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Old 22-09-2005, 19:56   #41
Isomarcus
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ma sbaglio o la yamato era sì una corazzata, ma in grado di trasportare anche aerei?
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Old 22-09-2005, 21:35   #42
xwang
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Originariamente inviato da Isomarcus
ma sbaglio o la yamato era sì una corazzata, ma in grado di trasportare anche aerei?
Penso che gli aerei che trasportava erano solo un paio di ricognitori, cosa, tra l'altro, comune a varie unità maggiori (corrazzate e incrociatori pesanti) della WW2.
Xwang
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Old 23-09-2005, 08:13   #43
Duncan
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Originariamente inviato da xwang
Scusa forse intendevi dire che le portaerei erano il futuro.
Se non sbaglio, infatti, sia la Vittorio Veneto che la Yamato che la bismark erano a tutti gli effetti delle corrazzate.
Xwang
Si infatti

No la Yamato è stata la massima rappresentante della sua categoria, le corazzate, al massimo portava un paio di idrovolanti

C'era un progetto per fare una portaerei sulla base dello scafo della classe yamato, si sarebbe dovuta chiamare shinano

Come dislocamento sarebbe stata paragonabile ad una portaerei moderna, circa 80.000 tonnellate
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Old 28-09-2005, 07:09   #44
maxsona
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Armi a Supercavitazione

Mi piacerebbe condividere con i partecipanti al forum, il risultato della ricerca che ho condotto in questi giorni riguardo questo tipo di armamenti subacquei di cui poco si conosce e tanto meno si scrive sopratutto sulla stampa specializzata italiana.

I dati che riporto li ho trovati in Internet e mi sembrano tutti abbastanza univoci, la veridicità degli stessi in alcuni casi non sarà del 100% ma potrà dare un idea di massima di quanto fino ad ora è stato realizzato .

Sembra infatti che ormai da un po' di anni i classici siluri da 533mm. utilizzati dalla maggioranza dei sommergibili si possano assimilare a veri e propri "pezzi da museo" , non fraintendiamo, pur essendo sempre letali e pericolosi, se confrontati alle nuovi armi palesano tutta la loro arretratezza derivante da una concezione di base ormai più che centenaria .

Limitati da velocità di 45-50 nodi e con prestazioni che fanno sorridere se paragonate a quella dei nuovi siluri a supercavitazione, sembrano destinati a diventare armi di seconda linea.

Per impieghi strategici e non solo, ben si prestano invece questi razzi subacquei a supercavitazione (in uso da più di 30 anni in USA e Russia ) che viaggiando a 360 km/h , circa 100 m/sec o 200 nodi, sono in grado di mettere in pericolo la sopravvivenza degli SSBN avversari.

Progenitori delle attuali armi sono lo Shkval VA-111 russo e il SUPERCAV statunitense.

L'inizio dello sviluppo avviene negli anni 60, quando l'istituto di ricerca sovietico NII-24 (progettista principale Mikhail Merkulov) è incaricato di iniziare la progettazione di un missile ad alta velocità subacqueo adatto a colpire i sottomarini atomici.

La particolarità di queste armi è quella di avanzare all'interno di una "bolla di cavitazione" derivante dai gas prodotti della carica a combustibile solido del razzo, parte dei quali vengono iniettati tramite appositi condotti nella punta del siluro (cavitatore), in questo modo l'attrito dell'acqua è molto ridotto e il siluro si muove a velocità elevatissime.

Le prime versioni di queste armi avevano portate limitate, 7.000mt. , con traettorie rettilinee, con il progredire della ricerca le versioni successive disponevano già di una certa manovrabilità, autopilota e portate maggiorate.

