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#61 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 2717
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Quote:
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)ma parlando di risoluzioni e rapporti di proporzione non ci vedo tutta questa necessaria distinzione a priori tra monitor e tv, sono sempre entrambi pannelli lcd (... mettetci pure la famosa tendenza alla "convergenza" dell' "home entertainment" ...) indipendentemente da dove arriva il frame visualizzato e se sia di un film o di un vg, e non ci vedo nulla di positivo nel proliferare di diversi, ormai nei fatti, "non-standard", per un medesimo "concetto" (lo schremo "wide" in questo caso)che per sua natura e di quanto correlato si presterebbe molto ad essere standardizzato solo questo, senza voler negare o argomentare nulla riguardo a se sia + "naturale", + bello etc. 4/3 16/, 5/4, 16/10... o che il wide l'hanno invetanto per fregarci etc. (in effetti se k è la proporzione, l'area dovrebbe dipendere dalla diagonale in questo modo: A = k/(1+k^2)*d^2 quindi per es a parità di diagonale un 4/3 ha un po' più superficie di un 16/9, ma occhio non sto dicendo che a parità di diagonale un 16/9 è quasi un 4/3 tagliato sopra e sotto del 16/9 una volta lessi anche che, oltre ad essere un termine della successione di fibonacci la quale ricorre "molto" in natura nelle strutture biologiche, sarebbe anche una delle proprozioni più gradite alla percezione visiva umana... ma non so se e finoa che punto sia un concetto scientifico)
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"La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché." - Albert Einstein fonte: http://it.wikiquote.org/wiki/Albert_Einstein Ultima modifica di MenageZero : 05-05-2007 alle 13:58. |
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#62 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Belluno
Messaggi: 1127
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Quello che dici è un buon punto di partenza su cui riflettere, non ci piove e tutto sommato basta osservare il risultato di un campo visivo fatto in ambulatorio oculistico per trarre conclusioni "scentifiche" in materia. Ma quello che vorrei capire, partendo dal tuo "oculato" punto di vista, è: possiamo standardizzare tutto il discorso attorno al campo visivo percepito fisando un punto fisso davanti a sè o sarebbe più corretto re-interpretare di volta in volta in base allo scopo ultimo della visione? Spiego meglio: Voglio guardare un film, oppure scrivere un documento, oppure simulare una macchina da corsa (dunque con visuale soggettiva dall'abitacolo). Sicuro che possiamo applicare sempre lo stesso principio (scentifico finchè vuoi)? Non è che magari occorre anche capire che un display è alla fine un'interfaccia attraverso la quale fruisce un contenuto riprodotto e non vissuto direttamente dal vero, in prima persona, in scala reale, in tre dimensioni...?? No perchè in base a questo un formato può essere più indicato di un altro. Ho seri dubbi sul formato 4:3 ed affini... Mi piacerebbe un tuo intervento (o chi per esso), magari anche in separata sede se non vogliamo andare troppo OT. Quote:
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