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Old 15-10-2008, 20:08   #101
jumpermax
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beh, per una persona che per anni ha messo la gogna condannati di ogni tipo il giusto contrappasso è fare la stessa fine. Ora che un tribunale ha emesso la sua sentenza, che anche lui è un pregiudicato, applicherà lo stesso metro di giudizio anche verso sè stesso? Per chi da anni sostiene l'esatto contrario, che i tribunali non stabiliscono la Verità assoluta, ma, molto più modestamente applicano, in modo imperfetto imperfette leggi umane l'opinione su Travaglio non cambia di una virgola. Personalmente anzi, trattandosi di un (odioso) reato d'opinione, gli va tutto il mio appoggio. Ciò non toglie che un tribunale ha dato ragione a Previti, riconoscendogli di essere stato diffamato. Quindi non è proprio vero che Travaglio riporta solo verità processuali. O i tribunali hanno ragione solo quando danno ragione a Travaglio?
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Old 15-10-2008, 20:10   #102
Gemma
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beh, per una persona che per anni ha messo la gogna condannati di ogni tipo il giusto contrappasso è fare la stessa fine. Ora che un tribunale ha emesso la sua sentenza, che anche lui è un pregiudicato, applicherà lo stesso metro di giudizio anche verso sè stesso? Per chi da anni sostiene l'esatto contrario, che i tribunali non stabiliscono la Verità assoluta, ma, molto più modestamente applicano, in modo imperfetto imperfette leggi umane l'opinione su Travaglio non cambia di una virgola. Personalmente anzi, trattandosi di un (odioso) reato d'opinione, gli va tutto il mio appoggio. Ciò non toglie che un tribunale ha dato ragione a Previti, riconoscendogli di essere stato diffamato. Quindi non è proprio vero che Travaglio riporta solo verità processuali. O i tribunali hanno ragione solo quando danno ragione a Travaglio?
ma tu non eri uno dei garantisti della schiera dei "non esiste macchia fino al terzo grado di giudizio"?
O fai garantismo a scacchi?
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Old 15-10-2008, 20:21   #103
jumpermax
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ma tu non eri uno dei garantisti della schiera dei "non esiste macchia fino al terzo grado di giudizio"?
O fai garantismo a scacchi?
Il garantismo qua non c'entra niente. E' il giustizialismo ad essere finito in crisi, perché il suo massimo esponente è finito vittima dello stesso sistema che per anni ha esaltato. Ora che il pregiudicato è lui, ci dica se applicherà lo stesso metro anche a sè stesso. Parlerà di sè come del "pregiudicato travaglio"? Si ritiene non più eleggibile a cariche politiche ora che è condannato?
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Old 15-10-2008, 20:27   #104
Brakon
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Se io mi chiamassi Travaglio e venissi condannato per diffamazione per aver dato del mafioso ad un mafioso andrei fiero di quella condanna.
__________________
CASE:Cooler Master HAF-X-MOBO:Asrock Extreme4 Z77-CPU:Core I5 3570k@4.5-RAM:2*4GB Corsair vengeance black-VIDEO:Sapphire 7950Vapor-X 1200/1350 day-DATA:Crucial M4 128GB-PSU: Corsair TX650-CONTROL:Logitech G5
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Old 15-10-2008, 20:29   #105
Gemma
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Il garantismo qua non c'entra niente. E' il giustizialismo ad essere finito in crisi, perché il suo massimo esponente è finito vittima dello stesso sistema che per anni ha esaltato. Ora che il pregiudicato è lui, ci dica se applicherà lo stesso metro anche a sè stesso. Parlerà di sè come del "pregiudicato travaglio"? Si ritiene non più eleggibile a cariche politiche ora che è condannato?
non che mi piaccia particolarmente auto citarmi, ma
Quote:
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cioè, fatemi capire, c'è chi mette sullo stesso piano il reato di diffamazione (di cui potrei essere accusta anche io dando del cretino ad un conoscente parlando con un altro) con quello di concorso in associazione mafiosa?

ma robe dell'altro mondo...
hai mai mandato affanculo qualcuno?
dato dello stronzo?
bene, nonostante tu non sia mai finito in tribunale sappi che sei REO comunque.
L'iniziativa "parlamento pulito" si fonda su ben altre basi.

