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#41 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 3130
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Tanto per precisare:
guèr|ra s.f. FO 1 conflitto fra stati, nazioni, popoli condotto con l’impiego di mezzi militari: è scoppiata la g., essere in g., dichiarare, muovere g. a qcn., fare la g., vincere, perdere la g., g. atomica, nucleare, g. terrestre, navale, aerea. Noi non andiamo in guerra in Libano, perchè ci hanno voluto sia Israele che il Libano. Ciao. |
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#42 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 3818
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ah...come immaginavo. con l'ONU fare guerre, ammazzare altra gente, entrare in altri territori ha un significato. senza un'altro. capè.
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EDIT by staff |
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#43 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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#44 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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#45 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14066
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Solo che questa volta in molti sono d'accordo perchè "bisogna fermare i malvagi sionisti".. D'altronde ad Assisi ho visto il poster di Nasarallah e un rappresentante dell' Ucoi..evviva i pacifisti. ![]() Le differenze sono di ordine meramente politico, non giuridico. |
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#46 |
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Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: casalecchio di reno
Messaggi: 310
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OVVIAMENTE ci sono i SE e i MA giusti.
E ovvaimente i SE e i MA giusti, propineranno giustificazioni che soddisferanno i pacifinti itaGliani. Tutto è bene quel che finisce bene.
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Mi chiedete perchè non posso prendere sul serio questa Europa? Perchè il grado di sviluppo e maturità dei cocomeri va determinato in modo congruo e l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa, nella sezione massima normale dell'asse deve essere uguale o superiore all'8° brix. |
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#47 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Firenze
Messaggi: 1445
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...affidavano nello stesso istante il medesimo sgomento per il sapore aspro della fine e la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode. (Oceano Mare - A.Baricco) ..:: ¿ÄØ Group ::.. |
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#48 |
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Junior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 27
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Mi ricordo troppo bene che Bertinotti ai tempi dell'iraq diceva che non esistono eccezioni. Qualsiasi problema o divergenza poteva e doveva essere risolta senza colpo ferire, solo con il dialogo, con il dialogo, con il dialogo.
-E se l'altro non dialoga? Con il dialogo. -E se l'altro ti spara addosso? Con il dialogo. Se tu dialoghi anche l'altro dialoga, e se l'altro dialoga anche il suo vicino dialogherà, e allora tutto il mondo dialogherà Ora mi risulta che in libano vadano navi militari, e che sul ponte di queste navi siano montati dei cannoni(magari nella canna mettono fiori), mi risulta anche che ad ogni soldato sia data come minimo una pistola (forse è ad acqua e serve per far giocarei bambini). Alcuni teorizzavano lo scioglimento dell'esercito. E adesso? Dov'è finito tutto quel miele? Tutta la retorica del volemose bene? Tutta l'utopia del dialogo a oltranza ? Qualcuno dovrebbe spiegarlo anzichè trovare risibili giustiificazioni nell'ONU,nel vino e nei tarallucci. Ciao |
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#49 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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Notare che ho parlato di Iraq e non di Afghanistan. Su quest'ultimo caso ci sarebbe da discutere su quanto sia utile la missione...
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#50 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14066
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Per l'afghanistan bisogna separare la missione Isaf (nato) da quella di enduring freedom. Attualmente reputo che la presenza italiana in Afghanistan sia assolutamente necessaria, per estendere il monopolio della forza da parte della compagine statale. Non ci conviene avere un Afghanistan in mano ai taliban. |
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#51 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Quindi hai ben in mente la differenza abissale tra un intervento unilaterale e un mandato ONU. Dovresti spiegarlo a tutti quelli che continuano a millantare analogie fra Iraq e Libano o a portare risoluzioni ONU successive al nostro intervento per tentare di trovarne una giustificazione. Ciao Federico |
