La Cina è 'nanosecondi dietro' agli Stati Uniti nei chip: lo dice Jensen Huang di NVIDIA

La Cina è 'nanosecondi dietro' agli Stati Uniti nei chip: lo dice Jensen Huang di NVIDIA

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, sostiene che la Cina sia solo "nanosecondi dietro" rispetto agli Stati Uniti nei semiconduttori e invita Washington a ridurre le restrizioni all'export. Mentre Pechino accelera sull'autosufficienza con Huawei e i big del cloud, NVIDIA punta a mantenere un ruolo chiave nel mercato globale dell'AI.

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Processori
NVIDIA
 

Il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, è tornato a parlare del delicato equilibrio tra regolamentazioni statunitensi e crescita dell'industria cinese dei semiconduttori. Secondo Huang, intervistato dal podcast BG2, la Cina è solo "nanosecondi dietro" agli Stati Uniti sul fronte produttivo e che Washington dovrebbe puntare a una competizione aperta anziché erigere barriere commerciali. Le frasi del massimo dirigente della società più capitalizzata al mondo mirano a suonare un "campanello dall'allarme" e rompere quella retorica di una Cina tecnologicamente ampiamente dietro agli USA.

Secondo il fondatore di NVIDIA, permettere alle aziende americane di operare liberamente in Cina non solo rafforzerebbe la diffusione della tecnologia USA, ma consoliderebbe anche l'influenza geopolitica di Washington. "Nessuno ha bisogno di bombe atomiche, tutti hanno bisogno di AI", ha dichiarato Huang, evidenziando come le GPU siano la spina dorsale dei modelli di intelligenza artificiale.

Il CEO di NVIDIA ha chiaramente interesse a tenere aperto un mercato come quello della Cina, ma nonostante il conflitto d'interessi, il ragionamento non fa una grinza: tenere le società cinesi ancorate (o, se preferite, al guinzaglio) alla tecnologia statunitense può essere di maggior beneficio (a molteplici livelli) che sollevare muri.

Le restrizioni all'export hanno già avuto un impatto diretto sul business di NVIDIA. Le vendite dei chip H20, progettati appositamente per rispettare le regole statunitensi, sono state bloccate a inizio anno, salvo poi riprendere dopo un accordo che prevede una tassa del 15% a favore del governo americano. NVIDIA sta già sviluppando un successore del modello H20 basato su architettura Blackwell, con l'obiettivo di garantire maggiore competitività restando entro i limiti normativi.

Nel frattempo, la Cina accelera verso l'autosufficienza. Huawei ha svelato una roadmap fino al 2027 che punta a raggiungere - e potenzialmente superare - le prestazioni delle soluzioni NVIDIA. Parallelamente, colossi come Alibaba, Tencent, ByteDance e Baidu stanno finanziando progetti proprietari, mentre startup come Cambricon, Moore Threads ed Enflame stanno guadagnando valore e visibilità.

Questa strategia, combinata con un ecosistema software indipendente da CUDA, rappresenta una minaccia concreta al dominio di NVIDIA in Cina, dove fino a poco tempo fa l'azienda controllava circa il 95% del mercato delle GPU AI. Huang, tuttavia, auspica che la Cina mantenga un approccio di apertura agli investimenti stranieri: "È nell'interesse di Pechino che le aziende straniere possano competere nel suo mercato, e che al tempo stesso le realtà locali partecipino a livello globale".

NVIDIA, intanto, continua a investire pesantemente in AI a livello internazionale. Oltre all'acquisto di una quota del 4% di Intel per 5 miliardi di dollari, l'azienda ha annunciato un piano fino a 100 miliardi di dollari con OpenAI per la costruzione di nuovi datacenter.

9 Commenti
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UtenteHD29 Settembre 2025, 10:14 #1
Capisco voler correre ai ripari, ma oramai la Cina si e' svegliata, come si dice i buoi o i cavalli sono fuggiti dal recinto?
Per gli Utenti avere altre marche per teoricamente abbassare questi prezzi assurdi delle GPU potrebbe essere oro, ah si ora e' per l'AI che sono super richieste, prima dell'AI era per altro (ok tutto e' caro e tutto continua inesorabilmente a diventare sempre piu' caro per ogni mosca che vola e quasi nessuno si lamenta della cosa e continuiamo imperterriti con gli acquisti)
tommy78129 Settembre 2025, 10:18 #2
Anche riaprendo il mercato ormai nessuno si fida più dell'America e delle sue condotte commerciali. Trump ha fatto il più grande autogol della storia se pensava di mettere in ginocchio la Cina o altri giganti mondiali come l'India.
supertigrotto29 Settembre 2025, 10:43 #3
Huang comincia ad avere paura, AMD avanza,i cinesi pure,basta solo che si sgretoli CUDA e mi sa che i guadagni calano.
Come diceva Andreotti,la paura principale di chi ha il potere è di perderlo.....
CrapaDiLegno29 Settembre 2025, 12:31 #4
Huang sta solo cercando qualche motivo per "spaventare" le autorità USA e permettergli di vendere le sue GPU liberamente in Cina, paese affamato di potenza computazionale che sta pian piano diminuendo rispetto alle altre superpotenze occidentali.
Per Nvidia la Cina è un mercato ricchissimo che ha perso per colpa dei divieti di esportazione. E sono tanti miliardi che non gli sono entrati in tasca.