Caratteristiche del siluro supercavitante Shkval :

DIMENSIONS:
Length 26 ft 11 in (8,200 mm)
Diameter 1 ft 9 in ( 533 mm)
Weight 5,953 lb (2,700 kg)
PERFORMANCE:
Speed
Maximum 230 mph (360 kmh; 100 m/sec; 200 kts)
Some reports say in excess of 300 mph (483 kmh)
Exit from tube 50 kts (93 kmh)
Range
80 percent Pkill 7,655 yd (7,000 m)
WARHEAD:
Explosive
Weight 463 lb (210 kg)
Type TNT
Fuze contact/proximity

La versione migliorata dello Shkval, lo Shkval-E è stato venduto negli anni '90 in circa 40 esemplari alla Cina. Da segnalare che durante l'incidente del Koursk sembra fossero presenti a bordo ospiti Cinesi invitati ad assistere alla prova di una nuova ulteriore versione del siluro/razzo.

Negli ultimi anni l'Europa non è stata a guardare e nel frattempo ha realizzato almeno due tipi di siluri/razzi a supercavitazione, l'MK70 Spearfish Inglese e il Barracuda Tedesco.

Proprio quest'ultimo è nella fase di sviluppo più avanzata, presentato in Marzo alla mostra internazionale Imdex Asia 2005 e sviluppato dalla DHIEL BGT DEFENCE rappresenta quanto di meglio oggi disponibile.

Il Barracuda è un missile subacqueo supercavitante per difesa contro siluri e per l'ingaggio di sommergibili, è dotato di un motore a razzo, di un autopilota inerziale e di un cavitatore a punta mobile che ne consente la direzionabilità.
Il motore a razzo fornisce al Barracuda una velocità subacquea compresa tra 360Km/h (dato ufficiale) e 800km/h (dato ufficioso)e per le sue caratteristiche di velocità e accentuata manovrabilità si pone a un livello superiore rispetto al similare Shkval Russo.

Modelli del Barracuda sono stati costruiti e testati con successo in parecchie prove ed entro breve potrebbero equipaggiare i sommergibili Tedeschi della classe U212.

Pagine di difesa
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Old 29-09-2005, 17:33   #45
Come Folgore dal cielo
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Bello questo thread
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Old 02-10-2005, 17:21   #46
maxsona
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Eastern Desert in Giordania, l’esercitazione conclusiva

Il 26 settembre soldati italiani e giordani hanno dato vita in assetto di guerra alla fase finale di Eastern Desert 2005, l'esercitazione militare congiunta italo-giordana nel deserto del regno hashemita. Hanno simulato operazioni di peacekeeping, alla presenza di re Abdallah II di Giordania e del capo di stato maggiore dell'esercito italiano, generale Filiberto Cecchi.
La brigata aeromobile Friuli e la prima brigata meccanizzata delle guardie reali dell'esercito giordano hanno simulato uno scenario in crescendo, che da una operazione di contenimento di una crisi, arrivava a una situazione di guerra vera e propria. Iniziata con il recupero di un convoglio di aiuti umanitari sequestrati da ipotetici insorti, proseguita con l'evacuazione di personale non combattente da un'ambasciata attaccata da dimostranti, l'esercitazione si è conclusa con la simulazione di una situazione di guerra classica, con l'impiego a fuoco di personale e mezzi di entrambe le formazioni militari.

Mentre l'area di esercitazione era ancora invasa dalla sabbia sollevata dagli elicotteri A-129 Mangusta e dai blindati, re Abdallah II ha abbandonato la postazione di osservazione per salire sulla torretta di un Centauro, il mezzo blindato su ruote di fabbricazione italiana. Già lo scorso 11 settembre il sovrano hashemita aveva voluto incontrare i soldati italiani ai quali aveva ricordato che ''la Giordania e il suo popolo hanno l'Italia nel cuore''.

Nelle ultime tre settimane, prima dell'esercitazione finale del 26 settembre alla quale hanno assistito anche l'ambasciatore d'Italia in Giordania Gianfranco Giorgolo e il generale di corpo d'armata Bruno Job, comandante delle forze operative dell'esercito italiano, sono stati schierati circa 1.700 tra uomini e donne di entrambi gli eserciti.

La brigata Friuli, sotto il comando del generale Giangiacomo Calligaris, ha schierato mille militari - tra cui 47 donne - e 300 mezzi, tra cui 14 blindo centauro e 36 elicotteri. L'esercito giordano ha invece impiegato 700 uomini e 130 mezzi, tra cui quattro carri armati Challenger e quattro elicotteri Cobra.