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#52 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Prima di scrivere (per l'ennesima volta) a caso sarebbe meglio accertarsi di non avere scheletri nell'armadio...altrimenti la magra figura è come sempre assicurata: http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...6/stella.shtml Il dietrofront dei «soldatini» Ora il Polo scopre «se» e «ma» Quando Bossi disse: la guerra in Iraq? Finirà nel tempo di fumarsi un sigaro. Dal centrodestra parte un coro di inviti alla prudenza: non è un gioco Il «soldatino Romano », scrive Vittorio Feltri mettendo Prodi e i suoi in elmetto e tuta mimetica, «frigge dal desiderio di trastullarsi coi soldatini». Una scelta pazza dovuta a una «mistura di megalomania e furbizia politica», ammonisce Beppe Pisanu, che rischia di «portarci i kamikaze in casa». «Mettete le bombe nei vostri cannoni», ironizza "la Padania" sull’aria d’una canzone, accusando i nonviolenti d’aver fatto «una capriola » e gli alleati di aver «detto "sissignore» troppo in fretta". «Il nostro Paese è stato troppo precipitoso », sentenzia Marcello Pera. Ed è tutto un coro: la sinistra corre troppo, ci vuole prudenza, non si gioca con la guerra. Andare in Libano, scrive il direttore di Libero, non è «come litigare con Giovanardi o con Berlusconi davanti alle telecamere ». Parole d’oro: cautela, cautela, cautela. Che gli appelli, le diffide e le intemerate contro la faciloneria della sinistra si levino da destra, però, strappa il sorriso. Ma ve li ricordate, i severi e prudenti censori di oggi, nelle settimane in cui il governo della Cdl decise di schierarsi «senza se e senza ma» per la guerra preventiva americana decisa da George W. Bush? «Il tempo di fumarsi un sigaro e sarà già finita », assicurò gagliardo Umberto Bossi. E appena le truppe americane entrarono nella capitale irachena, venne giù un diluvio di ironie, frecciate, risatine. Caduta Bagdad, scrisse il senatore azzurro Paolo Guzzanti, «resiste nel suo fortilizio di ipocrisia il ridotto delle squadre pacifiste. Quel che impressiona in questa vicenda è proprio la corazza da 8 centimetri di ipocrisia rafforzata con la menzogna. Infatti, se Giraudoux poteva annunciare con una sua famosa e surreale opera teatrale che "La guerra di Troia non si farà", il quartier generale della malafede e del ridicolo può oggi annunciare con fervida faccia di bronzo che la manifestazione per la pace si farà. Quale pace, se la pace è già scoppiata come un’arma di costruzione di massa nelle piazze di Bagdad, con curdi e sciiti e sunniti che gridavano "Viva Bush", sventolando la bandiera a stelle e strisce? » Non meno dura fu la rampogna alla sinistra di Elio Vito: «Quando trionfano, come stanno trionfando, la libertà e la democrazia, tutte le parti politiche debbono rallegrarsene ». Proprio un trionfo? Altroché. Parola del ministro della difesa Antonio Martino: «Quella anglo- americana è stata un’azione militare di grandissimo successo, rapida e con un numero di vittime assai contenuto». Rischi? Zero, rassicurava il ministro degli interni. Titolo dell’Ansa: «Pisanu, guerra in Iraq non ha aggravato minacce». «La sinistra, sia pure divisa fra posizioni più moderate, e posizioni dominate da un anti-americanismo arrabbiato può solo celebrare, nella prossima manifestazione (pacifista) la sua sconfitta», scriveva Il Giornale berlusconiano. Di più, rincarava Sandro Bondi: «Deve fare un impietoso esame autocritico e una seria riflessione sui propri errori, pena la sua sparizione come forza credibile di fronte alla nazione». «Ma sta zitto, filosofo da osteria!», sbottava Claudio Martelli liquidando in un dibattito tivù un Massimo Cacciari perplesso sul fatto che la guerra fosse davvero finita. E lo stesso Pera, nelle vesti di presidente del Senato, non mancò di manifestare il suo disappunto per l’attardarsi dell’opposizione italiana nell’analisi di ciò che stava succedendo: «Sono sorpreso e talvolta anche sconcertato dalla qualità poverissima del dibattito italiano sulla guerra, mentre la politica e la diplomazia internazionale già si occupano del "dopo Saddam"». «Coloro che speravano che la guerra fosse lunga per poter dare corso al loro livore antiamericano sono serviti», gongolava Ignazio La Russa proponendo «la rottamazione delle bandiere arcobaleno». «Un’altra opposizione avrebbe avuto il coraggio di riconoscere i meriti del nostro governo», sospirava Renato Schifani, «purtroppo non è stato così. I fatti ci dicono che l’Ulivo è spiazzato dalle giuste strategie italiane in politica estera, e per il piano di aiuti umanitari varato dall’esecutivo in soccorso delle popolazioni liberate, che il governo saprà gestire con efficienza e incisività ». Certa che la "pax americana" fosse bella e acquisita, Isabella Bertolini gorgheggiava: «Le immagini televisive che ci mostrano la popolazione irachena in festa hanno annichilito le sinistre italiane sfatando tutte le loro previsioni disfattiste in una guerra lunga e sanguinosa». «Le reazioni di giubilo iracheno confermano la correttezza delle posizioni del Governo mentre Francia e Germania sono con le pive nel sacco», confermava Roberto Calderoli. «Quelle scene di gioia che stanno scorrendo davanti ai nostri occhi rendono evidente che l’intervento armato pone le premesse di un nuovo ordine mondiale», ribadiva Francesco D’Onofrio, spiegando che «lo schianto del regime di Saddam» faceva «giustizia dei non pochi catastrofismi che abbiamo ascoltato e letto nel corso delle operazioni militari ». «Le profezie nefaste di quanti preconizzavano una guerra lunghissima con centinaia di migliaia di profughi sono state smentite », esultava la capogruppo europeo di An Cristiana Muscardini. «Bagdad è libera e la sinistra in lutto», diceva un comunicato leghista. «Berlusconi, senza entrare in guerra, l’ha vinta», sintetizzava Gianfranco Rotondi. Quanto a lui, il Cavalier che nel 1996 aveva fatto gli auguri a Prodi sperando che non avesse «a che fare con cose più grandi di lui» («Ve l’immaginate davanti a una dichiarazione di guerra?») si presentò a un comizio come Adriano in trionfo a Gerasa. Per cominciare, rassicurò gli italiani dubbiosi sul futuro: «Mi rallegro che la guerra sia finita e anche che sia stata rapida e abbia causato meno vittime di quanto si potesse temere». Poi frustò «gli uomini della sinistra che speravano che le forze alleate sarebbero rimaste impantanate come in Vietnam» senza capire l’obiettivo di «realizzare un sistema democratico per garantire la libertà che è un bene che si diffonde positivamente su tutti». Quindi rivendicò: «Il nostro filo- americanismo è stata una posizione vincente, che ha condannato i gargarismi antimilitaristi». L’anno dopo, mentre arrivavano notizie quotidiane sempre più sconvolgenti, insisteva: «Qualcuno da noi parla di un ovattato clima antiamericano, ma io non ci credo. Le elezioni regolari saranno la conseguenza di uno Stato ben funzionante. Ormai in Iraq c’è una vita regolare, ci sono le scuole eccetera. Poi, certo, ci sono le cose che non funzionano: ad esempio, i semafori a Bagdad non funzionano...» Cosa sia successo poi è sotto gli occhi di tutti. Gian Antonio Stella 26 agosto 2006 -------------------------------- Ciao Ciao Federico |
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#53 |
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Iscritto dal: Jan 2006
Città: casalecchio di reno
Messaggi: 310
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Ho percaso dettoc he sono contraria a madari isoldati in Libano?
No. Non mi sono espressa, a parte sulla fuffaggine delle pacifetecchie itaGliane. E' evidente che per loro andiamo là a distribuire pasticcini, ed è per questo che siamo stati scelti per essere a capo della missione. Perchè abbiamo un'ottima pasticceria, al contrario della Francia ![]() Tutto ciò che aggiungi per fare polemica, è solo voglia di postare senza cognizione di causa.
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Mi chiedete perchè non posso prendere sul serio questa Europa? Perchè il grado di sviluppo e maturità dei cocomeri va determinato in modo congruo e l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa, nella sezione massima normale dell'asse deve essere uguale o superiore all'8° brix. |
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#54 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
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come ha detto qualcuno se era SENZA se e SENZA ma... non ci siamo proprio!!! voglio vedere quando sfortunatamente inizieranno a morire i nostri soldati se almeno allora alcuni utenti avranno il buon gusto di cambiare opinione
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"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi. L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus] |
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#55 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Modena
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#56 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
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Veramente ti ho fatto notare e ricordato che tu e la tua parte siete gli ultimi a poter dare lezioni di coerenza, visto che il tuo pseudo intervento verteva solo su questo aspetto. Non penso sia difficile da capire anche per scolaretti.... Ciao Ciao Federico |
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#57 | |
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Iscritto dal: Jul 2004
Messaggi: 160
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Gli incoerenti sono a SX. Prima co la bandierina colorata e ora con il fucile!! La dx ha inviato i militari in Iraq e ora sta appoggiando la sx nella missione, non mi pare che questo atteggiamento sia incoerente.
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CACCIARE MONETA.........VEDERE CAMMELLO |
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
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Certo fa cadere le braccia quando ancora qualcuno paragona l'intervento in Iraq con quello attuale La maggior parte dei contrari all'intervento in Iraq ponevano dubbi sul mandato del nostro contingente (che ricordo ancora ai disinformati e/o smemorati fu approntato PRIMA che una qualsiasi risoluzione ONU richiedesse ESPLICITAMENTE* l'intervento diretto della comunità internazionale per coadiuvare la ricostruzione del paese a seguito della guerra iniziata con motivi rivelatisi totalmente falsi). Vanno menzionati infine anche gli "integralisti" come Gino Strada o padre Zanotelli che condannano qualunque intervento militare effettuato con qualunque mandato/giustificazione. Allora come ora NON hanno cambiato opinione. Incoerenza di chi, dunque? Forse dei "guerraffondai" che sostenevano a spada tratta l'intervento in Iraq e adesso si trincerano dietro a problemi di costo (prima non vi ere alcuna preoccupazione in merito...) o di probabilità che qualcuno dei nostri ci rimetta la pelle (prima naturalmente era una eventualità remota, l'Iraq era pacificato e accoglieva festante le forze della "coalizione dei volenterosi"....)? Ciao Federico Ultima modifica di flisi71 : 29-08-2006 alle 10:01. |
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#59 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
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Solo Kabul è in mano alle forze NATO, il resto del paese è un'industria di oppio gestita dagli amici di Bin Laden dove lo stato non ha alcun potere.
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#60 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2004
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Guerrafondai: coloro che vogliono andare in guerra I sinistri vogliono andare in guerra I sinistri sono guerrafondai!!
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