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#121 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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In Cina il comunismo non c'è mai stato, e se mai è fallito, è fallito cinquant'anni fa. Io personalmente non ho alcun interesse al mantenimento del potere da parte di un partito che non ha nulla di comunista a parte il nome. |
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#122 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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#123 | |
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Bannato
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 342
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#124 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1372
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Oggi invece le stesse persone che scrivevano e scrivono sugli stessi giornali si dicono contrari e critici verso quei paesi. Se qualcuno è in grado di trovarla in internet lo invito a postare la copertina dell'Unità il giorno che è morto Stalin. Così si vede come erano contrari. Senza contare le parole di Bertinotti su Fidel Castro risalenti a solo una decina di anni fa. |
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#125 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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#126 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Per curiosità, l'hai mai letta la lettera di Lenin scritta in punto di morte con argomento "Stalin" ?
Credo ti aprirebbe nuovi orizzonti |
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#127 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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Non mi interessa, lo scenario Urss basta e avanza.
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#128 | ||||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Prima di tutto, in parte hai proposto la stessa visione di Lenin: egli stesso notava due aree geografiche molto diverse: la Russia arretrata, in cui c'erano le condizioni politiche per fare una rivoluzione ma non c'era la base materiale per la costituzione del socialismo, e l'Europa, in cui c'era la base materiale del socialismo ma non c'erano le condizioni politiche per la rivoluzione. Da qui ha origine la sua teoria dell'anello debole: la Russia che rappresenta l'anello debole dell'imperialismo deve essere la scintilla della rivoluzione mondiale, così che anche gli operai europei si convincano della possibilità di una rivoluzione e la facciano; alla fine l'Europa fornirà anche la base materiale del socialismo e la Russia arretrata potrà svilupparsi gradualmente grazie alla cooperazione con gli altri stati. Dopo l'Ottobre, infatti, vi furono moti rivoluzionari in Europa, ma furono sconfitti. Dopo la sconfitta, Lenin fu costretto a prendere atto che nessuno avrebbe aiutato la Russia a modernizzarsi e ripiegò su una strategia via via più modesta: prima sostenne una sorta di "capitalismo di stato" al fine di mantenere una sorta di forma socialista nell'attesa (di lungo periodo) che anche gli altri stati diventassero socialisti; poi (come ho già scritto prima) si trovò addirittura a dover reintrodurre il capitalismo. Secondo punto interessante: le condizioni "soggettive" della rivoluzione. E' verissimo che in Europa ci sono state riforme e che queste sono state alternative alla rivoluzione. Non soltanto un certo livello di benessere ha reso inutile, nella percezione della maggioranza della gente, la rivoluzione; ma anche le organizzazioni operaie hanno subito un mutamento materiale: pensa ad esempio alle cooperative o alle casse di risparmio: strumenti originariamente pensati come "germe" del socialismo sono con il tempo diventati centri di potere capitalisti. Te lo immagini un dirigente coop che parla di rivoluzione? Che interesse avrebbe? Quindi senz'altro (e per molte ragioni) la prospettiva rivoluzionaria è stata sconfitta ideologicamente e politicamente. Però un marxista è convinto di questo: le riforme sono possibili soltanto come sottoprodotto della rivoluzione. Vale a dire che i lavoratori sono in grado di strappare riforme parziali solo in relazione alla loro forza organizzata. Quanto più la forza dei lavoratori potrebbe rovesciare l'assetto economico, tanto più la controparte è disposta a fare concessioni. Non a caso, dagli anni 90 le conquiste dei lavoratori sono sotto attacco quotidiano: una classe lavoratrice che non continua a lottare, perde tutto quello che ha conquistato. Quote:
Comunque fa niente. Quote:
Quote:
Nel frattempo moltissimi comunisti _veri_ morivano nei gulag. Possiamo, per cortesia, prendere come esempio quelli e non vederci accomunati a Stalin ogni volta che si parla di comunismo? E' tanto difficile confrontarsi sulle nostre idee e non su quelle che voi pensate (o volete) che noi abbiamo? Forse se fossimo vissuti negli anni 50 saremmo stati anche noi dei servi di Stalin perché non avremmo avuto la capacità di affrancarci dal suo mito, ma visto che abbiamo la fortuna di vivere nel 2008, vorrei poter dire "Stalin porco" senza che qualcuno mi impedisca di dirlo perché in quanto comunista sono tenuto a recitare la parte dello stronzo. Grazie. Quindi tu apprendi con una sorta di osmosi... Vedi "lo scenario" e (senza approfondire la storia sui documenti) hai la percezione reale di come sono andate le cose. Caspita... mi dici un po' dove lo hai trovato questo "scenario"? Perché fino ad ora io pirla ho sempre pensato che fosse necessario leggere tanti libri per capire come sono andate le cose. |
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#129 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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#130 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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#131 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#132 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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allora fammi un sunto. visto che ci tieni tanto a farmelo leggere.
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#133 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Se io mostrassi a qualcuno la foto di Hiroshima dopo il bombardamento atomico potrei anche dire che USA=Satana. Ultima modifica di lowenz : 14-06-2008 alle 12:26. |
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#134 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1372
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I comunisti di oggi inell'Italia di oggi rinnegano (attenzione rinnegano non 'rivedono') quello che dicevano e pensavano 40 anni fa. Forse Napolitano e qualche altro ammettono di essere stati quello che sono stati ma di aver cambiato idea, gli altri si imboscano. Dunque criticare il comunismo citando i fatti della Cina e dell'URSS rimane piu' che legittimo visto che sono i simboli ai quali tanti nostri politici che sono ancora oggi in parlmento si sono attaccati con pervicacia inaudita. Per quanto riguarda i morti nei Gualag non tutti erano comunisti, anzi... E non tutti quelli che lo erano erano anche contrari ai Gulag, ci sono finiti loro malgrado ma finche' toccava agli altri erano daccordo. Insomma in definitiva per quanto i comunisti cerchino di affrancarsi dal ricordo dell'URSS non possono farlo perche' e' nella loro storia, nelle loro parole, nei loro scritti. E tutto cio' almeno fino al 1989 ma in molti casi anche dopo. Se poi tu nell'89 avevi 8 anni (come me) potrai anche fare eccezione ma non i tuoi compagni piu' influenti. |
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#135 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Ti invito nuovamente a quotare e a rispondere punto a punto. Sempre che il discorso "lungo, tritato e ormai scontato" abbia per te qualche interesse. In caso contrario, visto che è di questo che stiamo parlando qui, possiamo andare a fare discorsi leggeri... ma in un altro thread. Quote:
Se è così, ben fatto: leggere qualcosa che potrebbe costringerti a rivedere la tua posizione non fa bene alla salute. |
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#136 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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ah...ma ora vi siete fissati con la storia della bomba atomica...incredibile...qnd vi fa comodo è stata la salvezza, quando no, è stata un errore. vabbè
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#137 | |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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http://it.wikipedia.org/wiki/Testamento_di_Lenin Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza. D'altro canto, il compagno Trotski come ha già dimostrato la sua lotta contro il CC nella questione del commissariato del popolo per i trasporti, si distingue non solo per le sue eminenti capacità. Personalmente egli è forse il più capace tra i membri dell'attuale CC, ma ha anche una eccessiva sicurezza di sé e una tendenza eccessiva a considerare il lato puramente amministrativo dei problemi. Stalin è troppo grossolano, e questo difetto, del tutto tollerabile nell'ambiente e nel rapporti tra noi comunisti, diventa intollerabile nella funzione di segretario generale. Perciò propongo ai compagni di pensare alla maniera di togliere Stalin da questo incarico e di designare a questo posto un altro uomo che, a parte tutti gli altri aspetti, si distingua dal compagno Stalin solo per una migliore qualità, quella cioè di essere più tollerante, più leale, più cortese e più riguardoso verso i compagni, meno capriccioso, ecc. Questa circostanza può apparire una piccolezza insignificante. Ma io penso che, dal punto di vista dell'impedimento di una scissione e di quanto ho scritto sopra sui rapporti tra Stalin e Trotski, non è una piccolezza, ovvero è una piccolezza che può avere un'importanza decisiva. |
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#138 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#139 | |||
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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Poi, ho già detto...se vi interessa farmi sapere cosa stalin scrisse nella sua lettera, fatemi un sunto. |
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#140 |
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Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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