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|  18-12-2008, 13:52 | #50881 | |
| Senior Member Iscritto dal: Jul 2001 Città: marà (A.P.) 
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				 | Quote:   ma non avevi l'antivirus installato????? 
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|  18-12-2008, 14:04 | #50882 | 
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				 | Ma diciamocelo apertamente; nonostante i vari miglioramenti di Sborry, mica lo riterrete un giocatore da Milan dove deve giocare titolare (infortuni a parte). Non e' che non lo voglio, il ragazzo e' migliorato molto, si impegna e gioca pure bene, ma i giocatori da Milan TITOLARI sono ben altri. In altre occasioni, Borriello sarebbe stato un buon giocatore da far subentrare a 20 minuti dalla fine, nulla piu'. Ricordate Massaro? Ricordate Tomasson? (quante critiche ingenerose sono state fatte verso il danese). Ecco, giocatori del genere, utilissimi alla causa ma pur sempre giocatori che molte volte (non sempre eh) partivano dalla panchina. Ma quanto ci avrebbe fatto comodo Amauri ragazzi, persino senza quei cross visto che le nostre fascie fanno cagare. Ecco, quello sarebbe stato un giocatore da Milan; come Borriello e' bravo nel gioco aereo. Come Borriello e' messo bene fisicamente (infortuni a parte), ma diversamente da Borriello quando e' solo davanti al portiere raramente sbaglia   Leggo che l'utente Jamal Crawford si lamenta spesse volte del Milan di Ancelotti e di come sono impiegati certi giocatori (che poi sono sempre i soliti). Beh, talvolta esagera nei modi ma il 90% delle volte non ha tutti i torti, anzi mi sento di appoggiarlo apertamente. Direi che sarebbe ora di cambiare allenatore, a fine stagione, piu' per ragioni fisiologiche che per altro e questo dovrebbe capirlo il buon Carletto in persona e mettersi da parte. Se non lo fa, che ci pensi la societa'; non Galliani (personaggio che non stimo neanche un po', spero che Leonardo prenda presto il suo posto), ma proprio il presidentissimo e primo tifoso rossonero che io inviterei a ritirarsi dal brutto mondo della politica e dedicarsi solo ed esclusivamente al Milan, come ai vecchi tempi   
				__________________ The cocoon has you Dalla Russia con spruzzore Ultima modifica di -Dimitri- : 18-12-2008 alle 14:12. | 
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|  18-12-2008, 14:07 | #50883 | |
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|  18-12-2008, 14:09 | #50884 | |
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				 | Quote:   però non mi ricordo che ho fatto  se ho formattato oppure ho risolto diversamente     | |
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|  18-12-2008, 14:53 | #50885 | |
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				 | Quote: 
 Innanzitutto cambio di allenatore. Via: Dida Kalac Favalli Maldini (con il dovuto rispetto) Senderos Jankulovsky Emerson Pirlo Shevchenko (a meno che in questi 6 mesi non dimostri di poter essere una discreta riserva) Panchinari: Abbiati Kaladze Bonera Zambrotta Antonini Flamini Ambrosini Seedorf Inzaghi Borriello Titolari: Nesta (se recupera) Tiago Silva (sperando sia davvero forte) Gattuso Kakà Ronaldinho Pato Giovani da valutare con un allenatore decente: Cardacio Viudez Gourcuff A conti fatti per i titolari ci servirebbero a malapena un portiere, due terzini, due centrocampisti (uno se Gourcuff dimostra di poter giocare a buoni livelli anche da noi) e una punta. Le riserve le avremmo abbastanza dicrete (molti sono attuali titolari). 
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|  18-12-2008, 14:55 | #50886 | 
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Purtroppo è così    Cmq buongiorno | 
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|  18-12-2008, 14:57 | #50887 | |
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Non è una soluzione da escludere...al limite le salvo i dati e provvedo davvero a formattare. Quote: 
 Io no becco un virus sul pc da non so quanto..   
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|  18-12-2008, 15:03 | #50888 | |
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				 | Quote: 
 se non ricordo male quell'avviso era dovuto al blast.exe mi sembra che per toglierlo dovevi elimarlo dall'avvio automatico andando su msconfig 
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|  18-12-2008, 15:14 | #50889 | 
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		Ma Senderoftl? Come sta?    
