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#41 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2008
Messaggi: 11186
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In ogni caso come al solito permane l'italica convinzione che la cultura generale sia praticamente solo quella umanistica.
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#42 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Comunque anche le discipline scientifiche rientrano nella cultura generale. |
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#43 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: dietro di te!
Messaggi: 340
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Uno studente italiano alla fine delle superiori deve sapere uno sfascio di materie che poi non torneranno utili nel mondo del lavoro, uno studente americano porta avanti materie prettamente utili nel suo campo di lavoro come matematica e fisica. Alla fine abbiamo un italiano che sa un po di tutto e l'americano che la matematica e la fisica del 5 anno del liceo la fa il terzo e nei due anni successivi approfondisce ancora di piu. Questo permette all'università americana di avere un punto di partenza piu "spostato in avanti" rispetto a quello che ha l'università italiana. E che quindi permette allo studente di avere conoscenze ancora piu specifiche e ricercate dell'italiano che gli permettono di arrivare nel mondo del lavoro con le palle che gli disegnano trapezzi e che ha una produttività altissima. Produttività altissima che genera ingenti guadagni per l'azienda per cui lavora e che gli permette di guadangnare 55000$ all'anno. Poi se gli chiedi dov'è l'iraq punta il brazile, ma se una persona vuole accrescere la propria cultura personale lo puo fare anche da solo. A me se non avessero mai spiegato al liceo storia o geografia o biologia non credo che a 40 mi fosse venuto lo schiribizzo di impararmi l'impero romano non sarei riuscito a farlo. Probabilmente non ci avrei perso tempo perche con l'ultimo bonus aziendale sto allargano la piscina da 15 metri in giardino |
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#44 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 1021
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#45 | |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Romagna ma col cuore in Toscana, e spero nel prossimo futuro in Spagna
Messaggi: 362
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Per il resto quoto blamecanada Ah, ci tengo a precisare una cosa In Italia non puoi portare a casa il pane con la filosofia
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Chiesa Valdese - Remember, my child: Without innocence the cross is only iron, - Grazie Daniele di regalarmi ogni giorno il tuo amore! - Per l'Alternativa - Chi ci pensa nel miele, annega - La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier) |
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#46 |
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Member
Iscritto dal: Feb 2007
Città: Romagna ma col cuore in Toscana, e spero nel prossimo futuro in Spagna
Messaggi: 362
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A me pare proprio il contrario, la percezione sociale che si ha di un biologoco, un chimico o un fisico e nettamente migliore di quella che si ha di uno storico, un antropologo o un filosofo
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Chiesa Valdese - Remember, my child: Without innocence the cross is only iron, - Grazie Daniele di regalarmi ogni giorno il tuo amore! - Per l'Alternativa - Chi ci pensa nel miele, annega - La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier) |
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#47 |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2009
Messaggi: 90
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In USA uno che esce dall' università è un mostro nella materia che ha scelto, ma è un completo ignorante di tutto il resto. In Italia invece si vuole saper tutto, male.
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#48 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 2150
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quando sarai diplomato, vedrai che rimpiangerai molto meno l'aver fatto ragioneria (in termini di possibilita' occupazionali)...
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#49 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Messaggi: 2150
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il biologo, il chimico, il fisico danno la percezione di "competenza e intelligenza". non di cultura.
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#50 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 475
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Pur avendo fatto una scuola tecnica avevo ben 15 ore alla settimana di storia e italiano, che è quanto basta per farsi una cultura di base anzi forse è pure troppo.
Ricordo i pomeriggi interi sprecati a leggere la Divina Commedia, I Promessi Sposi e un pacco di libri di antologia... e alla fine a cosa mi è servito? A niente... un po va bene ma studiare troppa letteratura non insegna a ragionare, non insegna a pensare e a meno che uno non faccia professioni come il giornalista o lo scrittore non serve a niente. Se invece di sprecare tutto quel tempo a leggere libri di italiano avessimo fatto piu ore in laboratorio di elettronica sarebbe stato mille volte meglio, visto che era la materia di specializzazione e quelle cose servivano per davvero per poter lavorare.
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Italian Tremulous Alliance |
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#51 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Del resto, moltissimi dei maggiori scienziati della storia avevano anche una cultura in campo umanistico. Forse gli è stata utile. Quella che rappresenti è un'umanità arrivista e dedita unicamente al guadagno (monetario) personale, e priva di qualsiasi senso di responsabilità nei confronti della società. Tutto da vedere se questo porti alla felicità, o all'alienazione e all'infelicità. Sicuramente comportamenti di questo tipo sono dannosi per la società, visto che gente del genere non potrà mai agire in modo politicamente consapevole. Anzi, non saprà nemmeno cos'è la politica. Quote:
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#52 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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A me pare proprio il contrario, la percezione sociale che si ha di un biologoco, un chimico o un fisico e nettamente migliore di quella che si ha di uno storico, un antropologo o un filosofo Ed in effetti mediamente è ritenuto inutile studiare storia, filosofia, antropologia, geografia, etc. In generale la cultura è considerata inutile, se non funzionale all'aumento dello stipendio (cosa che non deve stupire, visto che in una società capitalista il denaro determina la gerarchia sociale). Quote:
Ma che scuola facevi scusa? Guarda che è impossibile, le ore di storia sono al massimo tre (e negl'istituti tecnici mi sembra siano sempre due, in prima e seconda sono sicuro), e le ore d'italiano sono al massimo 5 (e negl'istituti tecnici mi sembra non si superino le quattro). |
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#53 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jun 2009
Messaggi: 90
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#54 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 475
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Italian Tremulous Alliance |
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#55 | |
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Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 186
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e allora perche' la "buona classe americana" si allontana sempre di piu' dai ruoli tecnici, mentre si rivolge allo studio dell'economia, medicina, giurisprudenza, mentre sempre piu' engineer sono asiatici o latino-americani? Ad esempio se uno e' un "guru" in una tecnologia (ad esempio ATM) che diviene obsoleta, non credi che verra' rigettato anche lui dal mercato del lavoro? Non a caso le migliori high school americane sono quelle private dove si studia anche il latino e con una impostazione "classica". E comunque il destino dei lavori tecnici o contenuto tecnologico-scintifico in Italia e' segnato se non cambia qualcosa. Quello che va male in Italia piu' che le scuole superiori sono le Universita'.