''Eastern Desert 2005 ha offerto la possibilità di migliorare i rapporti di amicizia e cooperazione tra i nostri due Paesi, che condividono i valori della pace, della democrazia e del rispetto dei diritti umani'', ha detto all'Ansa il generale Cecchi, che ha inoltre sottolineato ''l'importanza di un di coordinamento efficiente nelle operazioni di risposta di crisi''.

Un'esperienza giudicata ''fruttuosa e significativa'' anche dalla controparte giordana. ''Per noi e' stata la prima occasione di esercitarci con unità aeromobili e di farlo a questi livelli'', ha affermato il comandante del battaglione meccanizzato giordano Nyal Ajarmeh.

Le esercitazioni si sono svolte nel poligono di Qatranah, 120 chilometri a sud di Amman, su una superficie di circa 1.500 chilometri quadrati. Spazi impensabili in Italia e che presentano situazioni geografiche e climatiche molto simili a quelle di paesi nei quali sono correntemente impegnate le forze armate italiane, come l’Iraq.

Il generale Cecchi ha però escluso un diretto collegamento tra la presenza italiana in Iraq e l'attuale esercitazione. L'intera operazione Eastern Desert 2005, iniziata il 23 agosto si concluderà il 15 ottobre. Per dispiegamento di militari e mezzi, l'esercitazione, costata sette milioni di euro, è tra le piu' rilevanti condotte recentemente dall'esercito italiano.

Fonte: Ansa
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Old 02-10-2005, 17:23   #47
maxsona
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Il British Army potrebbe avere serie difficoltà ad affrontare operazioni prolungate in ambiente desertico. La notizia emerge da un rapporto redatto da David Clark dall’ufficio centrale dello stato britannico che si occupa di verificare gli standard e le prestazioni dell’apparato pubblico e si basa sulle valutazioni redatte nell’autunno scorso sull’esercitazione “Saif Sareea” svoltasi nelle sabbie infuocate dell’Oman. L’esercitazione, la più vasta compiuta dalle forze britanniche negli ultimi anni, ha evidenziato la capacitò di Londra di proiettare ingenti forze militari in aree molto distanti dalla scogliere di Dover e ha visto la partecipazione di 22 500 uomini, 6.500 veicoli, 49 aerei, 44 elicotteri e ben 21 unità navali.
I reparti del British Army hanno lamentato problemi dovuti soprattutto al caldo e alla sabbia.
I carri Challenger 2 erano in gran parte in panne dopo appena 4 ore di attività a causa soprattutto di un filtro antisabbia inadeguato alle caratteristiche del deserto amanita. Difatti i carri armati dello stesso tipo in dotazione all’esercito dell’Oman non hanno avuto nessun problema poiché disponevano di un filtro realizzato ad hoc.
Per rendere pienamente operativi i Challenger 2 in operazioni desertiche sono state già pianificate modifiche e dotazioni aggiuntive d’urgenza per 234 esemplari al costo di circa 150 milioni di euro.
Difficoltà hanno avuto anche gli apparati radio, le parti in plastica degli scarponi da combattimento e dei fucili SA 80 si sono in alcuni casi sciolte o deformate mentre gli elicotteri Lynx necessitavano di ampie manutenzioni e verifiche appena ogni 30 ore di volo. Tutti i problemi emersi sono stati oggetto di attente valutazioni al fine di trovare soluzioni efficaci anche in vista dello schieramento di unità del British Army per le operazioni contro l’Irak. Per adeguare i sistemi d’arma alle condizioni operative desertiche il Ministero della Difesa britannico ha chiesto al governo 5,5 miliardi di dollari di investimenti addizionali per i prossimi tre anni.
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Old 02-10-2005, 18:39   #48
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Chissà come verrà risolto il problema Leopard 1 vecchi come il cucco ... ormai la produzione dell'Ariete è chiusa ... speriamo non prendano il Cantauro 120 mm ... non puoi sostituire un cingolato con un ruotato ... ... l'unica soluzione è il Leopard 2
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Old 02-10-2005, 18:47   #49
halduemilauno
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Originariamente inviato da Duncan
Si infatti