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|  18-12-2008, 15:18 | #50890 | |
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 Per entrambi ho la soluzione pronta, ma il fatto che il pc non mi legga le pendrive, nè la scheda di rete, nè cd, nè altro, mi crea qualche impedimento... E tra l'altro, non sono nemmeno riuscito a trovare un guida di rimozione manuale, qualora ci fosse... Anche se anche quella sarebbe dura da operare...Praticamente nemmeno la funione CERCA funziona... Sta messo abbastanza maluccio... Mo pomeriggio provo se con Kaspersky rescue riesoc a risolvere...Altrimenti davvero, salvo i dati, e passo al formattone! Altre soluzioni non ne vedo... 
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|  18-12-2008, 15:30 | #50891 | 
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		Arsenal, terremoto in società Ma c'è chi sorride: Eduardo Dopo l'addio di due membri del CdA, i Gunners si interrogano sul destino del club: l'uzbeko Usmanov è a caccia di quote per assumere il pieno controllo. La buona notizia è il ritorno in campo del brasiliano dopo il gravissimo infortunio e i conseguenti dieci mesi di stop. Futuro incerto anche per il West Ham di Zola Eduardo Da Silva in azione contro le riserve del Portsmouth. Alan Walter LONDRA (Gb), 18 dicembre 2008 - E’ plumbeo il cielo sopra all’Emirates Stadium. E non già perché a Londra capita spesso che sia così, quanto, piuttosto, per le voci di un possibile takeover che hanno cominciato a circolare subito dopo la conferma dell’addio di due membri del consiglio di amministrazione dell’Arsenal. STRESS E FRATTURA - A fare le valigie, con oltre il 20% delle azioni, sono stati Lady Nina Bracewell-Smith (che detiene il 15,9% del pacchetto societario) e Richard Carr (che ha una quota del 4,4%), come dire un pezzo importante di storia Gunners, visto che la famiglia della prima è stata legata al club londinese per più di 50 anni e che il secondo ne era direttore da ben 27. Stando al Daily Telegraph, l’uscita di scena di Carr sarebbe stata assolutamente amichevole e imputabile solo allo stress. Non a caso, il dirigente resterà in consiglio. Diverso, invece, il caso della Bracewell-Smith: per lei si parla di una frattura insanabile con gli altri membri e il suo allontanamento avrà effetto immediato. "Lady Nina non è più una rappresentante del club – ha spiegato il presidente dell’Arsenal, Peter Hill – e non so cosa farà ora con le sue azioni. La famiglia Bracewell-Smith è stata coinvolta per molti anni nella vita dei Gunners e Lady Nina è sempre stata una sostenitrice delle nostre strategie societarie volte ad auto-sostenere il club e a renderlo libero da iniezioni esterne di denaro. Per questo motivo, speriamo che lei resti un’azionista, ma è comunque libera di fare quello che vuole". USMANOV IN AGGUATO - Come ricorda anche il Sun, il magnate uzbeko Alisher Usmanov detiene già oltre il 24% delle azioni dell’Arsenal e, nel caso in cui dovesse raggiungere la soglia del 30% (mediante acquisizione delle quote della Bracewell-Smith), potrebbe lanciare una richiesta di "takeover" in piena regola. "Stiamo monitorando la situazione con grande interesse", ha ammesso un portavoce della "Red and White Holdings" di Usmanov. Lo scorso ottobre Lady Nina aveva smentito di voler vendere, ma i recenti battibecchi in consiglio di amministrazione, culminati con il suo allontanamento, potrebbero averle fatto cambiare idea e ora il rischio che l’Arsenal possa completamente finire in mano straniera appare quanto mai concreto. EDUARDO TORNA - Fortunatamente per i tifosi Gunners, però, le buone notizie arrivano dalla squadra e hanno il nome di Eduardo, tornato lunedì scorso a vedere un campo di calcio (seppur fra le riserve dell’Arsenal nella sfida contro Portsmouth) a dieci mesi dal terribile scontro con Martin Taylor del Birmingham che gli spezzò una gamba. Pur avendo giocato solo 45' ed essere uscito per un leggero fastidio al tendine del ginocchio, il brasiliano si è detto sicuro di poter rientrare in prima squadra già per la gara di FA Cup del prossimo 3 gennaio e di poter fare anche meglio di quanto già faceva prima dell’infortunio. Ma Arsene Wenger non sembra altrettanto convinto e ottimista. "Fisicamente, non credo avrà problemi a tornare a giocare – si legge sul Daily Telegraph - mentre credo che Eduardo dovrà superare un grosso ostacolo a livello psicologico. Per un attaccante il contrasto con il difensore è inevitabile e ogni tentennamento rischia di compromettere il gol: questo è il punto interrogativo per quanto lo riguarda. E’ vero, lui è un ragazzo molto coraggioso, ma spesso non è possibile controllare certe reazioni. In allenamento, tutti sono molto attenti, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità di un tackle sbagliato che possa causargli un nuovo infortunio. Ecco perché sarebbe meglio per lui giocare con gente che non ha questo tipo di preoccupazione nei suoi confronti, così da capire se è forte abbastanza da convivere con questo pensiero". WEST HAM IN VENDITA – Ma non c’è solo l’Arsenal alle prese con le noie societarie. Anche il West Ham ha i suoi bravi problemi, causati dalla crisi economica che ha portato il proprietario del club, l’islandese Bjorgolfur Gudmundsson, a un passo dalla bancarotta in patria, complice il collasso della banca Landsbanki, di cui detiene il 41% delle azioni. Logico, dunque, che l’uomo d’affari stia pensando di vendere gli Hammers per fare cassa, anche se i 250 milioni di sterline (265 milioni di euro) che vorrebbe non sono proprio un prezzo da saldi. "La recente vendita del Manchester City per 230 milioni di sterline (243 milioni di euro) – hanno spiegato gli avvocati di Gudmundsson alla corte islandese – lascia supporre che si possa richiedere un prezzo più alto, considerata l’ubicazione del club, la vicinanza con il villaggio Olimpico del 2012 e il fatto che il West Ham è proprietario di Upton Park". "C’è un grande interesse per il club – ha spiegato il vicepresidente Asgeir Fridgeirsson al Guardian – e stiamo ricevendo molte chiamate da potenziali compratori, ma non abbiamo bisogno di vendere, stiamo solo raccogliendo informazioni". In realtà, pare che per ora non sia arrivata nemmeno una singola offerta di acquisto, ma ci sarebbero ben cinque gruppi interessati, fra cui uno del Medio Oriente. Gudmundsson acquistò il West Ham due anni fa per 85 milioni di sterline (oltre 90 milioni di euro), investendone poi altri 35 (pari a 37 milioni di euro) per prendere giocatori del calibro di Lucas Neill, Matthew Upson e Craig Bellamy. E proprio capitan Neill ha smentito le voci di una possibile fuga dagli Hammers con l’apertura del mercato di riparazione. "Non siamo preoccupati – ha detto al Sun – e nessuno di noi sta pensando di andarsene. Abbiamo avuto garanzie da Gianfranco Zola, lui vuole rimanere qui e costruire qualcosa di importante". Saccheggiamoli!!!   | 
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|  18-12-2008, 15:34 | #50892 | 
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		La rinascita di Gourcuff Giovedì, 18 Dicembre 2008 Anche se Zinédine Zidane ha appeso gli scarpini al chiodo solo due anni e mezzo fa, sono già stati molti i giocatori definiti dalla critica come i suoi eredi; parecchi, però, non sono stati all'altezza delle aspettative. Non è il caso del centrocampista dell'FC Girondins de Bordeaux Yoann Gourcuff che sembra avere la stoffa giusta per restare a lungo sulla cresta dell'onda, come ha dimostrato questa stagione in UEFA Champions League dopo una parentesi deludente in Italia. 'Sono felice' La stellina francese di 22 anni è tornata sulla bocca di tutti dopo due anni anonimi all'AC Milan, dove Carlo Ancelotti lo ha schierato titolare in campionato in solo 13 occasioni. D'altronde davanti a lui c'erano giocatori del calibro di Kaká, Clarence Seedorf e Andrea Pirlo. Ceduto in prestito con diritto di riscatto al Bordeaux in estate, Gourcuff avrebbe potuto portare con sé i dubbi che lo hanno circondado in casa rossonera, e invece il giocatore ha mostrato più saggezza dei suoi coetanei e ha preso l'avventura francese come un nuovo inizio. "Sono ancora molto giovane, posso migliorare ancora tanto e penso che il modo migliore per migliorare sia trovare la continuità, giocare tante partite di fila", ha spiegato l'ex enfant prodige dello Stade Rennais FC. "Da quando sono tornato in Francia, sto giocando molto di più e ho avuto l'occasione di giocare ogni tre giorni. Sono felice, riesco a sentire la fiducia dei miei compagni di squadra". "Quando un giocatore sente la fiducia può sfruttare al massimo le sue potenzialità" Fiducia ritrovata Anche il Bordeaux è felice, e il talentuoso rifinitore ha ripagato con tre gol e quattro assist in 17 partite di Ligue 1 giocate finora - oltre a due reti nella fase a gironi di UEFA Champions League. "Sta andando molto bene", ha spiegato Gourcuff, il cui padre Christian allena i rivali di Ligue 1 dell'FC Lorient. "Sono riuscito a giocare delle belle partite. Negli ultimi mesi