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http://www.repubblica.it/2007/12/sez...rio-istat.html
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Dall'Annuario Statistico Istat 2007 il tasso di soddisfazione per le relazioni personali risulta altissimo mentre oltre un terzo degli italiani dichiara di non fidarsi neanche della qualità dell'acqua del rubinetto
Italiani soddisfatti di famiglia ed amici ma preoccupati per ambiente e criminalità
In aumento la fiducia nella propria situazione economica.
Crescono anche depositi e case di proprietà
La popolazione continua a invecchiare: l'indice passa al 141,5% dal 140,4 dell'anno precedente
L'indice di vecchiaia è cresciuto ulteriormente anche nel 2007
di ROSARIA AMATO
ROMA - Preoccupati per traffico e inquinamento e per le proprie condizioni economiche, ma ampiamente soddisfatti delle proprie relazioni familiari e amicali e dell'uso del proprio tempo libero, che riflette anche diversi interessi culturali e sportivi. E' il ritratto degli italiani che emerge dall'Annuario Statistico Italiano 2007, pubblicato dall'Istat. Una popolazione sempre più anziana (anche quest'anno l'indice di vecchiaia è cresciuto, arrivando al 141,5 per cento dal 140,4 dell'anno scorso), ma che vanta un discreto stato di salute, e migliora costantemente il proprio livello d'istruzione. Che aumenta i propri depositi bancari (37 miliardi in più nel 2006 sul 2005) e la quantità di case in proprietà (la percentuale passa dal 72 del 2005 al 73,4 per cento del 2006). E che pur progredendo nell'uso del computer e di internet rimane tenacemente attaccata all'abitudine del pranzo a casa (73,9 per cento).
Italiani sempre più vecchi. Al 1° gennaio 2007 si è registrato un ulteriore incremento del grado di invecchiamento della popolazione: l'indice di vecchiaia, cioè il rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella con meno di 15 anni, è arrivato al 141,5 per cento. L'aumento negli anni è costante e consistente: nel 2005 l'indice era al 135,9, nel 2005 al 137,8, nel 2006 al 139,9 per cento. La maggiore percentuale di anziani vive al Nord (l'indice è al 159 per cento) e al Centro (160,5 per cento) ma l'aumento interessa anche le regioni meridionali (113,1 per cento). L'unica regione nella quale i giovani sono più degli anziani è la Campania (90,1 per cento).
Crescono le paure "ambientali". Nel 2006 aumenta la percentuale degli italiani che lamentano sporcizia nelle strade (dal 32,6 al 34,9 per cento) e che addirittura non si fidano di bere l'acqua dal rubinetto (dal 35,8 al 36,7 per cento). Ma i problemi maggiormente avvertiti sono il traffico (46,7 per cento), l'inquinamento dell'aria (43,6 per cento), la difficoltà di parcheggio (41,4 per cento), il rumore (36,8 per cento), anche se alcuni di questi indicatori sono in lieve diminuzione rispetto al 2005. In crescita la paura per i rischi legati alla criminalità (31,9 per cento, con una maggiore incidenza nel Centro, dove si arriva al 38 per cento).
Ma aumenta la fiducia nelle proprie finanze. Se nel 2005 la percentuale di italiani molto o abbastanza soddisfatti della propria situazione economica era scesa sotto il 50 per cento, nel 2006 si registra una lieve risalita, al 51,2 per cento. Ma il tasso di soddisfazione si articola dal 58,8 per cento del Nord al 53,1 per cento del Centro fino al 40,3 per cento del Mezzogiorno. Si ha un riscontro del lieve miglioramento economico avvertito dalla popolazione nell'aumento dei depositi bancari, che alla fine del 2006 avevano superato i 727 milioni di euro, con un incremento del 5,3 per cento. Il 67,4 per cento dei depositivi appartiene alle famiglie e alle istituzioni sociali private. La 'bancarizzazione' del territorio cambia da Nord a Sud: in Trentino Alto Adige si contano 9,5 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti, in Calabria appena 2,7. Nel 2006 è aumentata anche la percentuale di famiglie italiane proprietarie di casa, passata dal 72 per cento del 2005 al 73,4 per cento.