No la Yamato è stata la massima rappresentante della sua categoria, le corazzate, al massimo portava un paio di idrovolanti

C'era un progetto per fare una portaerei sulla base dello scafo della classe yamato, si sarebbe dovuta chiamare shinano

Come dislocamento sarebbe stata paragonabile ad una portaerei moderna, circa 80.000 tonnellate
Shinano era il terzo esemplare classe Yamato(il secondo era la Musashi). la Shinano fu trasformata in portaerei(la più grande al mondo dell'epoca 71.890)fu affondata(da sommergibile Archerfish)13 giorni prima del suo previsto ingresso in servizio.
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Good afternoon, gentlemen, I'm a H.A.L. computer.
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Old 03-10-2005, 10:39   #50
easyand
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I Lagunari in Africa con i Marines USA

Il 2 ottobre una unità dell'esercito italiano appartenente alla specialità Lagunari si è imbarcata dal molo Pisacane, assieme ai Marines Usa, per una serie di esercitazioni anfibie sulle coste occidentali dell'Africa denominate “West African Training Cruise 2005” (Watc-05).
La Watc-05 è una esercitazione che i Marines degli Stati Uniti svolgeranno fino al 7 dicembre 2005 lungo le coste occidentali dell’Africa, allo scopo di condurre attività addestrative anfibie con le forze armate della Guinea, del Ghana e del Senegal per migliorarne le capacità operative. L’esercitazione è concepita e condotta dal comando europeo dei Marines di Stoccarda.

Il reggimento Lagunari “Serenissima” parteciperà con un’unità anfibia a livello plotone rinforzato come componente della forza da sbarco (costituita da un plotone dei Marines Usa e da un plotone della fanteria di marina spagnola), per un periodo d’imbarco totale di 68 giorni. Le unità dei Marines Usa e fanteria di marina spagnola, durante la crociera addestrativa, utilizzeranno per le attività anfibie i mezzi da sbarco e i natanti forniti dal reggimento Lagunari. Il rientro è previsto per il giorno 7 dicembre nel porto di Venezia.

L’unità lagunari è composta nel complesso da due plotoni (tra il personale dieci sono subacquei) con tutti i mezzi necessari alla condotta di un’operazione anfibia. Tra questi, 3 mezzi anfibi Aavp7, 1 Aavr7 per il recupero, 3 barchini d’assalto e sei gommoni Fc 470 Zodiac. Le navi utilizzate saranno la nave da sbarco statunitensi a bacino allagabile Uss Gunston Hall e la nave da trasporto veloce Uss Swift.

La partecipazione dei lagunari dell’esercito alla WATC con l’impiego da bordo di navi da sbarco in operazioni anfibie condotte territori non usuali che vanno dalla savana del Senegal alla giungla del Ghana e della Guinea, rappresenta una grandissima occasione addestrativa e dimostra la capacità del reggimento lagunari di operare da bordo di navi da sbarco di qualsiasi nazione.

Fonte: Comando Rfc, Napoli

Feghe veder come che semo forti!
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Old 03-10-2005, 10:43   #51
easyand
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CAGLIARI, 2 OTT - E' stata l'area addestrativa a mare del poligono missilistico interforze Perdasdefogu - Salto di Quirra (Pisq) il bersaglio "a sorpresa" della forza anfibia e da sbarco italo-spagnola impegnata nell'esercitazione "Destined Glory - Loyal Midas", nelle più imponenti manovre organizzate quest'anno dall'Alleanza Atlantica, cominciate il 29 settembre nelle acque della Sardegna. La prima importante azione ha visto protagonisti 265 fucilieri di Marina del Reggimento San Marco, partiti da Nave San Giorgio, ancorata a largo di Capo San Lorenzo, seguiti da 300 fucilieri della Marina Spagnola, imbarcati sui mezzi di assalto anfibio (Aav - Amphibious Assault Vehicles), sui mezzi da sbarco e sugli elicotteri Sea King, partiti da Nave Castilla.