ho sentito di nuovo la fiducia in me stesso e questo è molto importante. Quando un giocatore sente la fiducia può sfruttare al massimo le sue potenzialità". Titolare nella Francia Di certo trovare un posto da titolare nella nazionale francese deve aver aiutato Gourcuff, a segno con un tiro dai 35 metri contro la Romania. Da quando ha debuttato contro la Svezia ad agosto ha giocato sei partite e ha portato una boccata d'ossigeno alla nazionale sollevando inevitabili paragoni con una leggenda vivente del Bordeaux, Zidane. "Cerco di non dare peso a queste cose", ha detto. "Ognuno ha il suo stile e anche se ci sono delle somiglianze, specialmente nel modo di muoverci, siamo diversi sul campo". Ricordi di Milano Nonostante non abbia trovato molto spazio in Italia Gourcuff è convinto che l'esperienza in rossonero lo abbia aiutato a maturare come persona. "Intimidisce arrivare al Milan", ha spiegato. "E' un mondo completamente diverso. Stare nello spogliatoio con [Paolo] Maldini, Kaká, [Gennaro] Gattuso, Pirlo, tutti questi giocatori – fa quasi impressione. All'inizio sono restato un po' in disparte, poi mi sono abituato a stare con quei giocatori e alla fine ti rendi conto che sono solo persone normali con le quali puoi parlare e passare del tempo insieme". Gourcuff potrebbe restare in Francia se il Bordeaux versasse 15 milioni di euro al Milan. "Vedremo cosa succederà", ha detto. "Per me la cosa più importante è divertirmi con i miei compagni, credo sia troppo presto per parlare di futuro. Al momento io mi sto divertendo qui, alla fine della stagione vedremo". 
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|  18-12-2008, 15:35 | #50893 | 
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		Il Milan deve leggere i segnali Giovedì, 18 Dicembre 2008 di Roberta Radaelli Il pareggio di San Siro contro il VfL Wolfsburg è uno stop che non ferma la corsa in Coppa UEFA dell'AC Milan, che si era qualificato ai sedicesimi con un turno di anticipo. Ma l'obiettivo dichiarato era vincere, e il 2-2 contro i tedeschi è un segnale d'attenzione: prima di passare, i Rossoneri devono fermarsi a riflettere perché nel motore qualcosa non gira nel modo giusto. Vittoria mancata La squadra di Carlo Ancelotti non è riuscita a vincere nonostante si sia trovata due volte in vantaggio - prima grazie a Massimo Ambrosini, già a segno contro la Juventus domenica, poi con Pato. La vittoria sarebbe servita soprattutto per il morale, dopo il 4-2 di Torino contro la Juventus e prima della delicata sfida di campionato contro l'Udinese Calcio. Secondo Andriy Shevchenko per cambiare l'inerzia del gioco rossonero servirebbe anche "un po' di fortuna", ma la dea bendata, si sa, preferisce donarsi agli audaci, e al Milan degli ultimi tempi sembra proprio mancare la componente caratteriale. Gioco prevedibile La perdita di Gennaro Gattuso, fonte inesauribile di personalità e grinta, non ha certo fatto bene alla squadra, ma molti degli elementi in rosa hanno saputo condurre battaglie ben più dure di quelle perse ultimamente. Il problema vero, insomma, è altrove. "Purtroppo è un periodo in cui prendiamo gol con troppa facilità", ha detto Ambrosini, uno dei pochi rossoneri abili nel gioco aereo e che purtroppo per Ancelotti contro l'Udinese non ci sarà per squalifica. "Forse in questo momento abbiamo problemi in fase difensiva e gli avversari sanno come gioca questa squadra". Se il biondo centrocampista della nazionale avesse visto giusto, il ritiro invernale in Dubai sarà molto più faticoso del previsto: cambiare il gioco di una squadra è lavoro lungo e arduo - per averne conferma citofonare al dirimpettaio di Ancelotti, José Mourinho, che inizia a raccogliere i frutti del suo lavoro solo a distanza di mesi dal suo arrivo a Milano. 'Altro ritmo' Con ogni probabilità più che dover cambiare gioco, il Milan deve semplicemente trovarne uno. "Ogni giocatore è sceso in campo con impegno e volontà, ma il non riuscire a giocare da squadra ci mette in difficoltà", ha ammesso Ancelotti. Secondo il tecnico un paio di mesi per metabolizzare infortuni e disattenzioni saranno però sufficienti: "Il sorteggio per i sedicesimi non deve spaventarci, anche perchè a febbraio avremo certamente un altro ritmo", ha assicurato l'allenatore di Reggiolo che sta cercando di non pensare al fatto che dal novembre 2001 - quando gli venne affidata la panchina rossonera - a oggi sono passati circa sette anni, momento in cui secondo la tradizione popolare la crisi è sempre dura da superare. 
