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#21 |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
Messaggi: 1
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l presidente ella repubblica non può obbligare può solo invitare e ai politici gli inviti entrano da un orecchio ed escono dall'altro.
Il referendum avrebbe una forza molto più prorompente nell'inviatare a modificare la legge elettorale. |
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#22 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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un per il fatto che i sondaggisti fanno e dicono quello che gli viene ordinato.Il 40% non lo prese nemmeno Berlusconi alla sua prima discesa in campo, è lui era uno che mobilitava pure le formiche. un
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#23 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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vatti a guardare quanti erano i referendum nel 93 e quanti di quelli abrogati sono stati reintrodotti, primo fra tutti il finanziamento ai partiti. Il referendum in italia ? carta straccia e soldi buttati
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#24 | |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
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#25 | |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
Messaggi: 1
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Per altro Mannheimer l'amicone di Bruno Vespa non è proprio uno di sinistra. Eppure tutti condividono che Veltroni farebbe aumentare il Pd di almeno 9 punti percentuale quindi tra il 35/40% dall'attuale 26/28%. |
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#26 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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Come ha detto Napolitano: "fancese" o "tedesco" e poi al voto. La via è semplice, non vedo perchè complicarci la vita.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#27 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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35, forse anche se non credo perchè dal 26/28 % bisogna rimuovere quelli che invece seguiranno i loro deputati migrati nel partito della sinistra.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#28 |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
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#29 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Modena
Messaggi: 3754
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Il 1° e il 2° quesito : premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti. Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione è notevolmente aumentata. Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste. In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioè, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato. In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento. All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale. Gli effetti politico-istituzionali del 1° e del 2° quesito Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione. Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza. Le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, si sono presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza. Lo scioglimento del Parlamento una volta che è entrata in crisi una maggioranza votata compattamente dagli elettori potrebbe essere politicamente molto probabile. L’eliminazione di composite e rissose coalizioni imporrà al sistema politico una sterzata esattamente opposta all’attuale. Piuttosto che l’inarrestabile frammentazione in liste e listine, minacce di scissioni e continue trattative tra i partiti, il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento. Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica Un terzo quesito referendario colpisce un altro aspetto di scandalo. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione! E’ inevitabile che una tale disciplina induca inevitabilmente ad atteggiamenti di sudditanza e di disponibilità alla subordinazione dei cooptandi, atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare. Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo. Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato. In italiano significa dare il premio di maggioranza al partito che ottiene più voti, così da spingere al sistema bipartitico, aiutato dallo sbarramento al 4% per la camera e 8% per il senato. La morte di Mastella, Mussolini e partitelli minori Il terzo quesito toglie le nomine parlamentari per grazia ricevuta di qualcun altro, altra bella porcata all'italiana (UN TERZO dei parlamentari sono eletti così) Il fatto è che i partiti non approveranno mai una riforma così anti-privilegi: firmiamo per fare il referendum e poi approviamola ![]() http://www.referendumelettorale.org/...?act=doc&doc=8
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#30 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
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Questi l'unica cosa di cui hanno paura è di essere intercettati.
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Utente gran figlio di Jobs ed in via di ubuntizzazione Lippi, perchè non hai convocato loro ? |
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#31 |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
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Non hanno paura di Napolitano hanno paura del referendum ma ora come ora non hanno ancora raccolto le firme anzi sembra che le firme forse nemmeno ci saranno così potranno mettersi il cuore in pace.
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#32 |
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Registered User
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 1025
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credo alla fine sia giusto firmare, e permettere poi al popolo italiano di decidere.
Quindi tutti a firmare |
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#33 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Palermo
Messaggi: 2579
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#34 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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#35 | |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
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O si rende uguale la base elettorale quindi si porta tutti a 18 anni anche l'elettore del senato perchè sennò si possono formare maggioranze diverse nei due rami(avendo basi elettorali diversi) e questo rende il paese ingovernabile. O si elimina il bicameralismo perfetto e allora la Camre rimane l'unico ramo politico che da la fiducia e si occupa delle leggi di interesse nazionale. Mnetr il senato diventa il senato delle regioni e si occupa delle leggi di interesse regionale e non vota la fiducia. Allora in questo casio è giustificata la base elettorale diversa. Però ora com'è ora non è sensata e serve intervenire. Ultima modifica di Ominobianco : 23-06-2007 alle 17:38. |
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#36 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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#37 | ||
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Iscritto dal: Aug 2001
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#38 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
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Se dai un premio di maggioranza su base nazionale vai a "falsare" i voti espressi dalle singole regioni.
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Tutto rigorosamente IMHO Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle! Salva un albero, uccidi un castoro. |
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#39 | |
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Junior Member
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Piemonte
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Ma molti costituzionalisti han detto che sarebbe perfettamente superabile con una formulazione diversa. Ad esmpio un qualcosa del tipo un premio di maggioranza con ripartizione dei seggi su base regionale o robe di questo genere. Cmq sono concordi che si può superare. La Proposta del professor D'Alimonte andava in questo senso infatti. |
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#40 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
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La devolution apportava modifiche a questo articolo?
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per il fatto che i sondaggisti fanno e dicono quello che gli viene ordinato.