Mettiamola così: se dovessi affidare le chiavi della cassa chi sceglieresti fra un reo di furto e un reo di diffamazione?
Figuriamoci a dargli in mano un paese...

Nel frattempo una ventina di milioni di persone si è sentita dare del coglione, salvo poi ritrattazioni ridicole e sdoganamenti in extremis. A voglia a denunce!
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Old 15-10-2008, 20:32   #106
MARCA
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Quote:
io parlavo della legge italiana e di quanto mi è stato riferito da avvocati.
Ah, ok, ora è chiaro il tutto.

Gemma guarda che c'è un punto, quindi non dovrebbe far parte del punto 3, a meno che non abbiano cambiato il significato dei punti nel frattempo, s'intende!!

Quote:
"Il colpevole dei delitti preveduti dai due articoli precedenti non e' ammesso a provare, a sua discolpa, la verita' o la notorieta' del fatto attribuito alla persona offesa. "

questo significa che la verità del fatto non scagiona il reo di diffamazione
Peccato che ci sia poi la richiesta del gran giurì...e che la cosa non finisca come vuoi far credere.
Dopo tra l'altro spiega esattamente questo caso e dice:
Quote:
Tuttavia, quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la persona offesa e l'offensore possono, d'accordo prima che sia pronunciata sentenza irrevocabile, deferire ad un giuri' d'onore il giudizio sulla verita' del fatto medesimo. Quando l'offesa consiste nella attribuzione di un fatto determinato, la prova della verita' del fatto medesimo e' pero' sempre ammessa nel procedimento penale
tant'è che dice che la prova del fatto è ammessa nel p.p.
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Old 15-10-2008, 20:34   #107
John Cage
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Quote:
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beh, per una persona che per anni ha messo la gogna condannati di ogni tipo il giusto contrappasso è fare la stessa fine. Ora che un tribunale ha emesso la sua sentenza, che anche lui è un pregiudicato, applicherà lo stesso metro di giudizio anche verso sè stesso? Per chi da anni sostiene l'esatto contrario, che i tribunali non stabiliscono la Verità assoluta, ma, molto più modestamente applicano, in modo imperfetto imperfette leggi umane l'opinione su Travaglio non cambia di una virgola. Personalmente anzi, trattandosi di un (odioso) reato d'opinione, gli va tutto il mio appoggio. Ciò non toglie che un tribunale ha dato ragione a Previti, riconoscendogli di essere stato diffamato. Quindi non è proprio vero che Travaglio riporta solo verità processuali. O i tribunali hanno ragione solo quando danno ragione a Travaglio?
sempre la solita stucchevole storia. La "gogna" nei confronti dei pregiudicati di cui parli è sempre e soltanto stata riferita a cariche istituzionali e politiche. Il metro di giudizio da applicare è soltanto questo. Travaglio non mi pare che si sia mai voluto candidare in politica. Quindi di che stai parlando? Mi pare lo stesso discorso sbilenco di quelli che criticavano Beppe Grillo perchè fa il moralista nonostante la condanna per omicidio colposo.

Siamo di fronte ad un giornalista che è stato condannato. E per Travaglio non è la prima volta.
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Old 15-10-2008, 20:35   #108
Gemma
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Quote:
Originariamente inviato da MARCA Guarda i messaggi
Ah, ok, ora è chiaro il tutto.

Gemma guarda che c'è un punto, quindi non dovrebbe far parte del punto 3, a meno che non abbiano cambiato il significato dei punti nel frattempo, s'intende!!

Peccato che ci sia poi la richiesta del gran giurì...e che la cosa non finisca come vuoi far credere.
Dopo tra l'altro spiega esattamente questo caso e dice:
tant'è che dice che la prova del fatto è ammessa nel p.p.
no, e che facevano, tutta una frase?
La prova del fatto è ammessa SOLO NEI CASI ELENCATI, non puoi tagliare il seguito e pretendere di ridare alla frase il senso che vuoi tu, ci sono delle CONDIZIONI.
ma per favore, torniamo sui banchi, che l'italiano non è un'opinione.
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Old 15-10-2008, 20:44   #109
LUVІ
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Grande!
Forza Mafia!