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|  18-12-2008, 15:35 | #50894 | 
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|  18-12-2008, 15:36 | #50895 | |
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 Via: Ancelotti Dida Kalac Nesta Favalli Kaladze Maldini Senderos Jankulovsky Emerson Pirlo Seedorf Shevchenko Riserve: Abbiati Bonera Zambrotta Antonini Flamini Ambrosini Inzaghi Borriello Titolari: Tiago Silva Gattuso Kakà Ronaldinho Pato Giovani da inserire: Darmian Cardacio Gourcuff Viudez | |
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|  18-12-2008, 15:37 | #50896 | 
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		Milan, spunta la pista Pletikosa 18.12.2008 12.43 di Paolo Bardelli articolo letto 3221 volte Stipe Pletikosa (29) sta diventando l'oggetto del desiderio di molti club. Il suo divorzio dallo Spartak Mosca, che appare ormai certo, ha allertato Fulham, Celtic e Tottenham. Tuttavia, la contesa comprende un'altra squadra: il Milan. Abbiati ha la stima della società, ma la ricerca di un numero non si è ancora interrotta e non è da escludere che sia proprio Pletikosa l'uomo giusto per la porta rossonera. Mark Natelic, procuratore dell'estremo difensore croato, non si è sbilanciato riguardo il futuro del proprio assistito: "Non sono ancora state formulate offerte concrete. Celtic e Tottenham sono interessate da tempo - ha affermato il procuratore nel corso di un'intervista rilasciata al portale Sportskenovosti.hr - e lo stanno seguendo con continuità. Tutto è possibile". 
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|  18-12-2008, 15:38 | #50897 | |
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|  18-12-2008, 15:38 | #50898 | 
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		Brighi, l'agente: "Milan? Sta bene a Roma" 18.12.2008 13.28 di Paolo Bardelli articolo letto 478 volte Il Milan deve fare i conti con l'infortunio di Gattuso e il mercato di gennaio è l'occasione ideale per cercare di sostituire il centrocampista calabrese. Nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare di un interesse nei confronti di Matteo Brighi (27), ma Vanni Puzzolo, procuratore del giocatore, ha voluto fare chiarezza: "E' normale che ci faccia piacere l'interessamento del Milan - si legge sull'edizione odierna di Leggo - ma è altrettanto vero che Matteo ha altri tre anni di contratto con la Roma ed è contento della sua situazione". Guana, l'agente: "Non vuol lasciare Palermo. Milan? Non so nulla" 18.12.2008 10.57 di Tommaso Veneri articolo letto 813 volte Il centrocampista del Palermo Roberto Guana al Milan? No, almeno secondo il suo procuratore, Paolo Conti, il mediano rosanero sarebbe destinato a restare in Sicilia. "Roberto non vuole andare via da Palermo, vuole conquistarsi il posto - ha dichiarato Conti in esclusiva ai microfoni di Stadionews.it -. A breve ci incontreremo con la società e valuteremo il da farsi. Milan? Non ne so nulla. Ancora è presto, di ufficiale non c'è assolutamente niente. Guana di fronte alla prima difficoltà non si tira indietro, lui è importante nello spogliatoio del Palermo, si trova molto bene sia con i compagni che con i tifosi". Napoli, dg Marino: "Milan? Blasi sta bene dov'è" 18.12.2008 10.48 di Tommaso Veneri articolo letto 2348 volte Nelle scorse ore il nome del centrocampista del Napoli, Manuele Blasi (28), è stato accostato al Milan quale possibile sostituto dell'infortunato Gennaro Gattuso. A smentire il possibile approdo del mediano in maglia rossonera è il direttore generale partenopeo, Pierpaolo Marino. "I nostri gioielli sono blindati dai contratti, non c'è bisogno di ricordarlo ogni giorno - ha rivelato Marino a Mediaset Premium -. Blasi? Ha giocato nella Juventus, nella Fiorentina, nella Roma e quindi è un giocatore da Napoli e da Milan, ma comunque sta bene dov'è. A gennaio non è possibile prendere pezzi da novanta, ma noi saremo vigili in modo costante". Non siamo più appetitosi   
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|  18-12-2008, 15:39 | #50899 | 
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|  18-12-2008, 15:42 | #50900 | 
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