Ma Montezemolo è comunista ? :D

[MarColas]

Originariamente inviato da Proteus

Aggiungo che per rilanciare un marchio, mai decaduto in verità, quale quello Ferrari non esisteva altra via tranne quella percorsa e chiunque sappia un minimo di gestione aziendale lo sapeva da oltre vent'anni.

Non conosco i risultati ottenuti da Montezemolo dal punto di vista economico-finanziario. Ma per quanto riguarda i risultati sportivi, la Ferrari non vinceva un mondiale da 20 anni. Per quanto non adori il personaggio (più che altro lo invidio ), non si può negare che buona parte del merito della rinascita sportiva della Ferrari sia suo.

[MarColas]

Originariamente inviato da Proteus
No, ha avuto a disposizione mezzi illimitati per potersi accaparrare i migliori tecnici sul mercato, ne ha rubati diversi ad altre scuderie iniziando dalla MacLaren ed i tecnici si strappano a suon di denaro, ed aveva a disposizione una scuola di motoristi, quella interna alla Ferrari, che sforna motoristi invidiati da tutti. Si è accaparrato il pilota numero 1 e, dopo alcuni anni di preparazione, il risultato non poteva mancare. Un simile risultato, lo ribadisco ancora, lo avrebbe ottenuto qualunque manager non fosse un perfetto imbecille

Per la verità i mezzi illimitati o quasi la Ferrari li ha sempre avuti. Ricordo le cifre astronomiche spese per avere John Barnard e per soddisfare tutti i suoi capricci (la famosa "antenna tecnologica" in Inghilterra), l'ingaggio di piloti del calibro di Prost e Mansell ecc.

I risultati ottenuti però non sono certo stati gli stessi.

[ni.jo]

ho come il sospetto che l'unica col dente avvelenato vs montezuma sia la forza d'urto della lega .

[IpseDixit]

Montezuma eletto presidente della Fiat
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../30/fiat.shtml

[ni.jo]

Originariamente inviato da IpseDixit
Montezuma eletto presidente della Fiat
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../30/fiat.shtml

c'è la corsa a dare delle cariche importanti agli incapaci...

[von Clausewitz]

vorrei dire qualcosa sul federalismo che qui è stato accennato
questa parola è stata per un po' di tempo di gran moda e sulle barricate, ma adesso è gia lentamente declinante per fortuna
per fortuna perchè continuando ad andare su questa strada si andrebbe al disastro più completo molto maggiore di quello attuale
come ebbi a dire tempo fa se il federalismo si facesse alla svizzera o alla tedesca tanto per rimanere in ambito europeo sarei fiducioso e ben contento di una cosa simile
inquietudini mi assalgono una volta che il federalismo si facesse come sarebbe inevitabile all'italiana con tutte le conseguenze che ne deriverebbero
populismo localistico, demagogia da governatore locale, istanze egoistiche che ti fanno alzare i ponti con le altre regioni italiane, completa irresponsabilità nella gestione dei fondi riservati, finanze allegre, corrutele e ruberie varie, lobby mafiose o padane che condizionano la politica locale, leggi incoerenti e/o scritte male, ricorsi alla corte costituzionale come sport ecc. ecc.
Dio ci scampi e liberi da una simile sciagura
sarebbe il definitivo e totale disfacimento di questo paese che in ultima analisi avrebbe conseguenze assai negative per tutti i suoi abitanti

[ni.jo]

di Michele Serra
Panni stesi al sole del Lingotto


E' sconcerto nel capitalismo italiano per la nomina di Luca di Montezemolo alla presidenza della Fiat. Tra i presupposti richiesti ai capitani d'azienda la conoscenza del prodotto è, infatti, considerata un optional...

La nomina di Luca di Montezemolo alla presidenza della Fiat ha suscitato sconcerto nel capitalismo italiano. Montezemolo, infatti, è nel mondo delle automobili da sempre. Le automobili, addirittura, gli piacciono. Questo sovverte clamorosamente il corso degli ultimi vent'anni del management Fiat e di quello italiano nel suo complesso. Tra i presupposti richiesti ai capitani d'azienda, infatti, la conoscenza del prodotto è considerata un optional o addirittura un ostacolo. Eloquente il caso del dg della Rai, Cattaneo, che si è formato nel mondo fieristico e corregge di suo pugno i palinsesti aggiungendo in ogni pagina una caffetteria e una toilette: sostiene di non avere mai visto planimetrie degli stand in allestimento così lacunose. Importante anche il piano Cattaneo per munire ogni trasmissione Rai di un passo carraio per il carico e scarico dei container, di un garage sotterraneo da 700 posti e di una dozzina di hostess che distribuiscono depliant.