"Quest'esercitazione - ha detto il responsabile dello sbarco (chiamato, secondo il codice Nato, Beach Master, il padrone della spiaggia) Guardiamarina Alessandro Miglietta - è un importante test per noi. Ci stiamo addestrando a lavorare bene insieme". La Siaf (Spanish Italian amphibius force) è nata da una comune iniziativa delle due Nazioni con l'obiettivo di concorrere in forma unificata e complementare alle forze multinazionali cui Italia e Spagna contribuiscono nell'ambito degli accordi internazionali per la sicurezza.

La Siaf è composta da una parte navale, detta appunto Siaf, e da una parte comprendente la forza da sbarco chiamata Silf (Spanish Italian Landing Force). La Siaf consiste in una struttura di Comando integrata operante su base permanente e in un'aliquota di forze aeronavali e da sbarco designate su base di continuità. La Silf è responsabile delle operazioni a terra ed è dimensionata in funzione della missione assegnata. E' strutturata a livello di brigata anfibia con un proprio Comando e le Unità Combattenti vengono fornite dal Tercio de Armada (per la parte spagnola) e dal Comando delle Forze da Sbarco (per la parte italiana). Oltre agli uomini della Siaf, alle attività anfibie della Destined Glory - Loyal Midas 2005 partecipano anche una compagnia di fanti di marina greca ed una turca, per un totale di circa 800 uomini. Oltre all'Italia, che partecipa con assetti terrestri, aerei e soprattutto navali, prendono parte all'esercitazione Destined Glory - Loyal Midas 2005 anche Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Belgio, Grecia, Olanda, Regno Unito e Turchia, per un totale di 10 nazioni, 39 Unità navali, 57 aerei e 8.500 militari.

La Marina Militare prende parte all'attività con la portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la nave da sbarco San Giorgio, il caccia Durand De La Penne, le rifornitrici Etna e Stromboli, la fregata Aliseo, i cacciamine Gaeta e Viareggio, l'unità da trasporto ausiliaria Capri ed il sommergibile Gazzana. Lo scopo dell'esercitazione, hanno spiegato le fonti dell'Alleanza atlantica, è quello di verificare il livello di prontezza operativa delle forze di reazione rapida ed in particolare della componente marittima che, dallo scorso primo luglio, è sotto il comando dell'Ammiraglio di Divisione Andrea Toscano, già Comandante della Forza Marittima Italiana (Comitmarfor).

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Old 05-10-2005, 19:02   #52
maxsona
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Il prossimo Venerdì 14 Ottobre dovrebbe avvenire il varo della prima di due fregate antiaereo classe Orizzonte "Andrea Doria"
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Old 06-10-2005, 20:01   #53
maxsona
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http://media.putfile.com/way_to_armadillo
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Old 10-10-2005, 14:37   #54
Spazius
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troppo lol!!!solo inglesi potevano essere comunque!!
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Old 10-10-2005, 17:11   #55
ALIEN3
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un OLD cè tutto però

Byezzzzzzzzzzz
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Old 10-10-2005, 18:45   #56
easyand
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In arrivo oggi a Rota (Spagna) il contingente delle forze anfibie italiane destinato a partecipare alla "West African Training Cruise", esercitazione addestrativa multinazionale che vedrà impegnate, per i prossimi due mesi, forze da sbarco statunitensi, spagnole e italiane lungo le coste dell'Africa occidentale (Guinea, Nigeria, Senegal e Ghana). La "crociera" addestrativa si prefigge non soltanto lo scopo di verificare ed incrementare i livelli di capacità operativa e di integrazione dei tre Paesi della NATO nel particolare settore, ma anche quello di addestrare e di sostenere le capacità militari dei Paesi africani ospitanti a fronte ad eventuali crisi locali.

L'Italia partecipa con un plotone (circa 50 uomini) di Lagunari del Reggimento "Serenissima" dell'Esercito, rinforzato da una squadra di Marò del Reggimento "San Marco" della Marina Militare. Al seguito dei Lagunari sono anche i loro mezzi da sbarco protetti, i barchini d'assalto e i gommoni, sui quali troveranno posto anche i colleghi marines americani e i fanti di mare spagnoli.

