decidere sulle fonti". Entrambi sostanzialmente si dichiarano estranei ad una cosa compromettente.
Allora devo anche confrontarmi con altre fonti... tipo una copertina di "Time" con su il faccione di Slobo e la scritta "L'uomo della pace" per avere conferma che c'è stato un periodo in cui Slobo riusciva a passare per "il bravo bimbo" (o, almeno, il malvivente simpatico che si presta al gioco del "poliziotto buono e poliziotto cattivo").

D'altra parte, se un membro dell'amministrazione americana CONFERMA altre fonti (le inchieste sugli invii di armi e addestratori da prima del 1979) riguardo ad un fatto "compromettente", ho DUE fonti indipendenti e concordanti di cui una "probabilmente" non concepita per dare ragione alle mie posizioni.
Da un punto di vista giornalistico ho un minimo di base per non essere smentito solo a suon di cavilli.
l'inviato americano diceva che l'amministrazione americana era preoccupata e raccomandava sempre prudenza nella nostra politica equivoca con belgrado, cosa in se riscontrata dalle cronache di allora e caratteristica precipua della nostra (infida) diplomazia (ti avevo postato anche altri link sull'inneffabile Dini)
quanto alla rivista Time non mi risulta che sia lo specchio del pensiero dell'amministrazione americana ma per quanto riguardava gli accordi di Dayton, riferito a quell'episodio aveva ragione, milosevic in quel frangente fu uomo di pace
e fu Clinton stesso a dire: investite in Bosnia, la repubblica uscita più disastrata da quella guerra
in Bosnia però non in Serbia che con la sua politica nei balcani continuava a rappresentare un problema
che poi quell'affermazione di Clinton fu presa a mo' di un patetico scaricabarile della classe politica nostrana è un altro discorso
che tu proprio non vuoi recepire
von Clausewitz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 13-10-2004, 16:42   #80
cerbert
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Originariamente inviato da von Clausewitz
l'inviato americano diceva che l'amministrazione americana era preoccupata e raccomandava sempre prudenza nella nostra politica equivoca con belgrado, cosa in se riscontrata dalle cronache di allora e caratteristica precipua della nostra (infida) diplomazia (ti avevo postato anche altri link sull'inneffabile Dini)
quanto alla rivista Time non mi risulta che sia lo specchio del pensiero dell'amministrazione americana ma per quanto riguardava gli accordi di Dayton, riferito a quell'episodio aveva ragione, milosevic in quel frangente fu uomo di pace
e fu Clinton stesso a dire: investite in Bosnia, la repubblica uscita più disastrata da quella guerra
in Bosnia però non in Serbia che con la sua politica nei balcani continuava a rappresentare un problema
che poi quell'affermazione di Clinton fu presa a mo' di un patetico scaricabarile della classe politica nostrana è un altro discorso
che tu proprio non vuoi recepire
No, no, l'ho percepito benissimo (insomma, posso avere tanti ruoli negativi... ma difendere Dini... abbi pazienza... ).
Ma percepisco anche un tentativo un po' tanto frettoloso di "scrollarsi di dosso" un periodo in cui davvero si credeva (anche il lavoro di Vance ed Owen fu impostato su tanta supponenza) che bastasse fare il giochetto "poliziotto buono, poliziotto cattivo" e tutti si sarebbero messi in riga.
Invece fu un errore.
Fu un errore credere al Milosevich che cancellava i "Lupi" come "cacche di gallina", fu un errore non ascoltare la richiesta di 32000 militari con relativo supporto logistico per presidiare le Enclaves minacciate.

Errore dopo errore io mi ritengo in diritto di rifiutarmi di dire "Grazie" per aver fatto le cose in ritardo e male. Anzi, penso di avere il diritto di chiedere che non succeda mai più.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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