Scontro tra giganti: Disney e YouTube TV si separano, oscurati oltre 20 canali
Le trattative tra Disney e YouTube TV sono fallite, causando il blackout di oltre 20 canali, tra cui ABC ed ESPN. YouTube accusa Disney di voler imporre prezzi più alti, mentre offre agli abbonati un credito di 20 dollari. La disputa evidenzia la crescente tensione tra colossi dello streaming
di Francesco Messina pubblicata il 31 Ottobre 2025, alle 10:41 nel canale WebYouTubeDisney
Nuovo scontro nel panorama dello streaming americano: Disney e YouTube TV non hanno trovato un accordo per il rinnovo del contratto di distribuzione, provocando il blackout di oltre 20 canali, tra cui ABC ed ESPN, a partire dalla mezzanotte del 30 ottobre.
La piattaforma di Google ha confermato la rimozione dei contenuti Disney in un comunicato ufficiale: "Nonostante i nostri sforzi, non siamo riusciti a raggiungere un accordo equo. Da oggi, i programmi Disney non saranno più disponibili su YouTube TV." Oltre ai canali live, anche le registrazioni di contenuti Disney già salvati dagli utenti sono state rimosse. La disputa arriva dopo mesi di trattative difficili, durante le quali le due aziende hanno cercato di ridefinire i termini economici della collaborazione.
Secondo YouTube, Disney avrebbe "usato la minaccia del blackout come tattica di negoziazione per imporre condizioni che avrebbero aumentato i prezzi per i nostri clienti". La piattaforma ha dichiarato che non accetterà termini che "svantaggiano i propri abbonati a beneficio dei servizi live di Disney", come Hulu + Live TV e Fubo. Per mitigare l'impatto sugli utenti, YouTube TV ha promesso un credito di 20 dollari qualora l'interruzione dei canali si prolungasse.

L'accordo proposto da Disney a YouTube TV
Secondo quanto riportato da CNBC, Disney avrebbe proposto un accordo che includeva l'accesso gratuito a Disney+, Hulu ed ESPN+ per alcuni abbonati YouTube TV, ma Google avrebbe chiesto di integrare questi contenuti direttamente nella piattaforma, permettendo agli utenti di fruirli senza uscire dall'app. Disney avrebbe rifiutato categoricamente questa richiesta, interrompendo così ogni possibilità di compromesso.
A complicare ulteriormente la vicenda, la recente assunzione da parte di YouTube di Justin Connolly, ex dirigente Disney responsabile della distribuzione, mossa che ha portato la Casa di Topolino a intentare una causa per violazione contrattuale. Connolly si è poi autosospeso dalle trattative.
Secondo i dati Nielsen, YouTube è oggi il principale distributore media negli Stati Uniti per tempo di visione, con oltre il 13% della quota totale, e secondo gli analisti di MoffettNathanson potrebbe superare la stessa Disney in termini di ricavi globali entro la fine del 2025.










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