Il contingente italiano è partito dal porto di Napoli il 1° ottobre a bordo di una unità della marina militare statunitense. Nel porto di Rota si uniranno una seconda unità della marina USA ed un plotone di fanteria di mare spagnolo, per fare poi rotta alla volta della Guinea.

Il rientro in Italia è previsto il 7 dicembre a Venezia.

Fonte Stato Maggiore della Difesa
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Old 13-10-2005, 23:01   #57
maxsona
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Old 14-10-2005, 18:55   #58
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Fregata classe Orizzonte "Andrea Doria"





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Old 14-10-2005, 18:57   #59
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E' stato un varo sui generis quello che oggi, nei cantieri di Riva Brigoso ha sancito la nascita dell'Andrea Doria, caccia di nuova generazione, 7 mila tonnellate di stazza, 150 metri di lunghezza, 230 uomini d'equipaggio e un armamento missilistico d'avanguardia. Un varo particolare perché le maestranze della Fincantieri, preoccupate del mancato finanziamento del progetto sulle fregate Fremm, hanno sì consentito il battesimo della nave ma non il suo varo complessivo.
Anzi nel discorso con cui le maestranze hanno salutato la nave hanno posto in chiaro come il carico di lavoro dei cantieri di Riva Trigoso e del Muggiano è assicurato solo per parte del 2006 (con il completamento della gemella dell'Andrea Doria, la Caio Duilio), ma che senza il progetto Fremm il complesso cantieristico va incontro a una grave crisi.

Anche il progetto Andrea Doria nasce, come per le fregate Fremm, in collaborazione con la Marina militare francese, nella stessa classe dell'Andrea Doria saranno costruite altre tre unità una per la Marina militare italiana e due per quella francese. Costruzioni che complessivamente costeranno 2,8 miliardi di euro.

Anche nel discorso dell'amministratore delegato di Fincantieri, Bono, c'è stato un richiamo alla necessità di risolvere al più presto il problema del finanziamento delle fregate Fremm, un totale di 27 unità di cui 10 sono per la Marina militare italiana. Il capo di stato maggiore della Marina, Sergio Biraghi, ha ricordato come ormai le fregate attualmente in esercizio - quelle della classe Maestrale - siano ormai vicine ai limiti d'età previsti per la radiazione e vi è quindi la necessità di impostare al più presto le prime fregate Fremm, dato che ci vorranno almeno cinque anni prima che la prima imbarcazione possa diventare operativa.

L'ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di stato maggiore della Difesa, ha invece sottolineato come il progetto di ristrutturazione delle forze militari italiane, verso una struttura più piccola ma più dinamica, stia andando secondo i programmi e ha fatto notare come il livello di competitività delle nostre forze armate rispetto agli altri paesi più importanti sia alto.

Nave Andrea Doria, il cui nome intende rievocare l’illustre Ammiraglio e uomo politico genovese, è stata realizzata nell’ambito del Programma Orizzonte sviluppato in collaborazione con la Francia per soddisfare l’esigenza di unità antiaeree di nuova generazione. L’unità navale entrerà in servizio all’inizio del 2008 e, con la gemella in costruzione Caio Duilio, assicurerà, entro il 2010, l’avvicendamento delle due unità della classe Audace recentemente ritirate dal servizio.

A bordo saranno installati i più moderni sistemi di scoperta e d’arma, frutto di collaborazioni internazionali d’avanguardia in cui è inserita l’industria italiana della Difesa, quali il Programma “Paams” (Francia, Italia, Regno Unito) per un sistema missilistico antiaereo a medio raggio ed il Programma “Slat” (Francia, Italia) per la difesa antisiluro. L’Andrea Doria è stata progettata e realizzata con fondi del bilancio ordinario assegnati annualmente alla Marina militare. Marina del varo è stata donna Gesine Floridi Doria Pamphilj.
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Old 14-10-2005, 20:39   #60
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curioso come tra l'armamento nessuna testata citi i 3 cannoni da 76mm...che siano troppo politicamente scorretti?
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