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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Bergamo
Messaggi: 3204
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Incrementare le disponibilità liquide con cessioni e cartolarizzazioni non rientra di certo nelle politiche di bilancio..se poi si vuole criticare a tutti i costi un governo che, nonostante 4 anni di crisi, è riuscito anche a ridurre un pò le tasse...bè: fate pure (quando il governo precendente in un periodo di forte espansione era riuscito solo ad alzarle..) Ed inoltre il 3% non è fuori dai paratri UE.. Byezz
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#22 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Strada in Chianti, Firenze
Messaggi: 12998
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#23 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
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per il rapporto debito/pil, dismissioni patrimoniali e operazioni di tesoreria non sono purtroppo interventi strutturali... siamo sempre nella solita cacca fino al collo insomma, qualsiasi governo salga al potere mi pare si cerchi solo di galleggiare |
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#24 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Strada in Chianti, Firenze
Messaggi: 12998
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#25 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12347
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Praticamente la Grecia aveva gonfiato i numeri, per rientrare nella soglia del 3%, Perchè secondo i calcoli dell'Eurostat la Grecia andando avanti in quel modo con quei dati sfondava non solo il tre ma anche il 4. Però è rientrata. Praticamente hanno gonfiato i numeri, ma gonfiare non significa aggiungere due zeri alla fine o cose del genere. Ma semplicemente far figurare come entrate alcune cose tramite pratiche sempre legali ma astute (un pò come le plusvalenze nel calcio). Il sospetto di Almunia (e anche dell'ez ministro Visco e di aotri politici ed economisti) era: perché il debito italiano era potuto restare abissale - 106% del prodotto interno lordo (PIL) nel 2003, contro il 60% autorizzato all’interno della zona euro - mentre i deficit pubblici restavano sotto la soglia del 3%? La stessa Commissione ha detto che queste incoerenze hanno raggiunto un tale livello che era difficile giustificarlo grazie a dei semplici scarti statistici. Ora, se è così o non è così non lo scopriamo adesso. Se, e dico se, i dubbi della commissione e di Almunia erano fondati, allora il problema è questo: che per rientrare quest'anno si sono gonfiati i numeri, ma per il prossimo anno che si fa? Ed ecco il perchè del "pessimismo" di quel DS. IO non so cosa dire, dico solo che un pò la puzza di bruciato la sento. Spero di no, ma non vorrei che per non sforare adesso si trapani completamente poi. Nessuna certezza, ovviamente. SOlo un pò di timore, non infondato tra l'altro.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#26 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
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Dai Teo, il thread te lo salvo io, va
![]() Tiè, beccate questa 01.03.2005 «Una manomissione per obiettivi elettorali» ROMA Onorevole Vincenzo Visco, lei parla di manipolazione dei dati. Dov’è l’inganno? «La cosa è abbastanza evidente. In passato c’erano sempre state correzioni modeste e anche diluite dei dati precedenti, di solito a causa di sottostime della spesa sanitaria. Quest’anno invece siamo di fronte a una vera e propria modifica della contabilità che vale mezzo punto di Pil l’anno tra il 2001 e il 2003. Oggi l’Italia deve prendere atto che alcune poste contabili devono essere trattate diversamente da quanto fatto finora, in particolare riguardo alle Ferrovie, cosa contestata da noi già a suo tempo. Ma come mai sul 2004 l’effetto di mezzo punto di Pil non si riversa? Siniscalco dice che senza la revisione contabile il deficit sarebbe al 2,7%. «Il che è del tutto risibile, nel senso che tutte le informazioni che si hanno vanno nella direzione inversa. Qui c’è un inganno a fini elettorali. Il 3% di quest’anno significa solo che nel giro di qualche mese - loro sperano dopo che ci sarà stata qualche correzione sul Patto di stabilità - loro ammetteranno che quest’anno hanno sfondato. Noi stimiamo un deficit al 3,4% almeno». Intende dire che l’Istat non ha applicato il nuovo criterio al 2004? «Sostanzialmente dico che se l’ha applicato, ha limato da altre parti. Infatti non a caso io ho posto il problema di cambiare le leggi per dare all’Istat una autonomia vera rispetto all’esecutivo, perché a questo punto non ci si può fidare più di nessuno». È un attacco all’Istat? «No, io faccio la difesa dell’Istat. Per difendere l’Istituto da pressioni di qualsiasi genere - che in questa occasione sono ipotizzabili - bisogna renderlo indipendente dall’esecutivo, come una vera Authority. Tornando ai conti pubblici, non sono stati prese in considerazione parecchie altre variabili che sono in discussione, per cui alla fine emergerà che negli ultimi tre anni il 3% è sempre stato superato». Può spiegare cosa significa che manca il Pil reale? «Anche qui è abbastanza grottesco il