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Old 17-01-2009, 17:02   #61
Teox82
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quello che dico anch io aggiungano 5 - 10 euro in bolletta e basta. l importante è che non ci sia il lucro. e mi trovo d accordo anche a vietare da parte delle board gli screener e di far passare almeno 2 mesi dall uscita prima di postare. danni il p2p non ne fà di nessun genre neanche a livello economico , le entrate c è l hanno eccome..
Concordo con applicare una flat
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Old 17-01-2009, 18:44   #62
fabio80
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ma se danni non ne fa per quale motivo pagare una flat? per avallare lo stato di parassitismo di questi enti? pagare tacere e subire sempre, è questo il messaggio?
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Old 17-01-2009, 19:01   #63
scorpionkkk
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non vedo problemi.
1) controlli? disdico ogni tipo di abbonamento
2) tassa in bolletta? la recupero in qualche altro modo...(magari è la volta buona per usare dei pannelli fotovoltaici).
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Old 19-01-2009, 01:30   #64
StefAno Giammarco
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ma ancora co ste cazzate dei danni della pirateria basate su folli ragionamenti secondo cui chi scarica una ventina di album al mese sarebbe disposto a pagarli per intero

sono patetici, e ridicoli pure, viene davvero da pensare che ci sia qualche interesse superiore che non quello dell'industria

e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
Complimenti Fabio, hai vinto il Nobel per la letteratura forumesca, soldi non ce ne stanno ma una bella vacanza premio di tre giorni te la diamo volentieri. Divertiti.
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Old 19-01-2009, 16:38   #65
Teox82
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"In Svezia i finanziamenti pubblici sostengono i diritti dell'organizzazione giovanile del Partito Pirata svedese"

Ung Pirat (Young Pirate), l'organizzazione giovanile affiliata al Partito Pirata svedese, ha ricevuto circa 121 mila euro di finanziamento pubblico. Il Ministero per gli affari giovanili (Ungdomstyrelsen) ha ritenuto legittimo il sostegno economico, dato che di fatto rappresenta gli interessi di un gruppo di opinione consistente – 1280 membri l'anno scorso e 4872 quest'anno.

La notizia ha creato non poco sconcerto soprattutto considerando il fatto che almeno due componenti dello Ung Pirat sono presenti nella lista dei candidati del Partito Pirata – che parteciperà alle elezioni europee di giugno.

Lars Gustafsson, direttore dell'International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) svedese, ha espresso perplessità al riguardo. "È sorprendente. Ung Pirat lavora soprattutto per incoraggiare l'illegalità. Che ricevano soldi dalle istituzioni statali è incredibile", ha dichiarato Lars Gustafsson.

Per Nilsson, Direttore del Ministero, ha risposto placidamente: "Abbiamo capito che vogliono cambiare la legislazione che riguarda i diritti di copyright, e quindi è nostra opinione che ne abbiano diritto".

"… è nostra opinione che ne abbiano diritto". Quanto è distante la Svezia dal nostro paese?


Fonte:tomshw

Roma - Il 95 per cento della musica che i netizen si procurano online è pirata: i download non sono autorizzati dal detentore dei diritti, l'utente non corrisponde all'industria il dovuto. Mentre cresce il mercato dei download legali, mentre gli attori del mercato si industriano per offrire agli appassionati nuovi rubinetti di musica, gli intermediari della rete sono dei filtri sempre più attivi.

A snocciolare numeri è IFPI, nel Digital Music Report 2009: il mercato della musica digitale vale ora 3,7 miliardi di dollari, è cresciuto del 25 per cento rispetto allo scorso anno e le piattaforme di distribuzione online garantiscono all'industria della musica il 20 per cento delle entrate. Il comparto online rende più di quanto non rendano le collaborazioni con Hollywood, con i giornali e le riviste.