LuVi
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Old 15-10-2008, 20:46   #110
GUSTAV]<
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Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 460
se un individuo e' stato condannato per furto e' un ladro, che diffamazione e' ?
anche i giornali dicono : "Condannato LADRO di nome e cognome..."

Cmq. se si fa' del giornalismo accusando degli esponenti politici a 360" e' naturale
che prima o poi, su 500 accuse corredate di Nomi e Cognomi, si casca in qualche diffamazione, o peggio...
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Old 15-10-2008, 20:49   #111
stbarlet
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beh, per una persona che per anni ha messo la gogna condannati di ogni tipo il giusto contrappasso è fare la stessa fine. Ora che un tribunale ha emesso la sua sentenza, che anche lui è un pregiudicato, applicherà lo stesso metro di giudizio anche verso sè stesso? Per chi da anni sostiene l'esatto contrario, che i tribunali non stabiliscono la Verità assoluta, ma, molto più modestamente applicano, in modo imperfetto imperfette leggi umane l'opinione su Travaglio non cambia di una virgola. Personalmente anzi, trattandosi di un (odioso) reato d'opinione, gli va tutto il mio appoggio. Ciò non toglie che un tribunale ha dato ragione a Previti, riconoscendogli di essere stato diffamato. Quindi non è proprio vero che Travaglio riporta solo verità processuali. O i tribunali hanno ragione solo quando danno ragione a Travaglio?

Dalle poche cose che si possono leggere è stato incriminato per il titolo dell'articolo. Il titolo non contiene verità processuali. E anche vi fossero contenute pare che il fatto sussisterebbe in egual modo.
Avrà sbagliato ad usare quel titolo, ma vorrei ricordarvi che Travaglio non è in parlamento. Il suo tanto criticato metro ( che pena scrivere una cosa del genere ) viene applicato ai politici e ad imprenditori che sono un pelo più importanti di lui
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Old 15-10-2008, 20:51   #112
jumpermax
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Quote:
Originariamente inviato da Gemma Guarda i messaggi
non che mi piaccia particolarmente auto citarmi, ma

hai mai mandato affanculo qualcuno?
dato dello stronzo?
bene, nonostante tu non sia mai finito in tribunale sappi che sei REO comunque.
L'iniziativa "parlamento pulito" si fonda su ben altre basi.

Mettiamola così: se dovessi affidare le chiavi della cassa chi sceglieresti fra un reo di furto e un reo di diffamazione?
Figuriamoci a dargli in mano un paese...

Nel frattempo una ventina di milioni di persone si è sentita dare del coglione, salvo poi ritrattazioni ridicole e sdoganamenti in extremis. A voglia a denunce!
Mi aspettavo questo distinguo...
diamo un occhiata alla lista di proscrizione di Grillo?
http://www.beppegrillo.it/archives/i...Condannati.pdf

Quote:
Lino Jannuzzi (senatore FI):
condannato definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo
dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere.

quindi? La questione vale solo per Jannuzzi o anche per Travaglio?
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Old 15-10-2008, 20:56   #113
bart_simpson
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Messaggi: 197
Alla fine del post
http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...69&postcount=6

Quote:
Riccio denuncia subito il fatto alla Procura di Palermo: «Si è parlato di dare una mano a Dell'Utri. Io avrei dovuto dire che l'Ilardo non mi ha mai parlato di Dell'Utri come uomo di mafia, vicino a Cosa Nostra». In più Riccio deve dimenticarsi la mancata cattura di Provenzano. In cambio gli viene promesso un aiuto per rientrare nell'Arma e per ottenere "la rimessione del mio processo". «In quell'occasione, come in altre, presso lo studio dell'avv. Teormina era presente anche l'onorevole Previti».


di Filippo Facci per www.gabrielemastellarini.com

Allora, a un certo punto Travaglio descrive una scena dove c’è un certo colonnello dei carabinieri, Michele Riccio, che nel 2001 viene convocato nello studio del suo avvocato Carlo Taormina assieme a Marcello Dell’Utri e al tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in associazione mafiosa.

Taormina negherà, ma secondo Riccio in quello studio si predisposero cose losche: aggiustare deposizioni, scagionare Dell’Utri, cose del genere. Travaglio cita un verbale poi reso da Riccio: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti».