fatto che si dica che non c’è perché si sono rotti i calcolatori. A questo punto allora anche il valore del Pil nominale è dubbio, in base al quale loro hanno fatto il rapporto deficit/Pil e debito/Pil». Dicono che è un altro sistema informatico a fornire i due rapporti. «Ma i due sistemi poi vanno fusi in un valore finale che è fatto in parte di crescita reale in parte di crescita monetaria. Quindi se uno è dubbio, è dubbio anche l’altro. Sarà solo una differenza di 0,1%, ma comunque è dubbio. A meno che non giochino con il deflatore (il dato che serve a calcolare la differenza tra crescita nominale e crescita reale, ndr), cosa che hanno costantemente fatto negli anni passati». Lei vede nel 2004 gli stessi problemi degli anni precedenti? «Il numero del 2004 è provvisorio e chiaramente manipolato. La tendenza di fondo è molto negativa e preoccupante. Ed è anche irresponsabile l’atteggiamento del governo nel comunicare questi dati». Può spiegare in che consiste questo nuovo metodo di calcolo voluto da Eurostat? «Qui si tratta semplicemente del fallimento di Ispa (Infrastrutture Spa, ndr). Perché le spese ferroviarie e quelle connesse all’Alta velocità potessero essere messe fuori dal bilancio c’era bisogno che Ispa avesse a sua volta un bilancio che dimostrasse che quelle spese erano finanziabili via mercato. Così non è stato, quindi va rivista l’intera serie del deficit». Perché ritiene che il 3% è stato superato da anni? «Va notato che i risultati di bilancio sono molto influenzati dalle una tantum. Quindi alla fine verrà fuori che la situazione reale del bilancio pubblico italiano è peggiore di quella di Francia e Germania, che hanno sfondato la soglia del 3% ma non hanno fatto ricorso a questo tipo di manipolazioni. Adesso vedremo le reazioni in sede europea». Le una tantum influenzano anche la pressione fiscale. «Sì, aumentano le imposte dirette e indirette, aumentano i contributi ma la pressione complessiva scende per via della fine delle sanatorie. È una Caporetto annunciata». Rassicurante comunque il dato sul debito. «Anche lì bisognerà fare un approfondimento. In quel dato confluiscono tutte le cartolarizzazioni, le privatizzazioni via Cassa Spa, le questioni legate alla restrizione di cassa sui pagamenti agli enti locali, gli anticipi fatti a fine anno. È un dato che in parte va autonomamente rispetto all’indebitamento». Ooops, dimenticavo di citare la fonte...http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=41173 |
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Iscritto dal: Apr 2000
Città: Strada in Chianti, Firenze
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Iscritto dal: Dec 2001
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#29 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2000
Città: Strada in Chianti, Firenze
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Iscritto dal: Dec 2001
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#31 | |
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Iscritto dal: Oct 2000
Città: Montesilvano (PE)
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Iscritto dal: May 2003
Città: Saronno
Messaggi: 161
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Visco sostiene che sono state messe a bilancio delle previsioni di entrate che non verranno realizzate.
In particolare mancheranno, secondo lui, 5,7 miliardi dalla vendita del patrimonio pubblico, 5 miliardi dal condono edilizio, 3 dall'ANAS e un altro miliardo e mezzo da altre previsioni. In totale il bilancio 2004 sarebbe sovrastimato per 15,2 miliardi di euro, e quindi il deficit sarebbe ben oltre il 4%. Questro, sempre secondo Visco, renderà necessaria una manovra correttiva in corso d'anno di circa 20 miliardi. Per ulteriori informazioni: www.nens.it |
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Iscritto dal: May 2003
Città: Saronno
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Iscritto dal: Dec 2001
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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Iscritto dal: May 2003
Città: Saronno
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#37 |
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Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
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Oltre tutto è noto che i termini del condono edilizio sono stati prorogati proprio perchè il gettito era parecchio inferiore alle attese.
Così come la mossa di impugnare le misure limitative stabilite da 5 regioni (tra cui la Toscana). Mi sa che anche i tecnici del ministero dell'Economia sanno le cose come stanno realmente. Ciao Federico |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Se non rispettiamo Mastricht è colpa di Berlusconi, se lo rispettiamo è molto rumore per nulla. Mi sembra giusto.. |
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#39 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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#40 | |
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Iscritto dal: May 2003
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Se vuoi parlare di Berlusconi, per cortesia, aprine un altro. |
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