I cittadini sono altresì sempre più affamati di musica: IFPI cita dati NPD per mostrare come la domanda sia più pressante che mai, cita dati Nielsen per mostrare che il 2008 è stato per gli States l'anno in cui la vendita di musica ha sfiorato picchi mai raggiunti prima. Se gli States sono il più fertile mercato della musica digitale, assicurando all'industria il 50 per cento delle entrate incamerate con questo modello di business, il Regno Unito e la Francia sono i paesi in cui l'impatto dei download a pagamento è stato più dirompente: lo scorso anno le vendite sono aumentate di quasi il 45 per cento rispetto al 2007. Si tratta di dati che sembrano stonare rispetto ai numeri che IFPI cita a proposito della pirateria: la musica pirata è la stragrande maggioranza della musica attinta alla rete; la pirateria, ricorda IFPI, innesca effetti a catena che impattano sulla produttività della classe creativa e di coloro che gli orbitano intorno.
Ma l'industria e i tribunali cominciano a comprendere che un download non autorizzato non è necessariamente una vendita persa, i colossi della musica sembrano iniziare a reagire in maniera positiva alla condivisione, a reinventarsi per meglio aderire alle esigenze di un mercato che è cambiato. IFPI sottolinea che gli utenti sembrano apprezzare servizi che garantiscono accesso ubiquo alla musica e soluzioni combinate; coloro che non si accontentano di fruire della musica in streaming sembrano lasciarsi allettare dalla più ampia libertà di scelta offerta loro. Se iTunes si mantiene il leader incontrastato del mercato, insidiato dalla piattaforma DRM free di Amazon, è probabile che il cambiamento nella politica DRM di Apple garantisca al servizio un florido futuro e incoraggi altre piattaforme a negoziare con le etichette.

Il fatto che in Europa il 16 per cento dei netizen sia un condivisore di musica, il fatto che la musica messa a disposizione dai netizen sia il principale motivo per cui i netizen stessi la scaricano, il fatto che stimi che nel 2008 siano stati scambiati online senza autorizzazione 40 miliardi di file musicali sono elementi che non smettono però di spaventare l'industria. Se ci sono artisti che si fanno giustizia da soli, l'industria punta su una strategia di contenimento che faccia appello agli intermediari della rete.

Nel report 2009 si sottolinea come piattaforme quali YouTube e MySpace inizino a rappresentare un canale per monetizzare. I consumatori, questo quanto stima NPD a proposito di 45 milioni di cittadini statunitensi, sono disposti a barattare la propria attenzione nei confronti della pubblicità con flussi di musica gratuita. Ma l'impatto delle clip che circolano online con sottofondi musicali non autorizzati, il rimbalzare dei video che l'industria ritiene non ricadano nella disciplina del fair use è ancora troppo violento: è per questo che l'industria non allenta la pressione sulle piattaforme. Se YouTube ha cominciato ad offrire ai netizen la possibilità di scaricare contenuti, nel contempo ha iniziato a silenziare video accompagnati da musica coperta da copyright e a offrire la possibilità di sincronizzarli con musica libera.

IFPI evidenzia inoltre come le iniziative che stanno fermentando in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti per coinvolgere gli ISP nella lotta alla pirateria, rappresentino una soluzione efficace: la minaccia della disconnessione, le comunicazioni inviate dai provider sarebbero sufficienti nella maggior parte dei casi a dissuadere i cittadini della rete che abusano del file sharing. Basati sull'interventismo dei provider, stanno emergendo modelli di business e cause condotte dall'industria dei contenuti, che sostiene che gli ISP che non agiscano a loro favore siano da considerare complici dei pirati. Nel contempo, pare che saranno gli stati a fare pressione sui provider recalcitranti: ove non si riuscirà a rispondere alla pirateria con accordi e autoregolamentazioni, è probabile che interverrà la legge. Conferma John Kennedy, a capo di IFPI: "Gli stati stanno iniziando a coinvolgere i provider nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Non fare nulla - attacca Kennedy - non rappresenta un'opzione, se deve esserci un futuro per il commercio di contenuti digitali".


Fonte:PI
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Old 19-01-2009, 19:10   #66
elevul
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"In Svezia i finanziamenti pubblici sostengono i diritti dell'organizzazione giovanile del Partito Pirata svedese"

Ung Pirat (Young Pirate), l'organizzazione giovanile affiliata al Partito Pirata svedese, ha ricevuto circa 121 mila euro di finanziamento pubblico. Il Ministero per gli affari giovanili (Ungdomstyrelsen) ha ritenuto legittimo il sostegno economico, dato che di fatto rappresenta gli interessi di un gruppo di opinione consistente – 1280 membri l'anno scorso e 4872 quest'anno.

La notizia ha creato non poco sconcerto soprattutto considerando il fatto che almeno due componenti dello Ung Pirat sono presenti nella lista dei candidati del Partito Pirata – che parteciperà alle elezioni europee di giugno.

Lars Gustafsson, direttore dell'International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) svedese, ha espresso perplessità al riguardo. "È sorprendente. Ung Pirat lavora soprattutto per incoraggiare l'illegalità. Che ricevano soldi dalle istituzioni statali è incredibile", ha dichiarato Lars Gustafsson.

Per Nilsson, Direttore del Ministero, ha risposto placidamente: "Abbiamo capito che vogliono cambiare la legislazione che riguarda i diritti di copyright, e quindi è nostra opinione che ne abbiano diritto".