E praticamente finisce l’articolo: l’ombra di Previti si allunga dunque su traffici giudiziari, patti con cosa nostra,le stragi del ‘93, regie superiori e occulte, tutte le cose orrende di cui ha parlato nel corso del suo lungo articolo.

Ma Travaglio ha omesso il seguito della frase del verbale.
Eccola integrale: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Teormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri».

Ne parlo domani sul Giornale.
__________________
Ultima modifica di bart_simpson : Oggi alle 15:38.
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Old 15-10-2008, 20:56   #114
atinvidia284
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Quote:
Marco Travaglio

Patto scellerato tra mafia e Forza Italia
Un uomo d'onore parla a un colonnello dei rapporti di Cosa nostra e politica. E viene ucciso prima di pentirsi

Ecco il programma politico di Cosa Nostra. Semplice, elementare, addirittura banale: «amnistia di cinque anni. Indulto di tre. Erano commissione giustizia. Ora dovrebbe farla il nuovo governo.». Nel febbraio 1994 un boss di primissimo piano lo confida punto per punto a un colonnello della Dia, che al termine di ogni colloquio lo annota via via sul suo taccuino di appunti. L'amnistia e l'indulto, gli stessi obiettivi di cui si torna a discutere oggi, con la proposta Biondi-Taormina, già sottoscritta da diversi parlamentari del centrodestra e del centrosinistra per placare la rivolta nelle carceri . sono alla pagina 47 di quel taccuino. Poco prima, a pagina 32, si legge: «Quelli di Forza Italia hanno promesso che in caso di vittoria entro 6 mesi regoleranno ogni cosa a loro favore. Palermitani dietro le stragi. siciliani dietro gli attentati in Italia». Pagina 36: «La Fininvest ha pagato un miliardo di tangenti a Santa Paola (boss della mafia catanese, ndr) dopo l'attentato incendiario che ha subito lo stabilimento Standa a Catania. Rapisarda-Marcello Dell'Utri». Pagina 42: «Prov. (Provenzano, ndr) molto cambiato, parla di pace sintomo di debolezza. Spera in Forza Italia fra sette/5 anni tutto dovrebbe ritornare un po' come prima». Pagina 49: «Andranno contro il partito o i partiti dei magistrati, la gente non ne può più, mancano i lavori delle grandi aziende c'è solo repressione lotta alla mafia e nient'altro in alternativa protesta operaia e manifestazioni destinate a crescere, aspettano nuovo partito o schieramento».

Il boss "gola profonda" si chiama Luigi Ilardo, è nato a Catania nel 1951 ed è il cugino nonché il braccio destro di Giuseppe "Piddu" Madonia, il capomafia di Caltanissetta vicinissimo a Bernardo Provenzano. Lui stesso, Ilardo, si vede e comunica spesso con Provenzano. L'ufficiale che raccoglie le sue rivelazioni è il colonnello dei carabinieri Michele Riccio (in seguito coinvolto in un processo a Genova su presunti blitz antidroga "pilotati" nel Savonese). Le prime confidenze sono dell'ottobre 1993. Pochi mesi dopo le ultime stragi, quelle dell'estate, a Milano, Firenze e Roma. E pochi mesi prima della "discesa in campo" di Silvio Berlusconi. Soprattutto di questo parla Ilardo: della presunta "regia superiore" delle stragi e dei presunti accordi fra Cosa Nostra e uomini di Forza Italia.

Gli appunti del colonnello Riccio (388 pagine), travasati in un raspporto firmato dall'ex numero due del Ros Mauro Obinu, non riceveranno smentite. Ma solo riscontri e condanne per gli uomini di Provenzano (la sentenza del tribunale conferma il "giudizio di affidabilità sull'operato del Riccio e sulla correttezza dello stesso" nella gestione di Ilardo). Ora quelle carte sono state depositate dalla Procura di Palermo nel processo contro Dell'Utri.