E negli amici e familiari. Ma lì dove gli italiani si sentono veramente soddisfatti e a proprio agio è in famiglia e con gli amici. Le persone di 14 anni e oltre molto o abbastanza soddisfatte per le relazioni familiari sono il 90,1 per cento, gli insoddisfatti in modo radicale sono appena l'1,5 per cento. Il tasso di soddisfazione per le relazioni di amicizia raggiunge l'82 per cento, dall'80 della precedente rilevazione. Come per gli indicatori economici, il tasso di soddisfazione decresce da Nord a Sud. Diminuisce il grado di soddisfazione per l'utilizzo del proprio tempo libero, che passa dal 63,1 per cento del 2006 al 61,6 per cento. I meno soddisfatti vivovo nel Mezzogiorno. Il 76,3 per cento degli occupati, infine, si dichiara nel 2007 molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro.
Gli uomini vedono più spettacoli. Nel 2007 il 64,2 per cento della popolazione di sei anni e più ha visto almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa. Tale percentuale sale però al 68,7 per cento per gli uomini e scende al 60,2 per cento per le donne. Lo spettacolo prediletto anche nel 2007 rimane il cinema, frequentato dal 48,8 per cento della popolazione, seguito da visite a musei e mostre (27,9 per cento), spettacoli sportivi (26,5 per cento), discoteche e balere (23,6 per cento), visite a siti archeologici e monumenti (21,6 per cento), teatro (21 per cento) e concerti (19,2 per cento, ma se si tratta solo di concerti di musica classica la percentuale scende al 9,3 per cento). Il teatro è l'unica attività culturale fuori casa nella quale la presenza femminile supera quella maschile. Diminuisce leggermente la quota della popolazione che guarda regolarmente la televisione: nel 2006 era il 94,2 per cento, nel 2007 è del 93,8 per cento.
E le donne leggono più libri. Netta prevalenza femminile invece per quel che riguarda la lettura dei libri: il tasso generale per il 2006 è al 43,1 per cento, ma quello maschile è al 37 per cento, e quello femminile al 48,9 per cento. Il 58,1 per cento della popolazione legge un quotidiano almeno una volta alla settimana (65,5 per cento al Nord e 46,5 per cento nel Mezzogiorno). Nel 2007 la quota di popolazione che utilizza il personal computer è passata al 41,7 per cento; quella che dichiara di collegarsi a Internet al 36,8 per cento. Però dai 35 anni in su si riscontra una forte prevalenza maschile sia sull'uso del computer che sui collegamenti a internet.
Aumenta il tasso d'istruzione. Se il tasso di scolarità sulla scuola primaria e su quella dell'infanzia ha raggiunto da tempo il 100 per 100, quello della scuola secondaria superiore aumenta di anno in anno: nell'anno scolastico 2005-2006 aveva raggiunto il 92,4 per cento contro l'89,8 per cento del 2001/2002. Nello stesso anno risultava in crescita anche la popolazione universitaria: le università con sede nel Nord del paese hanno raccolto il 37,3 per cento degli iscritti, quelle del Centro il 25,9 e il restante 36,8 frequenta gli atenei del Mezzogiorno.
Buona la percezione della salute. L'invecchiamento della popolazione non ne pregiudica la percezione generale dello stato di salute: infatti nel 2007 il 73,3 per cento degli italiani valuta positivamente le proprie condizioni, una quota stabile rispetto all'anno precedente, distinta tra un 70,2 per cento delle donne e un 76,6 per cento degli uomini. Tra le malattie più diffuse, l'artrosi-artrite (19,4 per cento), l'ipertensione (15,3 per cento), le malattie allergiche (9,9 per cento), l'osteoporosi (7,4 per cento), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,7) e il diabete (4,6 per cento).
Il pranzo è ancora il pasto principale. Ci sono abitudini dure a morire, e il pranzo a casa è tra queste per il 73,9 per cento degli italiani ancora nel 2007. La percentuale scende però al 51,2 per cento per la fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Il pranzo si consuma a casa principalmente nel Mezzogiorno (83,8 per cento). Però si sta facendo strada anche una colazione "adeguata" (che preveda il consumo di cereali oltre che di latte, tè e caffè), scelta dal 78,6 per cento della popolazione.
Fuma oltre un quinto della popolazione. Nel 2007 la percentuale dei fumatori si attesta al 22,1 per cento della popolazione con 14 anni e oltre. Tra gli uomini i fumatori sono il 28,2 per cento, tra le donne il 16,5. Il 22,5 per cento della popolazione dichiara di aver fumato in passato, e di aver smesso volontariamente, mentre il 55,6 per cento dichiara di non aver mai fumato.
(12 dicembre 2007)
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http://www.lastampa.it/redazione/cms...8411girata.asp
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12/12/2007 (12:4) - ISTAT
"Italiani soddisfatti della famiglia, ma preoccupati per la criminalità"
In aumento la fiducia nella propria situazione economica
ROMA
Gli italiani sono nel 2007 più soddisfatti della situazione economica rispetto al 2006. Secondo le rilevazioni dell’Istat, contenute nell’Annuario 2007, si dichiara abbastanza soddisfatto il 51,2% delle persone, contro il 50,2% dell’anno scorso. La quota più alta di soddisfatti si registra al Nord (58,8%), mentre si attesta al 53,1% nel Centro e scende al 40,3% nel Mezzogiorno. Gli italiani si dicono per il 90,1% soddisfatti per le relazioni familiari e per l’82% di quelle amicali; stabile al 76,3% la soddisfazione lavorativa degli occupati. Scende (dal 43,4% al 41%) la quota di famiglie che giudicano peggiorata la propria situazione economica.
Secondo i dati Istat, risultano invariati i cittadini che si dedicano alle attività sociali e al volontariato (9,2%) e che praticano sport con continuità (20,6%) o saltuariamente (9,6%). Gli italiani sono sempre più preoccupati delle condizioni delle città, caotiche e inquinate. Secondo l’Annuario statistico italiano dell’Istat, le famiglie indicano come problema più sentito il traffico (46,7%, cioè +0,6% rispetto al 2006) e l’inquinamento dell’aria (la percentuale passa da 40,9% a 43,6%). In rialzo (+2,7%) anche il rischio criminalità(da 31,9 a 34,6%), che comunque resta ben dietro la difficoltà di trovare parcheggio (41,4%), il rumore (36,8% contro 35,6% dell’anno precedente), e il non fidarsi a bere acqua dal rubinetto (35,4%). Il rischio criminalità è più indicato dalle famiglie del Mezzogiorno, in primis quelle che vivono in Campania (53,9%) e nel Centro, Lazio in particolare (46,3%). Nel Sud si registra anche maggiore diffidenza nel bere acqua dal rubinetto, soprattutto in Sicilia (68,5%) e Sardegna (59%). Nel Nord invece il problema più sentito è l’inquinamento (49%).
Più anziani ma anche più bambini. La popolazione italiana ha superato a dicembre 2006 la soglia dei 59 milioni, aumentando di 379.676 unità (da 58,7 a 59,1 milioni). Secondo l’Annuario statistico italiano dell’Istat, l’indice di vecchiaia è aumentato ancora (da 139,9 a 141,5) e l’Italia conserva in questo il primato europeo; un italiano su 5 è ultrasessantacinquenne e gli ultraottantenni continuano a salire, superando il 5% della popolazione. L’unica regione che presenta un’eccedenza di giovani sugli anziani è la Campania. Ma nello scorso anno sono anche nati più bebè: la fecondità è salita da 1,32 figli per donna del 2005 a 1,35, il livello più alto degli ultimi anni. Ciononostante restiamo uno dei paesi meno prolifici dei Quindici, anche se superiamo per fecondità molti paesi dell’Ue27. Più figli fanno le donne del Nord (1,38), seguite da quelli meridionali (1,33) e del Centro (1,32). La vita media continua ad aumentare ma il saldo naturale è risultato positivo di circa 2 mila unità. I matrimoni diminuiscono (da 247.103 a 243.511), in particolare quelli celebrati con rito religioso (dal 67,6% al 66,3%); forte resta la discrepanza tra le unioni in chiesa nel Mezzogiorno (79,2%) e nel resto del paese (56,2%). Gli stranieri residenti risultano in aumento del 10,1%: al primo gennaio 2007 superavano i 2,9 milioni. Gli stranieri iscritti all’anagrafe rappresentano il 5% della popolazione totale, un valore quasi doppio rispetto al 2,7% del 2003.
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Ultima modifica di ania : 12-12-2007 alle 20:40.
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