"… è nostra opinione che ne abbiano diritto". Quanto è distante la Svezia dal nostro paese?
Bellissima questa news! L'avevo letta ieri e poi ho passato ore ad interessarmi sulla svezia...

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Nel report 2009 si sottolinea come piattaforme quali YouTube e MySpace inizino a rappresentare un canale per monetizzare. I consumatori, questo quanto stima NPD a proposito di 45 milioni di cittadini statunitensi, sono disposti a barattare la propria attenzione nei confronti della pubblicità con flussi di musica gratuita. Ma l'impatto delle clip che circolano online con sottofondi musicali non autorizzati, il rimbalzare dei video che l'industria ritiene non ricadano nella disciplina del fair use è ancora troppo violento: è per questo che l'industria non allenta la pressione sulle piattaforme. Se YouTube ha cominciato ad offrire ai netizen la possibilità di scaricare contenuti, nel contempo ha iniziato a silenziare video accompagnati da musica coperta da copyright e a offrire la possibilità di sincronizzarli con musica libera.
Già, me ne sono accorto: hanno fatto rimuovere ad un tipo il bellissimo video musicale sulla ginnastica che aveva come sottofondo una canzone dei Simple Plan...
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"Non perdiamo di vista le vere priorità, l'economia serve a sostenere le vite, non devono essere le vite gli strumenti per sostenere l'economia." Conte Zero
Ipsa scientia potestas est
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Old 20-01-2009, 09:04   #67
Iko.Pat
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L'industria discografica dà l'annuncio: "rinunciamo alla lotta al download"
Nel 2009 cambia la strategia: nuovi guadagni attraverso le compagnie telefoniche
Musica online, vincono i "pirati"
Le major del disco: basta processi

da repubblica

che forse forse si muova veramente qualcosa ?
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Old 20-01-2009, 09:10   #68
Ferdy78
 
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ma si muove un cavolo...ora che fanno, come con la storia del bollino siae e della tassa sui cd vergini, perchè danno per scontato che uno acquista cd e dvd vergini per riempirli di contenuti scaricati e protetti??

Io sul cd poso benissimo mettere le foto delle vacanze per darle ai parenti, una distro linux etc...

ci sono persone che pur avendo l'adsl NON han mai scaricato nulla di illecito, perchè devono andarci di mezzo pure loro?
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Old 20-01-2009, 13:08   #69
Insert coin
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Dicessero quello che gli pare, io "grazie ad Internet", alla ADSL ed al P2P (non Emule, che non ho mai usato), ho rivisto dopo quasi 20 anni vecchi cartoni giapponesi caduti nell'oblìo dei palinsesti delle tv commerciali e mai editati in DVD nel nostro paese, inoltre posso seguire i fansub e vedermi opere che in Italia non arriveranno mai, e continuerò a farlo....
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Old 20-01-2009, 13:53   #70
gbhu
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Originariamente inviato da Ferdy78 Guarda i messaggi
...
ci sono persone che pur avendo l'adsl NON han mai scaricato nulla di illecito, perchè devono andarci di mezzo pure loro?
Perché almeno evitano di avere il grande fratello che si siede accanto a loro quando usano il PC connesso ad internet e che guarda tutto quello che fanno.
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Old 20-01-2009, 18:26   #71
uvz
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N.B.: ho letto soltanto la prima pag.

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Originariamente inviato da luxorl Guarda i messaggi
E' un'evoluzione della società che non riusciranno mai a fermare.
Il diritto d'autore non ha vita molto lunga.
Come di conseguenza non ha vita lunga la nostra società.

Quanti negozi di musica hanno chiuso in questi anni? Quante videoteche hanno chiuso? Tanti. La pirateria fa perdere miliardi su miliardi (e fa guadagnare miliardi ai produttori di Ipod, dischi esterni, dischi ottici-R, etc.)
Conosco uno che ha una videoteca. Il suo fatturato del 2006 è stato il 50% in meno rispetto al 2005. Si chiude la propia attività e si rimane disoccupati, lavoratori atipici (grazie a Marco Biagi per aver legalizzato il "comportamento" di trattare le persone come merci) o dipendenti. Quindi il propio benessere diminuisce. Quanto capita soltanto a 10 persone, cazzi loro. E' normale che aziende aprono e chiudono. Ma quando diventa un fenomeno di massa allora ne risente pesantemente l'interà società. Il singolo ex imprenditore comincia a spendere di meno, e gli acquisti diminuiscono. Poi è ridicolo che vengono spesi migliaia di miliardi in telefonia mobile e in centri di bellezza.
C'è una crisi settoriale, non una vera crisi (dove mancano i soldi, non dove i soldi vengono buttati via). Se i soldi spesi possono mantere in piedi la società allora si andrà avanti. Ma se si spende male no. Una cosa è spendere in maschere di bellezza, un'altra è in cultura, un'altra ancora in cibo di qualità, e la salute e le future spese mediche ne risentirebbero positivamente. Meno spese mediche, più soldi da parte per momenti di crisi (ES.: cambiare auto dopo un incidente, o poter prolungare il periodo di crisi della propia attività prima di "arrendersi" e chiudere).
uvz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-01-2009, 21:53   #72
apocalypsestorm
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se e' per questo anche i grandi Iper hanno fatto chiudere bottega a tanti piccoli,
altro che videoteca o negozio di dischi...