Riccio contatta Ilardo nel settembre 1993, nel carcere di Lecce. Il boss ne esce nel gennaio 1994, per motivi di salute, e torna in Sicilia. Ormai fa il doppio gioco. Mancano due mesi alle elezioni del 27 marzo, poi vinte da Berlusconi. E il boss s'incontra segretamente con Riccio, svelandogli in presa diretta la campagna elettorale di Cosa Nostra. Dopo le stragi e la cattura di Riina rivela: «Provenzano, Pietro Aglieri e le altre famiglie palermitane di erano schierati contro Bagarella, colpevole di seguire ciecamente la politica sanguinaria di Riina. che aveva inasprito la reazione dello Stato e condotto allo sbando Cosa nostra e al fenomeno del pentitismo. Bagarella era isolato. Provenzano, nascosto a Bagheria, aveva fatto sapere alle 'famiglie' siciliane di stare tranquille e di non esporsi ad attività criminali avventurose, ma di aspettare tempi migliori, forieri di un contesto politico stabile e più garantista nei confronti della criminalità organizzata».

Ilardo racconta al colonnello anche come Cosa Nostra decise di votare nel 1994. «In Caltanissetta, i 'palermitani' avevano indetto una riunione», in cui si era deciso che «tutti gli appartenenti alle varie organizzazioni mafiose del territorio nazionale avrebbero dovuto votare Forza Italia». Come mai? «I vertici avevano stabilito un contatto con un esponente insospettabile di alto livello nell'entourage di Berlusconi. Questi, in cambio del loro appoggio, aveva garantito normative di legge a favore degli inquisiti appartenenti alle varie 'famiglie' mafiose, nonché future coperture per lo sviluppo dei loro interessi economici quali appalti, finanziamenti statali...».

Chi è l' uomo «dell'entourage di Berlusconi»? La risposta è in un verbale firmato da Riccio il 21 dicembre 1998 davanti ai pm di Firenze che indagano sui mandanti occulti delle stragi: «Nel marzo-aprile 1994 ho detto a Ilardo: per caso l'uomo dell'entourage è Dell'Utri? Lui mi ha fatto la battuta, guardandomi: "Lei le cose le capisce! Poi ne riparleremo. Vedrà quanti ne passeremo".». Le stragi dovevano servire «per mettere sotto i politici», che «facevano promesse su promesse» a Bagarella.

Il 27 marzo 1994 Berlusconi vince le elezioni e diventa presidente del Consiglio. Ilardo spiega a Riccio che «molta della credibilità del Provenzano all'interno di Cosa Nostra sarebbe dipesa da quanto sarebbe riuscito a ottenere a seguito delle promesse ricevute dagli appartenenti al nuovo apparato politico che aveva vinto le elezioni in cambio dei voti». Dopo il 27 marzo tutto cambia. Racconta Riccio: «Ilardo mi ha detto: non dobbiamo fare più attentati eclatanti. Gli imprenditori ci aiuteranno, nel tempo, con l'abolizione di determinati articoli (del codice, ndr). "Quando noi saremo al potere - ha detto il referente - entro sei mesi manterremo fede a quelle proposte"». Il nuovo governo non farà in tempo a fare nulla: durerà meno di 7 mesi.

Intanto Ilardo svela il nascondiglio di una decina di superlatitanti e li fa arrestare. Il 31 ottobre 1995 avverte Riccio che sta per incontrare Bernardo Provenzano in persona, in un casolare a Mezzojuso. Riccio, appena passato al Ros, chiede ai superiori i mezzi necessari per il blitz. La risposta è fredda, interlocutoria: non intervenire, ma limitarsi a "osservare" anche perché Ilardo non vuole portare addosso microspie e non è sicuro chi incontrerà. Su questo episodio la versione di Riccio si differenzia da quella degli uomini del Ros ed esiste una indagine del pm palermitano Antonino Di Matteo.

Nel marzo 1996, alla vigilia delle elezioni politiche (quelle poi vinte da Prodi), Ilardo rompe gli indugi e accetta di diventare un collaboratore di giustizia. Confesserà tutti i suoi crimini ed entrerà con la famiglia nel programma di protezione. Il 2 maggio lo conferma in un incontro nella caserma del Ros a Roma, dove il generale Mori lo presenta ai procuratori Caselli, Principato e Tinebra. Questi fissano il primo interrogatorio formale per il 15 maggio. Ilardo torna in Sicilia per mettere a punto gli ultimi dettagli. Avverte i famigliari. Consegna a Riccio i "pizzini" (bigliettini) del suo carteggio con Provenzano. I due si vedono ancora il 10 maggio, all'aeroporto di Catania. Poche ore dopo, alle 21.30, Ilardo viene assassinato da due killer davanti a casa sua.

Quello che avrebbe potuto diventare un altro Buscetta non parlerà più. Una fuga di notizie, quasi certamente di provenienza "istituzionale", ha avvertito Cosa Nostra del pericolo incombente. Solo Riccio può ridargli la voce. Cosa che fa attraverso i suoi appunti tutti scritti con inchiostro verde e le testimonianze. Senonchè, nel marzo 2001, viene convocato nello studio del suo avvocato, Carlo Taormina, per una riunione con Dell'Utri e il tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in mafia. Riccio denuncia subito il fatto alla Procura di Palermo: «Si è parlato di dare una mano a Dell'Utri. Io avrei dovuto dire che l'Ilardo non mi ha mai parlato di Dell'Utri come uomo di mafia, vicino a Cosa Nostra». In più Riccio deve dimenticarsi la mancata cattura di Provenzano. In cambio gli viene promesso un aiuto per rientrare nell'Arma e per ottenere "la rimessione del mio processo". xx«In quell'occasione, come in altre, presso lo studio dell'avv. Teormina era presente anche l'onorevole Previti». Taormina ammette il colloquio ma nega quelle pressanti richieste al cliente. In ogni caso, Riccio cambia avvocato.

Riccio e e il suo ex difensore Taormina si rivedranno presto, a Palermo, per testimoniare al processo Dell'Utri.

03.10.2002
xx Quindi alla fine è stato condannato per quella frase tra virgolette detta da Riccio?!!?
Intanto in parlamento continua a rimanere un certo Nicola di Girolamo(PDL) perchè il Senato non ha concesso l'autorizzazione all'arresto ed altri condannati in via definitiva.
Quote:
....il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha chiesto per di Girolamo gli arresti domiciliari con le accuse di aver attentato ai diritti politici dei cittadini, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla sua identità, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici determinata dall'altrui inganno, concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, concorso in falsità in atti destinati alle operazioni elettorali determinata dall'altrui inganno, concorso in abuso di ufficio, falsità in atti destinati alle operazioni elettorali, false dichiarazioni sulle sue generalità
atinvidia284 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 20:56   #115
jumpermax
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Quote:
Originariamente inviato da John Cage Guarda i messaggi
sempre la solita stucchevole storia. La "gogna" nei confronti dei pregiudicati di cui parli è sempre e soltanto stata riferita a cariche istituzionali e politiche. Il metro di giudizio da applicare è soltanto questo. Travaglio non mi pare che si sia mai voluto candidare in politica. Quindi di che stai parlando? Mi pare lo stesso discorso sbilenco di quelli che criticavano Beppe Grillo perchè fa il moralista nonostante la condanna per omicidio colposo.

Siamo di fronte ad un giornalista che è stato condannato. E per Travaglio non è la prima volta.
A quanto mi risulta Travaglio è la prima volta che subisce una condanna penale.
Ma il punto non è questo. Il punto è il criterio che sta alla base del giustizialismo per cui sono le condanne penali e le accuse dei pm il metro in base al quale si valutano le persone. E' il modo in cui Travaglio ha fatto giornalismo in questi anni, usando e distorcendo le carte processuali ad uso e consumo delle sue crociate contro un politico o l'altro. Faccia la stessa cosa con sè stesso ora se è coerente....
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 20:58   #116
MaxArt
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Quote:
Originariamente inviato da Gemma Guarda i messaggi
Resta la domanda sul come mai la querela non sia stata fatta per calunnia
Ma Gemmina bella, l'ho detto prima!
Perché per calunnia si può querelare per fatti già comprovati, mentre negli altri casi c'è la diffamazione.
Se davvero si deve intendere che ci cita per diffamazione e non per calunnia allora non può essere in grado di dimostrare che il fatto non sussiste, che senso avrebbe l'esistenza stessa del reato di diffamazione? Sarebbe una posizione assai fragile, non credi?

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Piccola nota: mandare a fanculo non è reato
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MaxArt è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 21:00   #117
jumpermax
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Originariamente inviato da atinvidia284 Guarda i messaggi
xx Quindi alla fine è stato condannato per quella frase tra virgolette detta da Riccio?!!?
direi più per la parte che ha omesso
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Originariamente inviato da bart_simpson Guarda i messaggi
«In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Teormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri».
Siate sinceri. Cambia "leggermente" il senso del discorso?
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 21:00   #118
MARCA
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La prova del fatto è ammessa SOLO NEI CASI ELENCATI, non puoi tagliare il seguito e pretendere di ridare alla frase il senso che vuoi tu, ci sono delle CONDIZIONI.
Il caso elencato è appunto quello di processo penale.
E prima ancora come ho scritto c'era il gran giurì.

Quote:
ma per favore, torniamo sui banchi, che l'italiano non è un'opinione.
Appunto perchè l'italiano non è un opinione e Travaglio è stato condananto a 8mesi di carcere(condanna PENALE) che non puoi dire che non c'è l'assenza di prove visto che l'ultima riga parla molto chiaramente:

Quote:
la prova della verita' del fatto medesimo e' pero' sempre ammessa nel procedimento penale
Leggi?
SEMPRE

Forse prima di tornare ai banchi per imparare l'italiano, bisognerebbe fare gli esercizi di logica dell'asilo.
MARCA è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 21:04   #119
yggdrasil
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Quote:
Capo II: DEI DELITTI CONTRO L'ONORE

Art. 594 Ingiuria
Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente e' punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire un milione.
Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.
La pena e' della reclusione fino a un anno o della multa fino a lire due milioni, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato.
Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza di piu' persone.

Art. 595 Diffamazione
Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con piu' persone, offende l'altrui reputazione, e' punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.
Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena e' della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni.
Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita', ovvero in atto pubblico, la pena e' della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.
Se l'offesa e' recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorita' costituita in collegio, le pene sono aumentate.

Art. 596 Esclusione della prova liberatoria
Il colpevole dei delitti preveduti dai due articoli precedenti non e' ammesso a provare, a sua discolpa, la verita' o la notorieta' del fatto attribuito alla persona offesa.
Tuttavia, quando l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la persona offesa e l'offensore possono, d'accordo prima che sia pronunciata sentenza irrevocabile, deferire ad un giuri' d'onore il giudizio sulla verita' del fatto medesimo.
Quando l'offesa consiste nella attribuzione di un fatto determinato, la prova della verita' del fatto medesimo e' pero' sempre ammessa nel procedimento penale:
1) se la persona offesa e' un pubblico ufficiale ed il fatto ad esso attribuito si riferisce all'esercizio delle sue funzioni;
2) se per il fatto attribuito alla persona offesa e' tuttora aperto o si inizia contro di essa un procedimento penale;

3) se il querelante domanda formalmente che il giudizio si estenda ad accertare la verita' o la falsita' del fatto ad esso attribuito.
Se la verita' del fatto e' provata o se per esso la persona, a cui il fatto e' attribuito e', per esso condannata dopo l'attribuzione del fatto medesimo, l'autore della imputazione non e' punibile, salvo che i modi usati non rendano per se' stessi applicabili le disposizioni dell'articolo 594, comma primo, ovvero dell'articolo 595 comma primo (1).
(1) Articolo cosi' modificato dal D.Lgs.Lgt. 14 novembre 1944, n. 288.

Art. 596 bis Diffamazione col mezzo della stampa
Se il delitto di diffamazione e' commesso col mezzo della stampa le disposizioni dell'articolo precedente si applicano anche al direttore o vice-direttore responsabile, all'editore e allo stampatore, per i reati preveduti negli articoli 57, 57 bis e 58 (1).
(1) Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 595.
io mi chiedo se si leggono solo gli articoli che interessano o tutto il codice insieme
yggdrasil è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 15-10-2008, 21:08   #120
MARCA
Bannato
 
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Messaggi: 35
Emm e questa parte in neretto, saltata casualmente?

Quote:
Se la verita' del fatto e' provata o se per esso la persona, a cui il fatto e' attribuito e', per esso condannata dopo l'attribuzione del fatto medesimo, l'autore della imputazione non e' punibile,
MARCA è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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