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membro dell'HWU Scouts Group |
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#56 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Io penso che quattro ore d'italiano, e tre ore di storia dovrebbero essere presenti in ogni scuola superiore di ogni ordine e grado. Certo, magari in un istituto tecnico ha poco senso soffermarsi su autori difficili come Dante o pallosi come Manzoni. Poi dipende anche dai prof., perché se un prof. è noioso può far odiare la sua materia. Ad esempio se io avessi sempre avuto la prof. d'Italiano che ho avuto in quarta e quinta probabilmente Dante mi farebbe schifo, ma avendolo studiato in terza con un prof. molto bravo, mi piace. Comunque ho controllato i programmi ministeriali: negl'istituti tecnici nel biennio si fanno cinque ore d'italiano e due di storia, e nel triennio si fanno tre ore d'italiano e due di storia). Totale biennio: 8 (53% di 15). Totale triennio: 5 (33% di 15). Semmai la cosa da abolire sarebbe la distinzione biennio-triennio, visto che nel passaggio si ripetono inutilmente molte cose, e ridurre le superiori a quattro anni omogenei. |
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#57 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2006
Messaggi: 475
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Quote:
Passare ore di lezione ad ascoltare cosa faceva Dante all'Inferno e in Paradiso non ha alcuna utilità pratica ne tantomeno insegna a ragionare meglio o a conoscere di piu la lingua o capire come funziona il mondo, è solo una conoscenza fine a se stessa e quindi ben poco utile, a meno che uno non voglia proseguire con studi umanistici o fare filosofia o letteratura...
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Italian Tremulous Alliance Ultima modifica di iocci : 17-09-2009 alle 13:25. |
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 1021
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E me la faccio proprio perché a scuola non fornisce questa preparazione, se avessi frequentato il liceo molte cose imparate da solo le avrei apprese a scuola.
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#59 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Cagliari
Messaggi: 452
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Occorre tenere presente che il livello di scolarizzazione medio è più elevato rispetto a venti anni fa. Questo significa che le aziende, potendo scegliere, assumono persone mediamente più "titolate". Nella mia azienda, ad esempio, da circa 5 - 6 anni chiunque venga asunto deve essere come minimo diplomato. Al giorno d'oggi non puoi pensare di avere personale tecnico che abbia una preparazione che resterà valida per un'intera carriera. Hai bisogno di persone che siano capaci di imparare facilmente. E' questo che deve insegnare la scuola, a STUDIARE e ad IMPARARE.
Ovviamente, ci saranno sempre dei mestieri che, per la loro natura, non richiedono per forza una formazione approfondita, ma questo non significa che aver studiato letteratura italiana o storia dell'arte faccia male.
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OnePlus 3 |
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#60 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Quote:
Leggere la letteratura amplia moltissimo le capacità espressive di una persona. Infatti chi legge poco si esprime in modo assai piú povero. Inoltre credo sviluppi la sensibilità. Invece studiare la storia della letteratura serve a comprendere l'evoluzione culturale della nostra società, il cui veicolo principale sono sempre stati i libri, finora. Secondo me comunque si dovrebbe privilegiare il primo ambito, purtroppo le nostre scuole fanno proprio il contrario. Quote:
Per questo giustifico un suo studio fine a se stesso. Il problema è che la maggior parte dei docenti non sono assolutamente in grado di farlo. Se gli studenti trovassero bello studiare Dante, non si chiederebbero se è utile. In ogni caso si dedica ad essa al massimo un'ora alla settimana: al massimo trenta ore nel corso di cinque anni nella maggior parte delle scuole, al massimo novanta ore nel corso di cinque anni nel caso dei licei (io credo di averne fatte una sessantina nei tre anni di liceo: secondo me un prof. preparato in 90 ore saprebbe fare tutti i canti, se non si mette a perdere tempo). Del resto vale anche il discorso opposto, perché secondo il ragionamento dell'“utilità”, chiunque non fa un lavoro che richieda di sapere la matematica e/o le scienze, dovrebbe poter fare a meno di studiarle. In fondo per usare la tecnologia non serve sapere come funziona. E c'è chi vive benissimo senza sapere nulla di scienza, come chi vive benissimo senza sapere nulla di lettere. Ma secondo me un patrimonio culturale di base, sia scientifico, che umanistico, dovrebbe essere patrimonio di tutti e renderebbe la nostra società piú vivibile. Quote:
Ultima modifica di blamecanada : 17-09-2009 alle 15:19. |
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