Secondo me' si dovrebbe limitare il coopyright a 10 anni se senza scopo di lucro,
oppure riaprire qualcosa di simile a napster, dove con un abbonamento di 10Euro
al mese ti puoi scarricare tutti i film (piu' vecchi di 4 anni) che vuoi.
Per gli irriducibili si fa' come in Francia, ne' processi ne' lettere milionarie,
ma come su HWupgrade sospensione della connessione per xx mesi.. LOL
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Old 20-01-2009, 23:32   #73
mikisx
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Ma andassero tutti(trasversalmente) a gangulo!!!

Con la crisi ce c'è loro si occupano di presidenzialismo e pirateria.....
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Asrock X79 extreme 11 || Intel I7 4960X || 32GB Vengeance 2400Mhz || R9 280x || Thermaltake 1200 || Obsidian 900D || 840 Evo
Cerco collaboratori per blog informatica
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Old 21-01-2009, 16:51   #74
uvz
Bannato
 
Iscritto dal: Apr 2001
Messaggi: 4038
Quote:
Originariamente inviato da msg pvt
Migliaia di stallieri, ferratori di cavalli e produttori e distributori di biada sono falliti quando è arrivata l'automobile.
Comincia a prendere il calessino per muoverti.
A parte che sono 11 anni che mi muovo in bicicletta, anche quando piove e quando nevicava nel mio paese. A parte che se aveste la bacchetta magica (auto non inquinante) vi verrebbe a tutti quanti un tumore ai muscoli delle gambe (più tanti altri problemi). Dobbiamo essere noi i protagonisti della nostra vita, della nostra società: noi ESSERI UMANI. Il mondo cambia. E sempre cambiato. Se siamo passivi ai cambiamenti, questo potranno essere negativi o positivi indifferemente dal nostro stile di vita, dal nostri principi e ideali, dai nostri gusti. Se decidessimo noi come cambiare, possiamo cambiare in meglio, vivere in un mondo migliore. E in quei periodi in qui le avversità saranno più forti di noi potremmo evitare di essere travolti e sopravvivere molto ma molto meglio.

N.B.: se non fossi così scarso in italiano i miei discorsi sarebbero molto ma molto più belli (e intensi).

Quote:
Originariamente inviato da apocalypsestorm Guarda i messaggi
se e' per questo anche i grandi Iper hanno fatto chiudere bottega a tanti piccoli,
altro che videoteca o negozio di dischi...
Infatti io non vado a fare le spese nei centri commerciali. Vado in un singolo negozio biologico a comprare cibo caro amazzato. E con la stessa spesa che fanno i giovani al sabato sera in un pub per consumare bevande (potabili?), io compro cibo che mi dura molto ma molto di più.

Un singolo apre un negozio, poi ha successo, soldi e ingrandisce il negozio. Poi ne apre un secondo, poi un terzo. Poi comincia ad aprirli in varie città. Poi diventa straricco e strapotente e comincia ad aprire i propi negozi in altre nazioni. Portando prodotti atipici in quella nazione e portando un modo di vivere differente. Influenzando la vita di quelle popolazioni dove porta i propio commercio. Se sono influenze positive è una cosa, ma spesso sono influenze negative. Questo è il difetto della globalizzazione (= consumismo). Prima l'Italia ha copiato pari passo gli USA, poi gli Emirati Arabai, la Cina, etc. Perchè pensano che noi siamo i migliori del mondo e vogliono vivere come noi. E in quei posti arriva l'inquinamento, i tumori e quegli imbecilli che si chiedono come evitare queste cose. ma sotto sotto non lo vogliono evitare, come non lo vogliono evitare gli stesso degli occidentali (sono soltanto chiacchiere)

Ritornando al discorso chiudere bottega. I miei genitori che si lamentano della crisi, che i negozi chiudono (si lamentano veramente, ci credono alle stronzate che dicono) e poi vanno a fare la spesa nei centri commerciali. O all'ingrosso approffitando della partita iva della propia azienda. Come cazzo fa un punto vendita (grosso che sia) a fare la concorrezza ad un "negozio all'ingrosso" destinato per aziende?

Tu hai un negozio? Hai un certo stile di vita. Sei un dipendente? Hai uno stile di vita più basso. Quindi il tuo potere d'acquisto si abbassa. E al posto di vari negozi, di varie famiglie con la propia attività, un singolo centro commerciale con tanti dipendenti. trattati sempre peggio perchè al giorno d'oggi conta soltanto il denaro (ancora di più dei decenni passati). E come dicevo nel msg precednete, a causa della legge (decreto o come si chiama la stronzata fatta) da Marco Biagi, questa situazione è stata moltipliciata all'ennesima potenza. Se una persona è a tempo determinato, potrà comportarsi economicamente in un certo moto, non sapendo fino a quando avrà lo stipendio. Se in una nazione il 10% dellea forza lavoro è a tempo determinato è una cosa. Se lo fosse il 90% è tutta un'alta cosa, estremamente negativa.

La crisi attuale è un assomarsi di situazioni negative incentivate da una società celebrolesa. Se a qualsiasi economista 10 anni li si fosse prospettato questa situazione economica, non avrebbe neanche risposto, perchè irragionevole, folle, non realista.

Ultima modifica di uvz : 21-01-2009 alle 17:15.
uvz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 21-01-2009, 19:17   #75
Teox82
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N.B.: ho letto soltanto la prima pag.


Come di conseguenza non ha vita lunga la nostra società.

Quanti negozi di musica hanno chiuso in questi anni? Quante videoteche hanno chiuso? Tanti. La pirateria fa perdere miliardi su miliardi (e fa guadagnare miliardi ai produttori di Ipod, dischi esterni, dischi ottici-R, etc.)
Conosco uno che ha una videoteca. Il suo fatturato del 2006 è stato il 50% in meno rispetto al 2005. Si chiude la propia attività e si rimane disoccupati, lavoratori atipici (grazie a Marco Biagi per aver legalizzato il "comportamento" di trattare le persone come merci) o dipendenti. Quindi il propio benessere diminuisce. Quanto capita soltanto a 10 persone, cazzi loro. E' normale che aziende aprono e chiudono. Ma quando diventa un fenomeno di massa allora ne risente pesantemente l'interà società. Il singolo ex imprenditore comincia a spendere di meno, e gli acquisti diminuiscono. Poi è ridicolo che vengono spesi migliaia di miliardi in telefonia mobile e in centri di bellezza.
C'è una crisi settoriale, non una vera crisi (dove mancano i soldi, non dove i soldi vengono buttati via). Se i soldi spesi possono mantere in piedi la società allora si andrà avanti. Ma se si spende male no. Una cosa è spendere in maschere di bellezza, un'altra è in cultura, un'altra ancora in cibo di qualità, e la salute e le future spese mediche ne risentirebbero positivamente. Meno spese mediche, più soldi da parte per momenti di crisi (ES.: cambiare auto dopo un incidente, o poter prolungare il periodo di crisi della propia attività prima di "arrendersi" e chiudere).
Mi dispiace per il tuo amico,ma affibiare il suo fallimento solo ad esclusivamente al p2p è sbagliato.I motivi sono anche altri.Riguarda anche i negozi di dischi
  • Il prezzo dei cd/dvd:non è proprio colpa di chi li vende,ma sta di fatto che il prezzo è alto
  • La concorrenza:negli ultimi anni le piccole videoteche e i distibutori automatici si sono spari ovunque,non è più come una volta che dovevi cercare con la cartina il Blockbuster più vicino
  • Il commercio illegale:il vero lato negativo della "pirateria".Stronco il ragazzino che scarica ma lascio in pace il marocchino che vende i cd tarocchi.Questa è l'ItaGlia
  • I film on demand/streaming
  • Il noleggio online:fa parte della concorrenza ma credo sia una cosa da analizzare a parte
  • I vari music store(itunes,amazon ecc.) : prezzi più bassi senza muoversi da casa.Le canzoni sono già utilizzabili col lettore mp3 senza bisogno di conversione come con i cd
  • L'obsolescenza dei compact disc:ormai tutti hanno il lettore mp3,il cd è sempre più inutile.La gente preferisce direttamente gli mp3.La stessa cosa sta lentamente succedendo anche con i dvd(comprimendoli in divx)
  • Acquisti all'estero:cd in Italia 20,90€ ; cd in Usa 6-7$.A meno che uno non sia autolesionista non ha il minimo dubbio.
  • La crisi economica:esplosa in ottobre,ma la gente sono mesi e mesi che stringe la cinghia,i cd/dvd sono beni ai quali si può anche rinunciare

Questi quelli che mi vengono in mente al momento.Ci sono diversi studi che indicano il p2p come un vero motore economico,ad esempio uno studio commissionato dal Ministero per gli Affari Economici olandese indica che il valore aggiunto è di addirittura 100mln€.Questo il grafico con le previsioni di vendita



Le soluzioni ci sono.Innanzitutto permettere di ascoltare i brani prima di acquistarli,cosa impossibile se non scaricandoli.Qualsiasi bene si compri si può provare,la musica no.Basterebbe,secondo me,un servizio di streaming con le canzoni trasmesse con un bitrate basso,in modo di non avere una qualità buona ma utile almeno per capire a grandi linee com'è un album,integrabile con uno streaming di qualità maggiore(tipo quelli di myspace)per pezzi di canzoni.Ma la soluzione che giudico migliore rimane la flat.L'articolo di Repubblica dice che "Se potessimo avere una licenza in grado di far pagare a chi si connette a Internet un solo euro al mese per poter scaricare liberamente la musica, l’industria potrebbe guadagnare 500 milioni di euro al mese." Via la tassa sui cd/dvd vergini però.

Ad ogni modo la "lotta" continua.Ieri aperto il Comitato tecnico contro la pirateria digitale multimediale,naturalmente senza tecnici ma solo politici e il presidente Siae.Di nuovo Viva l'ItaGlia!La proposta è il modello francese,con tutto quello che viene dietro,comprese le disdette forzate o volontarie dei contratti che potranno far aumentare i 5000 licenziamenti programmati da Telecom per il 2009.
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Old 21-01-2009, 19:32   #76
Dream_River
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Città: Romagna ma col cuore in Toscana, e spero nel prossimo futuro in Spagna
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La rete li seppellirà (cit.)
Quoto e sottoscrivo

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Male male, molto male, vorrà dire che aggiungeranno una tassa per "mancati introiti" di Microsoft
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Chiesa Valdese - Remember, my child: Without innocence the cross is only iron, - Grazie Daniele di regalarmi ogni giorno il tuo amore! - Per l'Alternativa - Chi ci pensa nel miele, annega - La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier)
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Teox82
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"Tele2/Vodafone condannata a pagare la prima multa legata ai filtri anti P2P."

L'Antitrust ha inflitto a Tele2 una multa di 90.000 euro, per mancata trasparenza riguardo alla comunicazione sui filtri anti P2P.

L'azienda non è stata multata per aver imposto limiti al tipo di traffico, ma piuttosto per aver omesso le informazioni a riguardo. Qui il pdf.

La sanzione è conseguenze di un iniziativa dell'associazione di consumatori ADUC, risalente al gennaio del 2007. All'epoca, tra l'altro, sul sito di Tele2 si leggeva che non c'era nessun tipo di limitazione al traffico.

L'operatore si è difeso spiegando che sono presenti link specifici, oltre al fatto che in futuro questi filtri potranno essere eliminati, grazie agli investimenti di Vodafone, che ha recentemente acquistato il provider.

L'autorità, però, non ha ritenuto sufficienti le comunicazioni. Ad oggi, le FAQ di Tele2 riportano: "TELE2 applica sistemi automatici finalizzati ad ottimizzare la banda in alcune aree e in alcune fasce orarie. Questi sistemi non bloccano completamente le connessioni Peer To Peer, ma potrebbero limitarle nelle fasce orarie di picco".

Peccato, però, che limitare un particolare software o sito web sia illegale. Secondo ADUC, infine, la multa è importante come atto simbolico, ma la cifra è del tutto irrisoria, ai limiti del ridicolo.

Curiosamente, secondo questo approccio, imporre dei filtri "generali" che bloccassero anche IPTV o applicazioni VoIP, sarebbe legittimo, se servisse a "limitare la banda per tutti affinché sempre tutti ne possano usufruire", come leggiamo sul sito ADUC.

Chissà che qualche ISP non lo prenda come un suggerimento.

http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16753
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Old 22-01-2009, 17:01   #78
uvz
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Ma non ci arrivate con la testa?
Il cantante entra in sala di registrazione. Con lui ci sono il chittarrista, il bassista, il pianofortista. Fuori dal vetro (come si vede in tv o nei film) c'è il tecnico del suono e altre due o tre persone. Poi c'è anche il direttore della sala. Se al posto di pagare il cd lo scarico gratuitamente* dalla rete, COME CAZZO PRENDONO LO STIPENDIO QUESTI SFIGATI?