La Cina è nanosecondi dietro un PP a 28nm con la propria esclusiva tecnologia.
Oggi campa ancora dei vecchi macchinari DUV venduti prima del ban ma è giusto notizia di questi giorni che YMTC che usa le fonderie di SMIC ha problemi a continuare la produzione perché i macchinari hanno bisogno di manutenzione che nessuno gli dà più e non riesce a espandere la capacità produttiva delle NAND per stare dietro ad un mercato che è sta rapidamente esplodendo in volumi, e quindi loro stano perdendo market share.
Stiamo parlando di una produzione che richiede macchinari non di ultima generazione ma di grandi capacità. Se non riescono a risolvere quel problema come pensano nel breve di avere produzione in quantità di roba con PP ultra moderni che sono un paio di ordini di grandezza superiori per quanto riguarda la complessità totale?
Huawei ha dichiarato di essere in grado di creare reti di migliaia di acceleratori entro il 2028. Gli acceleratori Ascend di Huawei realizzati a 7nm sono così avanti che nel 2028 hanno detto che avranno 8Petaflops in FP8. Blackwell, quello base neanche l'ultra, IERI ne faceva 40.
E non hanno detto quanto consumano quegli acceleratori.
Ci credo che hanno bisogno di reti super straordinarie per mettere insieme, nel 2028, un numero di schede che è 8 volte quello che IERI una sola scheda Blackwell faceva da sola.

La Russia, che collabora con la Cina, ha appena detto che tra 12 anni (DODICI ANNI) non arriveranno al punto in cui TSMC è arrivata oggi.
Ma è roba scritta sulla carta, non basta saper generare la lunghezza d'onda necessaria, è necessario creare TUTTA la catena per arrivare a creare un prodotto fatto e finito e non basta la fine della guerra domani e l'annessione completa di tutta l'Ucraina per dare loro le risorse economiche necessarie per finire quella roadmap nei tempi previsti.

La Cina rimarrà indietro nella produzione di chip, esattamente come la Russia, per almeno i prossimi 15-20 anni e giusto nel giro di 10 anni potrà iniziare a superare il miglior PP che usano oggi (i 7nm DUV di SMIC) usando esclusivamente tecnologia propria.

Huang se ne faccia una ragione, la migliore strategia per tenere i Cinesi per le palle è non dare loro le necessarie tecnologie per continuare a fare concorrenza ANCHE in campo militare. Tra 20 anni, quando (e se) si saranno resi indipendenti dalla tecnologia occidentale, ne riparleremo. Ma se nel frattempo li alimentiamo, il tempo di indipendenza sarà di 10 anni, invece che 20.

Originariamente inviato da: supertigrotto
Come diceva Andreotti,la paura principale di chi ha il potere è di perderlo.....

Andreotti disse una cosa più vera che mai: Il potere logora chi non ce l'ha
Ripper8929 Settembre 2025, 13:14 #5
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Huang sta solo cercando qualche motivo per "spaventare" le autorità USA e permettergli di vendere le sue GPU liberamente in Cina, paese affamato di potenza computazionale che sta pian piano diminuendo rispetto alle altre superpotenze occidentali.
Per Nvidia la Cina è un mercato ricchissimo che ha perso per colpa dei divieti di esportazione. E sono tanti miliardi che non gli sono entrati in tasca.

Huang in realtà sta anche incentivando gli investitori USA ed Europei a puntare sull'AI, quindi incrementare il numero di unità negli attuali datacenters per tentare di "straccare" la Cina a livello di progresso dell'AI.
ghiltanas29 Settembre 2025, 13:48 #6
gli occhiali però me li sarei aspettati verdi
zancle29 Settembre 2025, 15:50 #7
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Huang sta solo cercando qualche motivo per "spaventare" le autorità USA e permettergli di vendere le sue GPU liberamente in Cina, paese affamato di potenza computazionale che sta pian piano diminuendo rispetto alle altre superpotenze occidentali.
Per Nvidia la Cina è un mercato ricchissimo che ha perso per colpa dei divieti di esportazione. E sono tanti miliardi che non gli sono entrati in tasca.