Molto significativa anche l'esperienza Fiat di Cesare Romiti. Sapeva a memoria le quotazioni del fiorino olandese dal '54 a oggi, e l'indirizzo, completo di numero civico, Abi e Cab, di tutte le filiali bancarie di Torino e Milano. Ma credeva che lo spinterogeno fosse un ansiolitico e la prima volta che vide una Panda tentò di salire dal bagagliaio. Famoso un episodio del 1987: lavorando con passione al progetto di Qualità Totale, Romiti convinse Norberto Bobbio a firmare sulla 'Stampa' la prova su strada dei nuovi furgoni da lavoro. Bobbio osservò che il cambio era rumoroso e l'automezzo molto sottosterzante, e Romiti replicò stizzito di rivolgersi al costruttore. Quando gli fecero presente che il costruttore era lui, Romiti ci restò malissimo: nessuno l'aveva informato.
Passato alla Rizzoli, Romiti capì che per un manager è indispensabile accumulare esperienze sul prodotto, e per non ripetere gli stessi errori decise di far fruttare la sua permanenza alla Fiat: produsse i primi libri con l'intercooler e affidò a Niki Lauda l'editing delle collane letterarie più prestigiose. Memorabile il 'Mulino del Po' di Bacchelli con la copertina Goodyear.

Tornando alla Fiat, la gestione Romiti non fu che la prima di una lunga serie di conduzioni manageriali improntate soprattutto allo sviluppo finanziario, e decisamente disattente al prodotto. A metà degli anni Novanta la Fiat si ritrovò proprietaria di miniere di manganese in Botswana, catene alberghiere, chioschi di gelati, stabilimenti balneari, e con una collezione di francobolli rari tra le più prestigiose del mondo. Per non dire della serie completa delle litografie di Aligi Sassu, oggi esposta al Lingotto. Ma a fronte di una floridezza finanziaria così imponente, da Mirafiori uscivano auto senza il motore, fornito al cliente a parte, smontato, in busta di cellophan, con le istruzioni per il montaggio. Problemi anche nei nuovi stabilimenti robotizzati: i programmatori, senza aggiornamento, montarono un software decisamente obsoleto, e ogni due Punto uscivano una 500 giardinetta e un tostapane.
La famiglia Agnelli cominciò a correre ai ripari solo quando, durante una visita nei moderni impianti di Termini Imerese, il filo di perle di una delle signore venne risucchiato da una pressa robotizzata e trasformato in una coppa dell'olio. Il Consiglio di fabbrica, per bocca di un delegato della vecchia guardia, ancora a transistor, si scusò con la signora, ma da allora in corso Marconi si decise che la Fiat, essendo pur sempre una fabbrica di automobili, doveva smetterla di considerare la loro fabbricazione come un'attività ricreativa per i suoi operai.
Montezemolo è già al lavoro. Ha fatto notare al management che la pista sul tetto del Lingotto non è adatta a stendere la biancheria. Trasformerà anche i tetti degli altri edifici Fiat in circuiti di prova, senza parapetto quelli dove gireranno, su una Ferrari, gli attuali consiglieri di amministrazione, scelti da Morchio.

[ni.jo]

proteus guarda chi la pensa come te sulla concertazione:

Fausto Bertinotti su Mirafiori: 'La concertazione ha fatto più danni che guadagni'

"La concertazione ha fatto più danni che guadagni, non solo non mi entusiasma, ma non partecipo. Partecipo invece a questa straordinaria e intelligente iniziativa del sindacato torinese dei metalmeccanici". E' quanto ha affermato il segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, che partecipa al corteo dei lavoratori di Mirafiori.

"E' un' iniziativa - ha osservato Bertinotti - che mette al centro una questione fondamentale per il futuro di Torino, ma non solo: l' idea di verificare lo stato della Fiat e la sua volontà di uscire dalla crisi individuando un banco di prova nella richiesta di produrre un nuovo motore e un nuovo modello a Mirafiori.
In Francia e Germania si discute il destino delle grandi imprese che viene considerato un punto fondamentale della politica industriale di quei paesi. Ancora una volta dalla lotta dei lavoratori può partire una strada diversa e per questo è un' iniziativa importantissima".

[Adric]

Originariamente inviato da ni.jo
Fausto Bertinotti su Mirafiori: 'La concertazione ha fatto più danni che guadagni'

Bertinotti dovrebbe andarsi a vedere più concerti di free jazz, per imparare a improvvisare
Stasera vado a ascoltare Stefano Battaglia e domani Kenny Wheeler

[ni.jo]

Originariamente inviato da Adric
Bertinotti dovrebbe andarsi a vedere più concerti di free jazz, per imparare a improvvisare
Stasera vado a ascoltare Stefano Battaglia e domani Kenny Wheeler

...Kenny Wheeler

ha suonato in uno dei miei cd preferiti, assieme a Lee Konitz Dave Holland e Bill Friesel: