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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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uno può pure laurearsi in filosofia orientale ma se ha del potere (politico, economico, mediatico, etc...) lo deve utilizzare in modo razionale, non c'è spazio per criteri religiosi etc... non dico che non dovrebbe esistere un'etica, anzi, ma che non si può usare la fede come criterio per organizzare la società. questi quando votano/decidono/governano pensando davvero alla Bibbia...
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico ![]() |
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#42 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Pelican Bay
Messaggi: 5571
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E' vero il contrario invece, è la "barbarie dello specialismo" (----> Ortega y Gasset " la ribellione della masse" "one dimensional man" H. Marcuse): puoi essere bravissimo a discutere di fisica quantistica e coniugare questo fatto con le più assurde credenze irrazionali (vale anche di più per i tecnici e le lauree tecniche). Pensare che discutere di fisica quantistica sia la quintessenza della razionalità conduce già in una spirale ideologica che apre le porte all'irrazionalismo per quanto riguarda il resto. Ma conosci la vita di Newton ad esempio? E' lampante. A fianco ai Principia c'era il Trattato sull'Apocalisse, a fianco alla fisica c'era l'alchimia il millennarismo e l'ermetismo.
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"A pessimist is someone who is waiting for it to rain. But I'm already soaked to the skin." L. Cohen. Ultima modifica di Maxmel : 02-04-2007 alle 13:53. |
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#43 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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ok allora mi considero felicemente stupido.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#44 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#45 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
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0 A.D. React OS La vita è troppo bella per rovinarsela per i piccoli problemi quotidiani... IL MIO PROFILO SOUNDCLOUD! ![]() ![]() ![]() |
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#46 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
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#47 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2908
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Che gli americani non brillino di intelligenza è risaputo.
Però almeno sono coerenti se credono in Dio giustamente dovrebbero ripudiare le tesi scientifiche come quella di Darwin.
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#48 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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A dire il vero l'Evoluzionismo è conciliabile con la fede, il cruccio sta nella visione teleologica (evidenzio per la gioia di StefANO Gianmarco, e ribadisco che non è un errore di battitura) che sta dietro alla religione.
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#49 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Stella di serramazzoni
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#50 | |
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Iscritto dal: Feb 2002
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#51 | |
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#52 | |
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#53 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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La scienza si occupa di meccanismi e cause, non di fini (vedi Intelligent Design), ergo non c'è contrapposizione fra religione e scienza, nemmeno nella teoria evolutiva.
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#54 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
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Vabbè sta qui è un'arrampicata sugli specchi se permetti. Se dici una cosa che è palesemente in contrasto con la scienza non puoi nasconderti dicendo semplicemente che "non mi occupo di scienza quindi quello che io dico non è in contrapposizione con le teorie scientifiche".
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#55 |
Senior Member
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Anni fa, incuriosito da un libro di fantascienza, avevo letto qualcosa su Teilhard de Chardin, un gesuita, che se non ricordo male si era occupato di questi temi senza avere troppo consenso all'interno della Chiesa.
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So high, so low, so many things to know. |
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#56 |
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...Grazie caro Lolek! |
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#57 |
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#58 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
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IMHO a volte c'è un po' di arroganza e compiacimento nel sentirsi nell'elite dei "non buoi". Però la vita è una per tutti. Uno spunto per tutti. ... Le conversioni in fin di vita Di Antonio Socci Libero 27 Marzo 2007 Se ne parla poco, come ha detto il Papa domenica scorsa, tuttavia l’Inferno fa egualmente paura. E di fronte alla possibilità di un destino di sofferenza eterna tremano tutti, perfino i politici nostrani. Nei giorni scorsi era stata la cattolica Rosy Bindi ad ammettere di averne sentito l’agghiacciante brivido dopo aver varato la legge sui Dico, condannata dalla Chiesa. Ha confidato a un giornalista del Corriere: “ho avuto paura di dannarmi l’anima..”. Il pensiero di una sofferenza orrenda ed eterna non fa dormire sonni tranquilli nemmeno a chi si proclama ateo. Come il super comunista Oliviero Diliberto che con onestà intellettuale ha ammesso in una intervista all’Espresso: “No, non sono credente come Fassino e non sono nemmeno ‘alla ricerca’ come Bertinotti e Ingrao. Però…non sono neanche ipocrita e non posso giurare di non cambiare idea sul letto di morte. Che ne so che effetto fa la fine. Spero soltanto che arrivi tra un bel po’ di tempo”. Questa intervista –riportata nel sito internet del suo Partito - è citata (negativamente) anche nel sito della Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti). In quel sito abbondano i commenti negativi. Una certa Maria scrive: “Bah, Diliberto ha paura di finire all’inferno! Questa propria non me la sarei mai immaginata!”. In realtà faccia a faccia con la morte capita molto spesso che personaggi pubblici i quali nella vita hanno fatto professione di ateismo o anticlericalismo, si riconcilino con santa madre Chiesa per scongiurare un viaggio di andata senza ritorno nell’orrore senza fine e senza limite. Proprio in questi giorni ricorre il ventennale della morte di Renato Guttuso che tante polemiche scatenò proprio perché – perfettamente lucido (per dirla con Natalino Sapegno) – si riavvicinò alla Chiesa e ricevette i sacramenti prima di morire. Essendo l’uomo considerato uno dei maggiori intellettuali comunisti e atei sulla scena pubblica, scoppiò un caso clamoroso. Meno conosciuto, ma altrettanto significativo anche il caso di Leonardo Sciascia che alla fine volle stringere tra le mani quel crocifisso d’argento che tutti poterono vedere nella bara e che – per l’imbarazzo – alcuni attribuirono alla pietà dei familiari. In realtà “l’illuminista” Sciascia, in vita, paradossalmente invitava la Chiesa a non degradarsi ad agenzia umanitaria, ma a parlare agli uomini della loro sorte eterna che è ciò che più importa a tutti noi: “senza l’annuncio chiaro e centrale della Trascendenza, senza speranza di non morire, la religione diventa un club umanitario, un sindacato, un circolo di specialisti in etica, ma non un messaggio che appaghi i bisogni profondi del cuore umano”. Evidentemente nelle sue ultime ore lui stesso fece i conti con la domanda suprema, quella sulla scelta definitiva. La casistica è immensa, anche Oscar Wilde si convertì al cattolicesimo in punto di morte, il 30 novembre 1900, a 46 anni, dopo una vita sregolata e provocatoria. Mario Pannunzio, il mitico fondatore e direttore del “Mondo”, sempre evocato da Eugenio Scalfari come suo maestro, pur essendo stato il suo giornale la “bandiera del laicismo militante” scrive Messori “volle morire chiedendo in extremis i sacramenti: cosa che si cercò poi di tenere nascosta”. Ma – per tornare alla politica italiana – l’aspetto più singolare è scroprire che questo “fil rouge” forse, in modi e circostanze diverse, lega le ultime ore dei maggiori leader laici della storia nazionale. A cominciare da Camillo Benso conte di Cavour, primo presidente del Consiglio italiano. Sappiamo che da giovane professò un acceso ateismo, c’è poi un’ampia letteratura che dibatte sulla sua presunta affiliazione massonica. Di fatto la sua politica fu molto dura con la Chiesa di Pio IX che subì persecuzioni e reagì con le scomuniche, ma nel 1861, venuta l’ultima ora, il conte volle morire con i conforti religiosi amministratigli da un frate francescano. Volle morire fra le braccia della Chiesa che aveva perseguitato. L’altro presidente del Consiglio ultralaico fu Benito Mussolini che da giovane percorreva le piazze romagnole sfidando Dio a fulminarlo in un minuto. Da Capo del governo fascista firmò il Concordato con la Chiesa e – dopo la deposizione del 25 luglio 1943 – arrestato e chiuso a Ponza chiese che gli venisse portata “La Vita di Gesù Cristo” del Ricciotti, lettura che appassionò i suoi ultimi giorni disperati. E prendiamo i due leader laici della storia repubblicana. Di Giovanni Spadolini laico e ateo si vocifera che abbia chiesto i sacramenti prima di morire, tuttavia non ci sono conferme a queste voci. Mentre Bettino Craxi, il premier laico firmatario del secondo Concordato, ebbe i funerali religiosi nella cattedrale cattolica di Tunisi celebrati dal vescovo Fouat Twal. Si ricorda l’affettuosissimo messaggio del Papa che “si unisce alle preghiere, invoca la Divina Bontà e chiede a Dio pace eterna per l’anima” di questo uomo di Stato. Del resto anche il laicissimo Napoleone, che nell’età moderna è stato il primo grande persecutore della Chiesa e personalmente del Papa, nei suoi ultimi giorni di esilio si convertì, appassionandosi alla figura di Gesù su cui ha lasciato pagine commoventi. “Chiese al Papa – proprio quel Papa che aveva perseguitato ferocemente – di poter avere un confessore corso, della sua terra” racconta Messori “e il Papa, pietosamente, gli inviò un sacerdote corso con una nave, fino a S.Elena, dove l’ex dittatore ricevette i sacramenti”. C’è infatti nella memoria di tutti la consapevolezza di quanto misericordioso sia il Padre che Gesù ci ha fatto conoscere. Al Bonconte dantesco bastò “una lacrimetta” in punto di morte per impedire a Satana in extremis di impossessarsi per sempre della sua anima e legarlo al tormento eterno. Quel Padre misericordioso che tutto e sempre perdona, fino all’ultimo istante, è la speranza a cui tutti si aggrappano. Quando Francois Mauriac sull’Express ne parlò a proposito della morte di Gide vi fu una sollevazione dei “benpensanti”, sarcastici e irritati per l’eventualità del cedimento finale, anche oggi da noi qualificato da molti come “debolezza” o ipocrisia opportunista. Mauriac osservò amaramente: “Che odio della speranza in questi nostri contemporanei! Quanta paura di essere consolati! Che orrore per la possibilità che gli ultimi istanti della vita di un incredulo non siano di oscuramento, ma di luce imprevista! Perché temere più di ogni altro pericolo che l’Amore ci sia, che ci venga incontro, che ci accolga, malgrado tutti i nostri errori e le nostre colpe?”. Kierkegaard scrisse: “La maggior parte degli uomini vive dalla culla alla tomba, trascinata dal vortice della vita, senza tregua… Poi quando viene la morte e li ferma, fanno attenzione al cristianesimo e rimpiangono di non esserselo appropriato prima”. Agostino d’Ippona si convertì per la scoperta della felicità, non per la paura dell’inferno di fronte alla morte. Dopo la sua giovinezza dissipata, aprì gli occhi sulla Bellezza di Cristo e scrisse: “Tardi ti ho amato, o Bellezza sempre antica e sempre nuova, tardi ti ho amato! Ed ecco tu eri dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo ed io nella mia deformità mi gettavo sulle cose ben fatte che tu avevi creato. Tu eri con me ed io non ero con te. Quelle bellezze esteriori mi tenevano lontano da te e tuttavia se esse non fossero state in te non sarebbero affatto esistite. Tu mi hai chiamato e hai squarciato la mia sordità; tu hai brillato su di me e hai dissipato la mia cecità. Tu hai emanato la tua fragranza e io ho sentito il tuo profumo e ora ti bramo. Ho gustato e ora ho fame e sete. Tu mi hai toccato e io bramo la tua pace”.
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...Grazie caro Lolek! |
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#59 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Messaggi: 433
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Scusa ma quando tu leggi un racconto mitologico o Dante, le leggi per capire come sono le cose o per capire dei significati? Non hanno intenti descrittivi. O meglio ancora: gli autori dell'Epopea di Gilgamesh o della Divina Commedia secondo te avevano intenzione di descrivere come stanno i fatti?
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http://www.cipoo.net Musica corale di pubblico dominio - spartiti-MID-MP3 Chi cerca conferme le trova sempre. (Popper) |
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#60 | |
Senior Member
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Città: Verona
Messaggi: 4957
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perchè? sono forse in contraddizione?...scusa ma se pensi che i teologi siano convinti della storia di Adamo ed Eva in senso letterale allora stai messo male ![]() in ogni caso la teoria Darwin non può avere risposte sul perchè sia nata la vita...e da più parti si mette in dubbio che il semplice caso possa aver dato inizio al tutto (di per sè avevo letto su un vecchio numero di "scientific American" che le possibilità sarebbero inferiori a quelle che avrebbe un gruppo di scimmie di scrivere la divina commedia lettera per lettera battendo a caso su una macchina da scrivere: non basterebbero decine di miliardi di anni di tentativi consecutivi...piuttosto remota..questo ovviamente non vuol dire che ci sia stata una qualche forma di intelligenza ad orchestrare il tutto, e magari è solo un calcolo determinato da modelli non adeguati ma fatto sta che allo stato attuale il caso non è in grado di spiegare in maniera convincente la nascita della vita) Ultima modifica di Spectrum7glr : 02-04-2007 alle 11:28. |
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