La Cina è nanosecondi dietro un PP a 28nm con la propria esclusiva tecnologia.
Oggi campa ancora dei vecchi macchinari DUV venduti prima del ban ma è giusto notizia di questi giorni che YMTC che usa le fonderie di SMIC ha problemi a continuare la produzione perché i macchinari hanno bisogno di manutenzione che nessuno gli dà più e non riesce a espandere la capacità produttiva delle NAND per stare dietro ad un mercato che è sta rapidamente esplodendo in volumi, e quindi loro stano perdendo market share.
Stiamo parlando di una produzione che richiede macchinari non di ultima generazione ma di grandi capacità. Se non riescono a risolvere quel problema come pensano nel breve di avere produzione in quantità di roba con PP ultra moderni che sono un paio di ordini di grandezza superiori per quanto riguarda la complessità totale?
Huawei ha dichiarato di essere in grado di creare reti di migliaia di acceleratori entro il 2028. Gli acceleratori Ascend di Huawei realizzati a 7nm sono così avanti che nel 2028 hanno detto che avranno 8Petaflops in FP8. Blackwell, quello base neanche l'ultra, IERI ne faceva 40.
E non hanno detto quanto consumano quegli acceleratori.
Ci credo che hanno bisogno di reti super straordinarie per mettere insieme, nel 2028, un numero di schede che è 8 volte quello che IERI una sola scheda Blackwell faceva da sola.

La Russia, che collabora con la Cina, ha appena detto che tra 12 anni (DODICI ANNI) non arriveranno al punto in cui TSMC è arrivata oggi.
Ma è roba scritta sulla carta, non basta saper generare la lunghezza d'onda necessaria, è necessario creare TUTTA la catena per arrivare a creare un prodotto fatto e finito e non basta la fine della guerra domani e l'annessione completa di tutta l'Ucraina per dare loro le risorse economiche necessarie per finire quella roadmap nei tempi previsti.

La Cina rimarrà indietro nella produzione di chip, esattamente come la Russia, per almeno i prossimi 15-20 anni e giusto nel giro di 10 anni potrà iniziare a superare il miglior PP che usano oggi (i 7nm DUV di SMIC) usando esclusivamente tecnologia propria.

Huang se ne faccia una ragione, la migliore strategia per tenere i Cinesi per le palle è non dare loro le necessarie tecnologie per continuare a fare concorrenza ANCHE in campo militare. Tra 20 anni, quando (e se) si saranno resi indipendenti dalla tecnologia occidentale, ne riparleremo. Ma se nel frattempo li alimentiamo, il tempo di indipendenza sarà di 10 anni, invece che 20.


Andreotti disse una cosa più vera che mai: Il potere logora chi non ce l'ha


"ispirarsi" a prodotti esistenti è molto più veloce che fare i pionieri, i tempi, se hai il capitale e le risorse umane, si accorciano notevolmente.
se poi sviluppi un nuovo software per le tue nuove apparecchiature questo poi va in competizione con il mio.
gnappoman30 Settembre 2025, 06:17 #8

Purtroppo devo dissentire

Leggo i commenti e noto una grande incomprensione: forse non avete capito è la cina che ha bannato le importazioni di nvidia, non il contrario. I cinesi sono giá arrivati alla stessa capacitá computazionale di nvidia. E le schede ora se le tengono e se le usano loro per i propri datacenter. Non le venderanno a noi. I buoi/cavalli sono usciti dal recinto e si sono fatti la propria fattoria e se ne fottono e il potere logora noi che non ce l'abbiamo e gnegnegne continuiamo a pagare duemila euro un pezzo di plastica per giocare a tetris in 4D..
Alodesign30 Settembre 2025, 16:07 #9
Originariamente inviato da: gnappoman
Leggo i commenti e noto una grande incomprensione: forse non avete capito è la cina che ha bannato le importazioni di nvidia, non il contrario. I cinesi sono giá arrivati alla stessa capacitá computazionale di nvidia. E le schede ora se le tengono e se le usano loro per i propri datacenter. Non le venderanno a noi. I buoi/cavalli sono usciti dal recinto e si sono fatti la propria fattoria e se ne fottono e il potere logora noi che non ce l'abbiamo e gnegnegne continuiamo a pagare duemila euro un pezzo di plastica per giocare a tetris in 4D..


CapraDiLegno ha detto di no!

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