* si paga l'adsl, si pagano gli hard-disk esterni, le memorie a stato solido, si paga l'Ipod, etc.

Quote:
Originariamente inviato da Teox82 Guarda i messaggi
Mi dispiace per il tuo amico,ma affibiare il suo fallimento solo ad esclusivamente al p2p è sbagliato.I motivi sono anche altri.
Il mondo non è in bianco e nero. Certo che ci sono vari problemi. E se critico una cosa non vuole dire che non esiste il resto. E la pirateria assieme alla concorrenza selvaggia degli ultimi anni sono fra le cause maggiori della crisi.

Anni fa votai favorevole, purtroppo, al referendum sulla liberizzazione del commercio. Tutti possono vendere di tutto. Questa guerra commerciale fra anche i negozianti della stessa via (semplifico). La concorenza estrema.

Io vendo una rivista e ci allego un accessorio (cd, giocattolo, etc.) Tanto guadagno dalla vendita della rivista (semplifico, lo so che gli accessori sono per aumentare le vendite e i fatturati). Cioè io "regalo" un cd. E il negozio che vende il cd come fa a campare? Poi arriva il benzinaio che regala un quotidiano con il pieno di benzina. E l'edicolante comincia a traballare.
Poi arrivano i produttori cinematografici (stramiliardari per conto loro, giustamente) e aprono i cinema:

Ma come ho fatto a non pensarci prima. Con i miliardi che fatturo. Tiro su quattro muri, pago due stronzi perchè strappino i biglietti e i proiettori automatici mandano avanti e indietro i film

(semplificata, di mestiere faccio il proiezionista cinematografico, almeno provo a farlo).

Quante famiglie sostenevano i tantissimi cinematografi italiani? E loro che hanno chiuso e "da un giorno all'altro" si sono dovuti trovare un altro lavoro? E i ragazzini che in città di domenica potevano andare al cinema da soli (senza adulti)? Magari vicino a casa. Adesso o in autubus (ma quante madri li lasciano andare) o devono avere un adulto che li accompagna. E anche questo è diminuzione del benessere.

Qualcuno di voi ha ricordi di infanzia sulle domeniche pomeridiane al cinema? O anche serali per chi abita in centro storico. O forse più distante. Non abito in città.

Continuando il discorso produttore cinematografico. Vende il film nel mondo, miliardi su miliardi, apre lui le sale di cinema. Paga soltanto lo stipendio ai dipendenti dei multiplex e non più una percentuale ai gestori dei cinema. Poi spedendo via Internet o via Boing (gli aerei diventerebbero così una specie di ponte satellitare) i film alle sale, si tagliano anche i distributori che portano le pizze (e sale il fatturato). Infine spedire il film via Internet agli utenti finali. E via che chiudono anche le videoteche.

Se io infilo i timbrabiglietti automatici negli autobus licenzio il timbratore umano. Quanti ne licenzio? 1.000, 10.000? Non so. Su 50.000.000 di abitanti (l'Italia anni fa) non è un gran numero. Ma pensate a "chiudere" tutti i cinema, le videoteche e quante altre attività, IN TUTTA L'ITALIA perchè il grossista ha meno spese a vendere all'utente finale.

E se io perdo il lavoro sono un utente che spende di meno nella nostra società. E magari vado anche meno al cinema. Tutto questo comportamento assurdo è come un cane che si inchiappetta da solo

Quote:
Originariamente inviato da Iko.Pat Guarda i messaggi
L'industria discografica dà l'annuncio: "rinunciamo alla lotta al download"
Nel 2009 cambia la strategia: nuovi guadagni attraverso le compagnie telefoniche
Musica online, vincono i "pirati"
Le major del disco: basta processi
Leggasi di sopra per capire che non vince assolutamente nessuno.

Quote:
Originariamente inviato da Insert coin Guarda i messaggi
Dicessero quello che gli pare, io "grazie ad Internet", alla ADSL ed al P2P (non Emule, che non ho mai usato), ho rivisto dopo quasi 20 anni vecchi cartoni giapponesi caduti nell'oblìo dei palinsesti delle tv commerciali e mai editati in DVD nel nostro paese, inoltre posso seguire i fansub e vedermi opere che in Italia non arriveranno mai, e continuerò a farlo....
Se non ci fosse la pirateria il progresso tecnologico (e l'intelligenza nel praticarlo) avrebbe consentito di andare nelle videoteche ad affittare telefilm, serie di cartoni, etc. E con le copie infinite (mai più sentire, è fuori, lo abbiamo già affittato).

Ultima modifica di uvz : 22-01-2009 alle 17:09.
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Old 22-01-2009, 17:07   #79
Teox82
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Originariamente inviato da uvz Guarda i messaggi
Ma non ci arrivate con la testa?
Il cantante entra in sala di registrazione. Con lui ci sono il chittarrista, il bassista, il pianofortista. Fuori dal vetro (come si vede in tv o nei film) c'è il tecnico del suono e altre due o tre persone. Poi c'è anche il direttore della sala. Se al posto di pagare il cd lo scarico gratuitamente* dalla rete, COME CAZZO PRENDONO LO STIPENDIO QUESTI SFIGATI?

* si paga l'adsl, si pagano gli hard-disk esterni, le memorie a stato solido, si paga l'Ipod, etc.


Il mondo non è in bianco e nero. Certo che ci sono vari problemi. E se critico una cosa non vuole dire che non esiste il resto. E la pirateria assieme alla concorrenza selvaggia degli ultimi anni sono fra le cause maggiori della crisi.

Anni fa votai favorevole, purtroppo, al referendum sulla liberizzazione del commercio. Tutti possono vendere di tutto. Questa guerra commerciale fra anche i negozianti della stessa via (semplifico). La concorenza estrema.

Io vendo una rivista e ci allego un accessorio (cd, giocattolo, etc.) Tanto guadagno dalla vendita della rivista (semplifico, lo so che gli accessori sono per aumentare le vendite e i fatturati). Cioè io "regalo" un cd. E il negozio che vende il cd come fa a campare? Poi arriva il benzinaio che regala un quotidiano con il pieno di benzina. E l'edicolante comincia a traballare.
Poi arrivano i produttori cinematografici (stramiliardari per conto loro, giustamente) e aprono i cinema:

Ma come ho fatto a non pensarci prima. Con i miliardi che fatturo. Tiro su quattro muri, pago due stronzi perchè strappino i biglietti e i proiettori automatici mandano avanti e indietro i film

(semplificata, di mestiere faccio il proiezionista cinematografico, almeno provo a farlo).

Quante famiglie sostenenano i tantissimi cinematografi italiani? E loro che hanno chiuso e "da un giorno all'altro" si sono dovuti trovare un altor lavoro? E i ragazzini che in città di domenica potevano andare al cinema da soli (senza adulti)? Magari vicino a casa? Adesso o in autubus (ma quante madri li lasciano andare) o devono avere un adulto che li accompagna. E anche questo è diminuzione del benessere.

Qualcuno di voi ha ricordi di infanzia sulle domeniche pomeridiane al cinema? O anche serali per chi abita in centro storico. O forse più distante. Non abito in città.

Continuando il discorso produttore cinematografico. Vende il film nel mondo, miliardi su miliardi, apre lui le sale di cinema. Paga soltanto lo stipendio ai dipendenti dei multiplex e non più una percentuale ai gestori dei cinema. Poi spedendo via Internet o via Boing (gli aerei che diventerebbero una specie di ponte satellitare) i film alle sale, si tagliano anche i distributori che portano le pizze (e sale il fatturato). Infine spedire il film via Internet agli utenti finali. E via che chiudono anche le videoteche.

Se io infilo i timbrabiglietti automatici negli autobus licenzio il timbratore umano. Quanti ne licenzio? 1.000, 10.000? Non so. Su 50.000.000 di abitanti (l'Italia anni fa) non è un gran numero. Ma pensate a "chiudere" tutti i cinema, le videoteche e quante altre attività, IN TUTTA L'ITALIA perchè il grossista ha meno spese a vendere all'utente finale?

E se io perdo il lavoro sono un utente che spende di meno nella nostra società. E magari vado anche meno al cinema. Tutto questo comportamento assurdo è come un cane che si inchiappetta da solo


Leggasi di sopra per capire che non vince assolutamente nessuno.


Se non ci fosse la pirateria il progresso tecnologico (e l'intelligenza nel praticarlo) avrebbe consentito di andare nelle videoteche ad affittare telefilm, serie di cartoni, etc.
Tu non ce l'hai con la pirateria,tu ce l'hai col prograsso tecnologico.Sono due cose diverse
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Old 24-01-2009, 12:09   #80
uvz
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Solito ignoranza di sempre. E già un buon segno per riconoscerla è il comportamento passivo QUOTE TOTALE (scrivendo nel msg subito dopo) e aggiungere soltanto la propia "opinione", senza riferisci a nulla di specifico nel quote riportato.

Progresso significa progredire, non soltanto cambiare. Soltanto i cambiamenti positivi possono rientrare nella definizione di progresso.
Per quanto riguarda nello specifico progresso tecnologico, questo non è una tecnologia nuova, ma una tecnologia migliore, anche se fosse stata creata 3 secoli prima.
uvz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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